Rischia di tingersi di giallo il motivo per cui la Casa della Salute di Sezze continua ad essere priva del servizio radiologia. Servizio che è invece previsto dalla carta dei servizi erogati dalla stessa struttura secondo il piano Asl. Ad infittire il mistero, arriva la constatazione che il macchinario c’è, ormai da un anno ma non è ancora entrato in funzione. Neanche la motivazione della mancanza dei tecnici, può essere più plausibile alla luce delle assunzioni effettuate dall’azienda sanitaria nei mesi topici della Pandemia. Per non parlare dell’apposita sala radiologica, allestita all’interno dell’ala nuova della struttura di via San Bartolomeo, accanto al PAT e mancante solo di poche rifiniture. Proprio il Servizio di Radiologia permetterebbe di ampliare l’offerta dei servizi erogati dalla Casa della Salute setina il cui personale si ritrova altrimenti impossibilitato a fornire diagnosi strumentali basilari anche nella presa in carico di malattie croniche oltre che per quanto riguarda il reparto di degenza infermieristica. L’entrata in funzione di radiologia andrebbe a riempire un vuoto che si è aperto nel 2015, ovvero dal crollo di una porzione dell’ala vecchia dell’ex Ospedale San Carlo che aveva impedito l’accesso alla vecchia sala raggi situata accanto al Chiostro. Nel 2019, con l’amministrazione Di Raimo, fu la Commissione Capigruppo presieduta da Enzo Eramo ad indirizzare il percorso di ripristino, anche con l'interessamento del consigliere comunale di opposizione Serafino Di Palma. In particolare risultò fondamentale una riunione a dicembre di quell’anno, cui presero parte il direttore sanitario della Asl Latina, Giuseppe Visconti e il direttore del dipartimento territoriale Loreto Bevilacqua. Poi arrivò la Pandemia che ha frenato tutto, ma con la fine dell’emergenza sanitaria, il momento della restituzione di un servizio alla comunità, pare maturo. Si spera adesso che finalmente la ASL attivi il servizio in breve tempo.
Si è svolto domenica scorsa, presso il Centro sociale degli anziani, il primo concorso “L'Olio delle Colline a Norma”, organizzato dal Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicole Latina) in collaborazione con l'Ufficio zonale dell'Uci e il patrocinio del Comune di Norma. Questi i vincitori: al primo posto si è piazzata Cecilia Iacomini, al secondo Claudio Ingrao e al terzo Franco Santucci. Cinque le “Gran Menzioni” assegnate: ad Andrea Carosi, Guglielmo Scarsella, Dario Cappelletti, Ilaria Iacomini e a "Verde Diamante” di Antonio Tombolillo. Oltre a quelli locali, al Concorso potevano partecipare anche i produttori dei paesi limitrofi. Inoltre, era rivolto agli olivicoltori non residenti a Norma che producono oli extravergini con olive coltivate nel territorio locale. Gli otto oli premiati parteciperanno direttamente al XVII Concorso provinciale “L’Olio delle Colline, Paesaggi dell’Extravergine e buona pratica agricola dei Lepini, Ausoni e Aurunci”, in programma il 12 marzo prossimo a Formia, presso il Centro di preparazione olimpica del Coni. A designare i vincitori è stato un Panel guidato da Luigi Centauri, presidente del Capol, e composto di tredici assaggiatori del Capol: Patrizia Antonetti, Giovanni Della Penna, Igina De Santis, Giuseppe Emanuele, Marina Ficaccio, Antonio Genovesi, Oscar Mastramanno, Marisa Pietrosanti, Gianni Ricci, Antonella Simonetti, Isabella Spatolisano, Alessandro Trotta e Vittorio Zaottini. Allo scopo di incentivare il recupero dei terreni olivicoli abbandonati e le piccole produzioni dei territori caratterizzati da un’alta biodiversità, gli organizzatori del Concorso hanno inoltre rilasciato il “Premio Paesaggi” a tre produttori che negli ultimi quattro anni hanno recuperato i propri oliveti. Eccoli: Alviti Rita (Località Malerba), Roberto Coluzzi (località Stillo Medio) e Daniele Iacomini (Località Felletro). Produttori che erano stati selezionati da Filippo Signore. “Quello degli oliveti abbandonati – ha affermato Centauri – è un problema che riguarda tutti i territori olivicoli italiani. Un problema che, oltre al danno economico, provoca la perdita di identità degli stessi territori, ne compromette la stabilità ed erode la biodiversità locale. Ecco perchè è importante il loro recupero e chi li recupera va premiato. Noi lo abbiamo fatto e siamo stati i primi ad averlo fatto”. Questi gli obiettivi del Concorso: valorizzare i migliori extravergini di oliva prodotti a Norma; stimolare gli olivicoltori e frantoiani al miglioramento della loro qualità; incentivare il recupero degli oliveti abbandonati e le piccoli produzioni nel campo della biodiversità; contribuire alla diffusione e l'accrescimento della professionalità degli assaggiatori di olio; infine, riconoscere l'importanza dell'olivicoltura nella tutela e conservazione di un ambiente rurale che è storia della comunità locale. “Questo concorso, che si è tenuto a Norma per la prima volta - ha affermato il sindaco Andrea Dell’Omo - darà vita a un percorso da fare insieme allo stesso Capol. Nell'ottica di una sincera e sentita valorizzazione dell'olio extravergine e dell'oliva da mensa, l'amministrazione comunale intende inoltre porre in essere azioni e interventi volti a migliorare una delle produzioni più importanti del territorio. Questo è stato il primo step a cui ne seguiranno tanti altri”. Quaranta i produttori in gara. A tutti i concorrenti ammessi alla selezione è stato rilasciato un attestato di partecipazione. Alla premiazione era presente Luigi Riva, referente dell'Uci di Norma, che si è occupato della raccolta dei campioni di olio e dell'organizzazione della stessa premiazione.
"Sono davvero preoccupato di ciò che ho appreso dai social qualche giorno fa, parlo dell'ipotesi di realizzazione di un impianto di compostaggio nel nostro territorio. Queste pseudo-provvidenze che ci pervengono dall’alto, senza che ci siano a latere dei necessari filtri, assomigliano a dei diktat che non hanno alcunché di democratico, un’assurda violenza perpetrata agli inermi cittadini che compongono l’aggregato sociale. Gli egregi signori che albergano nelle stanze del Potere, molte volte dimenticano che essi sono l’espressione del popolo ed è, oltremodo poco dignitoso, considerarlo irrilevante nella conduzione della cosa pubblica". Esordisce così Andrea Santucci di Europa Verde di Sezze in merito alla delibera di Giunta approvata per la richiesta di finanziamenti al fine di realizzare un impianto di compostaggio a Sezze Scalo. "Ho espresso qualche tempo fa il necessario coinvolgimento dei membri della comunità, alla cogestione di opere importanti che possono ridare un volto nuovo al panorama urbano. E’ estremamente importante che il cittadino si avvicini alle Istituzioni, dato il rapporto abbondantemente incrinato, per le pregresse vicende giudiziarie, che hanno affollato la platea del teatrino della vita pubblica setina. Mi auspicavo una trasformazione radicale - afferma ancora Santucci - una riconciliazione epocale che potesse accelerare quel processo di integrazione da troppo tempo atteso e mai realizzato. Non si consideri quanto esposto una catilinaria , ma delle osservazioni pacate, per cercare di stemperare eventuali incomprensioni che potrebbero ingenerare potenziali conflitti".
Per Santucci "è opportuno chiarire il procedimento di compostaggio che si configura come un processo di riciclaggio dei rifiuti organici, dal quale si ricava un ottimo fertilizzante naturale, chiamato compost. Naturalmente l’impianto può raccogliere solo rifiuti della frazione umida e chiaramente gli scarti devono essere rigorosamente differenziati, per avere un prodotto finito all’altezza. Quindi è significativo che i rifiuti vadano preventivamente controllati, ad evitare possibili commistioni, che risulteranno pregiudizievoli, per il buon esito del metodo di lavorazione, e il relativo riversarsi nell’atmosfera di polveri inquinanti altamente nocive. E’ indubbio che, quanto summenzionato, non deve dare delle false indicazioni, circa il demonizzare questo tipo di lavorazione dei rifiuti, confido invece che le Istituzioni approntino un tavolo operativo, dove verrà vivisezionato il PROBLEMA, magari con il concorso di autorevoli Personalità Competenti, che potranno disquisire in maniera illuminante sull’argomento, le cui risultanze dovranno essere sottoposte al vaglio dei cittadini componenti la Comunità di Sezze, che in totale unanimità e senza pregiudizio alcuno, autorizzeranno o rigetteranno il progetto! Voglio sperare di essere stato abbastanza esaustivo e che, quanto proposto, possa avere una giusta ECO, che fermamente mi auspico porti a riflettere!".
Ieri la lista elettorale Identità Setina ha deciso di avviare ufficialmente la costituzione di associazione politica attraverso un’assemblea che ha votato Gianni Antonucci Presidente, Livia Spatarella Vice-Presidente, Emanuele Ceccano come consigliere politico, Riccardo Panico tesoriere e Daniele Giancarlo Piccinella come segretario politico dell’associazione. “Con la costituzione di Identità Setina come soggetto politico - afferma Piccinella - continua il percorso cominciato da Lidano Lucidi. Identità Setina vuole essere un partito inclusivo, moderno e riformista, capace di ascoltare i giovani, di creare spazi di confronto condiviso senza nessun pregiudizio o dogma politico. Una forza fatta da persone che vogliono aggiungere valore alla nostra società, con una progettualità che ha l’ambizione di andare oltre i confini di Sezze e proprio in questi giorni stiamo avviando incontri e tavoli di lavoro con le altre forze politiche civiche presenti nella provincia di Latina per dare vita ad una nuova visione politica”. L'associazione politica IS aggiunge: "Il 18 ottobre del 2021 i cittadini di Sezze hanno scelto in maniera chiara di porre la fiducia in Lidano Lucidi come Sindaco della città e nella sua coalizione. La vittoria elettorale al ballottaggio è stata netta ed ha rappresentato una svolta politica storica nel paese. Le liste civiche che hanno sostenuto Lidano Lucidi, Identità Setina, Lucidi Sindaco, e Progetto Sezze 2000 hanno raccolto il maggior consenso elettorale frutto di un grande lavoro di squadra, di una visione nuova, condivisa e apprezzata da migliaia di persone che hanno espresso con il loro voto la voglia di cambiamento. Identità Setina ha rappresentato, con il 17,18% delle preferenze alle urne, la prima forza politica del paese superando di gran lunga i partiti tradizionali. Per il valore che le persone hanno dato a questa forza politica, per supportare l’attuale amministrazione e i cittadini per le sfide che ci vengono poste. È doveroso da parte nostra ringraziare i rappresentati di Identità Setina al governo della città per il grande lavoro che stanno svolgendo."
Ieri è stato firmato in Provincia di Latina, alla presenza della Regione Lazio, l’atto d’impegno dell’Accordo di Programma che approva il Piano di Azione del Contratto di Fiume Ufente. Un percorso iniziato nel 2018, partecipato da 17 enti pubblici e privati, che vede il Comune di Sezze soggetto responsabile. Il Contratto di Fiume è uno strumento volontario di programmazione strategica e partecipata riconosciuto a livello nazionale e regionale, finalizzato alla gestione integrata delle politiche di bacino, alla tutela e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio. Il Contratto di Fiume Ufente ha un ambito di intervento di circa 189 km2 che ricade principalmente all’interno dei comuni di Bassiano, Sezze, Pontinia, Priverno. L’ambito interessato è connotato da un contesto culturale, ambientale e socioeconomico con grandi potenzialità di fruizione per il turismo sostenibile grazie alla presenza di sentieri, aree umide, corridoi ecologici e percorsi eco-turistici. Il Piano di Azione dell’Ufente prevede 37 azioni di sviluppo attuate da 17 soggetti diversi per un ammontare complessivo di 73 milioni di euro. Sarà compito del Comune di Sezze e di tutti i soggetti attuatori concorrere alla reale implementazione dei progetti che conformano il piano di Azione anche mediante il reperimento di nuovi finanziamenti pubblici regionali, nazionali ed europei.
Lidano Lucidi, Sindaco di Sezze: Arriviamo a compimento di un lungo processo del quale si sono interessate anche le precedenti consiliature. E tra quelli che hanno permesso di arrivare a questo importante risultato, mi sento in dovere di citare Giovanni Bernasconi, nel suo duplice ruolo di consigliere comunale e consigliere provinciale, che si è sempre interessato a questa importante opportunità per il territorio.
Lola Fernandez, Assessore allo Sviluppo Locale del Comune di Sezze: Il Contratto di Fiume è inoltre uno strumento di fundraising pubblico con logiche di sistema. Non più interventi singoli finanziati a pioggia, ma programmazione integrata degli interventi che concorrono ai finanziamenti gestiti in modo condiviso, con un approccio bottom up. Sezze ha bisogno di un cambiamento culturale, di essere più aperta al mondo circostante, di trovare le giuste modalità di collaborazione e di cooperazione territoriale con le istituzioni e portatori di interesse. Il Contratto di Fiume può servire a promuovere il dialogo interdisciplinare di cui hanno bisogno tutte le politiche di sviluppo locale.
SEZZE
Domenica 27 febbraio si terrà a Sezze il congresso dei Giovani Democratici, per l’istituzione del circolo cittadino. I vertici del partito hanno deciso di presentare una candidatura unitaria, quella di Giovanni Sorano. "La nascita di una nuova realtà politica giovanile nella comunità setina - afferma il futuro segreatio dei Giovani Democratici di Sezze - è stato un obiettivo che mi sono prefissato durante la campagna elettorale passata. Il fine è quello di creare un gruppo di ragazzi pronti a dar voce ai bisogni della comunità giovanile del paese, un gruppo che riporti la politica locale e di partito ai livelli adeguati di elaborazione e di confronto, portando avanti temi come la legalità, i diritti e il rispetto per l’ambiente"
SEZZE.
Riflettori ancora accesi sulla delibera di Giunta in merito all’impianto di Compostaggio che l'amministrazione comunale setina vorrebbe realizzare a Sezze Scalo, in località via Degli Archi. I consiglieri comunali di opposizione, per scongiurare questo scempio del territorio, hanno firmato e protocollato una mozione per chiedere la revoca della delibera di Giunta. Nella mozione di Sergio Di Raimo, Armando Uscimenti, Serafino Di Palma, Orlando Quattrini, Alessandro Ferrazzoli e Dorin Briciu si legge: “Con deliberazione di Giunta comunale n. 33 del 11 febbraio 2022 veniva approvato lo studio di fattibilità tecnica ed economica denominato “Realizzazione impianto di Compostaggio”. Con la predetta delibera veniva disposto di candidare il progetto all’avviso M2C Linee di intervento B emesso dal Mite. Noi consiglieri comunali di minoranza non siamo assolutamente d’accordo né per il contenuto dell’iniziativa né per i metodi adottati. Riteniamo che sia impensabile dare attuazione alla delibera. Pertanto si chiede al sindaco e alla Giunta di procedere all’immediata revoca della delibera e di comunicare la rinuncia all’istanza di ammissione al finanziamento”.
“Il Carnevale setino è una nostra tradizione che va portata avanti e preservata. Non potevamo lasciare i nostri bambini senza l’allegria e i colori del Carnevale ed è per questo che abbiamo stabilito che, non potendolo organizzare in piazza e nelle periferie con il consueto format, sarà il Carnevale ad andare dai bambini direttamente a scuola”. Così Michela Capuccilli, vicesindaco e assessore ai Servizi Sociali, Sport, Cultura, Scuola e Associazionismo del Comune di Sezze. Diverse le iniziative in programma per il 1 marzo, giorno in cui si festeggia il Carnevale.
Il programma prevede il coinvolgimento degli asili nido, della Scuola dell’Infanzia e della materna, per la quale adesione lo stesso assessore ha ringraziato le dirigenti scolastiche. “Siamo felici di poter garantire un momento di divertimento ai bambini - afferma la Capuccilli - che ancora una volta sono i più colpiti dalle privazioni alle quali la pandemia ci ha messo di fronte”.
Inizialmente l’Ente aveva stabilito di concentrare le attività alla giornate del 24 febbraio (giovedì grasso) e a quella dell’1 marzo, ma le tante adesioni hanno spinto a svolgere iniziative anche il 28 febbraio, al fine di consentire a tutti i bambini un sano e gioioso divertimento. A capo dell’animazione ci sarà l’associazione La Macchia che, con mascotte, palloncini, spettacoli di magia e lo spettacolo teatrale dal titolo “Il carnevale da salvare” riservato ai bambini della primaria, coinvolgerà i bambini di tutte le età direttamente a scuola sfruttando anche gli spazi esterni. Il 25 febbraio alle 17 presso il museo archeologico di Largo B.Buozzi, si terrà un convegno a cui l'assessore Capuccilli tiene moltissimo. Si parlerà di “Ludoteca Orso Rosso. Retrospettive e prospettive a cura dei giovani di ieri e di oggi”, dedicato alle figure di Umberto “Farza” De Angelis e Rosolino Trabona. Al convegno interverranno alcuni ex bambini frequentatori della Ludoteca, verrà ripresentato il Libro “Il carnevale di Sezze origini mitologiche di Peppalacchio” di Rosolino Trabona e Umberto De Angelis e ci sarà una proiezione DVD “Carnevale di Sezze Peppalacchio e Peppa antiche maschere setine”. Lo stesso assessore ha spiegato: “Sarà un momento davvero importante per la città, doveroso nei confronti di due figure che attraverso il gioco e la socializzazione hanno cresciuto intere generazioni di ragazzi e ragazze di Sezze. Sarà un modo per ricordarli e anche per ragionare affinché il loro importante lavoro possa avere un seguito e non essere dimenticato dalle nuove generazioni”.
"La raccolta e il conseguente smaltimento dell’immondizia, unitamente alla chiusura del ciclo integrato dei rifiuti, è una questione fondante che ogni sistema territoriale dovrebbe affrontare ponendosi l’obiettivo dell’autonomia e della sostenibilità ambientale. La gestione dei rifiuti determina la qualità della vita di una comunità e dovrebbe essere l’aspetto determinante di ogni programma di governo serio e lungimirante, sia in termini ambientali che finanziari: è la base fondante della visione di una città moderna, sostenibile, tecnologica". L'ex consigliere comunale Rinaldo Ceccano si interroga seriamente sulla gestione dei rifiuti, tema al centro di polemica a Sezze dopo la delibera di Giunta Lucidi relativa allo studio di fattibilità di un impianto di Compostaggio a Sezze Scalo. Ceccano parla delle opportunità offerte dal Pnrr, "strategiche e indispensabili per il nostro territorio - afferma - e che non possono essere inseguite a caso". In merito aggiunge: "Serve un piano organico nel quale alle criticità esistenti siano applicate soluzioni avanzate, definite, finanziabili, facenti parti di una idea complessiva di città. Sarebbe stato eticamente corretto che un piano di sviluppo organico, con una idea di città, con una identità definita, fosse stato redatto prima delle elezioni. Purtroppo non è stato redatto neanche ad elezione avvenuta. Il nuovo corso targato Lucidi - aggiunge ancora Ceccano - si è perfettamente inserito nella piena continuità amministrativa del passato, mutuandone metodi e modi di governare, anche fisicamente con il richiudersi a Palazzo". A quattro mesi dall'insediamento delle nuova amministrazione comunale per Ceccano è ormai chiaro cosa ci aspetta. "Una amministrazione priva di una visione generale, alla rincorsa di opportunità, spesso slegate tra loro, senza alcuna valutazione di costi e benefici, priva di un ordine di priorità e di una idea forte intorno alla quale programmare gli interventi necessari.
Una amministrazione che insegue gli avvisi regionali o europei, o il Pnrr, senza programmare e indirizzare, incapace di partecipare ai tavoli di programmazione, che gestisce in continuità ciò che è stato lasciato in eredità, tipo il contratto di fiume, che “buca” completamente quello che era stato bucato prima, ad esempio gli interventi per la via Francigena e la Latium Experience, azienda misto pubblica privata per la promozione del territorio. La delibera inerente l’impianto di compostaggio - rincara la dose l'ex amministratore setino - è l’ennesimo atto che evidenzia palesemente i limiti complessivi della proposta politica dell’amministrazione Lucidi zavorrata dall’assenza di una visione complessiva". Eppure la questione rifiuti deve esseere coscienziosamente affrontata. "Si può e si deve parlare di chiudere il ciclo dei rifiuti. Potrebbe essere persino una opportunità di sviluppo del territorio. A patto però - sottolinea Rinaldo Ceccano - di aver esaminato le tecnologie migliori, di aver studiato il piano dei rifiuti regionali e colto le opportunità insite, di aver ragionato senza pregiudizi ideologici e dopo aver verificato i vantaggi che tanti sistemi territoriali hanno colto da progetti di siffatta portata. E soprattutto ciò deve avvenire con una visione complessiva, una discussione con la città, dopo aver preparato una proposta organica, dopo aver ragionato ove allocare il sito, dopo aver fatto sedimentare nei cittadini la proposta come opportunità. La delibera, priva di questo necessario contorno, appare purtroppo solo un modo per continuare a pagare parcelle. Proprio come hanno fatto “quelli di prima” ".
Altro...
La delibera di Giunta Lucidi sullo studio di fattibilità di un impianto di compostaggio a Sezze Scalo continua ad infiammare il dibattito in città. Prende parte alla discussione anche Luigi Gioacchini di Iniziativa Sociale, il quale replica alle precisazioni della maggioranza in merito.
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Rilasciare una dichiarazione per dire tutto e niente, in linea con la collaudata "ricetta locale" della frittata senza rompere le uova, a Sezze si può. Alcune osservazioni su quanto dichiarato e sottoscritto dalla maggioranza politica del Comune riguardo la scelta dell'impianto di compostaggio sul proprio territorio.
1) "Abbiamo inviato l'istanza ... non si poteva perdere l'opportunità. Ma non è vincolante". Allora, innanzitutto, l'avviso pubblico è del 15 ottobre 2021e la sua scadenza 14 febbraio 2022. In questo lasso di tempo, non potevano (i nuovi sapiens) organizzare incontri pubblici, come hanno fatto per il "Natale setino", al fine di parlarne e raffrontarsi con la Comunità? O temevano di perdere "l'opportunità" se si fossero dapprima confrontati con la cittadinanza ed in Consiglio? In secondo luogo, che significa "ma non è vincolante"? Significa che il Comune di Sezze può ritirare la sua istanza, sempre ed in qualunque momento, senza eventuale "penale"? Che può, eventualmente, se il progetto dovesse rientrare "nei requisiti" per il finanziamento, rifiutarlo? Ma se presentano istanza, e, allo stesso tempo, "tranquillizzano" che non sia vincolante, che senso ha? Che i "nuovi" stiano giocando ad amministrare la cosa pubblica?!Vorremmo capire;
2) " È un indirizzo politico della giunta, in autonomia (..)". Se cosi è, va affrontato a priori dell'istanza inviata e non dopo, a fatto compiuto. Non confondiamo il ruolo della Giunta comunale con quello del Consiglio comunale;
3) " È uno studio di fattibilità ". Certo, è stato necessario, perché è necessario, se si vuole partecipare all' avviso di cui sopra come, infatti, hanno partecipato. Ed è stato pagato ben 8mila euro circa.
Quindi spendono soldi pubblici per una loro scelta unilaterale (alias per un indirizzo politico intrapreso dalla Giunta, in autonomia, che la maggioranza intende seguire) ma non deve essere raffrontato con la Comunità ed in Consiglio, prima, perché tanto "non è vincolante"(?);
4) A coloro che dicono: "ma non vi sarebbe stato bene ugualmente?"
La risposta è: Che cosa? Risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti? Certo che si vuole risolvere! Risolvere significa analizzare tutte le opzioni che oggi si offrono. E non lasciare decidere, unilateralmente, la Giunta - come " indirizzo politico" in autonomia" - senza un previo raffronto con la Comunità né discussa in Consiglio, richiedere uno studio di fattibilità (pagato con soldi pubblici), partecipare all'avviso, e, poi (QUINDI SOLO DOPO) "ne parleremo". E questo sarebbe un concetto di "scelte liberamente condivise", come ripetutamente detto in campagna elettorale!?
La decisione della Giunta Comunale di Sezze di dare avvio, in fretta e furia, alla realizzazione di un impianto di compostaggio, sta suscitando una forte reazione tra la cittadinanza, le forze politiche e gli eletti nel consiglio comunale che sono i legittimi, ma ignorati, titolari dell’argomento. Senza entrare in un ambito discrezionale, esprimendo giudizi e valutazioni soggettive, vorremmo porre l’attenzione su elementi e documenti che possano invece aiutare i cittadini a farsi un’opinione in piena autonomia, ricostruendo in maniera succinta l’iter di un progetto scottante sulla base di atti amministrativi disponibili sul webside comunale.
- In data 15 ottobre 2021 il Ministero per la Transizione Ecologica pubblica bandi per la presentazione di proposte volte al miglioramento della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Gli interventi devono articolarsi lungo due linee: Linea di intervento A, per miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti; e la B per la realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti ecc.. ecc..
- Nonostante che l’Amministrazione vanti di avere in giunta esperti o sedicenti tali per intercettare i flussi di finanziamenti si accorge tardi dei suddetti
- Infatti solo in data 07.02.2022 la Giunta Comunale con deliberazione n. 23 decide di aderire al bando per le linee d'intervento A e linee d'intervento B. Incarica il Settore V “Lavori Pubblici” di procedere alla predisposizione degli atti necessari per avviare l’iter di partecipazione al bando. Il testo della delibera stranamente non è pubblicato. E’ pubblicata invece la successiva delibera n.33. Non si sa perché!
- In data …… (la data non è indicata negli atti, forse potrebbe il giorno 8) prot. n. 3627/2022, il Settore V ha chiesto all’Ing. Alessandro Angelini di presentare un’offerta economica. Negli atti non si dice perché si sceglie il tale e non talaltro.
- In data …… (anche qui la data non è indicata negli atti) prot. n. 3693/2022, l’Ing. Alessandro Angelini trasmette il preventivo di spesa per il suo incarico. Con un’espressione popolare diremmo che è stato una frezza.
- In data 9.2.2022 con determina n. 68 il Settore Servizi di Lavori Pubblici affida all’Ing. Alessandro Angelini l’incarico professionale per la redazione dello studio di fattibilità sia per partecipare agli interventi di cui alla Linea A che a quelli della Linea B, impegnando la somma di € 8.600,63, quale compenso.
- Negli atti pubblicati non si dice quando avviene la consegna degli elaborati tecnici, ma sicuramente l’incaricato è stato più veloce di una frezza. Tant’è che in meno di 2 giorni consegna gli atti progettuali, che forse aveva già pronti in tasca, costituiti da una quindicina di elaborati. La sola relazione consta di 49 pagine.
- In data 11.2.2022 la Giunta comunale con delibera n.33 approva il Progetto di fattibilità redatto dall’ing. Alessandro Angelini riferito alla Linea di intervento B. La linea A scompare, senza che nulla si dica. Inoltre mentre il dirigente dei Lavori Pubblici approva ed impegna una spesa per l’importo di € 6.778,56, oltre CNPAIA (4%) ed IVA al (22%), per un totale di € 8.600,63 (relativa evidentemente a due studi di fattibilità), la Giunta dice che la spesa ammonta ad € 4.793,57, oltre IVA (22%) e CNPAIA (4%) (relativa evidentemente ad un solo studio di fattibilità). Nessuno dice niente né dà una motivazione.
Il risultato è che si decide di avviare la realizzazione di un impianto ad alto impatto ambientale a confine con un’importante arteria stradale qual è via degli Archi di San Lidano, di cui conosciamo l’intensità del traffico. Nel giro di due giorni tutto è pronto, senza che nessuno venga interpellato o consultato. Gli stessi consiglieri di maggioranza sembrano recitare la parte delle belle statuine.
Non è un mistero che la competenza su un tale argomento dalla legge è affidata al Consiglio comunale. Lo stesso tecnico incaricato dice che c’è bisogno di una variante al PRG tanto che gli elaborati annoverano la Tav 5 dal titolo “Proposta di variante puntuale al PRG vigente”. La Giunta dunque è informata e dovrebbe sapere che della materia urbanistica se ne occupa il Consiglio. Anche per le opere pubbliche (impianto di compostaggio) e per il Piano dei rifiuti la competenza è del Consiglio comunale. Ma non dice niente, non dà nessuna spiegazione della sua scelta e decide di andare avanti. Poteva anche scegliere di presentare una candidatura per la Linea A e scegliere di migliorare i servizi di raccolta nel territorio. Vai a capire perché! E’ meglio il silenzio.
Purtroppo prima o poi ci si dovrà rendere conto che procedendo in questo modo non si fa altro che danneggiare il patrimonio e la credibilità dell’Ente. La maggioranza prima o poi dovrà rendere e rendersi conto di una scelta improvvida. Si è chiesto il voto dicendo che “L’ambiente e il territorio devono essere considerati beni primari appartenenti alla comunità” e che “La collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale si estrinseca nell'adozione di atti amministrativi di natura non autoritativa ecc. ecc.” e poi, una volta al governo, espropria in un batter d’occhio la cittadinanza di quei beni decidendo nelle segrete stanze su temi tanto delicati quanto impattanti per l’opinione pubblica.
Francesco Petrianni
Un impianto di compostaggio
La Consulta, i referendum e il ruolo della politica
Scritto da Luigi De Angelis
SEZZE. Seduta consigliare frizzantina quella di ieri. Fino a tarda sera sono proseguiti i lavori in aula per discutere ed approvare diversi punti. Giusta la cittadinanza onoraria a Sami Modiano, sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, doverosa e fondamentale per ricordare la tragedia dell’olocausto alle future generazioni. Dopo l’approvazione all’unanimità la seduta è stata caratterizzata da discussioni accese sulla riapertura del Pat h24. Una discussione animata spesso da parole fuori posto e poco istituzionali e lontane da una dialettica politica a cui altre generazioni sono state abituate; parole grosse che hanno spinto il presidente dell'assise Pietro Del Duca a sospendere la seduta consigliare per diversi minuti. Altro punto di accesa discussione quello relativo alla riqualificazione energetica e allo studio di fattibilità discusso e approvato per cedere la gestione della pubblica illuminazione per 15/20 anni ad una società esterna. Se la maggioranza punta a un risparmio del 60% e ad un abbattimento dei costi di gestione, per l’opposizione l’utile dovrebbe restare al casse del Comune di Sezze e si dovrebbe evitare un contratto di così lunga data. Interventi a parte, il dato politico da sottolineare è stata la spaccatura al momento della votazione dell’opposizione. I consiglieri di Sezze Futura, Alessandro Ferrazzoli e Dorin Briciu, hanno votato a favore del progetto presentato e discusso in aula, dando una sostengo politico e numerico (non necessario) alla maggioranza del sindaco Lidano Lucidi. Non è la prima volta che la lista civica dell’ex consigliere Enzo Polidoro faccia capolino tra i banchi della maggioranza, un sostegno che potrebbe significare qualcosa per il futuro, o forse niente a seconda dei punti di vista. Vedremo. Intanto carta canta e la consiliatura è solo all’inizio e in 5 anni tutto può succedere, tutto è possibile, anche salti della quaglia.