Ne ho viste di campagne elettorali, ne ho vissute in prima persona, e da cronista di questa città quello che sto vedendo e leggendo in questa del 2021 mi sta colpendo molto. Conosco tante persone che sono candidati nelle rispettive coalizioni, molti sono amici altri semplici conoscenti ma, leggendone i commenti, a volte non li riconosco. Non sono uno di quelli a cui piacciono le campagne elettorali strillate, urlate, basate sugli insulti e sulle offese gratuite. Gradisco invece la satira, sale della democrazia, basata sugli sfottò ma anche sui contenuti, la forma lascia sempre il tempo che trova. Quello che sta accadendo fa parte di un modo di confrontarsi che non risponde al modello di comunità che vorrei vedere nei prossimi anni. Vorrei che si parlasse di progetti, del modo in cui verranno affrontati i tanti problemi, delle soluzioni condivise, delle discussioni sane incentrate sulle proposte e sulle ipotesi messe in campo. Molti errori del passato non devono essere ripetuti, questo lo hanno capito tutti. Bisogna andare avanti e recuperare un tessuto sociale che non esiste più. Una comunità aperta deve essere in grado di affrontare il futuro e le sfide di una società che cambia velocemente. La mia non vuole essere una polemica o un attacco contro questa o quella coalizione, ma un invito a tutti coloro che, nonostante tutto, hanno avuto il coraggio di scendere in campo mettendoci la faccia, sapendo che la politica è soprattutto disponibilità e rinunce personali. Se possibile, quello che chiedo, è di abbassare i toni, di dimostrare che esistono veramente solo avversari politici e non nemici. Vorrei che ci fosse un sano confronto sui temi, sulle idee per il futuro e non ripicche e rancori personali utilizzati come grimaldello contro Tizio, Caio o Sempronio. Siamo una comunità che vuole voltare pagina, tutti lo vogliono, nessuno escluso. Possiamo dimostrare di avere le forze per ripartire e rimetterci in cammino. Avvelenare il clima non aiuta, creare confusione non fa che peggiorare lo stato di agitazione che si respira ovunque. Confrontatevi senza denigrare chi è dall’altra sponda, fatelo senza lasciare ombre e ruggini. Spero, quindi, che l’ultimo mese di campagna elettorale sia diverso, migliore di quello che ho visto e letto finora. Lo spero vivamente! In bocca al lupo ai candidati sindaco Sergio Di Raimo, Lidano Lucidi, Serafino Di Palma e Rita Palombi e a tutti i candidati alla carica di consigliere comunale.
E’ in animo dell’Ente , sebbene in questo scorcio di fine estate, raccogliere il più possibile la partecipazione e condivisione dei cittadini, sia essi visitatori/fruitori che soggetti attuatori, quali: Istituti Culturali, Associazioni, Autori, Editori, Attività Economiche locali. Prerogative che hanno dato linfa e vivacità ad un tessuto sociale, distintosi sostanzialmente da uno spirito di appartenenza al proprio territorio, conservandone le tradizioni.
Il programma "Estate Setina 2021” prevede:
-Rassegna cinematografica itinerante: N. 08 film
-Biblio Caffè Letterario: N. 4 incontri con l’Autore
Tema : Valorizzazione storia locale.
-Rassegna teatrale: N. 4 spettacoli dal vivo
"Estate Setina 2021” si svolgerà dal 03 al 22 di settembre 2021 , in più luoghi della città di Sezze: Centro storico e periferia. Saranno interessati l’arena del Centro Sociale “U. Calabresi”; i parchi : “Daniele Protani” Quartiere Casali e “F. Cottignoli” Quartiere di Sezze Scalo.
L’evento sarà realizzato grazie ad un contributo della Regione Lazio/Ufficio di Presidenza, in attuazione D.U.P. 05.08.2021, N.58 – Avviso Pubblico ed una compartecipazione del Comune di Sezze.
Ingresso gratuito
E’ in animo dell’Ente , sebbene in questo scorcio di fine estate, raccogliere il più possibile la partecipazione e condivisione dei cittadini, sia essi visitatori/fruitori che soggetti attuatori, quali: Istituti Culturali, Associazioni, Autori, Editori, Attività Economiche locali. Prerogative che hanno dato linfa e vivacità ad un tessuto sociale, distintosi sostanzialmente da uno spirito di appartenenza al proprio territorio, conservandone le tradizioni.
Il programma "Estate Setina 2021” prevede:
-Rassegna cinematografica itinerante: N. 08 film
-Biblio Caffè Letterario: N. 4 incontri con l’Autore
Tema : Valorizzazione storia locale.
-Rassegna teatrale: N. 4 spettacoli dal vivo
"Estate Setina 2021” si svolgerà dal 03 al 22 di settembre 2021 , in più luoghi della città di Sezze: Centro storico e periferia. Saranno interessati l’arena del Centro Sociale “U. Calabresi”; i parchi : “Daniele Protani” Quartiere Casali e “F. Cottignoli” Quartiere di Sezze Scalo.
L’evento sarà realizzato grazie ad un contributo della Regione Lazio/Ufficio di Presidenza, in attuazione D.U.P. 05.08.2021, N.58 – Avviso Pubblico ed una compartecipazione del Comune di Sezze.
Ingresso gratuito
Ieri i militari della stazione Carabinieri Forestale di Priverno, congiuntamente al personale Nipaf, a seguito di una intensa attività di osservazione e controllo nelle aree interessate da incendi boschivi nei giorni precedenti, hanno sorpreso nel comune di Roccagorga, in località Fosso la Paglia, un 37enne dello stesso Comune che appiccava il fuoco alla vegetazione in prossimità di oliveti e soprassuoli boschivi. I militari sono prontamente intervenuti e hanno tratto in arresto in flagranza l’uomo per ipotesi di incendio boschivo. L’umo verrà processato con il rito di direttissima.
Riceviamo e pubblichiamo una nota del Pd in merito al comunicato pubblicato questa mattina sulle colonne di questo sito di informazione.
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Per errore è stata inviata ad un sito di informazione una bozza di programma che è un documento interno in fase di discussione. Il programma definitivo, dopo il confronto e la discussione, sarà presentato il giorno della presentazione delle liste. Il Pd coglie l’occasione e ci tiene a precisare che il nostro agire è improntato al rispetto di tutte le forze politiche che si candidano a governare la nostra città nonostante la diversità di vedute; siamo sicuri che la campagna elettorale sarà animata dalla passione per la politica, dal confronto e dall’ amore per la nostra città.
Foto del Comunicato stampa pubblicato questa mattina
Questo il link dell'articolo inviato erroneamente dal Pd
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Sezze Bene Comune che annuncia la candidatura a sindaco di Rita Palombi
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Riceviamo e pubblichiamo il programma elettorale del PD sottoposto alla coalizione di Centrosinistra che sostiene il candidato sindaco Sergio Di Raimo
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Premessa.
La pandemia del covid -19 ha procurato ferite profonde nel nostro Paese e nel mondo intero.
Lo sviluppo selvaggio sta provocando il surriscaldamento del clima, l’innalzamento degli oceani, immense devastazioni e desertificazioni.
I rapporti fra gli uomini si stanno deteriorando e i valori universali di liberta, di solidarietà e di uguaglianza si stanno affievolendo.
Le ingiustizie crescono: migliaia e migliaia di bambini muoiono di fame e di stenti. La democrazia rappresentativa e dei partiti sta attraversando momenti bui, insediata e colpita dal populismo e dal sovranismo della Destra.
La militanza politica, che ha mobilitato in passato la vita di milioni di cittadini e di lavoratori, è sotto scacco per colpa dell’ antipolitica e del qualunquismo.
Si deve reagire!
Occorre una svolta profonda.
In una società liquida e senza prospettive, iI PD propone di ritornare ai valori fondanti della nostra Costituzione repubblicana e antifascista.
Senza radici non c’ è futuro!
Per governare, accanto a una scala di valori, occorre avere competenza, passione civile, impegno e interesse esclusivo per il bene pubblico. Non si può affidare il paese nelle mani di inesperti e incompetenti.
Per questo il PD di Sezze e la coalizione di centrosinistra si ripropongono per il governo della città, in alternativa al Centrodestra, rappresentato dalle liste di Identità Setina (Lucidi Lidano e Serafino Di Palma (Bianco fiore). O si sta di qua, o si sta di là!
Nel nostro programma abbiamo indicato priorità strategiche da affrontare con concretezza e da conseguire attraverso una programmazione attenta e solida, compatibile con le risorse disponibili, non demagogica e faraonica.
Una programmazione a breve e a medio termine.
L’obiettivo è quello di perseguire la cittadinanza attiva che è l’alimento della partecipazione e del contributo dei cittadini e delle associazioni presenti nel territorio.
La legalità e la trasparenza saranno il cardine del nostro operato.
Il PNRR (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza) costituisce un’ occasione straordinaria per la ricaduta positiva che potrà avere anche sulla nostra citta, a patto che ci siano amministratori capaci e attenti.
- Legalita e sicurezza
La legalità e la sicurezza sono profondamente connaturati nella cultura del centrosinistra perchè sono garanzia di libertà uguaglianza e rispetto di tutti e soprattutto dei più deboli e svantaggiati.
I sovranisti e i populisti parlano ripetutamente di Ordine pubblico invocando a sproposito la libertà del singolo contro il bene degli altri perchè hanno una concezione privatistica e liberistica della società .
Per noi l’Ordine pubblico è a protezione di tutti i cittadini, soprattutto dei più deboli e indifesi, perciò rappresenta un baluardo contro la prepotenza e contro la sopraffazione.
Bisognerà assicurare il rispetto delle regole a garanzia di una città ordinata, a partire dal traffico e dall’accesso ai beni e servizi comuni; dalla pulizia delle strade a quella dei parchi e dei giardini pubblici, dalla repressione dei fenomeni della delinquenza al rispetto delle norme in maniera di edilizia, di urbanistica, di concessioni in affitto di locali e abitazioni, delle norme che sovrintendono il controllo, la sorveglianza rigorosa, la vigilanza e il buon funzionamento del Cimitero .
I Regolamenti comunali andranno aggiornati e bisognerà vigilare sul rispetto delle norme e sulla loro applicazione. Occorre imparzialità erga omnes e una continua opera di prevenzione e di controllo. L’approssimazione e il permissivismo saranno combattuti con severità, e mediante l’educazione e la corresponsabilità dei cittadini.
Sicurezza urbana, ordine pubblico, vigilanza del territorio richiederanno un sistema di controllo costante attraverso il necessario coinvolgimento dei soggetti istituzionali ::Carabinieri, Polizia locale, Dirigenti comunali, mediante il monitoraggio e la segnalazione veloce dei fenomeni forvianti che potrebbero minare la sicurezza dei cittadini e dell’intera comunità.
Riteniamo necessario il potenziamento dell’organico della locale Stazione dei Carabinieri, il potenziamento della Polizia locale, l’attivazione di un sistema efficiente di videosorveglianza con la presenza di telecamere nei luoghi piu frequentati.
La macchina amministrativa deve essere potenziata attraverso l’ampliamento della pianta organica e l’assunzione di personale competente e qualificato.
Vista la complessità del territorio comunale e cogliendo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie è necessario attivare sportelli amministrativi nei quartieri più popolosi soprattutto per venire incontro alle esigenze dei cittadini anziani e di quelli più svantaggiati.
Sara opportuno, durante il periodo estivo , prolungare il servizio di vigilanza fino alle ore 24.
È necessaria la lotta preventiva e repressiva nei confronti dello spaccio di droga e della micro -criminalità collaborando con le Forze dell’Ordine
La città dovrà essere munita della connessione ad Internet e delle applicazioni e strumentazioni tecnologiche di ultima generazione.
- Ambiente, agricoltura e territorio.
2.1 Ambiente
Il tema della salvaguardia dell’ambiente sarà una priorità nell’agenda politica. Occorre promuovere una riconversione verde e sostenibile del modo di costruire e di produrre.
La tutela del patrimonio ambientale, ricco di flora e di vegetazione, è una ricchezza che non dobbiamo sprecare ma conservare e trasmettere ai nostri figli.
La salvaguardia del patrimonio boschivo va protetta dai roghi e dai tagli selvaggi avvalendosi della piena collaborazione della Protezione civile locale, dei Vigili del Fuoco, della squadra dei volontari per prevenire gli incendi estivi e per favorire la rinascita e il rimboschimento della collina.
Bisogna rinverdire questa attenzione e tutela della natura ogni anno, con la Festa degli alberi ed altre ricorrenze da promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado.
A fronte di molte abitazioni disabitate e abbandonate, non sarà più lecito il consumo del suolo attraverso nuove costruzioni, invece appare conveniente e utile investire sul patrimonio edilizio esistente. A tal fine occorrerà incentivare i cittadini, con agevolazioni e contributi a fondo perduto, alla ristrutturazione delle abitazioni e al risparmio energetico, per offrire grosse opportunità di lavoro alle imprese e agli artigiani locali.
Occorre promuovere la riconversione ecologica dell’economia, tesa al risparmio delle fonti naturali, del consumo energetico, del modo di produzione attraverso metodi e materiali ecologici, soprattutto in agricoltura.
La raccolta dei rifiuti urbani, pur avendo ultimamente fatto notevoli miglioramenti, andrà estesa porta a porta su tutto il territorio e andrà svolta meticolosamente nei vicoli e nelle strade della città, anche con turni pomeridiani di raccolta nel centro storico e nei quartieri.
Il centro di raccolta andrà potenziato e attrezzato con nuovi mezzi di trasporto, di compostaggio , di lavaggio .
Le tariffe andranno differenziate per fasce di reddito, agevolando le fasce più deboli, consentendo così a tutti di pagare il dovuto e sconfiggere la grossa evasione esistente. Bisognerà punire severamente i trasgressori.
2.2 Agricoltura
L’ agricoltura è da sempre un asse strategico per lo sviluppo del nostro territorio.
L’agricoltura dovrà tornare ad essere la fonte principale della ricchezza e dello sviluppo economico della nostra citta; i campi abbandonati vanno recuperati e affidati ai cittadini per essere curati, coltivati e valorizzati.
La cooperazione andrà incentivata e promossa attraverso agevolazioni e strumenti di conservazione per evitare fenomeni di spreco dei prodotti agricoli che possono essere messi a disposizione delle popolazioni e dei bambini indigenti, e , dall’altro lato, di eccessivo individualismo e competizione tra i produttori..
Si dovrà sviluppare la commercializzazione dei prodotti nostrani valorizzando le tante eccellenze presenti sul nostro territorio(ortaggi, pomodori, carciofi)..
Bisognerà tendere sempre di più a produrre biologicamente e a conseguire marchi di qualità, riallacciando rapporti di vendita e di esportazione con i grossi mercati provinciali e regionali.
In pianura andranno scoraggiati e repressi eventuali tentativi di costruzioni e fabbricati a discapito del terreno coltivabile e fertile.
Dobbiamo promuovere il recupero delle colture locali, attraverso produzioni biologiche, l’evoluzione dei sistemi produttivi e delle tipologie, sapendo reperire risorse per accrescere le aree artigianali e industriali attraverso la detrazione sulle tasse comunali a favore di chi investe in agricoltura e principalmente nella agricoltura biologica.
- Territorio
L’intero territorio comunale andrà considerato come un unicum, come territorio storico, policentrico, superando cosi una volta per sempre la distanza tra centro e periferia.
Sezze ha la sua peculiarità culturale, economica e urbanistica, a partire dagli aspetti naturalistici del suo variegato territorio, che va dalla pianura, alla collina e alla montagna.
L’ obiettivo dovrà essere quello di mettere insieme i pezzi di questo mosaico.
Sarebbe forviante considerare solo la città edificata come se fosse un’isola a sé stante, prescindendo dall’ ambiente che lo circonda e da tutto il comprensorio dei Monti Lepini.
Pertanto, l’azione amministrativa dovrà perseguire obiettivi mirati e diversificati a seconda dell’area di intervento, all’interno di una visione generale .La ASL, Acqualatina, la Compagnia dei Lepini devono molto a Sezze : ciò ci obbliga a una visione Comprensoriale, di Distretto, di convergenza e non di conflitto con le altre Comunità.
Sezze Scalo è uno dei cuori pulsanti della città.
È il luogo di collegamento con la Pianura Pontina e con le città di Latina, Pontinia e Sermoneta .Non dobbiamo restare isolati rispetto allo sviluppo della città capoluogo.
Un baricentro formidabile, ricco di potenzialità economiche e strutturali.
Dobbiamo recuperare la centralità sociale ed economi dei Monti Lepini cha la storia e le conquiste degli ultimi decenni ci hanno affidato. Ciò vale per la Sanità, per i servizi sociali, per la posizione geofisica e per le tradizioni agricole ed economiche. Non si tratta di campanilismo ma di un oggettivo riconoscimento della nostra popolazione più numerosa e dinamica , rispetto a piccole comunità locali., che ha sempre fatto da traino del comprensorio.
Lo Scalo è Il luogo della produzione agricola e delle zone industriali, artigianali e commerciali.
Occorrerà dotarlo di sempre più moderne infrastrutture e di servizi in grado di svolgere un ruolo importante di collegamento con la città capoluogo di Latina.
La SS 156 e lo scalo ferroviario saranno elementi trainanti per nuovi insediamenti abitativi, commerciali e produttivi.
La realizzazione recente del nuovo depuratore dovrà consentire la bonifica integrale di tutto il territorio della pianura.
Nella Conca di Suso esiste un tessuto abitativo diffuso ma privo di una trama unica ed omogenea.
Occorrerà un’opera urbanistica di sintesi nelle grandi linee conservando però l’identita delle diverse zone: Crocemoschitto, Casali, Crocevecchia, Boccioni, Zoccolanti, Foresta, Melogrosso , Colli.
La gestione idrica di Acqua Latina, grazie alla partecipazione del Comune di Sezze, ha migliorato notevolmente l’afflusso di acqua potabile anche se ancora permangono alcune criticità che bisognerà superare attraverso il potenziamento della rete idrica e garantendo il flusso di acqua sul tutto il territorio comunale, concordando e calmierando i prezzi per le fasce più esposte e impedendo lo spreco di questo bene prezioso e non illimitato
Il territorio di Suso si presenta ameno e confortevole ma non ha più bisogno di nuove abitazioni bensì di conservare il modello attuale di ‘’citta giardino’’ con il miglioramento e la manutenzione continua delle strade asfaltate, con lo sfalcio delle erbe, con la realizzazione di punti di spazio e di momenti di incontro per i ragazzi e per tutti i ciittadini con piazzette, parchi giochi, ambulatori socio sanitari, spazi pubblici attrezzati per le attività sportive.
Il Bosco dei cappuccini e il Monumento sono due aree verdi e costituiscono il parco giochi dei bambini e delle bambine e luogo di incontro per le famiglie.
Bisognerà aprirli al consumo della città, conservarli e attrezzarli con la custodia permanente.
- Centro storico e opere pubbliche
Il Centro Storico si presenta con una caratteristica urbanistica medievale ,a chiocciola, con strade e vicoli che culminano nelle due piazze centrali, Piazza dei Leoni e Piazza De Magistris. Si tratta di una rete di strade e stradine che rimangono impresse al visitatore e che segnano il marchio inconfondibile della città, ricca anche di palazzi seicenteschi e settecenteschi, miste ad abitazioni comuni, realizzate con materiale edilizio povero.
Le vie del centro storico non sopportano più il traffico caotico e continuo di oggi che spesso disturba i pedoni, i residenti e i commercianti.
Sono insufficienti le aree di parcheggio esistenti e le automobili ingombrano continuamente le bellissime piazze.
Servirà con urgenza una ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, secondo norme rigide e certe , compatibili con il modello urbanistico e architettonico della città, e dei materiali esistenti, consentendo così agli imprenditori e artigiani locali di svolgere lavori di ripristino, di restauro, di demolizione e ricostruzione.
Gli elementi urbanistici estranei al contesto urbano andranno eliminati, così come andranno monitorati e controllati interventi di abbattimento e ricostruzione di vecchi abitati con eventuali rischi statici.
Sarà necessaria l’adozione del Piano Colore attraverso il rifacimento delle facciate delle abitazioni mediante protocolli di intesa con le imprese, a prezzi agevolati.
La città è invasa dal traffico e perciò ne soffrono la mobilità, i pedoni, il commercio, le attività culturali e ricreative.
Si dovrà definire una nuova viabilità con il parere dei residenti, e, contestualmente, con la realizzazione di nuovi servizi quali la chiusura delle piazze, le zone a traffico limitato (ztl), la chiusura del centro storico nel fine settimana, al fine di promuovere gli esercizi commerciali, artigianali e ricreativi.
Eventuali e auspicabili nuovi insediamenti di Alloggi popolari saranno ubicati nel Centro storico, utilizzando, laddove sarà possibile, le strutture edilizie esistenti ma disabitate, obsolete e in cattivo stato di conservazione.
Saranno necessari interventi sulla pavimentazione in sampietrini del Centro storico, sul completamento dell’illuminazione pubblica, sulla eliminazione di fili elettrici e telefonici lungo le strade.
A Sezze non occorrono mega pacheggi , ma tante aree di parcheggio a basso impatto ambientale lungo gli spazi abbandonati attigui al centro abitato, come via del Guglietto, consentendo così agli autoveicoli di parcheggiare e di consentire ai cittadini di raggiungere immediatamenteil centro, attraverso scalinate ..
Appare indifferibile un intervento sull’ingresso principale della città,( da Coccia)( in via di finanziamento) per agevolare il traffico in entrata e uscita dal paese e consentire la splendida visuale del tempio di Saturno.
Per consentire lo snellimento del traffico a Porta S Andrea, che costituisce l’ingresso più importante della città, sarà necessario vietare il parcheggio ai privati nella piazza così da realizzare uno spazio per la sosta degli autobus.
È una priorità riqualificare l’intera area dell’Anfiteatro, recuperando la sua funzionalità ad attività turistiche, sportive ,teatrali e religiose, intercettando fondi regionali ed europei.
L’emergenza sanitaria ha evidenziato che si va verso un ripensamento delle modalità di prestazioni lavorative. Fenomeni come il lavoro e la didattica a distanza non sono transitori per questo motivo occorre facilitare la realizzazione delle infrastrutture per connettere l’intero territorio per renderlo appetibile e per prevenire le diseguaglianze e l’ esclusione sociale.
Il settore dell’ urbanistica e dei lavori pubblici sono le colonne portanti dello sviluppo del modello di citta che si vuole realizzare.
Occorre potenziare l’organico del personale sia numericamente che professionalmente,
dotandolo di strumenti operati e tecnologici affinchè ci si possa celermente interfacciare con gli altri Enti e con i cittadini.
Si dovrà istituire un Ufficio per la ricerca e il finanziamento per il recupero e la riqualificazione edilizia di strutture di valore e importanza architettonica storica e culturale ( Monastero delle Clarisse,, Anfiteatro, ex ASL)
Il Cimitero dovrà essere oggetto di continua manutenzione e custodia. I muri di recinzione andranno ripuliti e curati in maniera permanente ,perché sono il segno tangibile del rispetto e del ricordoverso i nostri cari defunti .
- Cultura, turismo e sport.
4.1 Cultura e turismo.
La cultura costituisce una funzione guida nella costruzione di una autentica coscienza civile, puntando sui valori della cittadinanza attiva, sulla interazione tra istituzioni e lavoro, sulla scuola, sullo sport, sul cinema, sul teatro e sulla musica, sulle attività sportive e ludiche, sul multiculturalismo.
La cultura si nutre della valorizzazione delle nostre radici e delle nostre tradizioni e sul sentimento profondo di appartenenza a una comunità..
Il policentrismo del nostro territorio , costituito dalle o quartieri, rappresenta una ricchezza ineguagliabile di dialetti, di esperienze umane che noi abbiamo l’obbligo di far sentire parte integrante della stessa città, ciascuna nella sua specificità, senza rivendicare primati di sorta e lontane da ogni forma di anacronistico campanilismo.
La Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo, la Sagra del carciofo, (ricorrenze previste nello Statuto comunale), sono eventi importanti per far conoscere ed apprezzare le nostre tradizioni, le nostre eccellenze gastronomiche, i prodotti agricoli, il profondo sentimento religioso che ci appartiene.
Esse non devono restare isolate ed episodiche ma andranno inserite in una più ampia prospettiva, in grado di recuperare altre tradizioni come il Palio cittadino, l’Estate setina, il Natale setino, il Sasso di Capodanno, il Canevale setino, le due fiere paesane di Maggio e di Ottobre.
Si dovrà intervenire sulle strutture esistenti per promuovere il teatro e il turismo nelle piazze del paese, nelle chiese sconsacrate, negli spazi aperti, attraverso un circuito e una rete multimediale.
Nel Palazzo comunale in via Pitti, ben risistemato e recuperato, potrà nascere il Museo dei Monti Lepini con Esposizione etnografica e naturalistica del territorio montuoso e della pianura, con una Pinacoteca di opere di autori moderni e contemporanei, con l’Esposizione permanente del ricco patrimonio Archivistico comunale.
Si dovrà promuovere una annuale Rassegna del Teatro a livello nazionale per valorizzare importanti risorse ed esperienze di attori e attrici locali;
La valorizzazione del sito dell’ ex Cava Petrianni, il Fosso Brivolco, luogo tutelato dalla Regione Lazio, rappresenta una straordinaria opportunità per lo sviluppo economico e culturale e turistico del territorio.
L’ antica via Setina, la zona del Lago “Mole - Muti”, sono importanti siti la cui valorizzazione permetterebbe a Sezze di entrare all’interno di un circuito turistico che porterebbe migliaia di visitatori ogni anno.
Riteniamo che il turismo possa diventare per Sezze una leva strategica di sviluppo, grazie alle ricchezze storico culturali del nostro territorio, per l’ abbondanza di siti archeologici, per la dislocazione logistica del nostro paese, sulla linea geo fisica di Roma- Frosinone- mar Tirreno - Napoli
Bisognerà fare di Sezze una destinazione turistica, attraverso il coinvolgimento dell’ insieme dei soggetti locali, pubblici e privati, sapendo che lo sviluppo turistico va di pari passo con quello economico, ambientale, naturalistico, partendo dal turismo religioso fino a quello enogastronomico, da quello archeologico a quello folcloristico, in un contesto di bellezze storiche e umane
4.2 Lo Sport
La pratica sportiva è fonte di benessere fisico e psichico e luogo di incontro e confronto multietnico, come hanno ben dimostrato le recenti Olimpiadi di Tokyo.
Occorrerà proseguire l’opera di riqualificazione delle strutture sportive esistenti e tendere concretamente a realizzare un Centro Sportivo Polifunzionale, incoraggiando la collaborazione e l’intervento dei privati.
Si dovrà proseguire nella realizzazione di altre piste ciclabili e andrà assolutamente rinnovato l’annuale evento del torneo internazionale femminile di tennis, che tanto successo ha riscosso negli anni passati diffondendo questa pratica sportiva tra i giovani
Si dovrà, infine, stipulare accordi con gli Istituti Scolastici per l’utilizzo serale delle palestre scolastiche da parte delle Associazioni sportive e favorire l’attivazione di un indirizzo scolastico specifico per lo sport (Liceo sportivo)..
La nostra comunità è ricca di associazioni sportive che svolgono un’attività preziosa a livello sociale ed educativo, la loro attività deve essere incentivata. Occorrerà promuovere un coordinamento di tutte le associazioni sportive al fine di favorire la collaborazione e la cooperazione.
5 Scuola, Servizi alla persona e socio sanitari.
5.1 La scuola
La scuola dovrà fronteggiare e combattere l’evasione scolastica e promuovere l’inserimento dei bambini figli di cittadini stranieri, agevolando le famiglie più bisognose nell’acquisto dei libri di testo, dei materiali didattici, dei supporti digitali.
L’attivazione del tempo pieno e/o prolungato dovrà diventare una realtà nelle scuole dell’obbligo, con la mensa.
Le Biblioteche del Centro storico e di Sezze scalo dovranno ospitare un Centro Giovanile per lo studio, la lettura, per attività ludiche e ricreative e dovranno essere dotate di strumenti digitali e di connessione alla rete internet gratuita.
Per raggiungere tale obiettivo sarà fondamentale una stretta collaborazione con le istituzioni scolastiche e con i rappresentanti di classe, da consultare periodicamente.
E’ importante potenziare i servizi per la prima infanzia attraverso la collaborazione con i privati e l’implementazione dell’Asilo nido comunale recentemente istituito.
Il Polo scolastico “Pacifici e De Magistris” rappresenta un’eccellenza che deve essere valorizzata attraverso la costruzione di una rete di rapporti sul territorio, con le famiglie e l’attivazione di percorsi di studio che favoriscono l’entrata dei nostri ragazzi nel mondo del lavoro che siano in sintonia con l’identità culturale, storica ed economica del territorio.
È prioritario monitorare costantemente e dove è necessario intervenire per ristrutturare e mettere in sicurezza gli edifici scolastici.
5.2 Servizi alla persona.
Il Comune di Sezze con i suoi quasi 25.000 abitanti ha un’estensione territoriale che supera i 100 Km2 ed una suddivisione in numerose frazioni. Questa vastità territoriale se da una parte rappresenta una ricchezza sul piano culturale, di tradizioni, di peculiarità dei singoli territori, dall’altra rischia di diventare foriera di frammentazione sia in ordine ai bisogni provenienti dal tessuto sociale sia in relazione alle risposte che come comunità cerchiamo di fornire.
Il territorio interpella, chiede risposte, attende interventi, ma il territorio è anche lo strumento attraverso il quale possiamo conoscere i bisogni reali, autentici, di una parte della comunità.
È necessario passare da uno sguardo di insieme ad uno centrato, localizzato e calato sulla singola realtà territoriale.
Non si può pensare di elaborare risposte generalizzate, farlo è come se affermassimo che un territorio così vasto ha uguali bisogni, stesse urgenze ed emergenze.
Occorre, invece, essere in grado di leggere ciò che i territori cercano di dire, talvolta di gridare; per farlo occorre esserci!
È importante allora avere dei servizi di prossimità; prossimità vuol dire vicinanza e mai come in questo momento è fondamentale non far sentire sole le persone, le famiglie, pezzi di comunità.
È necessario pensare i nostri come dei servizi con sedi operative distaccate con un’organizzazione degli stessi più funzionale alle esigenze dei diversi territori. Le risposte arrivano solo dopo aver compreso le domande, e per comprenderle, occorre ascoltarle, anche quelle più tacite, più nascoste, quelle più difficile da cogliere a da accogliere, quelle più complesse e complicate. Una vera comunità è tale se riesce ad accompagnare ogni cittadino nella sua singolarità e nella sua particolarità.
Il Comune di Sezze da sempre ha mostrato una sensibilità alle tematiche del sociale e lo ha fatto con azioni ed interventi concreti tesi ad accogliere i bisogni delle fasce deboli della popolazione o di soggetti deboli. Il Centro Socio-Educativo Carla Tamantini è sicuramente un chiaro esempio dell’impegno e dello sforzo profuso negli anni.
Un servizio su cui il Comune di Sezze ha investito soprattutto a livello economico, ritenendo tale investimento una ricchezza umana, territoriale e, se vogliamo, un modello operativo per altre realtà. Il Centro Tamantini è una realtà importante ed eroga prestazioni in favore di persone adulte in condizioni di disabilità e minori in carico al servizio sociale comunale che vivono situazioni familiari di disagio e fragilità sociale.
Vogliamo proseguire e migliorare il sostegno alle persone disabili attraverso forme più innovative e integrative, favorendo l’inserimento nelle scuole di ogni ordine e grado e nel mondo del lavoro mediante corsi di formazione professionale;
Bisognerà dar vita a progetti sperimentali per il ‘’Dopo di noi’’, in collaborazione con le famiglie, cercando di istituire piccole Comunità collocate in appartamenti all’ interno del tessuto cittadino con la presenza stabile di operatori specializzati.
Considerando le trasformazioni demografiche che il territorio ha subito, l’aumento dei residenti, il progressivo invecchiamento della popolazione che coinvolge tutto il distretto dei Monti Lepini, occorre mettere in atto delle iniziative volte a dare risposte ai nuovi bisogni della popolazione.
È necessario potenziare il servizio sociale comunale attraverso l’assunzione di assistenti sociali per assicurare il rapporto di 1 assistente sociale ogni 5000 abitanti.
Abbiamo bisogno di sedi distaccate del servizio sociale comunale nei quartieri più popolosi.
È necessario favorire iniziative finalizzate alla promozione dell’invecchiamento attivo, favorire lo scambio intergenerazionale e la partecipazione delle persone anziane alla vita della comunità prevenendo situazioni di isolamento ed esclusione sociale. La realizzazione di una RSA pubblica sul nostro territorio permetterebbe di dare risposte concrete ai bisogni di assistenza e sostegno della popolazione anziana e delle persone in condizione di disabilità.
Recentemente il comune ha intercettato un finanziamento per l’istituzione di un centro contro la violenza di genere. È necessario costruire una rete territoriale finalizzata a fornire sostegno alle donne vittime di violenza e costruire percorsi di prevenzione coinvolgendo le istituzioni, le scuole, le associazioni, l’intera popolazione.
Va sottolineato, però, che oggi la programmazione dei servizi impone uno sguardo sovra locale: il distretto socio-sanitario è stato definito l’ambito territoriale ottimale all’interno del quale i comuni esercitano, in forma associata, le proprie funzioni e i propri compiti.
Il distretto socio-sanitario è il luogo in cui concertare, programmare, definire le politiche di mandato in ambito sociale. Occorre allora restituire in tale luogo chiarezza, determinazione, incisività, partendo non da logiche di potere, ma di condivisione di bisogni, risorse e prospettive. Solo così il distretto socio-sanitario da ambito territoriale può divenire strumento di programmazione.
La Casa della Salute sul nostro territorio costituisce una nuova rete sociosanitaria territoriale di cure primarie e di continuità assistenziale. Non va dimenticato che la nostra casa della salute è stato il primo esempio nella Regione Lazio di assistenza integrata, forte della positiva esperienza che il nostro ospedale aveva guadagnato negli anni diventando un punto di riferimento di assistenza sanitaria territoriale.
La Casa della Salute è il luogo dove si realizza l’integrazione socio-sanitaria. È necessario rafforzare i servizi sanitari territoriali nella capacità di presa in carico e monitoraggio delle cronicità, nella possibilità di svolgere attività chirurgica di elezione nel potenziamento della qualità dei servizi ambulatoriali, di telemedicina e nella diagnostica.
Occorre favorire il dialogo e la collaborazione con la Comunità
La nostra Costituzione all'articolo 118 prevede che "Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio della sussidiarietà".
Tale principio implica che le diverse istituzioni debbano creare le condizioni necessarie per permettere alla persona e alle aggregazioni sociali di agire liberamente nello svolgimento della loro attività. L'intervento dell'entità di livello superiore, qualora fosse necessario, deve essere temporaneo e teso a restituire l'autonomia d'azione all'entità di livello inferiore.
In sintesi, il principio di sussidiarietà può essere visto sotto un duplice aspetto:
- in senso verticale: la ripartizione gerarchica delle competenze deve essere spostata verso gli enti più vicini al cittadino e, quindi, più vicini ai bisogni del territorio;
- in senso orizzontale: il cittadino, sia come singolo sia attraverso i corpi intermedi, deve avere la possibilità di cooperare con le istituzioni nel definire gli interventi che incidano sulle realtà sociali a lui più vicine.
Il principio di sussidiarietà va perseguito e osservato non per colmare lacune istituzionali, ma per arricchire le risorse pubbliche con la varietà di ricchezze provenienti dai cittadini o dal mondo dell’associazionismo. Il Comune di Sezze è ricco sul piano delle realtà associative, sportive, culturali, sociali, religiose. Occorre, allora, costruire un dialogo con il territorio anche attraverso questa importante fetta della nostra comunità. Le associazioni possono diventare intermediarie tra Amministrazione e Comunità, possono dare voce a bisogni sommersi, e portare risposte in luoghi più complessi e particolari, possono inoltre raggiungere, attraverso i loro diretti interlocutori, le varie fasce della popolazione, accomunate da diversi interessi e aspirazioni.
Quella, pertanto, che occorre costruire è una politica di comunità, improntata sul dialogo inter-istituzionale, sulla collaborazione del territorio e nel territorio e con prospettive, ampie, includenti e convergenti. Una politica, dunque, che sappia coniugare il generale con il particolare, la programmazione con la collaborazione, gli interventi con i bisogni, la cittadinanza con l’uguaglianza, la responsabilità con la comunità!
6.Parità di genere
L articolo 3 della Costituzione dice:’’tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso…’’.
Cosi recita la nostra Costituzione repubblicana e antifascista.
Con responsabilità e con ruoli diversi le donne e gli uomini sono uguali e devono essere protagonisti della vita sociale del paese.
Dobbiamo rendere la nostra città più libera, più uguale, più giusta, più solidale.
Occorrerà passare dalle parole ai fatti mediante interventi mirati verso le famiglie e nelle scuole, promuovendo, ad esempio, l’ educazione sessuale ed affettiva nelle scuole dell’obbligo e nelle scuole secondarie di II grado;
L’ apertura del Centro anti violenza, finanziato dalla Regione Lazio, dovrà costituire un valido punto di riferimento per un ‘informazione libera da pregiudizi e in grado di assistere le donne che subiscono violenze, in famiglia e al di fuori.
La pandemia ha penalizzato soprattutto il lavoro delle donne; il 90% di chi ha perso lavoro a causa della pandemia è donna. Una situazione inaccettabile alla quale occorre riparare attraverso interventi che favoriscano il lavoro femminile. In questo senso è fondamentale potenziare i servizi per la prima infanzia, il tempo prolungato a scuola, l’assistenza domiciliare per le persone anziane e per i disabili ed inoltre è importante prevedere incentivi per chi assume le donne.
Sezze Elezioni 2021; c’era una volta la rotazione degli affidamenti, dei fornitori e dei servizi?
Rotazione degli affidamenti, degli incarichi, dei fornitori e dei servizi; normale routine ovunque, non sempre a Sezze leggendo alcune sequenze di conferimenti; quelle che rappresentano la quotidianità della macchina amministrativa di un Ente Locale, sembrano pratiche che all’interno del Comune di Sezze sono venute “a volte” negli ultimi anni. A Sezze si è troppo spesso proceduto con affidamenti diretti e proroghe; e con una successione quasi sistematica, ciò ha significato per l’Ente, problemi e contenziosi.
Il caso Logos, la gestione Dondi, la vicenda A&G ancora in corso, tutta la bagarre per il TPL locale, i tira e molla per il servizio mensa scolastiche, il servizio raccolta rifiuti, gli stessi servizi cimiteriali, sono tutte voci che richiamano a problemi generati dall’incapacità di far funzionare la macchina amministrativa lì dove un appalto ben fatto, avrebbe potuto risolvere il problema. Cosa si intende per un appalto ben fatto? Un appalto che già nel bando fissa alla perfezione i paletti del servizio che l’Ente ha intenzione di esternalizzare.
Li fissa fissando degli standard qualitativi alti e precisi e procede poi all’aggiudicazione seguendo il criterio di maggior economicità per le casse comunali.
La stessa SPL può essere sottoposta da regolamento a doversi “sudare” gli affidamenti da parte del Comune a fronte di offerte qualitativamente elevate ed economicamente equilibrate.
Perché se è normale che i servizi alla persona, specialmente quelli diretti a soggetti fragili, possano essere in perdita in quanto costituiscono un investimento di umanità fatto dall’Ente, non lo è altrettanto che servizi che devono far scaturire guadagni, non riescono nemmeno ad andare in pari.
Tali rotazioni, senza favori, senza parenti, senza amici, senza riguardi, dovranno essere nell'agenda del prossimo sindaco, chiunque esso sia. E' un atto dovuto per ripristinare la normalità. Costi quel che costi. Anche al prezzo di perdere consensi e simpatie.
Lancio una proposta, partendo dalla premessa che non esiste nessuna limitazione legislativa in merito e quindi nessun obbligo di sorta.
Dati nazionali sembrerebbero certificare che lì dove dei medici decidono di candidarsi in politica, soprattutto a livello locale, durante la campagna elettorale, le prestazioni sanitarie erogate segnano un aumento.
Sarebbe interessante verificare se ciò stia accadendo anche in queste settimane, in paesi che, come Sezze, sono attesi al voto il prossimo 3 e 4 ottobre, e che, come a Sezze, vedono impegnati come candidati consiglieri parecchi medici.
In caso si potesse certificare la veridicità di questo dato in aumento, le considerazioni sarebbero molteplici a partire dalla motivazione stessa che muove l’aumento.
Riguardo le conseguenze è facile ipotizzare: aumento conseguente del costo sostenuto dal Sistema Sanitario Nazionale che viene pagato dai contribuenti/cittadini; intasamento delle liste di attesa delle prestazioni erogate come esami e visite specialistiche con tempi dilatati ulteriormente per chi ne ha effettivamente bisogno.
Per cui, potrebbe essere auspicabile, anche in assenza di una legge che lo prevede esplicitamente, una sorta di "gentlemen agreement" per tenere fuori dalle liste elettorali i medici.
Anche perché, detto in maniera burbera e grossolana: aprendo i cordoni delle prescrizioni a favore dei propri pazienti, i medici potrebbero avvantaggiarsi facilmente nel carpire la loro benevolenza elettorale, rispetto agli altri candidati.
P.S.
La considerazione è valida in quanto Sezze, paese con più di 15000 abitanti, prevede coalizioni di liste e doppio turno.
Altro...
Vittorio Accapezzato, amministratore setino negli anni '80, riflette sul futuro di Sezze e sulle imminenti elezioni amministrative. In una nota invita il futuro sindaco a voltare pagina e ad affrontare le problematiche annose presenti in città.
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"La nostra comunità, vive un momento economico e sociale particolarmente delicato. Per ridurre questo stato di cose, è necessario lavorare e costruire tutte le condizioni idonee ad ostacolare l’impatto negativo della crisi e si rilanci il tessuto economico, sociale e culturale della città. In questi ultimi anni la cittadinanza ha solo avute illusioni e tante delusioni causate da una politica locale alla ''casareccia''. Sezze ha bisogno di modificare questo modo di fare politica. Si deve tornare a parlare del suo prossimo futuro di cui ancora oggi non è stato disegnato. I problemi della nostra comunità sono “incancreniti” per non averli mai affrontati con coraggio amministrativo. È necessario da parte di chi si presenta come candidato sindaco, un impegno forte per ricostruire un paese sepolto da debiti e da imperante degrado. Sezze ha bisogno di tornare ad essere un paese capace di amare il progresso, fare comunità, diventare più attrattiva, creare opportunità per tutti e prendersi cura del bene comune. La nuova amministrazione che uscirà dalle urne, dovrà essere trasparente e aperta alla società, dovrà abbattere tutte le condizioni negative, le disparità fiscali, ridurre le spese, le aliquote massime per poter ripartire e crescere nel benessere sociale potenziando nel contempo la vivibilità e la sostenibilità ambientale. Con le prossime elezioni è giunto il momento di voltare pagina e scrivere una nuova storia per Sezze, dove sia bello vivere".
Il PD di Sezze, con il voto a maggioranza del Comitato Direttivo, candida come Sindaco, il dott. Sergio Di Raimo, alle prossime elezioni comunali del 3 e 4 Ottobre. Una scelta democratica, svolta alla luce del sole e nel pieno rispetto delle regole dello Statuto, nella convinzione di poter vincere e continuare a governare la nostra città. La scelta ha diviso il Direttivo, una minoranza ha votato contro. Intanto occorre premettere che nessun altro candidato (Serafino Di Palma per la lista Biancoleone, Lucidi Lidano per Identità setina, Palombi Rita per Sezze Bene Comune) ha ricevuto l’investitura dalla base del loro partito. Sono stati nominati dai loro vertici. Una bella differenza. Nel PD, in verità, la discussione sul candidato sindaco, seppure sotto traccia, si è protratta dal lontano aprile, dopo le dimissioni dell’ex sindaco, a seguito dei gravi fatti del cimitero, che, peraltro, non lo hanno minimamente sfiorato. Una brutta e "permissiva” gestione che si protraeva da qualche anno, per vecchie e consolidate abitudini. Il lockdown, il rinvio delle primarie per la mancata presentazione di altre candidature alternative a Sergio Di Raimo, le difficoltà di confronto e di sintesi, la campagna elettorale iniziata da molto tempo dagli altri candidati della Destra (Lucidi e Di Palma) hanno spinto il segretario del Pd ad accorciare i tempi e a convocare il Direttivo. Una convocazione, forse, un po' frettolosa ma nelle intenzioni rivolta a superare l’impasse che appariva senza via di uscita. Certo, il modo e i tempi della convocazione possono essere criticati, ma in certe circostanze conta la sostanza e il rispetto comunque del regolamento. A maggior ragione, quando, come in questo caso, una parte dei membri del Direttivo, presenta una mozione da discutere e da votare con la candidatura di Sergio Di Raimo. Operazione del tutto legittima, prevista dallo Statuto. La segreteria, precedentemente, non era stata ferma ma aveva presentato un Manifesto di valori, approvato all’unanimità dal Direttivo, e aveva pubblicato una bozza di Programma che non aveva avuto alcun riscontro, né positivo né negativo. Arrivati al 9 agosto, in considerazione del Decreto Ministeriale che fissa le elezioni in data ¾ ottobre, si è proceduto. La votazione finale, dopo una discussione alla presenza del Commissario provinciale del partito, è stata rinviata alle ore 18 del giorno successivo, per consentire agli assenti di esprimere il loro voto. Risultato finale: 22 Sì, 2 No.
Subito dopo, alcuni componenti del Direttivo hanno obiettato sul metodo e sui tempi della convocazione, ritenendola illegittima, denotando così scarsa fiducia e stima nei confronti del segretario. Questa è la cronaca di quanto è accaduto. Prima di chiudere, mi preme fare alcune considerazioni del tutto personali, alla luce del documento pubblicato di recente da alcuni membri del Direttivo. L’intento è quello di trovare ciò che ci unisce e non che ci divide. Rimettere, adesso, tutto in discussione per eventuali vizi od errori, mi sembra un suicidio politico. La questione, infatti, riveste un carattere amministrativo ma, soprattutto, politico. Tutti siamo consapevoli di percorrere un tornante molto insidioso e pericoloso, per le profonde ferite inferte alla democrazia e alla Sinistra europea e italiana, dai sovranisti e populisti, dai fascioleghisti. Per questo il nuovo Segretario nazionale E. Letta ha avviato una profonda riflessione in vista di un Congresso di svolta e di identità. L’assalto della Destra no-vax ,no-tav si articola in ogni paese e anche a Sezze, servendosi dei “nipotini” di Salvini e della Meloni. Brave persone, per carità, ma asserviti alle logiche dei loro Capi e capetti. La vittoria e la sconfitta del nostro candidato sindaco non riguarda una sola persone, se il Pd sarà presente e forte, ma riguarda tutti noi e la nostra storia. Non sarebbe male se autorevoli esponenti del partito democratico si candidassero nella litra Pd, in segno di unità e di appartenenza. Non possiamo perdere. Non dobbiamo perdere. Dobbiamo restare uniti, pur nella legittima posizione di ognuno di noi. Il segretario Daniele Marchetti va sostenuto e incoraggiato, perché, insieme ad altri ragazzi e ragazze ha portato nuova linfa e ha riaperto, dopo quasi sette anni, la sezione in via della Resistenza. Un’occasione da non perdere. In democrazia e nel Pd le decisioni prese a maggioranza valgono per tutti. In futuro, maglio ragionare da vivi che ragionare da morti.
Vincenzo Mattei, membro della segreteria Pd di Sezze
Anche nel Comune di Sezze il 3 e 4 ottobre si svolgeranno le elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale, con eventuale turno di ballottaggio per l'elezione diretta dei sindaci nei giorni di domenica 17 ottobre e di lunedì 18 ottobre. Una delle novità rispetto al passato è l’entrata in vigore della Legge 9 gennaio 2019, n. 3, recante “Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici”. Ai sensi di tale legge, in particolare dell’art. 1, comma 14, entro il quattordicesimo (14) giorno antecedente la data delle competizioni elettorali di qualunque genere, i partiti e i movimenti politici, nonché le liste di cui al comma 11 hanno l'obbligo di pubblicare nel proprio sito internet il curriculum vitae fornito dai loro candidati e il relativo certificato penale rilasciato dal casellario giudiziale non oltre novanta giorni prima della data fissata per la consultazione elettorale. Per poter avanzare la candidatura insomma è obbligatorio che ciascun candidato produca:
- il Curriculum Vitae
- certificato penale del casellario giudiziale (art. 24 T.U.) non più vecchio di 90 giorni dalla data delle elezioni (i certificati prodotti ai sensi di altri articoli del T.U. non saranno presi in considerazione).
- certificato dei carichi pendenti (art. 27 T.U.) non più vecchio di sei mesi rispetto alla proposta di candidatura.
I candidati a conoscenza di indagini o procedimenti penali dovranno produrre anche il certificato rilasciato ai sensi dell’art. 335 del c.p.p., nonché i documenti relativi ai fatti contestati ed una breve relazione illustrativa dei fatti con autorizzazione espressa alla pubblicazione di tali atti nell’ambito dello spazio riservato a ciascun candidato.
Se non ci saranno colpi di scena o alleanze dell’ultimo minuto, le coalizioni che si presenteranno al voto sono quella guidata dal Partito Democratico e altre liste civiche con Sergio Di Raimo candidato sindaco, quella del centrodestra con Lega e Fratelli d’Italia e altre liste civiche guidata da Serafino Di Palma candidato sindaco, quella del movimento Identità Setina con altre liste civiche guidata da Lidano Lucidi candidato sindaco e quella del movimento civico Sezze Bene Comune guidata da Rita Palombi candidata sindaco.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa firmato da Sesa Amici, Alessandro Colonna, Luigi De Angelis, Anna Maria De Renzi, Marzia Di Pastina, Federica Fiorini, Francesca Leonoro, Giancarlo Loffarelli, Vincenzo Lucarini, Cinzia Ricci, Anna Rita Vertecchi.
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La decisione assunta dal Partito democratico di Sezze, del cui Direttivo facciamo parte, di aderire alla candidatura a sindaco di Sergio Di Raimo è avvenuta con il voto della maggioranza del Direttivo e con il nostro dissenso (espresso con voto contrario da alcuni di noi e con la non partecipazione al voto da altri).
Poiché finora abbiamo espresso le nostre posizioni all’interno del Partito e talvolta esse sono state riportate dagli organi di stampa con la sintesi a cui spesso sono costretti, riteniamo possa essere utile esprimere pubblicamente le ragioni di questa nostra posizione.
Fin da quando all’interno del Partito Democratico di Sezze si è cominciato a parlare di come affrontare queste elezioni amministrative, la nostra posizione non ha mai posto attenzione al nome del candidato sindaco quale questione primaria, convinti come siamo che prima vengono le idee e i programmi e soltanto alla fine i nomi delle persone che meglio possano incarnare quelle idee e quei programmi.
Fin dall’inizio abbiamo posto una questione di metodo: cercare innanzitutto di creare una coalizione di centrosinistra che si riconoscesse in valori e idee patrimonio comune della tradizione socialista e del cattolicesimo democratico, ancora presenti in singoli cittadini, in associazioni, liste civiche e partiti politici con i quali condividere un percorso; con queste forze elaborare un programma per il rilancio della nostra città, un programma che non comprendesse tutto, cioè l’impossibile che si promette in occasione di ogni campagna elettorale, ma individuasse le priorità e la loro effettiva realizzabilità alla luce della situazione concreta delle disponibilità amministrative; con queste stesse forze, infine, e soltanto infine, andare a individuare e scegliere le persone che meglio potessero realizzare il progetto elaborato nei ruoli di consiglieri comunali, assessori e sindaco.
Questa linea è stata formalmente accolta dal Partito attraverso la stesura di un documento approvato all’unanimità dei presenti alla riunione del Direttivo in cui se ne discusse. Ma, di fatto, le modalità con cui il percorso è stato intrapreso (mancato coinvolgimento delle associazioni e dei cittadini) e i tempi lentissimi adottati hanno svuotato di senso quanto programmato.
E infatti, nell’ultima riunione del Direttivo svolta in presenza, il tema posto è stato esclusivamente se aderire o non aderire come Partito alla candidatura di Sergio Di Raimo già appoggiata da due liste civiche. Nuovamente in quell’occasione abbiamo ribadito che per noi non si trattava di aderire o non aderire alla scelta di un nome, che non si trattava di scegliere una persona al posto di un’altra ma di tentare ancora una scelta politica di coinvolgimento delle forze di centrosinistra, anziché limitarsi ad accogliere potenziali “portatori” di voti, poiché vincere le elezioni non è un fine ma un mezzo per amministrare bene una città.
Infine, in occasione della riunione decisiva del Direttivo, convocata online con sole 20 ore di anticipo, il segretario ha proposto di votare un documento, ancora oggi non sappiamo redatto da chi, certamente non dai componenti della segreteria nel quale il Partito sceglieva come candidato sindaco Sergio Di Raimo, ribadendo una linea esattamente opposta a quella formalmente approvata nel documento iniziale: prima il nome e poi il programma, le idee e i valori (di cui, infatti, ancora non si discute).
Riteniamo in questo momento di dover continuare a dare il nostro contributo al Partito democratico attraverso i due aspetti che la scelta compiuta dalla maggioranza del Direttivo ha tralasciato: le idee e il coinvolgimento dei cittadini. E riteniamo di poterlo fare utilizzando uno strumento che il Partito democratico nazionale mette a disposizione di tutti, cioè le Agorà, luoghi di confronto fra cittadini, iscritti e non iscritti al Partito sui temi concreti ritenuti di rilevanza strategica. Crediamo che soltanto in questo modo un’eventuale vittoria elettorale possa effettivamente garantire una buona amministrazione, capace di dar voce ai cittadini, di affrontare e risolvere le questioni strategicamente prioritarie per un reale sviluppo della nostra città.