Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al sindaco di Sezze Lidano Lucidi scritta da un cittadino di Sezze che vuole restare anonimo, vittima ieri sera di minacce da parte di stranieri mentre viaggiava a bordo della linea Urbana Locale insieme ad altri cittadini.
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Sett/le
Signor sindaco di Sezze
Perdoni l’impertinenza di questa chiamata diretta. Urge che sia esplicitato quanto come cittadini, viviamo e patiamo. Il tempo scorre e scorre sulle note dolenti, sulle piaghe, del nostro territorio. Vi sono problemi che richiedono tempo e che tempo possono avere, ce ne sono altri che urgono e bruciano e che se si concede loro troppo tempo potrebbero portare frutti ancora più dolenti di quanto fin ora non abbiano già prodotto. La questione sicurezza nel nostro territorio non può più attendere. Il cittadino attento e civile è ormai oggetto di bullismo da quella grande massa di popolazione, straniera e non, che ritiene di vivere nel paese delle impunità, nella repubblica del nulla, delle assenze e delle non presenze, per inciso non sono la stessa cosa. L’assenza è ciò che non esiste e la non presenza è ciò che esiste ma non si personifica. Non c’è nota, né volontà di razzismo, ma triste dato di realtà. Il nostro è sempre stato un paese accogliente, è sempre stato come un paese di mare con un porto immaginario, sarà stata la palude, sarà stata la posizione che ci costringe a guardare l’orizzonte e l’alterità, non so ma è sempre stato accogliente. Ora quell’accoglienza senza norme, senza controlli, senza una vigilanza sul territorio, senza progetti di integrazione socioculturale ci sta distruggendo. La devianza giovanile è in eclatante aumento, la devianza tout court ci sta logorando. Dobbiamo aver timore di uscire con il buio, dobbiamo fare attenzione a chi possiamo incontrare nelle vie poco illuminate del nostro paese e delle condizioni di lucidità in cui si trova. Ora dobbiamo temere anche di prendere un bus, nello specifico una circolare, che fin dalla sua nascita è stato per antonomasia un servizio al cittadino sicuro e di garanzia, il mezzo attraverso cui i ragazzi di periferia hanno acquisito libertà ed autonomia, i pendolari hanno risolto la questione parcheggio e doppia o tripla auto in famiglia. La circolare è sempre stata quello strumento che ha goduto del consenso delle famiglie, perché gli autisti non sono solo autisti, ma padri, zii, nonni, cugini, amici, una garanzia familiare. Ora siamo tutti in difficoltà, noi cittadini che non desideriamo perdere quel servizio e la relazione che rappresenta, gli autisti perché non è più il richiamo ascoltato alla correttezza, alla buona educazione ed alla civiltà, ma una lotta arrogante e minacciosa.
Ieri sera ore 19.40 la circolare Sezze Scalo – Sezze alla partenza ha circa 11 passeggeri la maggior parte di questi nordafricani. Quando alla partenza si accendono le luci 4 passeggeri che conversavano ad alta voce nella loro lingua natia, erano con le mascherine abbassate. Un passeggero fa notare e chiede per cortesia di tenere su le mascherine in modo corretto. La risposta di uno di questi è immediatamente aggressiva e minacciosa, ripete che le mascherine le hanno e quindi cosa si pretende, ma la frase chiave è “che mi fai? Cosa vuoi? Che mi fai se non la tiro su la mascherina?”. Questa frase dà l’inciso della realtà che viviamo. Interviene un suo amico e in una lingua incomprensibile, ma dal non verbale inequivocabile, insulta e minaccia l’altro passeggero. Il tutto in pochi secondi, l’autista interviene ed intima a tutti l’uso corretto della mascherina. La circolare parte e dopo pochi minuti l’autista deve nuovamente richiamare al corretto uso della mascherina e minaccia di far scendere chi non si attiene alla norma ed iniziano a partire i primi improperi da parte di questi viaggiatori, ma a bassa voce. Un altro piccolo tratto di strada e l’autista si ferma perché di nuovo le mascherine sono state spostate, alcuni la sistemano, uno si rifiuta. L’autista chiede alla persona che si rifiuta di scendere o di indossare correttamente la mascherina, ne nasce un diverbio in cui in tre dicono all’autista di ripartire e non “rompere”, lui insiste sull’uso corretto della mascherina, quello che si rifiuta di farlo e non vuole scendere si alza ed aggredisce il conducente, lo spintona. L’atteggiamento è tutt’altro che rassicurante, non si comprende cosa dice, ma continua ad inveire ed a spintonare l’autista. L’autista chiama le forze dell’ordine, ma questi non arrivano prima che il gruppo si sia dileguato. Sembra ormai la normalità il rischio corso da passeggeri e autisti, tra contagi e aggressioni, così come da tutti i cittadini, le ultime settimane ne hanno dato un riscontro concreto. E’ inevitabile giocare a questa roulette russa? In attesa di cosa? Ora Signor Sindaco il mio invito è che si possa vivere con un minimo di sicurezza, come sarebbe lecito, in un paese come Sezze, che si attivi un servizio di controllo su chi vive a Sezze e su come vive. Quello che si osserva dovrebbe attenzionare il nostro territorio come una realtà a rischio non solo per l’episodio in se, ma per l’impunità espressa e su come questa forma di condotta agita da fasce fragili della popolazione possa divenire fattore di curiosità per una criminalità di ben altra matrice. Per ora solo un pericolo, ma ogni pericolo se non messo in sicurezza può divenire una triste realtà. Sezze è ormai la terra di nessuno, le segnalazioni si susseguono da più parti e per diverse situazioni disfunzionali, ma ad oggi non abbiamo riscontri. Distinti saluti da uno dei tanti cittadini preoccupati e lesi nella libertà e sicurezza che un paese civile dovrebbe avere.
L'invasione dei virologi e dei numeri della pandemia
Scritto da Luigi De Angelis
In queste ultime settimane la pandemia sta avendo una preoccupante recrudescenza, ma il problema per una parte di politici ed esperti è il bollettino giornaliero di infetti e morti e la presenza dei virologi in TV, in particolare nei talk show.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Sinistra Italiana di Sezze.
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Noi di Sinistra Italiana, dato il possibile rientro di Art1 all'interno del partito democratico a detta di Massimo D'Alema guarito dal "Renzismo", dato il dialogo instauratosi a livello nazionale tra Sinistra Italiana ed Europa Verde chiediamo un incontro per discutere il futuro della sinistra locale, invitando al tavolo in forma ufficiale il gruppo giovanile MGS, il PCI, Europa Verde, Sezze Bene Comune. Ci auspichiamo che una vera sinistra democratica, progressista, ecosocialista, egualitarista, possa in qualche modo creare un'alternativa logica ad un sistema da anni tecnico-centrista. Il centrismo da anni ha dilaniato la nostra natura di sinistra, il tecnicismo invece è stato soltanto capace di favorire le classi già agiate, massacrando totalmente i ceti deboli. Sezze per anni è stato un paese dove il clientelismo ha deciso le elezioni comunali a discapito delle ideologie. I tecnici, avvocati, commercialisti, medici, si sono impadroniti degli scranni comunali portandoci nell'oblio più totale. È necessario per noi ricostruire un vero e proprio "discorso a sinistra" tra le varie forze politiche che si professano tali.
La giunta comunale di Sezze ha deliberato la riduzione, rispettivamente del 30% e del 20%, delle tariffe per i passi carrabili e per la vecchia Tosap (tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche), oggi chiamata Canone Unico Patrimoniale. In merito il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, spiega: “Con la delibera appena approvata abbiamo ridotto del 30% il costo dei passi carrabili e del 20% l’occupazione del suolo pubblico per le attività commerciali. Adesso occorre anche un aumento dei controlli per fare in modo che paghino tutti il dovuto così che con l’aumento del numero dei pagatori ci saranno altre risorse per ridurre le tasse ai cittadini e alle imprese. Il tessuto produttivo di Sezze – ha proseguito Lucidi – deve essere aiutato anche perché l’aumento del prezzo dell’energia e la recrudescenza della pandemia stanno mettendo di nuovo a dura prova le finanze delle imprese e delle famiglie. Come amministrazione abbiamo attivato subito il punto Europa proprio per fare in modo che le imprese possano essere informate e aiutate a prendere finanziamenti. Il punto Europa sarà dedicato proprio alle imprese e alle associazioni e stiamo calendarizzando una serie di incontri per presentare bandi utili a far crescere l’economia locale”. E' intenzione dell’amministrazione comunale continuare sulla strada della tutela nei confronti degli esercizi commerciali, soprattutto i più piccoli, che pagano a caro prezzo la situazione economica diventata più opprimente in questo periodo di pandemia. “Cercheremo con tutti i mezzi a nostra disposizione di aiutare le nostre attività commerciali a resistere in questo delicato periodo, perché crediamo che una città possa considerarsi completa anche permettendo a tante famiglie di continuare ad ottenere incassi dalle proprie attività commerciali, tenute in piedi con mille sacrifici. Questa dell’abbassamento delle tasse è un’azione – ha concluso il sindaco – doverosa nei confronti delle tante famiglie che vivono con i proventi delle attività commerciali e che da ormai due anni soffrono una crisi senza precedenti, molto spesso correndo il rischio di dover abbassare le serrande”. Nella stessa delibera di giunta è arrivata la conferma del differimento del termine di pagamento per titolari e gestori di pubblici esercizi e per i titolari e gestori per il commercio su aree pubbliche, spostato dal 31 gennaio al 30 aprile prossimo, confermando anche la possibilità di dilazionare in tre rate.
Riqualificazione energetica degli impianti di illuminazione pubblica nel Comune di Sezze. Ieri pomeriggio si è riunita la commissione consiliare permanente Lavori Pubblici presieduta dal consigliere comunale Pasquale Casalini per l’illustrazione del progetto preliminare. Si tratta di un intervento sull’intero territorio comunale che farà risparmiare all’Ente e quindi ai cittadini circa l’60% sul totale dell’energia elettrica precedentemente consumata, essenzialmente per due fattori: sostituzione della tecnologia esistente con tecnologia a LED e regolazione dell’impianto per le ore notturne nei limiti concessi dalla normativa vigente. “Siamo soddisfatti per aver fatto un primo passo verso un progetto di efficientamento energetico per il territorio comunale che sarà discusso e votato in aula consiliare– afferma il presidente della commissione Casalini – E’ necessario intraprendere queste scelte considerando il fatto che il nostro comune ogni anno si spende circa 360 mila euro solo per la pubblica illuminazione, non calcolando i rincari che ci sono stati recentemente. Stiamo parlando di circa 30 mila euro al mese, 1000 euro al giorno. Per questo intervento ci affideremo a delle Esco, ossia imprese specializzate nel settore, mentre cercheremo di far mantenere la manutenzione dell’impianto alla SPL Sezze”. Si prevede una modalità di affidamento tramite un Partenariato Pubblico Privato (PPP) e una procedura di affidamento del servizio con la formula del Finanziamento Tramite Terzi (FTT). La decisone dell’amministrazione comunale si inserisce ovviamente in un piano di ammodernamento delle strutture pubbliche in linea con le direttive europee. Molte zone del centro abitato hanno ancora un corpo illuminate di vecchia generazione, con il risparmio quindi si potrebbe pensare di raggiungere quelle località e centri ancora sprovvisti di pubblica illuminazione.
Chiusa una attività commerciale di Sezze, sita nel centro storico, per violazione norme Covid 19. Con una ordinanza, il dirigente di settore Lidano Caldarozzi, a seguito dell’accertamento da parte degli agenti della Polizia Locale delle violazione delle Legge n. 35/2020 “Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”, ha ordinato alla titolare di origine rumena la sospensione delle attività per 5 giorni. Solo al termine del periodo di chiusura l’attività potrà essere avviata nuovamente nel rispetto dei vigenti adempimenti amministrativi, tecnici e sanitari previsti dalla vigente normativa. In particolare, da parte della titolare, è stato riscontrato il mancato controllo della certificazione verde Covid19 al proprio personale. Come in altre città, la situazione di Sezze in merito ai contagi è alquanto preoccupante. Sezze in provincia è sempre in cima alla lista di quelle realtà con più contagi, mediamente siamo intono ai 50 casi giornalieri da un paio di settimane. E’ importante quindi che in questa fase ci siano maggiori controlli e sensibilizzazione affinché la comunità rispetti scrupolosamente tutte le precauzioni possibili per evitare contatti ad alto rischio e che ci sia un ulteriore sforzo per sensibilizzare la città affinché venga completato il ciclo vaccinale. A Sezze circa 3800 persone ancora non hanno ricevuto nemmeno la prima dose, mentre oltre 18 mila cittadini hanno già completato il ciclo vaccinale.
Quando era piccolo e durante l’estate iniziava a mancare l’acqua nei quartieri periferici della nostra città, gli eroici operai dell’acquedotto comunale iniziavano la stagione delle cosiddette manovre. E cioè con tanta dedizione, per tutta la giornata e anche nelle ore notturne, giravano le valvole presenti nelle giunture per far defluire l’acqua potabile laddove mancava per soddisfare il fabbisogno dei residenti senza acqua. Mi è venuta in mente questa nostalgica immagine per rappresentare ciò che descriverei come una mia personale sensazione, direi una sorta di intuizione nemmeno troppo geniale, anzi per molti banale. Una sensazione che potrebbe essere riassunta anche dal proverbio napulitano: Chi ha avuto, ha avuto, e chi ha dato ha dato, scurdámmoce 'o ppassato. Sembra, in soldoni, che per qualcuno, quelle distanze e quelle differenze tra il Pd di Sezze e la nuova amministrazione comunale, in soli tre mesi dal voto, si siano affievolite; sembra che qualcuno abbia voluto scherzare con chi ci ha messo la faccia, con chi ha sostenuto quelle che riteneva valide argomentazioni; pare che adesso tutti i veleni si siano disciolti al sole della collaborazione in vista di chissà quale importante appuntamento. Si vocifera, infatti, che una parte dei dirigenti del Pd di Sezze, in questi giorni, si sia molto avvicinato al sindaco Lidano Lucidi, e che si siano messi a completa disposizione per il bene comune della comunità. Pare che le manovre di antica memoria, insomma, siano già iniziate, non sappiamo se con imbarazzo da parte di qualche esponente di maggioranza consiliare. Lo dico perché quasi tutti hanno improntato la loro campagna elettorale contro il “sistema” Pd e contro quel modo di fare politica che andava cancellato per “riscrivere una nuova storia di Sezze” e anche per questo hanno stravinto le amministrative di ottobre. Io sono favorevole alla collaborazione. Lo sono sempre stato. Non mi piacciono però gli inciuci… Sostengo infatti che una leale collaborazione, fatta però alla luce del sole, tra opposte fazioni sia un atto di grande maturità, a patto però che non si calpestino le diversità e la storia di una tradizione politica per soli obiettivi personali. Le mie - e ci tengo a sottolinearlo – sono solo impressioni di gennaio e di chi vive la politica locale da osservatore, e di chi forse un po' di acqua sotto i ponti ne ha vista passare. Gennaio dovrebbe essere anche il mese del congresso del Pd e vedremo come ne uscirà questo partito. Sarà sacrificato sull’altare di qualcuno? O sarà pronto a nuove sfide?
Il denaro che la farmacia comunale incasserà dai cittadini che decidono di sottoporsi al tampone nella struttura di via Roccagorga sarà destinato all’acquisto di defibrillatori che poi verranno installati in diverse zone della città. Di concerto con la Servizi Pubblici Locali Sezze spa, il Comune di Sezze ha deciso di reinvestire sulla sanità quello che i cittadini spenderanno per sottoporsi agli esami. "La scelta è ricaduta sui defibrillatori - afferma il sindaco Lucidi - un servizio di cui si sono dotate negli anni molte città e che a Sezze mancava. Ci tengo a ringraziare a nome dell’amministrazione comunale la dirigenza della società partecipata per la disponibilità, mentre torno ad invitare la cittadinanza a sottoporsi al tampone, a prestare attenzione e a vaccinarsi. Dopo l’acquisto e l’installazione dei defibrillatori contiamo di realizzare corsi specifici per il loro utilizzo. Il defibrillatore è uno strumento che molto spesso salva la vita e ci è sembrato doveroso metterlo a disposizione della cittadinanza".
"In merito all’esponenziale aumento dei casi di contagio da Covid-19 che sta interessando praticamente tutto il mondo, con l’Italia che ogni giorno segna nuovi record negativi viaggiando con medie di oltre 200.000 nuovi contagi giornalieri, non si può rimanere inerti e come amministrazione siamo in prima linea per valutare con attenzione ogni decisione da prendere nell’interesse della tutela della nostra cittadinanza, come accaduto di recente sulla vicenda che ha riguardato le case di alloggio per anziani". Lo afferma in una nota il sindaco di Sezze Lidano Lucidi. Per quanto riguarda Sezze, il primo cittadino dice che "la situazione di Sezze, comunque in linea con l’andamento dell’epidemia in questa provincia e in ambito regionale, ci preoccupa come preoccupa tutti i nostri concittadini, ma questo non può e non deve spingerci ad agire senza criterio o a fare salti in avanti che rischiano addirittura di peggiorare questa già delicata situazione. Posso assicurare i cittadini di Sezze - aggiunge - che l’amministrazione è in strettissimo contatto con chi ha il compito di analizzare nel dettaglio le statistiche e, di conseguenza, prendere decisioni. Per questo motivo abbiamo riattivato il servizio di tamponi alla farmacia comunale e stiamo cercando con tutte le nostre forze di utilizzare parte della Casa delle Salute come hub vaccinale". In merito alle recenti polemiche circa l’opportunità di riaprire domani le scuole, il sindaco fa notare come "il picco dei contagi, dopo un periodo relativamente tranquillo e con numeri decisamente più contenuti, si sia verificato durante le festività natalizie, con i plessi scolastici chiusi per le vacanze". "Mi sembra del tutto evidente, quindi - afferma Lucidi - che la causa dell’aumento non sia da ascrivere alla presenza dei nostri figli nelle aule. Probabilmente proprio per questo motivo dal Governo e dalla Regione sono arrivate indicazioni precise, che prevedono la riapertura della scuola in presenza, laddove sarà possibile. E’ ovvio che ci preoccupiamo per la salute e l’incolumità dei nostri figli, ma prendere una decisione del genere, senza numeri a supporto e senza un motivo valido, sarebbe solo fare un salto in avanti e non risolvere affatto il problema che, come detto, non è di Sezze, ma praticamente riguarda tutto il mondo. Ai concittadini posso garantire che l’amministrazione sta facendo di tutto per arginare il problema, lavorando di concerto con le forze preposte, tra tutti il Prefetto, l’Azienda Sanitaria Locale e le dirigenze delle scuole del nostro territorio. Allo stesso modo confermo che l’amministrazione è disponibile al confronto con la cittadinanza, viso a viso come è sempre stato, e che è inutile e fuori luogo scaricare le proprie preoccupazioni sui Social, che in questo momento non fanno che amplificare negativamente una situazione già complicata. Restiamo a disposizione di tutti per ascoltare le istanze e le preoccupazioni. Questa battaglia che alla città è costata anche in termini di vite umane, si combatte uniti e ognuno nel suo piccolo deve fare qualcosa. Quello che mi sento di dire alla cittadinanza, in questo momento soprattutto, è di continuare a rispettare le regole e di evitare comportamenti che possano mettere a rischio la salute di se stessi e degli altri. Torno a chiedere con forza che ci si vaccini, l’unico modo per arginare le conseguenze di queste varianti del virus la cui trasmissibilità è più veloce rispetto all’inizio. Questa guerra si vince se ognuno mette in campo qualcosa del suo e, come amministrazione, posso garantire e tranquillizzare tutti circa l’attenzione che stiamo rivolgendo a questo grave problema, pronti a prendere decisioni a tutela della salute dei cittadini".
Lettera aperta al Vescovo: Eccellenza, Sezze le chiede aiuto
Scritto da Luigi De Angelis
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Roberto Scacchi, presidente della Legambiente Lazio, ha scritto una lettera al sindaco di Bassiano Domenico Guidi per comunicargli che il Comune di Bassiano verrà premiato come Comune Riciclone dopo la pubblicazione del dossier sulla raccolta dei rifiuti. L’evento si terrà a Roma giovedì 13 gennaio presso il Bibliomuseo Garum. A Bassiano, comune virtuoso, il merito di aver valorizzato le buone pratiche sul territorio in materia di rifiuti e riciclo di materiali.
La rigenerazione della città ha bisogno di uno sforzo comune
Scritto da Vincenzo Mattei
Il risultato delle elezioni amministrative ha sancito, senza ombra di dubbio, l’esigenza di una svolta nel governo della città di Sezze. I numeri parlano chiaro ma per governare non sono sufficienti se manca un disegno per il futuro e un programma a medio e a lungo termine che vada oltre l’ordinaria amministrazione, peraltro indispensabile e improcrastinabile, come l’asfaltatura delle strade, la cura del verde , il decoro del paese, la raccolta dei rifiuti h24, una viabilità sostenibile con aree di parcheggio etc. Siamo alla vigilia dell’approvazione del Bilancio di previsione annuale e triennale del Comune e la gravità della situazione locale e nazionale, a causa della pandemia, richiede attenzione, prontezza e massima sollecitudine degli interventi. La pandemia ha sconvolto il nostro modo di essere, rendendoci consapevoli della nostra comune fragilità e angoscia. I cambiamenti climatici, le alluvioni devastanti, le siccità prolungate sono un segnale di allarme che è improcrastinabile un cambiamento radicale delle nostre abitudini attraverso un nuovo modo di consumare e di produrre, di relazionarci. Si tratta di una svolta culturale che deve partire da ognuno di noi, dalle nostre città e quartieri. Come sempre accade, alle devastazioni e alle pandemie, seguono inevitabilmente maggiori ingiustizie e diseguaglianze. I ricchi sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. Da un lato lo spreco e il lusso, dall’altro la fame e la miseria. Saranno i giovani a salvare il pianeta. Ma intanto lo spazio della politica e del vivere in comune si riduce ad alcuni messaggi virtuali e online. Tutto ciò, forse, non ci deve interessare perché non è roba nostra? Invece è proprio in questo contesto e in questo scenario che bisogna attingere alla coscienza e alla responsabilità di ognuno di noi ma soprattutto di chi ha la responsabilità di guidare la città. Non si può far finta di niente. I destini umani sono profondamente legati e intrecciati e tutto ciò non ci può lasciare indifferenti. Occorrono strumenti culturale nuovi, moderni, adeguati alla criticità delle questioni. Cosa intende fare la nuova Amministrazione Comunale per l’assistenza ai disabili, agli anziani, quale indicazioni si intende offrire ai ragazzi per la loro formazione e il loro ingresso nel mondo del lavoro? Quali sono le linee-guida per il recupero del Centro storico? Per l’educazione dei giovani al rispetto di sé e degli altri? O sono questioni che non attengono alla politica e sono solo propaganda e demagogia? La rigenerazione della città ha bisogno di uno sforzo comune e di una piattaforma condivisa attraverso il confronto e la riflessione. In ciò consiste la richiesta di cambiamento emersa dal voto amministrativo, e non solo per gestire l’ordinaria manutenzione dell’esistente. Le opere pubbliche, piccole o grandi, sono necessarie ma non bastano se non sono accompagnate dal senso civico, dal rispetto e dalla fiducia. Si tratta di un lavoro in profondità che obbliga tutte le forze sane del paese a una alleanza convinta e tenace, estranea a interessi personali e di parte. Adesso serve una scossa, serve la mossa del cavallo. Dopo, sarà tardi!
Riceviamo e pubblichiamo un intervento della Sinistra Italiana Circolo di Sezze.
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È oramai noto al giorno d'oggi come la questione ambientale abbia investito i partiti. Gli ecologisti si propongono di cambiare le cose dall'interno e non più dall'esterno del sistema. In Italia questa tematica è anni luce indietro rispetto al resto d'Europa, in Francia la prima candidatura ecologista risale al 1974. L'agronomo René Dumont aveva illustrato sulle colonne de Le Monde diplomatique l'alternativa che l'ecologia avrebbe dovuto delineare. Non tralasciando però alcune perplessità. Dichiara Dumont:"ci sembra davvero improbabile che si possa verificare una magnifica fioritura "di uomini nuovi" in un regime capitalistico. Il cristianesimo ci prova da 2000 anni ed ha fallito, perché consiglia tutt'ora la gentilezza ai ricchi egoisti, invece di predicare la rivolta dei poveri, una crociata contro le casseforti". È passato più di mezzo secolo da queste affermazioni ed ora l'ecologia è ovunque, ma quale tipo di ecologia? Preservare l'ambiente oggi è molto più di un obbligo: è un imperativo, un motore di competitività. L'emergenza climatica è al centro delle nostre politiche. Lo è a ragion veduta se le scelte attuate dalla politica fino ad oggi hanno messo alla luce un'insostenibilità del sistema capitalista, abbiamo la necessità di uscirne fuori. L'ecologia però ha un costo e quale? Per salvare l'ambiente tutti dovremmo cambiare la nostra vecchia auto Diesel, coibentare la casa, differenziare i rifiuti, ridurre le emissioni dei gas serra. Siccome tutto ciò ha dei costi l'individuo è spinto a vestire l'abito farlocco dell'ecocittadino quando è indiscutibile che il ricco inquini con le sue scelte capitaliste più di un povero: cellulari ultima generazione, viaggi di svago in aereo (altamente inquinanti), grandi case, e qui troviamo un'ineguale distribuzione dell'inquinamento. Nell'atto pratico delle campagne mediatiche però non vi è una reale volontà di cambiamento perché si insiste sui valori della virtù individuali e non sul cambiamento collettivo, del sistema, delle strutture economiche e produttive. Ed il paradosso è che il successo elettorale delle politiche verdi attuali è legato alla rinuncia stessa di voler cambiare radicalmente il sistema. E così spesso il discorso pubblico e tanti belli appelli richiamano i cittadini al rispetto dell'ambiente non considerando che la situazione ambientale è legata alle scelte politiche che vengono fatte. Il successo elettorale di alcuni partiti verdi è dunque ingannevole, per cambiare l'ambiente è necessario cambiare la società, la stratificazione, l'economia capitalista, ridurre i consumi in eccesso, eliminare la sovrapproduzione. E invece il modello che si propone è quello di un ecocittadino che si lava la coscienza non sacrificando nulla delle proprie abitudini, dei propri vizi. La scelta che la società e la politica dovrebbero operare è rappresentare uno stile di vita alla "moda" o attuare una ecologia popolare? Per uscire dalla situazione dovremmo ripianificare il sistema, reinventare il lavoro, pianificare l'economia, vincere il potere predatorio delle multinazionali, combattere il nucleare, ma questo viene reso impossibile dall'attuale adesione al modello economico capitalista. La nostra politica è chiara, ambiente e società saranno al centro del discorso.