Il sindaco di Sezze Lidano Lucidi interviene in merito alla sentenza che condanna il Comune a risarcire la Regione Lazio di 1,3 milioni di euro per i finanziamenti relativi alla ristrutturazione dell’Anfiteatro di Sezze. "Questa sentenza - afferma il primo cittadino - rappresenta una vera e propria tegola per la nostra amministrazione insediatasi lo scorso mese di ottobre. La decisione del Tribunale certifica a chiare lettere quali siano state le responsabilità amministrative e politiche negli ultimi 16 anni. Per i cittadini, nei confronti dei quali mi sento di esprimere un forte sentimento di vicinanza e con loro un senso di sdegno rispetto a quanto accaduto, oltre al danno si palesa anche la peggiore delle beffe. La città per 3 lustri è stata privata di uno dei suoi simboli, trasformato in un vero e proprio Ecomostro. Ed oltre a dover rinunciare al suo utilizzo e a vederlo ridotto in quello stato orrendo, adesso i cittadini devono sapere che parte delle nostre tasse andrà a finire non alla crescita della città, ma a risarcire chi sulla nostra città aveva deciso di investire". Per Lucidi la sentenza ovviamente rappresenterà anche un serio problema in ambito di bilancio. "Non è mio costume esimermi dalle responsabilità, ma in questo caso posso sostenere senza timore di smentite che questa amministrazione si è trovata a che fare con un’eredità pesantissima - afferma - con debiti che superano i 5 milioni di euro tra ripianamento disavanzo, debiti fuori bilancio e in ultimo la sentenza dei giorni scorsi. Con la stessa solerzia utilizzata molto spesso in questi mesi per prendersi meriti di alcune azioni portate a compimento dalla nuova amministrazione, adesso mi attendo che ci si prenda le responsabilità per questa mole di debiti. Potrei nascondermi dietro le responsabilità altrui ma non lo farò e per senso di correttezza continuerò a non alimentare polemiche, perché Sezze ha bisogno di serenità, collaborazione e di costruire un futuro migliore. Ai cittadini confermo che questa amministrazione insediatasi da tre mesi sta cercando di risolvere diverse criticità lasciate in eredità dalle precedenti consiliature, lavorando con serietà e supportata dagli uffici che, seppure sotto organico, stando veramente dando il massimo per trovare soluzioni".
E’ partito ufficialmente il conto alla rovescia per “Shake”, l’ambizioso progetto prodotto dall’associazione culturale “La Macchia” e portato in scena dalla “Acting Lab”, evento che si svolgerà a Maenza 5 e 6 marzo prossimi. La versione di questo Shakespeare remastered, che ha come sottotitolo “Pazzi/Amanti/Poeti” sarà diretta di Simone Finotti ed è stato lo stesso regista a spiegare: “Sarà uno spettacolo itinerante, che parte dal borgo che circonda il Castello Baronale di Maenza per poi svolgersi, nella sua parte più vera, nelle stanze che il castello offre. Sei le rievocazioni che prenderanno vita all’interno della struttura e che affronteranno le maggiori opere di Shakespeare in una chiave completamente nuova. I personaggi classici saranno intrecciati a storie moderne, che anch’esse si svolgeranno parallelamente all’interno del Castello. Il pubblico verrà accompagnato a piccoli gruppi (20 per ogni gruppo per un totale di 7 gruppi che entreranno scaglionati a distanza di 20 minuti uno dall’altro) all’interno della storia. Saranno anch’essi personaggi involontari. Il piano classico della struttura teatrale verrà sconvolto dalla presenza di accorgimenti tecnologici che faranno da guida allo spettatore. Videoproiezioni, light design e mapping. Il pubblico poi, sarà instradato da voci e video anche con l’ausilio della tecnica QR Code. Sarà lo stesso pubblico – ha concluso il regista – a capire dove dirigersi attraverso questo “Caronte Virtuale” che avrà il compito di far conoscere la storia. Gli spettatori si atterranno ad un percorso, così da potere, contemporaneamente, assistere allo spettacolo e poter godere delle bellezze del borgo e del Castello baronale”. Della nuova iniziativa dell’associazione culturale “La Macchia”, che dalla fine dell’anno scorso gestisce il castello dopo aver vinto un bando, ha parlato il presidente Gianluca Panecaldo: “Dopo aver portato migliaia di visitatori per l’evento “Il Castello di Babbo Natale”, ci siamo impegnati per questo nuovo progetto che sicuramente piacerà ad un pubblico che ama il teatro e che potrà assistere ad una rivisitazione delle opere più importanti di Shakespeare. Ci è sembrato il modo migliore, bilaterale, per poter assistere ad uno spettacolo innovativo su tematiche classiche e far conoscere il paese di Maenza, allargando l’utenza ad un pubblico che arriva da fuori. Un modo di coinvolgere attraverso il turismo culturale che offre la possibilità al territorio che ospita lo spettacolo di poter mettere a disposizione dell’utente tutte le possibilità che il territorio stesso offre: storia, cultura e turismo”. Per le prenotazioni, obbligatorie, è disponibile l’applicazione “Macchia eventi” della stessa associazione culturale setina.
L'elezione di Mattarella e la mediocrità della politica
Scritto da Luigi De Angelis
Nella prossima seduta consiliare che si terrà venerdì 18 febbraio, il consiglio comunale di Sezze conferirà la cittadinanza onoraria a Sami Modiano, sopravvissuto ai lager nazisti di Birkenau e di Auschwitz. La conferenza dei capigruppo riunita nei giorni scorsi all’unanimità ha accolto la proposta portata in aula dal presidente del consiglio comunale. Sami Modiano nel 2013 venne a Sezze per portare la sua testimonianza alla città e agli alunni e prese parte ad un convegno organizzato dall’associazione culturale Araba Fenice. In quella occasione vennero in città anche Piero Terracina, altro grande testimone dell’olocausto (deceduto nel 2019) e Marika Kaufmann e Mario Venezia, moglie e figlio di Shlomo Venezia. Nel corso del consiglio comunale di venerdì prossimo è prevista la partecipazione di una ex alunna dell’ISISS “Pacifici e De Magistris” di Sezze che, nell'ambito del “Viaggio della memoria 2014” organizzato dalla Regione Lazio, visitò i campi di Birkenau e di Auschwitz e con altri studenti è stata testimone dei racconti di Piero Terracina, Sami Modiano e altri sopravvissuti all'orrore di Auschwitz. L’associazione culturale Araba Fenice presieduta dal prof. Giancarlo Mancini, in collaborazione con la sezione ANPI di Sezze, sono promotrici della proposta di conferimento della cittadinanza onoraria a Sami Modiano. “Sami Modiano e Piero Terracina – leggiamo nella proposta di conferimento – hanno onorato l’intera città di Sezze con la loro presenza in numerose iniziative di sensibilizzazione al ricordo, destinando il loro racconto non solo alla comunità tutta ma in particolare ai giovani studenti e cioè a coloro che hanno la possibilità e la responsabilità di “raddrizzare” il nostro mondo, come sottolinea l’invito ebraico “Tikkun Olam", a “non voltare la testa dell’altra parte” e a non essere indifferenti”. Recentemente anche la sezione ANPI di Sezze ha rilanciato la stessa proposta di cittadinanza onoraria. Venerdì finalmente Sezze la conferirà a Sami Modiano.
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Il 18 luglio 1944 Samuel (Sami) Modiano insieme agli oltre 2000 ebrei italiani dell’isola di Rodi, viene deportato con il padre Giacobbe e la sorella Lucia. È il giorno del suo quattordicesimo compleanno. Un viaggio che ha il triste primato di essere stato il più lungo della storia della deportazione ebraica. Da Rodi, sulle carrette del mare battelli destinati al trasporto bestiame, e poi in treno attraverso l’Europa fino alla rampa di Auschwitz. Questa è la sua storia.
"Non intendiamo nascondere la testa sotto la sabbia. Siamo lavorando per affrontare la problematica seriamente e per trovare soluzioni. Quel tratto di strada ceduto al Comune dalla Regione Lazio è strategico per il turismo dei Monti Lepini e per Sezze. In sinergia con l'assessore all'ambiente Pietro Bernabei stiamo valutando diverse ipotesi di intervento sia per mettere in sicurezza il sito dall'abbandono dei rifiuti sia dal punto di vista della sicurezza della viabilità. Su questo tratto di strada dismesso e su altre zone del territorio il fenomeno dell'abbandono selvaggio dei rifiuti esiste da anni e purtroppo è sempre in aumento". E' il presidente della commissione consiliare permanente Ambiente, il consigliere Gianluca Calvano, ad affrontare il fenomeno discariche sulla ex SR 156, tratto dismesso, dei Monti Lepini a Sezze Scalo. Una strada diventata nel giro di pochi anni un vera e propria discarica a cielo aperto. Nonostante il prezioso impegno dei volontari che continuano a bonificarla, l'abbandono dei rifiuti da parte di incivili e zozzoni provenienti anche da altri comuni limitrofi è sempre più serio. Nella zona oltre ai rifiuti ingombranti e a immondizia quotidiana, ci sono materiali tossici come eternit, liquidi e carburanti. Un luogo ricco di storia, una risorsa naturale incredibile e meravigliosa minacciata costantemente. "Intendiamo salvare il territorio da un attacco indiscriminato senza precedenti - aggiunge il consigliere comunale Calvano - in questi mesi di lavoro abbiamo individuato i siti a rischio e tra questi ovviamente c'è la ex SR 156 nei pressi del lago Mole Muti. Come amministrazione comunale stiamo valutando di realizzare un centro di raccolta rifiuti nel sito dove c'è l'ex depuratore a Sezze Scalo, intendiamo lavorare con tutte le associazioni locali per salvaguardare il territorio e tutelarlo nel miglioR modo possibile". L'ex SR 156 non è l'unico sito a rischio, altre zone del territorio presentano gli stessi problemi. In località Longara ad esempio ci sono aree diventate discariche, in località Foresta, Colli e Crocemoschitto stesso problema. Per reprimere questi fenomeni serve coraggio e manieri forti.
Immondizia e rifiuti abbandonati lungo la ex SR 156 Monti Lepini tratto dismesso
Giunto alla sesta edizione, il Premio provinciale “L’Oliva itrana” si terrà, come sempre, nell'ambito del Concorso provinciale “L'Olio delle Colline - Paesaggi dell’extravergine e Buona pratica agricola dei Lepini Ausoni e Aurunci”, in programma il 12 marzo a Formia, presso il Centro di Preparazione Olimpica “Bruno Zauli” del Coni. È organizzato dal Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicole Latina). Due le categorie del premio: “Oliva di Gaeta Dop” e “Oliva itrana bianca”. È rivolto a olivicoltori, trasformatori e confezionatori, singoli o associati, iscritti alla Camera di Commercio di Latina - settore agricolo. Da precisare che poter partecipare alla categoria “Oliva di Gaeta Dop”, il produttore deve essere iscritto all’Organismo di controllo nella categoria trasformatori/condizionatori. Tutti gli altri requisiti necessari per concorrere sono specificati nel relativo regolamento. La partecipazione è gratuita e a tutti i concorrenti sarà rilasciata, oltre all’attestato di partecipazione, la certificazione relativa all’analisi organolettica. Le domande possono essere inviate tramite e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Insieme alla scheda di adesione, gli interessati dovranno far pervenire due campioni di olive dentro un contenitore di almeno 500 gr., entro le ore 13:00 del 2 marzo 2022. Ogni olivicoltore potrà gareggiare con un solo campione di olive per categoria. Le partite di olive dalle quali provengono gli stessi campioni potranno essere successivamente verificate dai tecnici incaricati dall'Associazione Capol. La selezione delle olive sarà effettuata da esperti del settore coordinati da Giulio Scatolini del COI (Consiglio Olivicolo Internazionale). Per entrambe le categorie, saranno premiate le prime due aziende. È prevista inoltre l'asssegnazione di menzioni di merito. I risultati del concorso saranno resi noti nel corso del convegno che ogni anno chiude il Concorso provinciale “L’Olio delle Colline”. I campioni di olive, unitamente alla domanda di partecipazione, potranno essere consegnati direttamente al: Comune di Rocca Massima - Assessorato all'Agricoltura (Via del Municipio, 47); al Capol (c/o Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma-Latina - Via Carrara 12/a); al Comune di Itri – Staff del sindaco o Assessorato all'Agricoltura (Piazza Umberto I, 1). Per informazioni, telefonare al 329.1099593.
Il sindaco Lidano Lucidi annuncia che il Comune di Sezze si costituirà parte civile nel processo “Omnia2”, la vasta operazione condotta dalla Procura che ha portato a scoprire una serie gravissima di illeciti commessi da diversi soggetti, alcuni dei quali dipendenti dello stesso Comune, all’interno del cimitero. "Quella dei fatti accaduti al cimitero - afferma in una nota il primo cittadino - è una macchia indelebile per la città, finita sulle cronache nazionali per una vicenda sulla quale finalmente adesso si farà luce. Il danno arrecato alla città e alla cittadinanza non poteva passare inosservato e come amministratori ci è sembrato doveroso e opportuno prendere una posizione univoca. Confidiamo che la giustizia faccia il suo corso e siamo convinti che Sezze, il paese che ci onoriamo di rappresentare, abbia la forza per superare questo periodo complicato e che se torni a parlare per le sue grandi virtù".
Nella foto il sindaco di Sezze Lidano Lucidi
I consiglieri comunali di opposizione di sezze hanno sottoscritto una mozione per chiedere al consiglio comunale di deliberare e dare mandato al sindaco Lidano Lucidi affinché venga riaperto h 24 il PAT di Sezze. Serafino Di Palma, Sergio Di Raimo, Armando Uscimenti, Alessandro Ferrazzoli, Bricui Dorin e Orlando Quattrini sottolineano “l’importanza del presidio sanitario in quanto svolge le sue funzione per un’ampia popolazione, sia per i residenti di Sezze che per quelli dei paesi limitrofi ”. Per le opposizioni consiliari “sono ormai superate le motivazioni che spinsero i dirigenti della ASL a decidere la chiusura parziale del presidio. E’ necessario e opportuno quindi – chiude la nota – riaprire ha 24 il Punto di Assistenza Territoriale”.
Nella mattinata del 6 febbraio 2022 si è tenuto il Congresso comunale del Partito Democratico di Priverno. Il Congresso si è svolto online, nel rispetto delle misure anti-covid vigenti, alla presenza dell’Assessore regionale Enrica Onorati, del Consigliere regionale Salvatore La Penna, del candidato alla segreteria provinciale Omar Sarubbo, della Sindaca di Priverno Anna Maria Bilancia e di tutti gli iscritti del Circolo locale. La riunione è stata introdotta dalla relazione del Segretario uscente Giulio Federici, il quale ha sottolineato l’importanza del Partito nel territorio e la necessità di ripartire con iniziative politiche e culturali. L’intervento della Sindaca Anna Maria Bilancia si è focalizzato sui risultati raggiunti dall’Amministrazione comunale nei 5 anni appena trascorsi e sulle politiche intraprese per migliorare ancora Priverno. Di seguito, l’intervento dell’Assessore regionale Enrica Onorati, la quale ha sottolineato il bisogno di avere la presenza della comunità democratica sul territorio e di rinnovare il partito con partecipazione e impegno. Dello stesso avviso il Consigliere regionale Salvatore La Penna che ha posto la sua attenzione sulle sfide del P.N.R.R. e sulla necessità di un coordinamento delle politiche del comprensorio lepino. Appassionato è stato il discorso di Omar Sarubbo, candidato alla Segreteria provinciale, che ha incentrato la propria attenzione su come il Pd debba esprimere il suo ruolo politico per ridurre le disuguaglianze sociali. In generale, l’assemblea si è svolta con vari interventi caratterizzati dalla volontà unanime di rilanciare il Partito Democratico, ponendo al centro tematiche sociali e campagne di ascolto territoriale. Al termine della discussione è stato eletto all’unanimità il nuovo Segretario del circolo PD Priverno, Paolo Bovieri. Il neo eletto Segretario ha ringraziato la comunità democratica per la fiducia ed ha garantito impegno, serietà e abnegazione, esprimendo la volontà di rinnovare il Partito e le sue pratiche: consolidare il Partito nel territorio con iniziative politiche e sociali, avviare campagne di ascolto e confronto con le categorie sociali più fragili e porre il focus sulla tematica del lavoro e sui lavoratori. Il neo segretario ritiene inoltre che il PD debba avere come elemento fondante della propria identità la lotta alle disuguaglianze e alle iniquità sociali e che debba avere più attenzione alla marginalità sociale. Occorre pertanto coinvolgere maggiormente gli iscritti ed utilizzare strumenti democratici di partecipazione. Particolare attenzione è stata posta dal neo segretario alle Agorà Democratiche, strumento del Partito nazionale nato allo scopo di permettere la discussione su singoli temi sia a soggetti iscritti che a simpatizzanti. Inoltre, il neo segretario ribadisce come il lavoro del partito sia funzionale e collaborativo nei confronti dell’amministrazione. Il segretario Paolo Bovieri si avvarrà della collaborazione di Federica Avvisati (vice-segretaria), Emanuele Neve, Sabrina Sciscione, Valerio Onorati, Rosella Tacconi, Antonio Brusca, Nicoletta D’Amici, Gianluca Aversa, Stella Lattao, Emilio Rossi, Loretta Cardarelli, Gianpiero Vellucci.
Nella commissione consiliare Lavori Pubblici di questa mattina, il presidente Pasquale Casalini affronterà due questioni importanti e utili per la comunità setina: la viabilità di via Piagge Marine ed il ripristino della pavimentazione di via Roma e sopratuttto via San Carlo dopo i lavori da parte di Acqualatina. Per quanto concerne via Piagge Marine il consigliere comunale di Identità Setina sottolinea l’importanza degli interventi dal punto di vista della pubblica sicurezza. “Diamo seguito ad una idea delle passate amministrazioni comunali di regolamentare la viabilità della strada comunale via Piagge Marine. Sia nel primo che nel secondo tratto – afferma Casalini – verranno installate segnaletiche e realizzati – soprattutto nel secondo tratto – attraversamenti pedonali sopraelevati per garantire sicurezza ai pedoni. E’ un intervento che metterà in sicurezza la strada anche a seguito degli ultimi incidenti stradali avvenuti ”. In merito a via San Carlo, strada al centro di polemiche dopo gli interventi da parte di Acqualatina, il consigliere Casalini annuncia che lunedì 14 febbraio la società effettuerà lavori di ripristino dello stato dei luoghi rispettando tutte le prescrizioni del caso. “Saranno interventi a spot dovuti da parte della società che ha realizzato i lavori – annuncia Casalini - La strada sarà chiusa per 48 ore. Il ripristino sarà svolto a regola d’arte con il ripristino della cunetta centrale e dei sampietrini. L’intervento riguarderà anche via Roma. L'inervento quindi riqualificherà la più importante strada del centro storico di Sezze”.
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Il Pd di Sezze paga decenni d'assenza di programmazione politica
Scritto da Vincenzo Mattei
Si temeva che la sconfitta del Pd, alle elezioni comunali del trascorso Ottobre, potesse significare il preludio di una brutta stagione della politica locale. Anch'io sostenevo convintamente questa sventura, a tal punto di accettare all'ultimo momento di candidarmi, pur intravedendo grosse difficoltà di riuscita. Una mia testimonianza di affetto perché un buon risultato elettorale avrebbe potuto costituire il nucleo rifondativo, politico-amministrativo, per la rinascita della Sinistra e del Centrosinistra a Sezze, di cui si avvertiva l'urgenza. Un salvagente e un buon viatico per una nuova stagione partecipata e democratica del paese. In caso di sconfitta, si pensava, tutto sarebbe stato più difficile, se non impossibile. Dalle ceneri non nasce la vita; meglio ragionare da vivi che da morti (si diceva). Le cose sono andate in un certo modo, ma questo non è il momento di recriminare né, soprattutto, di scambiare l'effetto con la causa. Vero è che da tanti anni la Sinistra, e in particolare il PD, hanno smarrito la bussola dell'orientamento e del contatto con la realtà sociale ed economica della città. L'incapacità di filtrare le legittime aspirazioni e tradurle in scelte, di guidare il sistema e di capire l'anima e le istanze di attesa della città. Ci si è illusi che bastasse solo la gestione ordinaria dell'esistente per poter andare avanti. Invece la realtà è stata più dura di ogni previsione e immaginazione. A volte basta un incidente di percorso per far crollare un castello costruito sulla sabbia! Vero è che le profonde trasformazioni della città non sono state prese nella giusta considerazione e ci si è affidati, colpevolmente, alle sole capacità di alcune personalità e rappresentanze amministrative, che hanno fatto il possibile. Ma la politica? Ma il partito? La sezione (il circolo), chiusa per diversi anni e solo ultimamente riaperta, grazie alla dedizione e alla disponibilità di alcuni giovani, è stato il segno tangibile dell'assenza totale della organizzazione e della programmazione politica. Al momento della presentazione delle liste, ci si è affidati a chi potava garantire più consensi, improvvisando candidature, schemi e alleanze. Il miracolo tanto atteso non c'è stato anche perché alcuni dirigenti hanno preferito sottrarsi a una sconfitta annunziata. Inutile, ora, rimasticare e demonizzare quanto è accaduto. La svolta andava più convintamente piantata nella tradizione, perché non fosse vissuta dagli elettori come un tradimento, uno sberleffo e una romantica nostalgia. Tutti veniamo dal passato e non serve dichiararsi più radicali e più di sinistra e più innovatori, perché la vera innovazione nasce dalla padronanza della storia. E’ lo stesso errore che, pur nella vittoria elettorale, ha compiuto e sta compiendo il raggruppamento delle Liste civiche che governa la città, con il sindaco Lucidi. Senza radici non ci saranno neanche le foglie e basterà un piccolo incidente di percorso per franare. A Sezze, oggi, regna un silenzio assordante della politica e i partiti hanno i fari spenti. Ma sotto la cenere qualcosa brucia e fa male. Bruciano i bisogni concreti di tanti cittadini che non riescono ad arrivare alla fine del mese, brucia il desiderio di futuro dei ragazzi, brucia la ricerca esasperata di un lavoro sicuro e duraturo, brucia la richiesta sacrosanta di sicurezza e di dignità delle donne, brucia la solitudine degli anziani. La buona Amministrazione è necessaria ma non sufficiente per restituire forza e consenso ai partiti e alla politica: essa non è la causa ma l'effetto. Tanto è vero che ancora in questi giorni, grazie alla giunta Di Raimo, arrivano notizie di finanziamenti per il Monastero delle Clarisse, per la sistemazione della chiesa di San Bartolomeo, per la rotatoria da Coccia, per l'acquisto e l'utilizzo della spazzatrice...Il bilancio non era negativo, a dimostrazione che si era operato bene. Ciò che è mancata è la politica! Allora ciò che urge è un nuovo partito, un nuovo centrosinistra, un campo di valori condiviso e immerso nel vivo della società che richiede intelligenza, umanità, empatia senza chiudersi nel fortino delle istituzioni e delle rappresentanze. Serve una sede fisica, sempre aperta, al servizio della città, con la presenza di militanti e di volontari; una sede in cui ci si confronta e in cui si decidono le questioni fondamentali della vita sociale e civile dei cittadini. In cui ognuno rappresenta se stesso e non una corrente o un capo. E’ questo l'auspicio perché Sezze torni a vivere politicamente e ad essere un modello d buon governo e di democrazia per i Monti Lepini e per l'intera Provincia.
"Sono ormai trascorsi 100 giorni da quando Lidano Lucidi è diventato Sindaco di Sezze ed abbiamo qualche difficoltà ad intravedere verso quale porto, la nuova amministrazione comunale, vuole condurre il paese e come affrontare le sue emergenze tra cui, i rifiuti, ne rappresentano una delle più importanti visto che Sezze risulta essere ultimo nella classifica della raccolta differenziata in provincia. Desta stupore, quindi, la posizione espressa da Daniele Giancarlo Piccinella, autorevole esponente della maggioranza che governa Sezze, che paventa la possibilità di realizzare nel nostro comune, un inceneritore per il trattamento dei rifiuti". Così in una nota Rhea Lennè e Andrea Santucci portavoce di Europa Verde di Sezze. "Oltre ad essere anacronistica questa ipotesi - aggiungono - risulta in contrasto con le indicazioni dell’Unione Europea la quale ha ribadito che incenerimento e coincenerimento non si possono finanziare con il Piano di ripresa e resilienza dando una esplicita indicazione su come debbano essere trattati i rifiuti in una logica di economia circolare, cosa che il consigliere Piccinella sembra ignorare. Va altresì considerato come i Comuni della provincia pontina si stanno muovendo per fare, della raccolta differenziata, l’obiettivo primario per trasformare il rifiuto (che attualmente rappresenta un costo per la collettività) in risorsa anche economica per le casse degli enti locali".
Per Europa Verde la proposta Piccinella apre una serie di inquietanti interrogativi politici e strategici a cui sono necessarie delle risposte urgenti:
- La proposta di un termoinceneritore a Sezze è solo un’idea del consigliere Piccinella oppure è condivisa dal Sindaco, dalla Giunta e/o dalla maggioranza politica?
- Ci sa dire, il consigliere, di che bacino di popolazione si necessita per far reggere economicamente un impianto di incenerimento?
- In quale parte del territorio setino dovrebbe essere realizzato il termoinceneritore?
- Come intende l’attuale amministrazione risolvere il clamoroso ritardo nella raccolta differenziata e come si vuole usufruire delle risorse previste nel PNRR?
- Sezze è una repubblica a parte o si candida a condividere con gli altri comuni, in una logica di ambito territoriale, la realizzazione di un sistema in materia?
- Che ruolo deve svolgere la SPL in tale ambito?
- Per ultimo: l’opposizione presente in Consiglio non ha nulla da dire sulla questione rifiuti?
(Nella foto Daniele Piccinella)
"Tanti altri sarebbero gli interrogativi in merito, tuttavia, sperando che l’uscita su facebook del Consigliere di maggioranza non sia altro che una provocazione alle forze ecologiste e verdi - chiude la nota - chiediamo, sulla questione rifiuti, che l’Amministrazione Comunale si apra ad un confronto con la cittadinanza anche attraverso la convocazione di un’apposita commissione garantendo la partecipazione la più ampia possibile".
(nella foto Rhea Lennè e Andrea Santucci portavoce di Europa Verde di Sezze)
L'avvocato Luigi De Angelis ha sciolto le riserve. In una nota ha ufficializzato la sua candidatura alla segreteria del Pd di Sezze in vista del congresso. De Angelis è dirigente di partito da molti anni, già segretario della Margherita oggi è membro del direttivo del Pd. Rappresenta sicuramente una garanzia per un partito che ha bisogno di rinnovarsi e cambiare pagina definitivamente. Ecco la nota di De Angelis: "Considerato che tanti del PD mi hanno chiesto la disponibilità a candidarmi alla segreteria del partito, ho deciso di accettare, di mettermi al servizio di un cammino di ricostruzione e di rinnovamento del partito, ripartendo dai cittadini, dall'ascolto delle esigenze profonde della nostra città e da una classe dirigente adeguata, aperta e rinnovata. Mi sostengono tra gli altri Sesa Amici, Giancarlo Loffarelli, Enzo Eramo e Andrea Campoli. Chiaramente se ci saranno le condizioni per convergere su una soluzione unitaria, c'è tutta la disponibilità ma sicuramente non è possibile continuare così. Nella peggiore delle ipotesi saremo in minoranza ma almeno avremo posto un punto di chiarezza".