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In occasione dell’8 marzo, giornata in cui si ricordano le lotte delle donne per il raggiungimento della parità dei diritti, il CIF ha promosso un incontro, presso la parrocchia di Santa Lucia, da un titolo dalle infinite declinazioni possibili: “Custodire l’Umano”. La presidente del CIF ha ceduto la parola per l’apertura dell’incontro a Laura, una donna Ucraina che da anni vive nel nostro paese, la sua emozione ha travolto tutti i presenti, l’appello per l'aiuto alla sua popolazione ha mozzato il fiato e bagnato lo sguardo di tutti. Ci ha portato diritti nell’aggressione che l’Ucraina sta patendo, a quel bisogno e a quella disperazione che non può lasciare indifferenti. Questa guerra è folle e disumana, sta distruggendo un popolo e lo sta rendendo profugo. A lei e a tutte le donne Ucraine è andato il nostro pensiero, a tutte le donne che lottano quotidianamente per non sentire calpestati i propri diritti e le propria dignità. Dignità è il termine che caratterizza le donne nei momenti di maggiore difficoltà, il nostro paese ha storie di donne forti che hanno superato drammi e periodi di grandi crisi. La donna setina è forte, decisa, che non teme mai il confronto, c’è una forza nelle donne ucraine in cui le donne setine facilmente si rispecchiano.

La seconda guerra mondiale e i suoi vissuti sono ancora un segno nel nostro paese e la follia della guerra è ancora scritta sui muri, le donne sono logiche e concrete e non potrebbero mai giustificare una guerra, MAI. Come si può conservare l’umano in un contesto come quello ucraino oggi? Era inevitabile che ci si soffermasse su quelle immagini che da giorni vediamo scorrere sin tv donne, madri, mogli in fuga nel tentativo di salvare i propri figli. Gli interventi che sono seguiti sembravano legati da un unico filo, si sono sfiorati e tenuti per mano. Si è parlato del custodire e coltivare, quello che nell’universo ci è stato donato, due termini semplici puliti, comprensibili, non so quanto consapevolmente, ma fortemente contemporanei e contestuali rispetto a ciò che si sta discutendo in questi giorni nel nostro paese, come conservare il nostro patrimonio naturale. Siamo in transito su questo mondo e dovrebbe essere nostro compito lasciarlo il più possibile sano, conservarlo e coltivarne le risorse senza deturparlo. Per poter custodire e conservare bisogna educare, educare alla pace, alla consapevolezza ed al rispetto dell’altro e dei contesti. Bisogna educare a non utilizzare l’aggressività come strumento di distruzione, educare a non abusare mai dei ruoli e delle funzioni che ricopriamo. Educare al rispetto delle differenze di opinioni e dell’ambiente. Educare alla pace prevede la capacità di accogliere il contraddittorio. La specie umana è tra le più distruttive dell’ecosistema, è la l’unica specie che riesce ad involvere pur avendo un sistema cognitivo in grado di far comprendere quanto la conservazione possa essere una risorsa. La specie che ha raggiunto la raffinatezza del linguaggio resta quella più pericolosa per i suoi simili e per l’ambiente.

Sono andata all’incontro con le donne del CIF per vicinanza ad alcune mie amiche ed ho scoperto una ricchezza ed una puntualità sulla contemporaneità dei temi trattati affascinante. Il CIF è presente sul territorio con consapevolezza e precisione. Ho molto apprezzato gli interventi, non che la mia valutazione valga qualcosa, ma riesco ancora a sorprendermi quando incontro il bello del mio paese nel mio paese, quando mi confronto con le donne, matrone nello spirito, forti nelle idee e sempre esecutive, pragmatiche. Le donne di Sezze sanno accogliere, gestire e guidare, questo ce lo raccontano le figure di spicco in ruoli strategicamente importanti che nel tempo sono riuscite a conquistare le donne setine. Conquistare perché se per un uomo la carriera è un iter fisiologico per le donne è una lotta tra mille ostacoli. Spero che le conosciate che non debba esser io a citarle. Il successo non si misura nel nostro paese con l’ostentazione, non ostentano né le donne, né gli uomini, si fa il proprio ed al meglio, è questo che ci ha reso eccellenze nel passato ed è questo che fa sì che i professionisti, usciti dal paese vengano riconosciuti, apprezzati e stimati tutti, uomini e donne. Ringrazio il CIF per il pomeriggio offerto tra stimoli e riflessioni. Ringrazio i relatori per la cura messa nei loro interventi. Spero che in futuro vi sia un maggior coinvolgimento della popolazione

 

 

Non entro nel merito dei diversi aspetti tecnici-urbanistici-ambientali della mozione contro la realizzazione di un impianto di compostaggio dei rifiuti a Sezze Scalo. Lo hanno fatto egregiamente e con dovizia di particolari i compagni e gli amici Consiglieri della minoranza, e in particolare Sergio Di Raimo e Serafino Di Palma. La mozione, rigettata dalla maggioranza che sostiene la Giunta Lucidi, è apparsa improvvida e priva di fondate ragioni, per cui, a mio parere, avrebbe bisogno di un ulteriore approfondimento e di buon senso. Occorre, preliminarmente, deporre le armi della polemica e dello scontro, spesso inficiate da interessi di parte e da pregiudizi ideologici, che a volte nascondono interessi di parte. Una pausa di riflessione, dunque, perché le mozioni consiliari non servono solo ad impedire che si faccia o non si faccia qualcosa, ma a individuare insieme, al di là delle reciproche appartenenze, la via migliore per la soluzione di un problema che riguarda il futuro della città. L'urto frontale può generare l'irrigidimento delle posizioni e il prevalere di istanze non rispondenti alla volontà degli elettori e all'interesse dei cittadini. Il confronto, invece, è il sale della democrazia. Se non adesso, quando sarà utile e opportuno fare i conti con l'ambiente, con la transizione ecologica, con la salvaguardia e la salute dei cittadini, con la cura e lo sviluppo della nostra agricoltura? La maggioranza consiliare, in estrema sintesi, sostiene la bontà dell'impianto di compostaggio a Sezze Scalo, per ragioni di convenienza economica e di risparmio futuro per la TARI. Le minoranze, invece, ritengono che la costruzione dell'impianto sia innaturale, improduttivo e insostenibile per i riscontri negativi e i danni che esso comporterebbe. Da un lato si fa ricorso al senso di  responsabilità di scelte coraggiose (neve neve ma non alla vigna mea) che comporta lo stare al  governo; dall'altro l'assenza di una visione e conoscenza del territorio e con il solo desiderio di mettere una bandierina su un'opera e di fare cassa. Non c'è dubbio che questa è l'ora delle scelte coraggiose, a volte apparentemente impopolari, ma è altrettanto vero che la difesa del suolo, della salute, la protezione delle vocazioni ambientali e agricole della nostra pianura, costituiscono un privilegio e una ricchezza unica e insostituibile a livello regionale e nazionale. E che non bisogna prendere in giro i giovani e fare bla-bla-bla quando si discute di ambiente. Non ho alcuna intenzione di giudicare e di condannare né una parte né l'altra. Mi limito a fare una proposta. Perché il Comune di Sezze non si fa promotore, come Comune più popoloso, di una Conferenza "istruttoria" di servizi con gli altri Comuni interessati alla questione e cioè Priverno, Pontinia, Sonnino, Sermoneta, Roccagorga, Maenza? Sarebbe l'occasione per discutere e concordare una linea univoca e che si potrebbe fare in 48 ore? Ci si confronterebbe poi, con la Provincia e la Regione Lazio, che sono per legge gli Enti supercomunali preposti alla questione dei rifiuti, al compostaggio, al  loro smaltimento e al trasferimento. Non è un tentativo pilatesco di gettare la palla in mezzo al campo ma il modo più corretto e più concreto per arrivare a una soluzione condivisa. E' infatti evidente che nessun piccolo Comune sarebbe in condizioni e in grado di attivare e rendere economico e conveniente un impianto di tali dimensioni, a causa della notevole quantità di rifiuti occorrente per un buon funzionamento, a meno che non lo si voglia destinare al servizio di altre città e territori. Sarebbe più corretto dire, allora, che si vuole fare cassa! E' altresì auspicabile che l'impianto non abbia un impatto con la popolazioni vicine e circostanti e che non ricada in superfici da sempre destinate alla agricoltura. Si dovrebbe, pertanto, individuare un'area industriale o artigianale, possibilmente ai confini con i Comuni interessati. La Conferenza costituirebbe, così, l'inizio di un nuovo metodo di consultazione e di confronto tra i Comuni Lepini , superando vecchi campanilismi che tanto hanno danneggiato, in passato, le nostre  piccole Municipalità. Provarci, non costa niente! E ripensarci, se appare necessario e utile, è segno di intelligenza politica e di rispetto della democrazia!

 

 

 

 

Si è  svolto nel pomeriggio dell'8 marzo presso una delle sale della Parrocchia di Santa Lucia in via Sedia del Papa l'evento promosso dal CIF di Sezze e coordinato da una delle socie Valentina Zeppieri. L'iniziativa proposta dall'associazione Nazionale dal titolo “Custodire l'Umano” è  stata declinata a Sezze con argomenti vicino al significato e all'importanza del ruolo della donna approfondendo un tema particolarmente sentito come quello del Conflitto in Ucraina. La riflessione di uno dei primi relatori,  Don Giovanni Grossi, parroco della struttura che ha ospitato l’evento, si è focalizzata sul significato del Custodire e del Coltivare. Entrambe i termini sono stati spunti di riflessione sulla necessità dell’impegno a salvaguardare quel patrimonio naturale che il signore ha donato all’uomo. La seconda relatrice l’Arch. Rita Palombi ha voluto riflettere sull’importanza di diffondere l’educazione alla cultura della pace come metodo pedagogico e come esercizio alla costruzione di ponti tra  varie culture dei popoli. L’educazione in rapporto alla figura femminile in ogni ambito del sociale per formare individui rispettosi del prossimo. L’intervento conclusivo e’ stato del Prof. Giancarlo Loffarelli il quale ha sottolineato l’importanza del significato delle parole e come la custodia dell’agire umano nelle relazioni che si praticano, possono trasformare i processi storici in maniera  irreversibile. Il ruolo di  collante a tutto il dibattito lo ha svolto la Presidente del CIF di Sezze, Alessandra Galant,i che ha espresso note di merito sull’importante iniziativa  del CIF nazionale e come il ruolo delle donne sia un elemento centrale per diffondere la cultura della cura e della pace. Presente anche una cittadina Ucraina che ha testimoniato il difficile momento che attraversa il suo paese. La Presidente ha annunciato anche la richiesta fatta all’Amministrazione Comunale per realizzare un Giardino della Memoria nei pressi della Parrocchia di Santa Lucia. Il Sindaco di Sezze, Dott. Lidano Lucidi, con la metafora dell’acqua come vita ha paragonato la forza genitrice della donna ed ha invitato l’Associazione a partecipare alla giornata di riconsegna del lago mole Muti al Comune di Sezze. Presente anche l’Assessora Dolores Fernandez.

 

 

 

Dall’inizio dell’anno i furti denunciati a Sezze sono meno di 20, un numero maggiore rispetto agli ultimi due anni (probabilmente condizionati anche in queste statistiche dalla Pandemia) ma in linea con gli anni precedenti. A moltiplicarsi a dismisura nell’ultimo periodo però sono state gli allarmi, molto dei quali si stanno rivelando infondati. La situazione però sta sfuggendo di mano. Ieri sera uno degli episodi più gravi denunciato. Un uomo è stato inseguito, speronato e picchiato per strada mentre si recava in un distributore per comprare sigarette. Il fattaccio è avvenuto in zona Colli. Gli aggressori sono stati identificati e denunciati. I Militari dell’Arma stanno facendo l’impossibile per arginare un fenomeno che sta generando paura tra i cittadini. Ma è necessaria la collaborazione da parte di tutti, evitando di generare caos e maggiore disordine.

 

Sinistra Italiana di Sezze interviene nel merito dei rifiuti urbani di Sezze. Per Michel Cadario, portavoce del movimento politico, bisogna coinvolgere la città e soprattutto occorre partire dalla base dei problemi. Al contrario, e lo studio di fattibilità dell'impianto di compostaggio ne è un esempio, si ragiona a valle e non a monte dei problemi.  "La gestione dei rifiuti a Sezze  - afferma sinistra Italiana di sezze - deve essere rimodulata dall’inizio. L’amministrazione ha il dovere di coinvolgere i cittadini in processi decisionali  che determinano cambiamenti fortemente impattanti per la vita quotidiana della città. Fino ad oggi le scelte della politica locale hanno operato troppo spesso in maniera unilaterale. Con risultati pessimi, senza riuscire a prendere provvedimenti che tengano conto delle reali esigenze dei cittadini. Questo processo va cambiato. Ciò può avvenire solo dopo aver coinvolto la città nei processi decisionali. Attraverso l’ascolto ed il confronto. Prima di progettare un centro di compostaggio è necessario portare alla luce la reale situazione del ciclo dei rifiuti a Sezze. Sezze ha bisogno di cambiamento e il primo vero segnale di evoluzione deve essere compiuto dall’amministrazione stessa, coinvolgendo attivamente coloro che quotidianamente vivono i disagi legati alla cattiva gestione dei rifiuti. I cittadini non possono continuare ad avere un ruolo marginale nei processi decisionali. Le scelte fatte nella questione rifiuti sono sempre state frutto di un'errata lettura del senso, del valore e della morale politica. Basti pensare che SPL è il frutto avvelenato delle scelte operate dalle precedenti maggioranze i cui consiglieri  comunali spesso hanno usato la partecipata come bacino di scambio di voti. Generando un sistema basato sul clientelismo più becero.  Promesse di lavoro, in cambio di un cospicuo bacino di voti. Così è stato anche per il servizio civile. La proposta dell’apertura di un centro di compostaggio - aggiunge Cadario -  non ha fatto altro che distogliere l’attenzione dal vero problema dei rifiuti, mai rimossi dalle campagne e dalle strade del centro storico. Prima di discutere sulla fattibilità o meno di grandi opere bisogna partire dalla base dei problemi, iniziando dall’educazione alla raccolta differenziata fino ad arrivare alla sensibilizzazione  dei cittadini sanzionando i comportamenti errati. Solo dopo aver raggiunto valori sostenibili di raccolta differenziata, oggi sotto il 40%, sarà possibile discutere, dati alla mano, della reale necessità di una nuova struttura di compostaggio valutandone l’effettiva necessita anche in considerazioni dell’impiantistica già presente sul territorio limitrofo".

 

 

Ancora furti a Sezze. Non si ferma l’escalation che ormai dura da diverse settimane in maniera sistematica. Questa notte colpite le zone di Collemeso, Casali e Quarto La Macchia. Anche in pianura sono stati denunciati casi di furti così come nella zona di Suso. Praticamente tutto il territorio di Sezze è attenzionato in quanto non era mai successo in passato che fosse denunciata una serie di furti così in successione e su tutto il Comune di Sezze. In aula consiliare nei giorni scorsi, il primo cittadino Lidano Lucidi, ha invitato i cittadini a segnalare alle forze dell’ordine movimenti sospetti, chiedendo alla comunità di evitare di scrivere sui social e su gruppi come “Sei di Sezze se” per evitare allarmismo e intralciare il lavoro dei Carabinieri.

 

 

Domenica 13 marzo il Partito Democratico di Sezze eleggerà il suo nuovo segretario. I dem setini vanno a congresso dopo la batosta delle elezioni amministrative di ottobre, una debacle senza precedenti che ha visto il maggior partito della città scivolare ad un misero 10.43 % delle preferenze rispetto al 24,20 % di quattro anni prima e al 34.91 % del 2012. In sostanza in10 anni il partito democratico di Sezze ha perso oltre 3600 voti, passando da 4.843 a 1162 preferenze. Il calo delle percentuali è corrisposto al distacco dei vertici di partito dalle questioni reali e quotidiane della comunità. Quello che rappresentava la casa comune del popolo, nel corso degli anni, è diventato un circolo chiuso, quasi un club, dove la tessera di partito ha completamente sostituto la discussione, il confronto ed il vero dibattito. Il partito, nonostante gli sforzi di giovani che si sono rimboccati le maniche, è diventato un soggetto alieno, poco credibile, scarsamente inclusivo e senza aperture verso la città e i suoi bisogni. Un contenitore chiuso ermeticamente e che ha saputo però sfruttare comunque la cosiddetta "appartenenza" ad una idea di partito tradizionalmente forte in città. Si spera, quindi, che il congresso di domenica sia un nuovo inizio per i democratici setini. Si spera che il Pd volti definitivamente pagina e che dal dibattito esca un partito rinnovato nella forma e nella sostanza. Sarà il congresso delle tessere o sarà il congresso dei contenuti e della svolta? Sarà un congresso che vuole rimettersi in marcia per ricucire un tessuto ormai sfilacciato o sarà un nuovo altare su cui posizionare bandierine? Vedremo, nel frattempo la comunità setina ha dimostrato di non venire dalla montagna del sapone e di saper leggere meglio di altri i cambiamenti in atto. Anche recentemente il partito non è intervenuto in nessuna discussione a nessun livello su tematiche amministrative importanti. Non sappiamo ad esempio quale sia la sua idea rispetto all'impianto di compostaggio o su altri temi che riguardano la qualità della città. Il Pd non ha avuto alcuna voce e figura tra gli assenti nel dibattito cittadino. La linea partito allora sarà quella espressa dai consiglieri del pd o qualcuno pensa ad altro? Ad oggi le uniche candidature alla carica di segretario sono quelle di Luigi De Angelis e Francesca Barbati. Vorremmo che il nuovo segretario sia espressione di una pluralità di soggetti e non di correnti interne contrapposte. Certo è che il congresso segnerà uno spartiacque definitivo.

 

 

 

CONGRESSO PD SEZZE.

Il programma di DOMENICA 13 MARZO 2022 sarà il seguente:

- Ore 10:00 insediamento ufficio presidenza;

- dalle ore 10:30 alle 13:00 presentazione delle due mozioni congressuali e dibattito ;

- dalle ore 15:00 alle ore 20:00 votazione.

Possono votare tutti gli iscritti al PD del 2021 e quelli  che  rinnovano, al momento del voto, l’iscrizione nel 2020.

 

 

 

L’assessore Lola Fernandez è stata designata quale rappresentante del Comune di Sezze del Consorzio Industriale del Lazio. La nomina è stata firmata dal sindaco Lidano Lucidi tramite decreto sindacale così come previsto dalla deliberazione di Consiglio Comunale n. 25 del 28/12/2021. Nel decreto si legge: “Lola Fernandez già componente della Giunta Comunale con deleghe Attività Produttive – Sviluppo Locale – Innovazione – Finanziamenti Pubblici - Politiche del Lavoro, è in possesso di specifiche competenze tecniche e amministrative per studi compiuti e per funzioni presso aziende pubbliche o private”. Il Consorzio è un organismo intermedio di gestione delle risorse regionali, comunitarie e del Recovery Fund, punta ad un'attenta ricerca di investitori nazionali ed esteri, con la promozione internazionale delle opportunità di investimento nell'economia del territorio e la valorizzazione delle realtà produttive anche di piccola e media impresa. In modo particolare punta alla riqualificazione delle aree industriali dismesse, la logistica e la valorizzazione dell'ambiente.

 

Dare a Cesare quel che è di Cesare. Soprattutto quando i frutti sono di un seme piantato in passato. L'opposizione consiliare di Sezze parla del caso Radiologia presso la Casa della Salute di Sezze. Caso esploso alla cronaca a seguito di un macchinario imballato e chiuso in una stanza da oltre un anno. I gruppi consiliari di opposizione auspicano che a breve il servizio venga ripristinato e ne riportano la cronistoria di quanto avvenuto.

"Giusto l'interessamento di tutte le forze politiche in campo quando il tema è l'offerta sanitaria. Però i fatti vanno ricostruiti per bene e la verità deve fare da padrone: il crollo di una parte del vecchio ospedale di Sezze, avvenuto nel 2015, fece rimanere l'offerta sanitaria setina priva del servizio di radiologia. Nel dicembre 2019 la capigruppo presieduta dall'allora Presidente del Consiglio Comunale  - continua la nota - diete l'input per un percorso di ripristino del servizio ( parteciparono alla capigruppo i vertici della Asl Direttore Sanitario e Direttore di dipartimento ) , input appoggiato da maggioranza e opposizione dell'epoca e percorso che sfociò nell'arrivo di un macchinario mobile di radiologia. La pandemia scoppiata nei mesi successivi ne bloccò la messa in funzione ma oggi sappiamo che, viste le diverse sollecitazioni arrivate da più parti, ufficiali e non, la ASL sta provvedendo agli ultimi interventi tecnici per la messa in funzione dell'apparecchio radiologico. Ringraziamo, quindi, la ASL che si sta, giustamente, adoperando per dare continuità al percorso iniziato a fine 2019 nella speranza che nessuno voglio mistificare i fatti e mettere una stelletta nella propria giacca. Confidiamo  - affermano i consiglieri Di Raimo, Uscimenti, Di Palma, Ferrazzoli, Quattrini e Briciu - che nei prossimi giorni il servizio venga ripristinato".

 

Stretta sull'evasione fiscale. Lo annuncia il sindaco di Sezze in un comunicato stampa. L'evasione definita una piaga. 

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“In campagna elettorale avevamo in più occasioni sottolineato come tra le priorità dell’amministrazione ci sarebbe stata la lotta all’evasione fiscale, soprattutto quella sulla tassa sui rifiuti. Fin dalle prime settimane dopo il nostro insediamento abbiamo lavorato per questo scopo e, attraverso l’incrocio tra le banche dati, sono emerse migliaia di posizioni sospette sulle quali abbiamo prestato una grande attenzione, come devono fare amministratori che puntano al bene della comunità e al rispetto delle regole. Parliamo di evasori totali, non di persone che semplicemente non hanno pagato. Parliamo di utenti completamente sconosciuti alla TARI, utenti che non pagano ma che buttano l’immondizia, spesso anche in modo non corretto, considerata la loro posizione, aumentando i disagi alla città, in barba a chi le tasse le paga e a chi si impegna da anni a fare una raccolta differenziata corretta. In alcuni casi, all’interno di questa lunga lista, potrebbero annidarsi contratti di affitto irregolari, affitti in nero. Nelle prossime settimane partiranno i primi avvisi di accertamento. Lasciamo comunque un margine a chi vorrà regolarizzare la propria posizione: gli uffici della Servizi Pubblici Locali sono come sempre a disposizione della cittadinanza. Come amministrazione ci sentiamo in obbligo di lanciare questo appello prima che partano gli avvisi di accertamento. Un invito caloroso perché su questo tema andremo dritti senza alcun ripensamento. Riteniamo che l’evasione sia una piaga perché chi usufruisce dei servizi dovrebbe pagarli, in particolare quello sui rifiuti. Dall’analisi dei dati non è solo il centro storico ad essere interessato, ma tutto il territorio comunale, quindi il problema è particolarmente serio ed è con serietà che abbiamo deciso di affrontarlo e di risolverlo. Quando abbiamo parlato di cambiamento ci riferivamo anche a questo, far pagare tutti per poter avere servizi migliori e poter ridurre il carico tributario sui cittadini onesti. Rispetto alla delicata questione dei rifiuti, questo rappresenta un altro pezzo del quadro complessivo, oltre alla chiusura del ciclo, per creare ricchezza, aumento della raccolta differenziata, regolamento ambientale per elevare multe e far pagare le tasse a chi usufruisce i servizi alle spalle dei cittadini che con tante difficoltà pagano”.
Lidano Lucidi
Sindaco di Sezze

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