Ieri mattina, presso la sede del Consorzio di Bonifica a Latina, è stata firmata la Convenzione per la gestione e manutenzione delle opere, degli impianti e delle attività inerenti la difesa del suolo da parte del Consorzio di Bonifica Agro Pontino e Sud Pontino, in esecuzione della deliberazione regionale n. 414 del 1 luglio 2021.
Alla firma erano presenti l’Assessora Regionale, Enrica Onorati; la Commissaria Straordinaria del Consorzio, Sonia Ricci e il Presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici.
La citata deliberazione provvede lo stanziamento di 30 milioni di euro, per il triennio 2021-2023, a favore dei Consorzi di bonifica del Lazio.
In particolare, per la provincia di Latina, le risorse dedicate ammontano a 2,5 milioni di euro per ogni anno del triennio, per gli interventi a difesa del suolo da parte del costituendo consorzio Lazio Sud-Ovest. In totale 7,5 milioni.
Queste somme si aggiungono ai 48 milioni di euro di fondi regionali stanziati dal 2015 al 2020 in favore dei consorzi della provincia di Latina per PIR (Opere di Bonifica di Preminente Interesse Regionale) e SPM (Servizio Pubblico di Manutenzione opere di Bonifica).
Nell’anno in corso i Consorzi del comprensorio pontino hanno ricevuto anche 1,3 milioni per interventi di efficientamento energetico a valere sul POR FESR Lazio (Azione 4.1.1). Sono stati finanziati tre progetti su: impianto irriguo Centrale di Piegale, impianto irriguo Portella, impianto irriguo Settecannelle.
Inoltre nel 2019, con la misura 5.1.1. del PSR (riduzione dei rischi del dissesto idrogeologico) sono stati conferiti 990 mila euro al Consorzio di Bonifica Sud Pontino e più di 1,7 milioni al Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino. N
Poi, a fine 2019, stanziati ulteriori 565 mila per la manutenzione dell’impianto idrovoro di Mazzocchio e 284 mila per la manutenzione straordinaria degli impianti idrovori del Canale Linea Pio (Striscia e Sega).
In ultimo, sempre nel dicembre 2019, la Regione Lazio ha ottenuto un finanziamento ministeriale di 40 milioni di euro per interventi sulle opere infrastrutturali degli impianti di irrigazione nei Consorzi di Bonifica dell'Agro Pontino, Val di Paglia Superiore, Conca di Sora e Valle del Liri. Di questi, oltre 18 milioni sono stati destinati all'adeguamento e al miglioramento funzionale del Comprensorio irriguo dell'Agro Pontino.
Assessora Enrica Onorati: “Quello di questi anni è un lavoro fondamentale posto In essere dalla Regione Lazio, e dal Presidente Zingaretti, per la tutela del territorio mediante azioni mirate alla salvaguardia ambientale e per il consequenziale sviluppo economico sostenibile. Le risorse economiche stanziate consentiranno di migliorare tali funzioni per i prossimi tre anni sino a compimento del processo di razionalizzazione, accorpamento, uscita dal commissariamento e definitiva autonomia gestionale”.
Presidente Carlo Medici: “Con la firma di oggi diamo ulteriore slancio all’azione del Consorzio di Bonifica. Ringraziamo la Regione Lazio per il lavoro prodotto e l’attenzione dimostrata. Speriamo e continuiamo a lavorare affinché in futuro vengano rimosse criticità e carenze riscontrate. Questo nell’interesse del nostro territorio, nell’ottica del contrasto continuo al dissesto idrogeologico ed in favore del cruciale comparto produttivo agricolo provinciale”.
Commissaria Sonia Ricci. “la firma della Convenzione segna il primo passo verso il Consorzio del futuro. Molto è stato fatto grazie alla Regione Lazio; non solo in termini di finanziamenti erogati ma anche di sistematico sostegno ed attenzione al tema della difesa del suolo. Auspico una riflessione collettiva e di sistema sulla “nuova” bonifica che possa interessare e coinvolgere più soggetti istituzionali: Regione, Consorzio, Provincia, Comuni, Autorità di bacino e le altre realtà interessate al tema della tutela della sicurezza idraulica. Ricordo, infine, che il nostro Consorzio ha un ruolo fondamentale perché svolge la propria attività in un ambito a grande vocazione agricola che offre un contributo importantissimo alla formazione del Pil regionale”.
Con delibera comunale, il commissario prefettizio, dando seguito alle precedenti determine di Giunta comunali e della Regione Lazio, ha acquistato le particelle individuate al Catasto Terreni del Comune di Sezze dove insistono superfici calcaree con impronte di dinosauri e dove con Decreto del Presidente della Regione Lazio sarà realizzato il Parco Naturale Fosso Brivolco. La spesa complessiva di acquisto è stata di 42 mila euro. Il Comune di Sezze aveva richiesto e ottenuto un finanziamento di 110 mila euro per la messa in sicurezza delle piste di impronte di dinosauro all’interno del Monumento Naturale denominato Fosso Brivolco. Gli eredi del terreno, inoltre, hanno trasmesso al Comune di Sezze il Piano di Rimozione dei rifiuti per la bonifica del sito. Una bella notizia che inizia a dare forma e sostanza ad un progetto di riqualificazione di un'area di interesse storico e archeologico fondamentale per il rilancio del turismo locale.
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa dei Giovani Democratici Lepini a sostegno della lista Ancora per Priverno-Anna Maria Bilancia sindaca.
_________________
I Giovani Democratici Lepini dichiarano il proprio sostegno verso la lista “Ancora per Priverno-Anna Maria Bilancia sindaca”. Sono stati accolti con favore i punti del programma sulle politiche giovanili, i quali mettono al centro temi come l’istruzione, la cultura e nuovi servizi. Il vice segretario Valerio Onorati dichiara “Sosteniamo la ricandidatura di Anna Maria Bilancia perché la cultura viene posta come cavallo di battaglia delle politiche giovanili. Questa è una decisione attenta e lungimirante non solo perché l’arte, la musica, lo spettacolo e altri ambiti unisono e garantiscono coesione tra i giovani, ma perché rappresentano anche un tassello importante del nostro sistema economico”. “Viviamo in un periodo storico in cui la salvaguardia dell’ambiente deve essere considerata una priorità dalle istituzioni” aggiunge il vice segretario “la scelta di investire sulle bellezze e sul patrimonio artistico, storico e naturalistico dell’amministrazione Bilancia è un esempio di funzionale economia green, una scelta che crea sviluppo, che dà lustro alla città, che ha impatto ambientale pari a zero e che rappresenta fonte di occupazione per il territorio”.
GIUSEPPE NARDACCI, segretario
VALERIO ONORATI, vice segretario
Questa mattina, in aula consiliare, il Comune di Sezze, alla presenza del commissario prefettizio Raffaele Bonanno e degli ex amministratori Titta Giorgi, Armando Uscimenti e Serafino Di Palma, si è tenuta la cerimonia per la consegna di un attestato di merito sportivo conferito all’atleta setino Cristian Nardecchia, per lo straordinario risultato conseguito nella manifestazione ciclistica “More Than Double Everesting” stabilendo il 12 settembre 2021 il nuovo World Official Record di dislivello in bicicletta in 24ore con un risultato di 18.075 metri in 22 ore, 17 minuti e 56 secondi”. Ancora complimenti a Cristian, orgoglio setino.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Comitato Elettorale “Ancora per Priverno” a sostegno di Anna Maria Bilancia sindaca di Priverno.
____________
La coalizione “Ancora per Priverno”, con la candidata a sindaca Anna Maria Bilancia, propone un programma amministrativo il cui punto chiave è di rendere il Comune di Priverno un luogo di confronto e di scambio tra le diverse generazioni. Interpretare i bisogni legati alla condizione dei giovani, e saper trarne una progettualità, è dunque una necessità affinché si possa creare una comunità che cresca in armonia. A tal fine si è realizzato un progetto di città educativa, in cui si riesca a vivere una dimensione collettiva, caratterizzata dal riconoscimento delle competenze dei giovani come culturalmente significative. Vi è una profonda convinzione che il primo passo per coinvolgere i giovani sia quello di ascoltarli e mettere a loro disposizione spazi adeguati per poter dar luogo alla propria creatività. Proprio per questo nei primi 100 giorni del nuovo mandato amministrativo saranno completati e allestiti tutti gli spazi nelle Case delle Associazioni, ospitata nella Palazzina di San Nicola, dove è già in corso il trasferimento del centro ZAG. Con l’obiettivo di intensificare la rete relazionale, saranno anche implementate dieci postazioni di Wi-Fi gratuita, oltre alle dieci già esistenti. Inoltre, allo scopo di creare ulteriori spazi di condivisione delle attività musicali, teatrali e coreutiche, sarà realizzato SPAMS (Spazio Pubblico per le Arti, la Musica e lo Spettacolo del Comune di Priverno) e allocato in un edificio in via di acquisizione. Verrà anche creata un’area eventi presso le mura di San Giorgio. Nei prossimi anni l’amministrazione si impegnerà a promuovere politiche a supporto dell’offerta scolastica e formativa, sperimentando la possibilità di creare centri, strutture e laboratori permanenti per la divulgazione delle STEM e della formazione artistica e superiore. Sarà ancora al centro di tante attività educative e culturali il Sistema dei Musei: il Museo per la Matematica, il Teatro, la Biblioteca Comunale, l’Archivio Storico e la Ludoteca. Proseguirà altresì il nostro impegno con i ragazzi per il Servizio Civile Universale presso il Comune. Un’attenzione particolare, infine, sarà rivolta anche alla creazione di strutture e occasioni di svago e tempo libero attraverso la realizzazione del Parco Robinson presso il Castello di San Martino e del Parco Urbano, a Ceriara, con strutture per lo sport e il gioco. I giovani non sono solo i cittadini del futuro, ma anche del presente. Bisogna dunque farsi carico sin da subito delle loro esigenze e aspirazioni affinché possano essere parte di un progetto integrativo, che li vede protagonisti, di una Priverno pensata PER TUTTI. Noi crediamo nei giovani!
“Ora o mai più”, recita un manifesto elettorale di una lista civica setina. Non è vero! Non è vicina la fine del mondo, non ci sono i barbari alle porte. È vero, invece, che la nostra città di Sezze ha bisogno di un governo stabile, competente, che abbia una visione chiara di alcuni ritardi accumulati, delle difficoltà e delle possibilità di una rinascita e di uno sviluppo. Il governo nazionale e regionale possono offrire un sostegno irripetibile. Non occorre un azzeramento della nostra storia cittadina: dal nulla non si costruisce nulla. C’è bisogno, invece, di ridare vita a un nucleo di idee e di valori, incardinato e orientato verso un nuovo Centrosinistra plurale, popolare, riformista, europeista, rappresentato da giovani e ragazze. Per ridare speranza! Tra i cittadini serpeggia molta incertezza, qualche nota di sfiducia e di qualunquismo, alquanto giustificato per le occasioni perse. Si assiste a una campagna elettorale dal ”volto familiare” (parenti, cugini, compari), in assenza, purtroppo, dei partiti e della politica. Occorre, perciò, una iniezione di fiducia perché si ritorni alla buona politica. Le numerose liste civiche sono una risorsa ma rivelano la debolezza della politica. Esse, prima o dopo, hanno il dovere di schierarsi, a destra o a sinistra, pena la loro insignificanza ed estinzione. Basta ricordare l’esperienza del giudice Antonio Di Pietro, della vecchia lega di Bossi, (Salvini è un’altra cosa!), del primo Movimento 5 Stelle di Grillo. A Latina, il buon sindaco Coletta ha chiesto il soccorso del ministro PD Orlando a conferma che, nella forma di democrazia in cui viviamo, contano molto le appartenenze e le alleanze con i partiti presenti in Parlamento e in Regione. Sta mutando la democrazia come l’abbiamo conosciuta in passato. È in corso una metamorfosi di tutto il sistema democratico occidentale. La Destra si vuole impadronire dei messaggi e dei valori della Sinistra sul tema del lavoro, del disagio sociale, della sicurezza, per stravolgerli e adattarli alla sua concezione egoista, intollerante, antieuropeista, lisciando il pelo e foraggiando i movimenti di protesta notav, notax, novax, nopass…La Sinistra appare spaesata e confusa, alla ricerca di nuove parole d’ordine e di un rilancio. È un momento difficile e di transizione, ci vuole intelligenza e coraggio. Anche a Sezze abbiamo bisogno di ricostruire una nuova identità, una nuova base sociale e un forte ancoraggio economico e civico. Non dobbiamo diventare una vecchia fabbrica di ferri vecchi. Il passato e la sua memoria non si cancellano con un colpo di spugna, ma abbiamo il dovere di farlo rivivere in forme nuove, in linea con il presente. Le elezioni del 3 e 4 ottobre non sono la fine del mondo ma un’occasione da non sprecare.
Per l’esercizio del voto per gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare in condizioni di quarantena o isolamento fiduciario per Covid 19, gli stessi potranno fare richiesta di certificazione attestante tale condizione al seguente indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. riportando i dati anagrafici completi e recapito telefonico. Se l’elettore non è in possesso di un indirizzo mail potrà effettuare richiesta di certificato attraverso persona delegata allegando documento di identità. E’ inoltre attivo numero di telefono: 3292609075. Sull'albo on line del comune di Sezze i moduli da compilare.
Caos e disagi presso il nosocomio San Carlo di Sezze. Una cittadina ci scrive per denunciare il dissevizio presso la struttura della ASL in merito alle pratiche amministrative relative ad esenzioni, revoca medico di famiglia ed altro.
Ecco la lettera
__________
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del movimento Sezze Bene Comune a sostegno di Rita Palombi sindaco di Sezze.
_______________
«La scelta di presentarci con una lista e un comitato civico di sostegno al progetto SBC è stata condivisa da tutto il gruppo, contrariamente alla solita tecnica di “saturazione delle candidature” utilizzata nelle campagne elettorali amministrative: un candidato per ogni famiglia». A dichiararlo è la candidata sindaca Rita Palombi.
«Il rischio di questo modus operandi sono le solite dinamiche legate a veti e ricatti incrociati che genererà da una parte una notevole difficoltà sulle nomine della squadra dell’esecutivo, e dall’altra le scelte da intraprendere come governo del territorio con il conseguente stallo amministrativo. – continua Rita Palombi - Insieme ai nostri candidati e al Comitato Civico, come segnale di cambiamento negli obiettivi, nei contenuti e nel metodo, proponiamo, con la massima trasparenza, parte dei nomi della squadra dell’esecutivo. Inoltre, faranno parte della squadra altre figure che, con deleghe finalizzate a temi specifici per la città, comporranno un quadro articolato di competenze che determineranno un lavoro di qualità finalizzato ad uscire dal pantano in cui versa il paese.
Tre nomi su cinque dell’esecutivo saranno: Roberta Filigenzi, Andrea Santucci e Giampiero Minniti
Ci saranno, poi, figure che su temi specifici coadiuveranno il lavoro della Giunta: il geologo Daniele Raponi, con delega sul Geoparco e sistema geologico del paese; e Salvatore Grecco, con delega mobilità dolce e viabilità».
«Se i cittadini vorranno riservare la loro fiducia a ciò che proponiamo, – conclude la candidata sindaca – siamo certi che queste figure, insieme al resto della squadra che verrà definita e resa nota subito dopo le elezioni amministrative, facciano parte di un disegno e di un nuovo modo di operare con trasparenza, coraggio, determinazione, competenza e grande passione per la nostra Comunità».
Innocue o rancorose, sono anime che vagano in cerca di giustizia o attendono che il dolore per un amore spezzato si trasformi in gioia, legate al luogo (il castello, la città, il maniero, il palazzo, il borgo) dove hanno dimorato in vita e nel quale ritornano. 80 casi in tutt'Italia, tra i 10 e i 60 anni: serve, imperatrici, borghesi, brigantesse e partigiane, che bramano di comunicare con i viventi. Per queste donne è stato coniato un nuovo appellativo: fantasme. E Fantasme s’intitola il libro di Claudio Marrucci e Carmela Parissi (Fefè Editore, pagg. 262, euro 16.00). Donne che attraversano l'Italia, da nord a sud, dal passato al presente, come recita il sottotitolo: “da Messalina a Giorgiana Masi, dove e come incontrarle”. I fantasmi, affermano i due autori, «sono anime inquiete che tornano o restano nei luoghi terreni del loro supplizio. Spesso per una vendetta impossibile o per una paura che continua o per un amore mai terminato nonostante tutto. Vittime che restano vittime oltre la loro vita terrena, vittime che nella gran parte dei casi erano e sono donne. Oltre al nuovo nome, ci è sembrato giusto indagarle». I due autori hanno contato più di un migliaio di “fantasme” in tutta Italia. Questo libro ne riporta ottanta, delle quali venticinque sono state immortalate dalle illustrazioni di Carmela Parissi, mentre Claudio Marucci ne ha romanzato la storia. «Fantasme antiche e moderne, buone o cattive, fantasme che tornano, fantasme evocate e fantasme infestanti: tante, troppe - scrive nella prefazione Carmela Parissi - per poter dare a ognuna lo spazio di un racconto esauriente. La decisione di selezionarne alcune e lasciarne altre all’oblio mi attanagliava la mente. Un'opera di cesoia che non volevo e non potevo compiere. Eppure le necessarie costrizioni di tempo e di spazio insite nella narrazione dovevano a tutti i costi trovare un epilogo». Alcune di queste “fantasme” sono note in tutta Italia, come Beatrice Cenci o la Baronessa di Carini; altre, come Filomena di Dolceacqua e Bianca Maria Aloisia, sono conosciute perlopiù̀ localmente; ci sono quelle legate a personaggi illustri, come ad esempio Lucrezia Borgia, Artemisia Gentileschi o la Contessa Lara, e le fanciulle decedute in tenera età, che non si rassegnavano a lasciare questa terra (per questo definite “dame bianche”), come Biancamaria Martinengo, Azzurrina o Igea da Agrigento; infine, di alcune di loro, come Gaia Lavinia Volumnia, Angelica de Falconibus e Carlina, è nota solo la leggenda, mentre altre, come Isabella de’ Medici, Violante Carroz, Anna Carafa della Stadera, appartenevano a nobili casate rinascimentali dalla storia ben consolidata. Si tratta in particolare di “fantasme” greche, etrusche, romane, “vichinghe”, cattoliche, ebree, libertine, serve, imperatrici, nobildonne, borghesi, brigantesse, regine, partigiane e studentesse. “Fantasme” che coprono un arco di tempo che va dalla Magna Grecia fino agli anni di piombo. Per questo, il libro è anche una storia d’Italia “al femmnile”. Ogni “fantasma” è legata a un luogo particolare: al castello, al palazzo, alla chiesa o al borgo. E in ogni regione d'Italia ne è presente almeno una, tanto da suggerire itinerari alternativi alla ricerca del brivido paranormale. Oltre a quella romanzata, c’è una parte del libro, per così dire, informativa: per le venticinque “fantasme” trattate, Marcucci ha realizzato cinque schede: Nel ricordo degli uomini in cui riporta la versione della loro storia tramandata dal potere maschile; Sussulti, fremiti, brividi dove ricorda le leggende delle loro apparizioni; Il luogo infestato in cui descrive i luoghi dove hanno vissuto o dove appaiono; Per evocare la fantasma dove dà indicazioni per farle apparire con l'aiuto di una ricetta tipica del posto; Sulle tracce delle fantasma in cui dà i riferimenti per recarsi sul luogo infestato.
CLAUDIO MARRUCCI, scrittore, traduttore da spagnolo e inglese, poeta. Ha pubblicato il romanzo Ammettiamo che l’albero parli (Fahrenheit 451), la silloge poetica Miles-poesia in presa diretta (Fusibilialibri), il libro di critica letteraria Antonio Veneziani (Coniglio Editore).
CARMELA PARISSI, sue le 25 immagini a tutta pagina delle FANTASME. Graphic designer/illustrator per l'advertising commerciale, illustratrice scientifica e naturalistica, disegnatrice di reperti archeologici, illustratrice d'arte, con clienti nel pubblico e nel privato.
Altro...
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del M5S di Sezze.
___________________
Al termine di una riunione tenuta nei giorni scorsi evidenziamo l’elezione come nostri Organizer e co-Organizer di Serena Fiaschetti e Giovanni Votolo, già candidati nella lista “Identità Setina” per le prossime amministrative del 3 e 4 ottobre. Avranno il compito di traghettare il gruppo legato al Movimento 5 Stelle di Sezze nella rifondazione avviata dal Presidente Conte con il nuovo Statuto. A questo proposito Serena Fiaschetti afferma che: “Il Movimento 5 Stelle ha finalmente riaperto le iscrizioni con il nuovo sito ed il nuovo Statuto, nonché la Carta dei Principi e dei Valori, e che pertanto tutti gli attivisti o simpatizzanti potranno tornare a dare un contributo concreto al Movimento 5 Stelle tornando a far sentire la propria voce con le votazioni che si terranno online. In più la novità assoluta, per la quale stiamo lavorando sia io che Giovanni Votolo, sarà la costituzione del gruppo territoriale permanente che potremo richiedere giunti alla soglia dei 50 iscritti. La nostra candidatura con Identità Setina, una lista civica, non è in contrasto con il nostro lavoro all’interno del Movimento del quale siamo espressione nella lista stessa.” Ricordiamo che l’iscrizione al Movimento 5 stelle potrà avvenire iscrivendosi sul sito www.movimento5stelle.eu Damiano Risi, organizer uscente, augura ai nuovi nominati un in bocca al lupo per il loro importante lavoro e la sua disponibilità a continuare il percorso del gruppo insieme. A tal proposito dichiara “Siamo andati a sentire il nostro Presidente, Giuseppe Conte, a Pontinia il 24. Abbiamo incontrato il Vice Presidente del Parlamento Europeo Fabiomassimo Castaldo che ci ha spronati ad andare avanti dopo questi ultimi 2 anni faticosissimi. Penso che sia Serena che Giovanni possano far tornare agli attivisti di Sezze la voglia di mordere l’asfalto ed essere l’anima intransigente ma leale al Movimento 5 Stelle di Sezze. Un in bocca al lupo ad entrambi.” Durante l’incontro del 24 il Presidente Conte è stato omaggiato con un vassoio di pastarelle di Sezze al quale il gruppo ha voluto allegare un biglietto di ringraziamenti.
Una giornata ecologica riuscita quella organizzata dalla onlus Plastic Free. Molti volontari ieri mattina si sono rimboccati le manche per ripulire il tratto dismesso della ex SS 156 nei pressi del lago Mole Muti e Pani: una discarica a cielo aperto in uno dei luoghi più affascinanti di Sezze. "E’ stato deciso di tornare su questo tratto - dicono gli organizzatori - vista l’enorme mole di rifiuti che quotidianamente viene abbandonato da chi non sa che con tali gesti commette un reato: oggi sono stati rimossi 25 quintali di rifiuti sia su strada sia sul fiume Ufente da volontari in canoa. Il tratto dismesso ss 156 è un vero e proprio parco naturale sul quale insiste la villa romana LE GROTTE, il Vecchio tracciato ferroviario del Toppitto, i 2 Laghi Mole e Pani, la centrale idroelettrica costruita nel 1911, il mulino dell’acqua e il corso del fiume UFENTE". Diverse le associazioni culturali e le società coinvolte nell'evento, a cui va il ringraziamento delle promotrici: :la SPL che gestisce la raccolta dei rifiuti a Sezze, l’associazione Memoria Storica e il suo presidente Roberto Vallecoccia, l’associazione Setia Plena Bonis, i volontari Guardia Nazionale Ambientale distaccamento di Sezze, l’associazione Colli tutto l’anno, l’Eco museo dell’agro pontino. Si ringrazia altresì la Provincia di Latina che con la presenza del vicepresidente Domenico Vulcano ha fatto sentire vicinanza alla tutela ambientale del territorio Sensibile ai temi ambientali anche Acqualatina che nella persona del Presidente Dottor Michele Lauriola ha permesso ai volontari di visitare la Centrale Muti e donato 50 borracce per disincentivare all’uso delle bottigliette di plastica. I volontari hanno potuto ammirare l’antica centrale Muti e l’archeologia industriale. Soddisfazione da parte di tutti i partecipanti che chiedono maggiore sensibilità affinché quei luoghi vengano tutelati e custoditi.
Martedì 28 alle ore 16 presso un noto ristorante di Sezze ci sarà l’importante presenza dell’Assessore alla Sanità e alla integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato al fianco del candidato Sindaco di Sezze Sergio Di Raimo e della coalizione a suo sostegno. Si discuterà di salute e territorio insieme ai Consiglieri Regionali del PD Salvatore La Penna ed Enrico Forte. Una importante occasione per fare il punto su strutture, investimenti e nuove prospettive per un nuovo modello di rete nell’ambito della sanità territoriale. Fra i punti più importanti di discussione il finanziamento di 4,5 milioni di euro per la RSA pubblica presso l’Ex Ospedale di Sezze, il potenziamento dei servizi della Casa della salute, le nuove opportunità offerte dal PNRR, il punto sulla brillante campagna vaccinale anti-Covid della Regione Lazio.
Il potere non ama cultura e intellettuali
Scritto da Luigi De Angelis
Il potere, di cui fa parte anche certa informazione che ama frasi ad effetto, iperboli e provocazioni, che irride e svilisce trincerandosi dietro un’indipendenza parolaia, generalmente detesta cultura e intellettuali, si rapporta a loro in modo strumentale, per trarre vantaggi dalla loro forza persuasiva, dalla loro utilità nella formazione e mantenimento del consenso, per consolidare uno zoccolo di lettori e ascoltatori, ma in fondo li considera un incomodo specialmente quando rivendicano la libertà di plasmarsi e strutturarsi dal basso, nel sociale e non sotto la sua ala protettrice, si sottraggono al suo controllo, parlano con indipendenza, autorevolezza e competenza e perfino osano mettersi di traverso rispetto ai suoi progetti ed obiettivi.
La cultura è incessante acquisizione di coscienza critica, che consente alle persone di affrancarsi da ogni asservimento, dal sonno della ragione che le rende irresponsabili e indifferenti a quanto accade.
Pensare per il potere e i suoi incensatori di professione è pericoloso perché significa non accettare acriticamente quanto elargisce e vuole farci credere, ma porre domande e cercare risposte. Partiamo da noi, dalla nostra vita, dalla nostra esperienza e poi allarghiamo la riflessione, coinvolgiamo gli altri e non ci accontentiamo di risposte preconfezionate.
Il potere non è un monolite, non è circoscritto ad un campo esclusivo ma è poliedrico, si manifesta in varie forme, possiede una struttura diffusa, articolata, stratificata, opera dalla politica all’economia e all’informazione, è in incessante trasformazione e il suo fine è la salvaguardia e la perpetuazione di sé contro ogni possibile antagonista.
Nei regimi autoritari, in quelli che solo formalmente sono democrazie, in tanti stati anche dell’Europa governati da autocrati che si professano orgogliosamente illiberali, la cultura e gli intellettuali sono avversati, i loro spazi di intervento e influenza sono ridotti, silenziati, avvolti in una cortina di invisibilità e costretti alla clandestinità, sono spesso anche destinatari di persecuzioni morali e fisiche.
Nelle nostre democrazie, forti e strutturate, il potere è soggetto a limiti e contrappesi, ma la sua insofferenza verso la cultura e gli intellettuali è parimenti presente, solo si manifesta con modalità più subdole, sovente non esplicite anche se altrettanto efficaci. Politici affabulatori e intolleranti si proclamano unici interpreti della volontà del popolo e non accettano dissenso e critica. Prediligono le masse osannanti ai cittadini consapevoli. La cultura è tra i loro bersagli preferiti, la etichettano come arrogante, elitaria, l’additano al pubblico disprezzo. Definiscono gli intellettuali freddi, ciarlieri, sentenziosi, moralisti, arroganti, antipopolari, snob per il fatto di possedere un titolo di studio e perciò inutili e dannosi. Abili nel manipolare il consenso e distogliere l’attenzione dai problemi veri, si propongono come risolutori e interpreti di un futuro di progresso e di sviluppo, spingendo le persone a mantenere una mediocre forma mentis, concentrata solamente nel proprio particolare, a credere che tutto dipende dalla personalità del potente di turno cui sono affidate le leve del comando e non invece dalle coscienze individuali.
In alcuni periodi storici la priorità è stata riconosciuta al pensiero e l’agire è stato considerato figlio della cultura, della riflessione. Secondo una tradizione risalente a Socrate l’azione giusta presuppone la conoscenza, l’ingiusta invece è conseguente all’ignoranza. La nostra è invece un’epoca attivistica, conta realizzare quanto tecnicamente possibile senza domandarsi se sia giusto e saggio. La ricerca, la conoscenza, la sperimentazione e soprattutto la critica appaiono inutili perdite di tempo. Il sapere viene diffuso, le coscienze si formano e la partecipazione si realizza attraverso i media, i social, internet. L’idea imperante è che trattasi di mezzi egualitari, che ponendosi sullo stesso piano e usando lo stesso linguaggio delle persone comuni, si prestano ad essere compresi da tutti senza sforzo, sono adatti ad una società di grandi numeri e sono perciò pienamente democratici. Invero è soltanto una grande illusione, funzionale al mantenimento dello status quo: è una democrazia falsa quella che si rappresenta, che si nutre di messaggi semplicistici e anestetizzanti.
La democrazia autentica è critica, come insegna Gustavo Zagrebelsky, capace cioè di mettere in discussione se stessa, che non si appaga di quanto raggiunto, riconosce i propri limiti, corregge i propri errori, persegue un bene che è tale in relazione al momento e al contesto particolare, è sempre in ricerca del meglio. La democrazia è veramente tale se non si considera infallibile, se ritiene un cedimento inammissibile a un’ideologia sbagliata affermare che la maggioranza ha sempre ragione. Ovviamente questo non significa che la maggioranza ha presumibilmente torto, come sostiene un pensiero antidemocratico ed elitario che distingue nella società i migliori, una ristretta minoranza cui spetta assumere il governo e compiere le scelte, dai peggiori, la gran parte delle persone, destinate alla subalternità. La questione fondamentale è che in democrazia non esiste ragione e torto, ma diversità di idee, valutazioni e soluzioni. La maggioranza ha diritto di decidere cercando di coagulare il più ampio consenso e la maggiore condivisione, consapevole che la sua è una assunzione di responsabilità nei riguardi di tutti. Solo così le decisioni superano la dimensione della tutela del particolare e diventano perseguimento del bene comune. Se il criterio di giudizio è ragione / torto, la conclusione è che la minoranza, avendo torto, non ha nemmeno ragione di esistere, sono lecite instaurare la dittatura della maggioranza e la sua eliminazione anche fisica.
La democrazia ha bisogno della cultura e degli intellettuali. Alimentare le facoltà critiche e nutrire le coscienze individuali contro l’appiattimento non è un lusso ma un’esigenza vitale. Dobbiamo contrastare quanti cercano di allontanare da noi il dubbio e l’inquietudine, quanti vorrebbero la delega a pensare al posto nostro, quanti in nome dello stare in pace a curare i nostri affari e interessi vorrebbero privarci della coscienza e trasformarci da soggetti in oggetti.