Il denaro che la farmacia comunale incasserà dai cittadini che decidono di sottoporsi al tampone nella struttura di via Roccagorga sarà destinato all’acquisto di defibrillatori che poi verranno installati in diverse zone della città. Di concerto con la Servizi Pubblici Locali Sezze spa, il Comune di Sezze ha deciso di reinvestire sulla sanità quello che i cittadini spenderanno per sottoporsi agli esami. "La scelta è ricaduta sui defibrillatori - afferma il sindaco Lucidi - un servizio di cui si sono dotate negli anni molte città e che a Sezze mancava. Ci tengo a ringraziare a nome dell’amministrazione comunale la dirigenza della società partecipata per la disponibilità, mentre torno ad invitare la cittadinanza a sottoporsi al tampone, a prestare attenzione e a vaccinarsi. Dopo l’acquisto e l’installazione dei defibrillatori contiamo di realizzare corsi specifici per il loro utilizzo. Il defibrillatore è uno strumento che molto spesso salva la vita e ci è sembrato doveroso metterlo a disposizione della cittadinanza".
"In merito all’esponenziale aumento dei casi di contagio da Covid-19 che sta interessando praticamente tutto il mondo, con l’Italia che ogni giorno segna nuovi record negativi viaggiando con medie di oltre 200.000 nuovi contagi giornalieri, non si può rimanere inerti e come amministrazione siamo in prima linea per valutare con attenzione ogni decisione da prendere nell’interesse della tutela della nostra cittadinanza, come accaduto di recente sulla vicenda che ha riguardato le case di alloggio per anziani". Lo afferma in una nota il sindaco di Sezze Lidano Lucidi. Per quanto riguarda Sezze, il primo cittadino dice che "la situazione di Sezze, comunque in linea con l’andamento dell’epidemia in questa provincia e in ambito regionale, ci preoccupa come preoccupa tutti i nostri concittadini, ma questo non può e non deve spingerci ad agire senza criterio o a fare salti in avanti che rischiano addirittura di peggiorare questa già delicata situazione. Posso assicurare i cittadini di Sezze - aggiunge - che l’amministrazione è in strettissimo contatto con chi ha il compito di analizzare nel dettaglio le statistiche e, di conseguenza, prendere decisioni. Per questo motivo abbiamo riattivato il servizio di tamponi alla farmacia comunale e stiamo cercando con tutte le nostre forze di utilizzare parte della Casa delle Salute come hub vaccinale". In merito alle recenti polemiche circa l’opportunità di riaprire domani le scuole, il sindaco fa notare come "il picco dei contagi, dopo un periodo relativamente tranquillo e con numeri decisamente più contenuti, si sia verificato durante le festività natalizie, con i plessi scolastici chiusi per le vacanze". "Mi sembra del tutto evidente, quindi - afferma Lucidi - che la causa dell’aumento non sia da ascrivere alla presenza dei nostri figli nelle aule. Probabilmente proprio per questo motivo dal Governo e dalla Regione sono arrivate indicazioni precise, che prevedono la riapertura della scuola in presenza, laddove sarà possibile. E’ ovvio che ci preoccupiamo per la salute e l’incolumità dei nostri figli, ma prendere una decisione del genere, senza numeri a supporto e senza un motivo valido, sarebbe solo fare un salto in avanti e non risolvere affatto il problema che, come detto, non è di Sezze, ma praticamente riguarda tutto il mondo. Ai concittadini posso garantire che l’amministrazione sta facendo di tutto per arginare il problema, lavorando di concerto con le forze preposte, tra tutti il Prefetto, l’Azienda Sanitaria Locale e le dirigenze delle scuole del nostro territorio. Allo stesso modo confermo che l’amministrazione è disponibile al confronto con la cittadinanza, viso a viso come è sempre stato, e che è inutile e fuori luogo scaricare le proprie preoccupazioni sui Social, che in questo momento non fanno che amplificare negativamente una situazione già complicata. Restiamo a disposizione di tutti per ascoltare le istanze e le preoccupazioni. Questa battaglia che alla città è costata anche in termini di vite umane, si combatte uniti e ognuno nel suo piccolo deve fare qualcosa. Quello che mi sento di dire alla cittadinanza, in questo momento soprattutto, è di continuare a rispettare le regole e di evitare comportamenti che possano mettere a rischio la salute di se stessi e degli altri. Torno a chiedere con forza che ci si vaccini, l’unico modo per arginare le conseguenze di queste varianti del virus la cui trasmissibilità è più veloce rispetto all’inizio. Questa guerra si vince se ognuno mette in campo qualcosa del suo e, come amministrazione, posso garantire e tranquillizzare tutti circa l’attenzione che stiamo rivolgendo a questo grave problema, pronti a prendere decisioni a tutela della salute dei cittadini".
Lettera aperta al Vescovo: Eccellenza, Sezze le chiede aiuto
Scritto da Luigi De Angelis
Roberto Scacchi, presidente della Legambiente Lazio, ha scritto una lettera al sindaco di Bassiano Domenico Guidi per comunicargli che il Comune di Bassiano verrà premiato come Comune Riciclone dopo la pubblicazione del dossier sulla raccolta dei rifiuti. L’evento si terrà a Roma giovedì 13 gennaio presso il Bibliomuseo Garum. A Bassiano, comune virtuoso, il merito di aver valorizzato le buone pratiche sul territorio in materia di rifiuti e riciclo di materiali.
La rigenerazione della città ha bisogno di uno sforzo comune
Scritto da Vincenzo Mattei
Il risultato delle elezioni amministrative ha sancito, senza ombra di dubbio, l’esigenza di una svolta nel governo della città di Sezze. I numeri parlano chiaro ma per governare non sono sufficienti se manca un disegno per il futuro e un programma a medio e a lungo termine che vada oltre l’ordinaria amministrazione, peraltro indispensabile e improcrastinabile, come l’asfaltatura delle strade, la cura del verde , il decoro del paese, la raccolta dei rifiuti h24, una viabilità sostenibile con aree di parcheggio etc. Siamo alla vigilia dell’approvazione del Bilancio di previsione annuale e triennale del Comune e la gravità della situazione locale e nazionale, a causa della pandemia, richiede attenzione, prontezza e massima sollecitudine degli interventi. La pandemia ha sconvolto il nostro modo di essere, rendendoci consapevoli della nostra comune fragilità e angoscia. I cambiamenti climatici, le alluvioni devastanti, le siccità prolungate sono un segnale di allarme che è improcrastinabile un cambiamento radicale delle nostre abitudini attraverso un nuovo modo di consumare e di produrre, di relazionarci. Si tratta di una svolta culturale che deve partire da ognuno di noi, dalle nostre città e quartieri. Come sempre accade, alle devastazioni e alle pandemie, seguono inevitabilmente maggiori ingiustizie e diseguaglianze. I ricchi sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. Da un lato lo spreco e il lusso, dall’altro la fame e la miseria. Saranno i giovani a salvare il pianeta. Ma intanto lo spazio della politica e del vivere in comune si riduce ad alcuni messaggi virtuali e online. Tutto ciò, forse, non ci deve interessare perché non è roba nostra? Invece è proprio in questo contesto e in questo scenario che bisogna attingere alla coscienza e alla responsabilità di ognuno di noi ma soprattutto di chi ha la responsabilità di guidare la città. Non si può far finta di niente. I destini umani sono profondamente legati e intrecciati e tutto ciò non ci può lasciare indifferenti. Occorrono strumenti culturale nuovi, moderni, adeguati alla criticità delle questioni. Cosa intende fare la nuova Amministrazione Comunale per l’assistenza ai disabili, agli anziani, quale indicazioni si intende offrire ai ragazzi per la loro formazione e il loro ingresso nel mondo del lavoro? Quali sono le linee-guida per il recupero del Centro storico? Per l’educazione dei giovani al rispetto di sé e degli altri? O sono questioni che non attengono alla politica e sono solo propaganda e demagogia? La rigenerazione della città ha bisogno di uno sforzo comune e di una piattaforma condivisa attraverso il confronto e la riflessione. In ciò consiste la richiesta di cambiamento emersa dal voto amministrativo, e non solo per gestire l’ordinaria manutenzione dell’esistente. Le opere pubbliche, piccole o grandi, sono necessarie ma non bastano se non sono accompagnate dal senso civico, dal rispetto e dalla fiducia. Si tratta di un lavoro in profondità che obbliga tutte le forze sane del paese a una alleanza convinta e tenace, estranea a interessi personali e di parte. Adesso serve una scossa, serve la mossa del cavallo. Dopo, sarà tardi!
Riceviamo e pubblichiamo un intervento della Sinistra Italiana Circolo di Sezze.
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È oramai noto al giorno d'oggi come la questione ambientale abbia investito i partiti. Gli ecologisti si propongono di cambiare le cose dall'interno e non più dall'esterno del sistema. In Italia questa tematica è anni luce indietro rispetto al resto d'Europa, in Francia la prima candidatura ecologista risale al 1974. L'agronomo René Dumont aveva illustrato sulle colonne de Le Monde diplomatique l'alternativa che l'ecologia avrebbe dovuto delineare. Non tralasciando però alcune perplessità. Dichiara Dumont:"ci sembra davvero improbabile che si possa verificare una magnifica fioritura "di uomini nuovi" in un regime capitalistico. Il cristianesimo ci prova da 2000 anni ed ha fallito, perché consiglia tutt'ora la gentilezza ai ricchi egoisti, invece di predicare la rivolta dei poveri, una crociata contro le casseforti". È passato più di mezzo secolo da queste affermazioni ed ora l'ecologia è ovunque, ma quale tipo di ecologia? Preservare l'ambiente oggi è molto più di un obbligo: è un imperativo, un motore di competitività. L'emergenza climatica è al centro delle nostre politiche. Lo è a ragion veduta se le scelte attuate dalla politica fino ad oggi hanno messo alla luce un'insostenibilità del sistema capitalista, abbiamo la necessità di uscirne fuori. L'ecologia però ha un costo e quale? Per salvare l'ambiente tutti dovremmo cambiare la nostra vecchia auto Diesel, coibentare la casa, differenziare i rifiuti, ridurre le emissioni dei gas serra. Siccome tutto ciò ha dei costi l'individuo è spinto a vestire l'abito farlocco dell'ecocittadino quando è indiscutibile che il ricco inquini con le sue scelte capitaliste più di un povero: cellulari ultima generazione, viaggi di svago in aereo (altamente inquinanti), grandi case, e qui troviamo un'ineguale distribuzione dell'inquinamento. Nell'atto pratico delle campagne mediatiche però non vi è una reale volontà di cambiamento perché si insiste sui valori della virtù individuali e non sul cambiamento collettivo, del sistema, delle strutture economiche e produttive. Ed il paradosso è che il successo elettorale delle politiche verdi attuali è legato alla rinuncia stessa di voler cambiare radicalmente il sistema. E così spesso il discorso pubblico e tanti belli appelli richiamano i cittadini al rispetto dell'ambiente non considerando che la situazione ambientale è legata alle scelte politiche che vengono fatte. Il successo elettorale di alcuni partiti verdi è dunque ingannevole, per cambiare l'ambiente è necessario cambiare la società, la stratificazione, l'economia capitalista, ridurre i consumi in eccesso, eliminare la sovrapproduzione. E invece il modello che si propone è quello di un ecocittadino che si lava la coscienza non sacrificando nulla delle proprie abitudini, dei propri vizi. La scelta che la società e la politica dovrebbero operare è rappresentare uno stile di vita alla "moda" o attuare una ecologia popolare? Per uscire dalla situazione dovremmo ripianificare il sistema, reinventare il lavoro, pianificare l'economia, vincere il potere predatorio delle multinazionali, combattere il nucleare, ma questo viene reso impossibile dall'attuale adesione al modello economico capitalista. La nostra politica è chiara, ambiente e società saranno al centro del discorso.
Nei giorni scorsi si è costituito formalmente a Sezze il comitato locale di Europa Verde, il movimento politico nazionale che è parte integrante del Movimento Europeo dei Verdi (Partito Verde Europeo-European Green Party).
Durante l’incontro, tenutosi presso il Centro Sociale Calabresi, alla presenza di esponenti di altre forze politiche, sono stati presentati i due portavoce locali nelle persone di Rhea Lennèe e di Andrea Santucci.
I due portavoce, oltre a motivare politicamente l’adesione ai valori di Europa Verde, hanno delineato i campi di intervento dove verrà sviluppata l’azione politica aperta al confronto con le altre realtà del campo progressista sia partitico che associativo.
Dodici, in particolare sono i punti che vedranno EV impegnata sulle questioni setine:
- gestione dei rifiuti, ruolo della SPL, istituzione di una nuova isola ecologica a Sezze Scalo;
- Intervento per porre fine al fenomeno delle discariche abusive e richiesta di chiusura immediata dell’accesso alla vecchia SR 156 nella direzione che dalle Sardellane prosegue verso lo Scalo, conseguente bonifica e monitoraggio attraverso le fototrappole;
- Cura del decoro urbanoanche attraverso l’istituzione dei patti di collaborazione tra Amministrazione Comunale e associazioni e comitati di quartiere per la gestione di aree verdi e siti di interesse;
- Messa in sicurezza delle principali vie di accesso al paese (Via Ninfina e Via Sorana);
- Promozione ed utilizzo delle fonti rinnovabili su edifici pubblici e sviluppo delle Comunità Energetiche;
- Sicurezza sociale intesa come prevenzione del degrado con attività aggregative sportive e socio-culturali;
- Ruolo di Acqualatina e gestione pubblica dell’acqua;
- Monitoraggio dello stato di salute delle acque dei fiumi, dei canali, delle sorgenti ed attuazione del Contratto del fiume Ufente. Verifica della situazione del depuratore;
- Istituzione del Parco lineare (GEO PARCO) nel tratto compreso tra la Cava Petrianni (orme di dinosauro) e l’Arnalo dei Bufali (Uomo a PHI);
- Indagine e prevenzione sulle emergenze idrogeologiche;
- Stato attuale della Protezione Civile e del Piano in riferimento ai grandi eventi (terremoti, frane, incendi, …);
- Installazione di punti di emergenza con i defibrillatori.
A curare l’informazione e la presenza sui social è Maria Vittoria Di Toppa.
Nessun sezzese in consiglio provinciale. Una occasione persa
Scritto da Vincenzo Mattei
Le elezioni del Presidente e del Consiglio Provinciale di Latina di sabato 18 dic. u.s. hanno riservato un'amara sorpresa: nessun consigliere comunale di Sezze è stato eletto; non c’è traccia di rappresentanti sezzesi in Consiglio. È la prima volta che capita, dalla fine del dopoguerra ad oggi. L'Ente Provincia, benché riformato e ridimensionato in maniera poco chiara e trasparente, resta comunque il centro politico e amministrativo di un vasto territorio e di una popolazione che, nel caso nostro, supera i 500.000 abitanti e che, tuttora gestisce le Scuole Superiori, le strade e le politiche comprensoriali e di area vasta. La riqualificazione ambientale, la transizione ecologica ed energetica (PNRR), i sistemi di produzione agricola e tecnologica, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, le variazioni climatiche e l'abbattimento del CO2, la mitigazione delle alluvioni sempre più frequenti e disastrose , la difesa della fragilità del nostro territorio pontino, la pianificazione e l'utilizzo delle acque interne: hanno assoluto bisogno di un indirizzo e di un intervento che solo la Provincia dovrà essere in grado di assicurare. Non è più rinviabile, infatti, una programmazione multilivello con i contratti di fiume, laghi, coste e foci e un'amministrazione oculata delle relative risorse (D.legls 152/2006); un intervento integrato e sovraordinato che valorizzi le singole vocazioni territoriali e le coordini al fine di conseguire risultati tangibili ed equilibrati. Non è poca cosa! Perciò le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale e del suo Presidente non andavano prese sottogamba. Non si dimentichi che Sezze ha usufruito in maniera molto positiva, nel corso degli anni, della presenza in Consiglio dei propri rappresentanti: la costruzione dell'ITC in via Cappuccini, Il Teatro Costa, l'acquisto (a costo zero) dell'Anfiteatro e del parcheggio antistante, il rifacimento dei Campi da tennis, l'acquisto e la messa in sicurezza ( a costo zero) del Monastero delle Clarisse, il rifacimento delle grosse arterie provinciali come via Ninfina, la via degli Archi, via Melogrosso fino a Bassiano, via Colli, ecc. ecc. Il gruppone delle cosiddette lise civiche presenti in Provincia, con la presenza di Latine e Aprilia, hanno costituito un ostacolo insormontabile per Sezze. Non era difficile prevedere che le due città maggiori avrebbero dato le carte a discapito degli altri. Ancora non ci si rende conto che il futuro di Sezze non finisce al Brivolco. Sarebbe stata l'occasione buona per tentare di costruire una rete di confronto, di apparentamento, di vicinanza, di condivisione. Fatto sta che nonostante il voto ponderale che attribuisce ai Comuni maggiori più peso e più rappresentanti, nessun consigliere di Sezze è stato eletto. Si torna a casa con le mani vuote. L'auspicio adesso è che il neo-presidente della Provincia Gerardo Stefanelli tenga assolutamente e prioritariamente in debito conto le necessità e le richieste della nostra città, che è tra le più importanti e popolose della Provincia pontina. Lo schiaffo subìto dovrebbe insegnare a non chiudersi a riccio, a costruire accordi, a superare steccati e pregiudizi, a uscire politicamente dallo stato di solitudine e di scarsa considerazione.
Altro...
Considerato il progressivo aumento dei contagi da COVID 19 che hanno interessato diversi cittadini, soprattutto nell’ultimo periodo, il sindaco del Comune di Sezze Lidano Lucidi ha emesso una nuova ordinanza con decorrenza 20 dicembre. L’ordinanza sindacale prevede nuove regole comportamentali e annulla tutti gli eventi del Natale Setino previsti nei locali chiusi. Scelta sicuramente responsabile da parte dell'Ente comunale.
Ecco i punti dell’ordinanza:
1) È fatto obbligo a tutti i cittadini di indossare la mascherina in luogo pubblico 24 ore su 24;
2) alle Forze dell’Ordine del territorio e alla Polizia Locale: di predisporre servizi dedicati al controllo del rispetto delle norme in materia di prevenzione della diffusione del COVID…
3) ai titolari di attività di pubblico esercizio la verifica, secondo la propria competenza, dei green pass e super green pass dei clienti ed avventori;
4) agli stessi titolari di segnalare, alle Autorità, comportamenti non rispettosi della legge;
5) l’annullamento di tutti gli eventi previsti nel Programma del “Natale Setino“ da svolgersi in locali chiusi;
6) alle attività di pubblico esercizio, per l’organizzazione della Festività dell’ultimo dell’anno, di attenersi scrupolosamente alle norme in materia di autorizzazione da parte delle Autorità, al rispetto delle distanze all’interno dei locali, al controllo del Green pass e super green pass, alla capienza massima dei locali;
7) alle attività commerciali al minuto di attenersi scrupolosamente, all’ingresso, a permettere l’accesso in base alla capienza del locale;
8) ai titolari di Medie e Grandi Strutture commerciali di individuare soggetti da posizionare all’ingresso delle attività al fine del controllo degli ingressi nel numero previsto in base alla capienza, di segnalare in modo chiaro e preciso i percorsi di entrata ed uscita, alle casse di prevedere personale che controlli le distanze tra i clienti;
9) agli stessi titolari si ordina di verificare che i propri dipendenti siano dotati di green pass, siano dotati dei Dispositivi di Protezione Individuale e di posizionare, in maniera chiara, i dispositivi di sanificazione per i clienti;
10) agli Studi Professionali di ogni tipologia di attività di rispettare le norme in materia di DPI, di ingresso negli uffici e studi, di rispetto delle distanze;
11) alle Forze dell’Ordine e alla Polizia Locale di segnalare al sottoscritto qualsiasi situazione che possa compromettere la salute pubblica;
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma dei consiglieri di opposizione di Sezze
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Vogliamo ringraziare il Comando Provinciale e Regionale dei Carabinieri per aver preso in seria considerazione la possibilità di istituire la Tenenza qui a Sezze. Dopo anni di richieste e sollecitazioni, da parte delle diverse amministrazioni che si sono succedute, con l'appoggio anche delle opposizioni, finalmente, con molta probabilità, sarà possibile raggiungere questo importante obiettivo senza sopprimere le stazioni dei Carabinieri dei paesi limitrofi. Dopo tanto tempo i comandi su richiamati sono riusciti a superare le problematiche che non ne hanno permesso la realizzazione negli anni passati. Siamo sicuri che l'istituzione della Tenenza saprà garantire una maggiore sicurezza non solo nel nostro territorio ma anche nei territori limitrofi. Sezze è il paese più grande dei Lepini e merita un attenzione così importante. Grazie ancora.
L'opposizione consiliare
Sarà inaugurata oggi alle ore 18.00 presso il Museo Archeologico di Sezze - Sala del Mosaico - la mostra fotografica di Alessandro Di Norma: “Il cibo visto da vicino”. Si tratta di una selezione di 20 fotografie inerenti il cibo della “Terra del mito”, cioè quel comprensorio che ricade nei territori delle città arcaiche dell’Agro Pontino: Anxur, Circeii, Cora, Norba, Setia, Privernum. Si tratta di una ricerca fotografica cominciata nel 2016 ed in parte pubblicata nel libro di Roberto Campagna che ha proprio come titolo: A tavola nella terra del mito (Ponte Sisto, 2018). Questa ricerca ha l’obiettivo di catturare i cibi meno conosciuti e più caratteristici di tale territorio e lo fa utilizzando una luce tutta particolare: le foto, infatti, possiedono tagli di luce “caravaggeschi” volutamente ricercati dall’autore. Tecnica utilizzata per mettere in risalto l’essenza e la storia del cibo stesso. “Il cibo - dice Alessandro Di Norma - è storia, cultura, tradizione, fatica, ricchezza, miseria, orgoglio, benessere. È tutto ciò che produce legami sociali; è ricordo, speranza, amore, dolore e fotografarlo vuol dire assumersi la responsabilità di raccontare tutto questo. Vuol dire sporcarsi con la stessa terra arata dal contadino; impolverarsi con la stessa farina del fornaio; avere le mani appiccicose che conosce solo chi ha appena raccolto un grappolo d’uva; soffrire lo stesso sonno dei pastori; la stessa sete dei raccoglitori di pomodori. Avere la capacità di centellinare l’alcol per ricavarne profumati liquori o la pazienza per staccare gli stimmi dei crochi per farne il prezioso zafferano. Sentire addosso le incertezze dei pescatori; provare il senso di impotenza dopo una grandinata che ha distrutto un raccolto… Dietro l’obbiettivo della macchina fotografica tutto questo si ferma. La luce trasforma l’attimo in soggetto e il momento in storia raccontata”.
La mostra rientra nelle attività previste per il Natale Setino 2021/2022 ed ha il patrocinio del Comune di Sezze e della Compagnia dei Lepini, resterà aperta fino al 25 febbraio 2022, orario mercoledì, giovedì, domenica ore 9.00/13.00- venerdì e sabato: 9.00/13.00 - 15.00/19.00