In occasione dell’8 marzo, giornata in cui si ricordano le lotte delle donne per il raggiungimento della parità dei diritti, il CIF ha promosso un incontro, presso la parrocchia di Santa Lucia, da un titolo dalle infinite declinazioni possibili: “Custodire l’Umano”. La presidente del CIF ha ceduto la parola per l’apertura dell’incontro a Laura, una donna Ucraina che da anni vive nel nostro paese, la sua emozione ha travolto tutti i presenti, l’appello per l'aiuto alla sua popolazione ha mozzato il fiato e bagnato lo sguardo di tutti. Ci ha portato diritti nell’aggressione che l’Ucraina sta patendo, a quel bisogno e a quella disperazione che non può lasciare indifferenti. Questa guerra è folle e disumana, sta distruggendo un popolo e lo sta rendendo profugo. A lei e a tutte le donne Ucraine è andato il nostro pensiero, a tutte le donne che lottano quotidianamente per non sentire calpestati i propri diritti e le propria dignità. Dignità è il termine che caratterizza le donne nei momenti di maggiore difficoltà, il nostro paese ha storie di donne forti che hanno superato drammi e periodi di grandi crisi. La donna setina è forte, decisa, che non teme mai il confronto, c’è una forza nelle donne ucraine in cui le donne setine facilmente si rispecchiano.
La seconda guerra mondiale e i suoi vissuti sono ancora un segno nel nostro paese e la follia della guerra è ancora scritta sui muri, le donne sono logiche e concrete e non potrebbero mai giustificare una guerra, MAI. Come si può conservare l’umano in un contesto come quello ucraino oggi? Era inevitabile che ci si soffermasse su quelle immagini che da giorni vediamo scorrere sin tv donne, madri, mogli in fuga nel tentativo di salvare i propri figli. Gli interventi che sono seguiti sembravano legati da un unico filo, si sono sfiorati e tenuti per mano. Si è parlato del custodire e coltivare, quello che nell’universo ci è stato donato, due termini semplici puliti, comprensibili, non so quanto consapevolmente, ma fortemente contemporanei e contestuali rispetto a ciò che si sta discutendo in questi giorni nel nostro paese, come conservare il nostro patrimonio naturale. Siamo in transito su questo mondo e dovrebbe essere nostro compito lasciarlo il più possibile sano, conservarlo e coltivarne le risorse senza deturparlo. Per poter custodire e conservare bisogna educare, educare alla pace, alla consapevolezza ed al rispetto dell’altro e dei contesti. Bisogna educare a non utilizzare l’aggressività come strumento di distruzione, educare a non abusare mai dei ruoli e delle funzioni che ricopriamo. Educare al rispetto delle differenze di opinioni e dell’ambiente. Educare alla pace prevede la capacità di accogliere il contraddittorio. La specie umana è tra le più distruttive dell’ecosistema, è la l’unica specie che riesce ad involvere pur avendo un sistema cognitivo in grado di far comprendere quanto la conservazione possa essere una risorsa. La specie che ha raggiunto la raffinatezza del linguaggio resta quella più pericolosa per i suoi simili e per l’ambiente.
Sono andata all’incontro con le donne del CIF per vicinanza ad alcune mie amiche ed ho scoperto una ricchezza ed una puntualità sulla contemporaneità dei temi trattati affascinante. Il CIF è presente sul territorio con consapevolezza e precisione. Ho molto apprezzato gli interventi, non che la mia valutazione valga qualcosa, ma riesco ancora a sorprendermi quando incontro il bello del mio paese nel mio paese, quando mi confronto con le donne, matrone nello spirito, forti nelle idee e sempre esecutive, pragmatiche. Le donne di Sezze sanno accogliere, gestire e guidare, questo ce lo raccontano le figure di spicco in ruoli strategicamente importanti che nel tempo sono riuscite a conquistare le donne setine. Conquistare perché se per un uomo la carriera è un iter fisiologico per le donne è una lotta tra mille ostacoli. Spero che le conosciate che non debba esser io a citarle. Il successo non si misura nel nostro paese con l’ostentazione, non ostentano né le donne, né gli uomini, si fa il proprio ed al meglio, è questo che ci ha reso eccellenze nel passato ed è questo che fa sì che i professionisti, usciti dal paese vengano riconosciuti, apprezzati e stimati tutti, uomini e donne. Ringrazio il CIF per il pomeriggio offerto tra stimoli e riflessioni. Ringrazio i relatori per la cura messa nei loro interventi. Spero che in futuro vi sia un maggior coinvolgimento della popolazione
Per l'impianto di compostaggio serve urgentemente una Conferenza di servizi
Scritto da Vincenzo Mattei
Non entro nel merito dei diversi aspetti tecnici-urbanistici-ambientali
Si è svolto nel pomeriggio dell'8 marzo presso una delle sale della Parrocchia di Santa Lucia in via Sedia del Papa l'evento promosso dal CIF di Sezze e coordinato da una delle socie Valentina Zeppieri. L'iniziativa proposta dall'associazione Nazionale dal titolo “Custodire l'Umano” è stata declinata a Sezze con argomenti vicino al significato e all'importanza del ruolo della donna approfondendo un tema particolarmente sentito come quello del Conflitto in Ucraina. La riflessione di uno dei primi relatori, Don Giovanni Grossi, parroco della struttura che ha ospitato l’evento, si è focalizzata sul significato del Custodire e del Coltivare. Entrambe i termini sono stati spunti di riflessione sulla necessità dell’impegno a salvaguardare quel patrimonio naturale che il signore ha donato all’uomo. La seconda relatrice l’Arch. Rita Palombi ha voluto riflettere sull’importanza di diffondere l’educazione alla cultura della pace come metodo pedagogico e come esercizio alla costruzione di ponti tra varie culture dei popoli. L’educazione in rapporto alla figura femminile in ogni ambito del sociale per formare individui rispettosi del prossimo. L’intervento conclusivo e’ stato del Prof. Giancarlo Loffarelli il quale ha sottolineato l’importanza del significato delle parole e come la custodia dell’agire umano nelle relazioni che si praticano, possono trasformare i processi storici in maniera irreversibile. Il ruolo di collante a tutto il dibattito lo ha svolto la Presidente del CIF di Sezze, Alessandra Galant,i che ha espresso note di merito sull’importante iniziativa del CIF nazionale e come il ruolo delle donne sia un elemento centrale per diffondere la cultura della cura e della pace. Presente anche una cittadina Ucraina che ha testimoniato il difficile momento che attraversa il suo paese. La Presidente ha annunciato anche la richiesta fatta all’Amministrazione Comunale per realizzare un Giardino della Memoria nei pressi della Parrocchia di Santa Lucia. Il Sindaco di Sezze, Dott. Lidano Lucidi, con la metafora dell’acqua come vita ha paragonato la forza genitrice della donna ed ha invitato l’Associazione a partecipare alla giornata di riconsegna del lago mole Muti al Comune di Sezze. Presente anche l’Assessora Dolores Fernandez.
Dall’inizio dell’anno i furti denunciati a Sezze sono meno di 20, un numero maggiore rispetto agli ultimi due anni (probabilmente condizionati anche in queste statistiche dalla Pandemia) ma in linea con gli anni precedenti. A moltiplicarsi a dismisura nell’ultimo periodo però sono state gli allarmi, molto dei quali si stanno rivelando infondati. La situazione però sta sfuggendo di mano. Ieri sera uno degli episodi più gravi denunciato. Un uomo è stato inseguito, speronato e picchiato per strada mentre si recava in un distributore per comprare sigarette. Il fattaccio è avvenuto in zona Colli. Gli aggressori sono stati identificati e denunciati. I Militari dell’Arma stanno facendo l’impossibile per arginare un fenomeno che sta generando paura tra i cittadini. Ma è necessaria la collaborazione da parte di tutti, evitando di generare caos e maggiore disordine.
Sinistra Italiana di Sezze interviene nel merito dei rifiuti urbani di Sezze. Per Michel Cadario, portavoce del movimento politico, bisogna coinvolgere la città e soprattutto occorre partire dalla base dei problemi. Al contrario, e lo studio di fattibilità dell'impianto di compostaggio ne è un esempio, si ragiona a valle e non a monte dei problemi. "La gestione dei rifiuti a Sezze - afferma sinistra Italiana di sezze - deve essere rimodulata dall’inizio. L’amministrazione ha il dovere di coinvolgere i cittadini in processi decisionali che determinano cambiamenti fortemente impattanti per la vita quotidiana della città. Fino ad oggi le scelte della politica locale hanno operato troppo spesso in maniera unilaterale. Con risultati pessimi, senza riuscire a prendere provvedimenti che tengano conto delle reali esigenze dei cittadini. Questo processo va cambiato. Ciò può avvenire solo dopo aver coinvolto la città nei processi decisionali. Attraverso l’ascolto ed il confronto. Prima di progettare un centro di compostaggio è necessario portare alla luce la reale situazione del ciclo dei rifiuti a Sezze. Sezze ha bisogno di cambiamento e il primo vero segnale di evoluzione deve essere compiuto dall’amministrazione stessa, coinvolgendo attivamente coloro che quotidianamente vivono i disagi legati alla cattiva gestione dei rifiuti. I cittadini non possono continuare ad avere un ruolo marginale nei processi decisionali. Le scelte fatte nella questione rifiuti sono sempre state frutto di un'errata lettura del senso, del valore e della morale politica. Basti pensare che SPL è il frutto avvelenato delle scelte operate dalle precedenti maggioranze i cui consiglieri comunali spesso hanno usato la partecipata come bacino di scambio di voti. Generando un sistema basato sul clientelismo più becero. Promesse di lavoro, in cambio di un cospicuo bacino di voti. Così è stato anche per il servizio civile. La proposta dell’apertura di un centro di compostaggio - aggiunge Cadario - non ha fatto altro che distogliere l’attenzione dal vero problema dei rifiuti, mai rimossi dalle campagne e dalle strade del centro storico. Prima di discutere sulla fattibilità o meno di grandi opere bisogna partire dalla base dei problemi, iniziando dall’educazione alla raccolta differenziata fino ad arrivare alla sensibilizzazione dei cittadini sanzionando i comportamenti errati. Solo dopo aver raggiunto valori sostenibili di raccolta differenziata, oggi sotto il 40%, sarà possibile discutere, dati alla mano, della reale necessità di una nuova struttura di compostaggio valutandone l’effettiva necessita anche in considerazioni dell’impiantistica già presente sul territorio limitrofo".
Ancora furti a Sezze. Non si ferma l’escalation che ormai dura da diverse settimane in maniera sistematica. Questa notte colpite le zone di Collemeso, Casali e Quarto La Macchia. Anche in pianura sono stati denunciati casi di furti così come nella zona di Suso. Praticamente tutto il territorio di Sezze è attenzionato in quanto non era mai successo in passato che fosse denunciata una serie di furti così in successione e su tutto il Comune di Sezze. In aula consiliare nei giorni scorsi, il primo cittadino Lidano Lucidi, ha invitato i cittadini a segnalare alle forze dell’ordine movimenti sospetti, chiedendo alla comunità di evitare di scrivere sui social e su gruppi come “Sei di Sezze se” per evitare allarmismo e intralciare il lavoro dei Carabinieri.
Domenica 13 marzo il Partito Democratico di Sezze eleggerà il suo nuovo segretario. I dem setini vanno a congresso dopo la batosta delle elezioni amministrative di ottobre, una debacle senza precedenti che ha visto il maggior partito della città scivolare ad un misero 10.43 % delle preferenze rispetto al 24,20 % di quattro anni prima e al 34.91 % del 2012. In sostanza in10 anni il partito democratico di Sezze ha perso oltre 3600 voti, passando da 4.843 a 1162 preferenze. Il calo delle percentuali è corrisposto al distacco dei vertici di partito dalle questioni reali e quotidiane della comunità. Quello che rappresentava la casa comune del popolo, nel corso degli anni, è diventato un circolo chiuso, quasi un club, dove la tessera di partito ha completamente sostituto la discussione, il confronto ed il vero dibattito. Il partito, nonostante gli sforzi di giovani che si sono rimboccati le maniche, è diventato un soggetto alieno, poco credibile, scarsamente inclusivo e senza aperture verso la città e i suoi bisogni. Un contenitore chiuso ermeticamente e che ha saputo però sfruttare comunque la cosiddetta "appartenenza" ad una idea di partito tradizionalmente forte in città. Si spera, quindi, che il congresso di domenica sia un nuovo inizio per i democratici setini. Si spera che il Pd volti definitivamente pagina e che dal dibattito esca un partito rinnovato nella forma e nella sostanza. Sarà il congresso delle tessere o sarà il congresso dei contenuti e della svolta? Sarà un congresso che vuole rimettersi in marcia per ricucire un tessuto ormai sfilacciato o sarà un nuovo altare su cui posizionare bandierine? Vedremo, nel frattempo la comunità setina ha dimostrato di non venire dalla montagna del sapone e di saper leggere meglio di altri i cambiamenti in atto. Anche recentemente il partito non è intervenuto in nessuna discussione a nessun livello su tematiche amministrative importanti. Non sappiamo ad esempio quale sia la sua idea rispetto all'impianto di compostaggio o su altri temi che riguardano la qualità della città. Il Pd non ha avuto alcuna voce e figura tra gli assenti nel dibattito cittadino. La linea partito allora sarà quella espressa dai consiglieri del pd o qualcuno pensa ad altro? Ad oggi le uniche candidature alla carica di segretario sono quelle di Luigi De Angelis e Francesca Barbati. Vorremmo che il nuovo segretario sia espressione di una pluralità di soggetti e non di correnti interne contrapposte. Certo è che il congresso segnerà uno spartiacque definitivo.
CONGRESSO PD SEZZE.
Il programma di DOMENICA 13 MARZO 2022 sarà il seguente:
- Ore 10:00 insediamento ufficio presidenza;
- dalle ore 10:30 alle 13:00 presentazione delle due mozioni congressuali e dibattito ;
- dalle ore 15:00 alle ore 20:00 votazione.
Possono votare tutti gli iscritti al PD del 2021 e quelli che rinnovano, al momento del voto, l’iscrizione nel 2020.
L’assessore Lola Fernandez è stata designata quale rappresentante del Comune di Sezze del Consorzio Industriale del Lazio. La nomina è stata firmata dal sindaco Lidano Lucidi tramite decreto sindacale così come previsto dalla deliberazione di Consiglio Comunale n. 25 del 28/12/2021. Nel decreto si legge: “Lola Fernandez già componente della Giunta Comunale con deleghe Attività Produttive – Sviluppo Locale – Innovazione – Finanziamenti Pubblici - Politiche del Lavoro, è in possesso di specifiche competenze tecniche e amministrative per studi compiuti e per funzioni presso aziende pubbliche o private”. Il Consorzio è un organismo intermedio di gestione delle risorse regionali, comunitarie e del Recovery Fund, punta ad un'attenta ricerca di investitori nazionali ed esteri, con la promozione internazionale delle opportunità di investimento nell'economia del territorio e la valorizzazione delle realtà produttive anche di piccola e media impresa. In modo particolare punta alla riqualificazione delle aree industriali dismesse, la logistica e la valorizzazione dell'ambiente.
Dare a Cesare quel che è di Cesare. Soprattutto quando i frutti sono di un seme piantato in passato. L'opposizione consiliare di Sezze parla del caso Radiologia presso la Casa della Salute di Sezze. Caso esploso alla cronaca a seguito di un macchinario imballato e chiuso in una stanza da oltre un anno. I gruppi consiliari di opposizione auspicano che a breve il servizio venga ripristinato e ne riportano la cronistoria di quanto avvenuto.
"Giusto l'interessamento di tutte le forze politiche in campo quando il tema è l'offerta sanitaria. Però i fatti vanno ricostruiti per bene e la verità deve fare da padrone: il crollo di una parte del vecchio ospedale di Sezze, avvenuto nel 2015, fece rimanere l'offerta sanitaria setina priva del servizio di radiologia. Nel dicembre 2019 la capigruppo presieduta dall'allora Presidente del Consiglio Comunale - continua la nota - diete l'input per un percorso di ripristino del servizio ( parteciparono alla capigruppo i vertici della Asl Direttore Sanitario e Direttore di dipartimento ) , input appoggiato da maggioranza e opposizione dell'epoca e percorso che sfociò nell'arrivo di un macchinario mobile di radiologia. La pandemia scoppiata nei mesi successivi ne bloccò la messa in funzione ma oggi sappiamo che, viste le diverse sollecitazioni arrivate da più parti, ufficiali e non, la ASL sta provvedendo agli ultimi interventi tecnici per la messa in funzione dell'apparecchio radiologico. Ringraziamo, quindi, la ASL che si sta, giustamente, adoperando per dare continuità al percorso iniziato a fine 2019 nella speranza che nessuno voglio mistificare i fatti e mettere una stelletta nella propria giacca. Confidiamo - affermano i consiglieri Di Raimo, Uscimenti, Di Palma, Ferrazzoli, Quattrini e Briciu - che nei prossimi giorni il servizio venga ripristinato".
Stretta sull'evasione fiscale. Lo annuncia il sindaco di Sezze in un comunicato stampa. L'evasione definita una piaga.
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“In campagna elettorale avevamo in più occasioni sottolineato come tra le priorità dell’amministrazione ci sarebbe stata la lotta all’evasione fiscale, soprattutto quella sulla tassa sui rifiuti. Fin dalle prime settimane dopo il nostro insediamento abbiamo lavorato per questo scopo e, attraverso l’incrocio tra le banche dati, sono emerse migliaia di posizioni sospette sulle quali abbiamo prestato una grande attenzione, come devono fare amministratori che puntano al bene della comunità e al rispetto delle regole. Parliamo di evasori totali, non di persone che semplicemente non hanno pagato. Parliamo di utenti completamente sconosciuti alla TARI, utenti che non pagano ma che buttano l’immondizia, spesso anche in modo non corretto, considerata la loro posizione, aumentando i disagi alla città, in barba a chi le tasse le paga e a chi si impegna da anni a fare una raccolta differenziata corretta. In alcuni casi, all’interno di questa lunga lista, potrebbero annidarsi contratti di affitto irregolari, affitti in nero. Nelle prossime settimane partiranno i primi avvisi di accertamento. Lasciamo comunque un margine a chi vorrà regolarizzare la propria posizione: gli uffici della Servizi Pubblici Locali sono come sempre a disposizione della cittadinanza. Come amministrazione ci sentiamo in obbligo di lanciare questo appello prima che partano gli avvisi di accertamento. Un invito caloroso perché su questo tema andremo dritti senza alcun ripensamento. Riteniamo che l’evasione sia una piaga perché chi usufruisce dei servizi dovrebbe pagarli, in particolare quello sui rifiuti. Dall’analisi dei dati non è solo il centro storico ad essere interessato, ma tutto il territorio comunale, quindi il problema è particolarmente serio ed è con serietà che abbiamo deciso di affrontarlo e di risolverlo. Quando abbiamo parlato di cambiamento ci riferivamo anche a questo, far pagare tutti per poter avere servizi migliori e poter ridurre il carico tributario sui cittadini onesti. Rispetto alla delicata questione dei rifiuti, questo rappresenta un altro pezzo del quadro complessivo, oltre alla chiusura del ciclo, per creare ricchezza, aumento della raccolta differenziata, regolamento ambientale per elevare multe e far pagare le tasse a chi usufruisce i servizi alle spalle dei cittadini che con tante difficoltà pagano”.
Lidano Lucidi
Sindaco di Sezze
Altro...
“Questo paese, dove sono nato, ho creduto per molto tempo che fosse tutto il mondo".
-La luna e i falò- Cesare Pavese
Da giorni si discute sui social, sulla stampa e nelle stanze dell’amministrazione comunale di un evento, più che dell’idea in sé “di un fatto”. Il fatto riguarda la delibera pubblicata sull’albo pretorio del Comune, precisamente delibera n.33 in data 11/02/2022 che recita: “approvazione studio di fattibilità tecnica ed economica realizzazione impianto Compostaggio, immediata fattibilità - si, soggetta a ratifica - no.”. Il tutto senza nessun passaggio in consiglio comunale.
Uno studio di fattibilità per collocare sul territorio agricolo del nostro paese un bel impianto di compostaggio dei rifiuti urbani, per capirci quello che nella raccolta chiamiamo l’umido. La discussione potrebbe apparire pretestuosa, considerando l’argomento e stando a quanto ci lamentiamo dell’immondizia. I rifiuti però, in Italia, sono un affare tanto grande, quanto delicato, che supera di gran lunga le nostre lamentele e la nostra raffinata raccolta differenziata. La semplicità e la faciloneria con cui si è affrontato la risoluzione del problema nel nostro paese dimostra quanta ingenua buonafede ci attraversi e quanto la corsa ai finanziamenti può divenire un fattore di rischio per la sicurezza. Una decisione così importante in grado di modificare l’area dove potrebbe, dovrebbe, esser posto un impianto del genere non può non esser discussa in consiglio comunale prima dell’invio al ministero. Questo mancato passaggio mina le fondamenta dei principi democratici della nostra costituzione, non è una cosina da nulla, è una questione serissima, soprattutto alla luce del fatto che la maggioranza non teme mai di non veder approvata una sua proposta, avendo in consiglio l’assoluta maggioranza numerica. L’unica cosa che potrebbe accadere in un confronto con l’opposizione è che ci sia la possibilità per i cittadini, che vogliono farsi una loro idea, di seguire in tempo reale i processi decisionali. Un confronto dovuto al paese ed ai principi democratici, perché evitarlo? O meglio farlo a giochi fatti, perché era prevedibile che l’opposizione ne chiedesse lumi. Così accade e l’opposizione ne chiede, in consiglio comunale, l’immediato ritiro adducendo motivazioni ed osservazioni sul sito individuato, l’impatto ambientale sulle colture e sulla popolazione, ma la discussione prende percorsi scissi e in fine la maggioranza vota compatta il NO al ritiro della delibera.
Ora dei fatti ne avete letto quasi tutti, occupazione delle stanze del comune da parte dell’opposizione e visite di supporto alla protesta, tra cui la mia, di molti cittadini e gruppi politici e associazioni ed è a questo punto che si cerca di minare un altro principio che è la libertà di espressione. Tutte le persone che si sono espresse a sfavore di questa scelta si sono ritrovate appellate in mille modi e nessuno garbato, ma anche questo ci può stare in un contraddittorio, se non supera il limite, è parte della libertà d’espressione. La questione ora non riguarda solo l’amministrazione in sé, ma il poco interesse dimostrato da molti cittadini circa quel che sta accadendo alla gestione del nostro territorio. Il voto è un’espressione di preferenza, una scelta libera e civile, che va rispettata, ma credo vi sia un errore di fondo, la nostra storia recente e passata ci ha regalato delle dure lezioni a tal proposito, fidarsi ad occhi bendati ci ha portato al declino totale. Abbiamo raggiunto il picco e forse ci siamo destati per qualche secondo, dopo l’intervento della magistratura e le rivelazioni da cui siamo stati travolti e che hanno fortemente contribuito, correttamente, al cambio politico del governo del paese. Votare non è l’unico atto a cui il cittadino è chiamato, ma sua è anche la responsabilità, oltre la libertà, di esprimersi circa le scelte che le amministrazioni mettono in campo, dobbiamo come cittadini esser presenti, vigili e partecipi, per non lamentarci solo a “mostri” già realizzati, per tutti ricordo l’anfiteatro, così come ricordo una diversa risoluzione per il muro della terra a Santa Maria. Ci sono metamorfosi che non possono avvenire se non si è parte attiva del cambiamento.
Questi due eventi e la loro risoluzione dimostrano l’effetto dell’assenza e della presenza civile dei cittadini sulle scelte amministrative. Vero che vi è un’opposizione che dovrebbe assolvere a questo compito, ma questo è anche un compito che non può esser totalmente delegato, come la nostra storia ci ricorda. Il mio intento è quello di coinvolgervi nella decisone da prendere per ciò che desideriamo nel nostro futuro, che da cittadini si desidera, di incuriosirvi e spingervi ad informarvi su cos’è un impianto di compostaggio come funziona, su quanto e quando può essere una soluzione per il territorio. Un impianto di compostaggio è l’ultima fase di un processo virtuoso di una gestione amministrativa che ha risanato ambiente e vivibilità del territorio, sicurezza, viabilità, servizi alla persona e alle fasce fragili, non il primo, capovolgere la filiera è un grosso rischio, non solo ambientale. Voglio però esservi di aiuto vi allego alcuni link dove potrete leggere le esperienze di altri paesi e i loro studi di fattibilità, i rischi per la salute e l’ambiente. Sono documentazioni ed articoli di cui non ho fatto cernita di orientamento politico, sono solo frutto della mia ricerca per comprenderci qualcosa e se inizialmente la mia posizione era: “non sono contraria, ma non alle porte del paese e non in pieno centro abitato”, ora la mia posizione è un no senza repliche.
Abbiamo altre possibilità di smaltimento, perché dobbiamo avere un impianto solo per Sezze che ha una raccolta differenziata al 30%? Abbiamo siti che potrebbero raccogliere il nostro umido a pochi km e senza danneggiare il nostro patrimonio agricolo e naturalistico, nonché archeologico mai completamente esplorato? Se poi questo è far demagogia va bene la faccio, ma da cittadina. Vi dico qual è il pregresso su questa mia nota. Su un social mi si accusava di demagogia avendo esposto le mie opinioni contrarie all’impianto come cittadina, ma essendo stata candidata alle ultime elezioni la mia opinione era demagogica, quindi se ne evince che nel pensiero politico del nostro paese se ci si candida si perde lo status di cittadino. Questo è in perfetta armonia con quanto accaduto negli ultimi decenni nella nostra storia politica e amministrativa, lo scollamento tra l’esser politico e l’esser cittadino.
Guardare ai finanziamenti come salvadanai, seguire ciò che ci chiede l’Europa o chi per essa, ma senza tener conto del dove siamo e come stiamo, fare senza troppo pensare e poi si vedrà. E’ così che oggi noi dobbiamo restituire soldi presi per opere incompiute, noi cittadini dobbiamo ora tirar fuori quei soldi sia chiaro! Nelle casse di quei finanziamenti non è rimasto nulla. Il mio tornare ad esser stanziale con la pandemia mi ha destata in modo traumatico circa le condizioni reali in cui versa il nostro territorio e la politica amministrativa degli ultimi anni, demolendo l’immagine romantica che ne conservavo. Mentre esploravo il mondo ho continuato a credere che a Sezze ci si candidasse esattamente perché si era cittadini al servizio del proprio paese e non che il paese fosse oggetto del candidato. Leggere Pavese a 14 anni deve avermi forviato.
Roberta Filigenzi
Sezze Bene Comune
“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. Ma non è facile starci tranquillo”.
CESARE PAVESE
Link correlati:
https://www.consiglio.provincia.tn.it/news/giornale-online/articoli/Documents/20110826144820.pdf
Il sindaco di Sezze Lidano Lucidi si lascia a commenti e a riflessioni sul canale LinkedIn. Nel post il primo cittadino si riferisce ovviamente alla polemica esplosa sull'impianto di compostaggio. Parla di accuse ridicole e di contraddizioni da parte dell'opposizione consiliare. E' convinto al contrario che la strada dell'impianto di compostaggio sia giusta e che porti ad una rivoluzione "verde", ad un nuova era senza "vecchie logiche".
Di seguito il suo post
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Nelle scorse settimane il Comune di Sezze ha deliberato due studi di fattibilità per rispondere a due bandi del PNRR. Con il primo si cercherà di realizzare un centro di raccolta a Sezze Scalo, territorio vasto e mai servito da questa struttura, e la seconda un centro di compostaggio, sempre allo Scalo, per un investimento di circa 3 milioni di euro. Sull’impianto di compostaggio le posizioni della maggioranza e della minoranza rappresentata dal centro destra e dal centro sinistra (dal PD a Fratelli d’Italia) sono diametralmente opposte semplicemente perché per noi il rifiuto è una risorsa e non lo consideriamo come “monnezza” da buttare in discarica. Il nostro punto di vista è totalmente diverso! Con l’impianto di compostaggio vogliamo chiudere il ciclo dei rifiuti della nostra città e servirà solo Sezze, chi dice il contrario mente sapendo di mentire. Di più anche in consiglio comunale è emerso, per stessa ammissione dell’opposizione, il fatto che questo impianto comporterà un risparmio nelle casse del Comune e di conseguenza si possono ridurre le tasse ai cittadini e alle imprese. Inoltre il compost prodotto potremmo venderlo ai nostri agricoltori a un prezzo molto basso, diciamo simbolico, facendoli risparmiare sui costi dei concimi, e quindi renderli molto più competitivi. Meno tasse per i cittadini, meno costi per gli agricoltori che tutti dicono di voler aiutare … a parole. Va da sé che bisogna aumentare la raccolta differenziata, oggi ferma al 40%. Una raccolta differenziata gestita dalla ex maggioranza oggi opposizione che non ci soddisfa affatto. È un fatto innegabile e proprio per questo nei prossimi mesi andrà in consiglio il nuovo progetto (ex articolo 34 DL 179/2012) di affidamento per 7 anni alla SPL S.p.A. (la partecipata al 100% del Comune) proprio per la raccolta differenziata. Inoltre ci sarà un vero e proprio regolamento ambientale che finora non c’era. Quello esistente dal 2003, che in questi anni chi ha occupato il Comune per protestare contro l’impianto non ha mai cambiato, ci dice come deve essere fatto il pavimento di un pollaio ma non come si deve fare una raccolta differenziata correttamente. L’accusa poi che questi impianti siano tossici rasenta il ridicolo semplicemente perché sono previsti da leggi dello Stato, ed è un paradosso che esponenti locali di quei partiti che sostengono il Governo Draghi, accusino i loro stessi rappresentati di permettere la creazione di impianti nocivi. Se così fosse oltre a mettere in discussione la comunità scientifica internazionale dovrebbero come minimo strappare le tessere dei loro partiti e incatenarsi di fronte al Parlamento.
In conclusione riteniamo che i rifiuti e l’energia siano l’architrave della rivoluzione verde, e noi come amministrazione vogliamo cercare di portare il nostro paese in una nuova era e non lasciarlo ancorato a vecchie logiche che hanno dimostrato di essere fallimentari, logiche difese dal centro sinistra e dal centro destra locale.
Il movimento civico Sezze Bene Comune si schiera al fianco dell'opposizione consiliare per protestare contro l'impianto di compostaggio che si vuole realizzare allo Scalo. SBC lotta per tutelare il territorio e per dire No a scelte scellerate e prive di logica.
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Nella serata del 04 marzo 2022 abbiamo assistito al Consiglio Comunale in streaming nel quale si è discusso di una mozione presentata dai Consiglieri di minoranza con all’OdG il ritiro della Delibera di Giunta con la quale è stato approvato un progetto di fattibilità per la richiesta di finanziamento pari a circa 2.8 ML di euro che prevede la costruzione di un Impianto di Compostaggio della frazione umida dei rifiuti da localizzare all’ingresso del paese a poche centinaia di metri dal numeroso centro abitato di Sezze Scalo. Purtroppo, senza un argomento credibile, l’intera maggioranza del Consiglio Comunale ha respinto con un NO secco una legittima richiesta. L’ennesima rincorsa all’allettante finanziamento milionario ha annullato ogni forma di democratico confronto e la dubbia convinzione nel difendere questa scelta è venuta fuori quando più di qualcuno della maggioranza ha parlato di “spostamento della location”. Probabilmente, molti ignorano che la finanziabilità del progetto comprende nello studio di fattibilità la localizzazione, i tempi e i costi certi d’attuazione dell’opera pubblica e ascoltando espressioni del tipo “non stiamo realizzando l’impianto domani” non rassicura nessuno. Ci si chiede legittimamente quali siano le scelte di questa amministrazione verso la modernizzazione di questo paese e per quale motivo ci si ostina a voler partecipare ad un bando sui rifiuti quando abbiamo letto di altre realtà che con i fondi del PNRR vogliono realizzare scuole, asili nido, riqualificazione delle reti idriche. Inoltre, la frazione umida noi la conferiamo già ad impianti che possono abbondantemente accogliere queste ed altre quantità perché il ciclo dei rifiuti va inquadrato in un ambito allargato e provinciale. Immaginavamo per questo paese un’agricoltura tecnologicamente avanzata con sistemi di controllo sullo spreco della risorsa idrica, non certo potevamo prevedere un impianto impattante alle porte della città. Siamo consapevoli che all’espressione di “Bene Comune” dobbiamo aggiungere la tutela e la diffusione dei “Beni Comuni”, cioè le risorse naturali che rendono vivibile la vita di ognuno: accesso all’acqua, alimentazione, tutela e promozione della salute, educazione e scuola. A tal fine, esprimiamo la massima solidarietà ai Consiglieri dell’Opposizione che stanno portando avanti una battaglia comune, una battaglia che condividiamo e sosteniamo in maniera convinta perché abbiamo una visione di paese che non sposa gli obiettivi che questa amministrazione vuole perseguire.
Dopo giorni di prostesa e di occupazione del Municipio, contro l’impianto di compostaggio che Lucidi e la sua maggioranza intendono realizzare a Sezze Scalo, arrivano le dichiarazioni ufficiali dei consiglieri comunali di opposizione di Sezze con cui spiegano i motivi della giusta battaglia. Alcuni giovani dovrebbero riflettere su quanto sta avvenendo e capire quanto sia importante battersi per il territorio. E’ a dir poco ammirevole la forza e la determinazione dei consiglieri comunali di opposizione che hanno deciso di lottare per il bene comune. Tra tutti Serafino Di Palma, 75enne tenace e coraggioso, senza orpelli e vanità alcuna.
“Nell’apprendere della deliberazione di Giunta reg. n. 33 del 11.02.2022, con la quale veniva approvato lo studio di fattibilità avente ad oggetto l’impianto di compostaggio a Sezze Scalo, come Consiglieri di opposizione abbiamo inteso presentare una mozione per ottenere il ritiro della stessa. Il nostro fine era quello di portare a conoscenza di tutti questa deliberazione che, peraltro, risultava perfino ignorata da alcuni dei consiglieri di maggioranza. Pensavamo di ottenere spiegazioni ed adeguate motivazioni dall’attuale maggioranza; perché non si è inteso condividere tale decisione? perché per il nostro paese è necessario pensare, progettare e poi edificare questo impianto di compostaggio? Perché, infine, veniva individuato quale sito per allocare l’impianto proprio Sezze Scalo? Nel Consiglio Comunale del 04.03.2022, seppure difronte ad un evidente imbarazzo di alcuni consiglieri di maggioranza, forse determinato dalla poca conoscenza della questione – si aggiunge alla nota - questa amministrazione si è invece disinteressata di motivare le sue ragioni spingendosi ad una difesa ad oltranza della deliberazione che è apparsa perfino stucchevole in alcuni momenti; in sintesi, la maggioranza compatta decideva di non ritirare questa deliberazione. Ci chiedono perché siamo contro, ma loro non sono in grado di giustificare tale decisione. Ad oggi, alcuni consiglieri sostengono che non vogliono questo impianto ma esprimono finanche parere favorevole a questo studio di fattibilità. Per queste ragioni, come consiglieri di opposizione abbiamo deciso di attuare una protesta pacifica occupando la stanza a noi riservata del Comune. In questi giorni abbiamo ricevuto tante manifestazioni di solidarietà da cittadini, associazioni, movimenti e partiti politici, e questo dovrebbe portare a riflettere i consiglieri di maggioranza; ma forse sono troppo occupati sui social a diffondere accuse gratuite e prive qualsivoglia fondamento e ben poco consone al loro ruolo. Con la nostra proposta ci aspettavamo una apertura da questa maggioranza almeno per un confronto; ma così non è stato e ciò, a nostro parere, è un ulteriore dimostrazione dell’assoluto disinteresse di questa maggioranza che intende proseguire senza preoccuparsi affatto dei dissensi manifestati da più parti e non solo da questa opposizione”. I consiglieri Di Palma, Quattrini, Uscimenti, Di Raimo, Ferrazzoli, Briciu comunicato la fine della prostesa da questa mattina. “al solo fine di non intralciare lo svolgimento dell’attività amministrativa ed istituzionale”. La battaglia non si ferma: “Inizieremo, comunque, con altre forme di dissenso che intendiamo attuare con incontri pubblici e manifestazioni condivise con tutti i cittadini, associazioni, movimenti e partiti politici che hanno già rappresentato la loro adesione anche al fine di spiegare le ragioni che ci portano a contrastare questo impianto di compostaggio. Auspichiamo che questo porterà questa attuale maggioranza a riflettere, pensare e, finalmente, a comprendere che questa scelta non è opportuna per Sezze”.