L'Arminuta. Il dolore che mai dovremmo sopportare
Scritto da Luigi De Angelis
Il consigliere comunale di Sezze Pasquale Casalini, presidente della commissione lavori pubblici, invita la cittadinanza alla collaborazione per scongiurare e prevenire danni e pericoli con l’approssimarsi delle piogge e della stagione autunnale, soprattutto a causa del verificarsi dei mutamenti climatici che sempre più spesso ci colgono di sorpresa ed impreparati.
Ecco la richiesta di collaborazione del consigliere comunale
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È un romanzo esistenzialista. Nelle pagine de “Le storie non volano” di Roberto Campagna, oltre alla sfortuna, ci sono la depressione, la follia, il tradimento, la prostituzione, l’emarginazione, l’aborto e la morte. Ma anche l’amore, la solidarietà e la comprensione. In tali pagine, così riconoscibili nello stile, l’autore va oltre ciò a cui ha abituato i suoi lettori e lentamente, quasi senza rendersene conto, li spinge dentro i colori più cupi dell’animo umano, in un continuo oscillare tra basso e alto, aridità dello spirito e poetica della vita. Verrà presentato nell'ambito della rassegna “Incontri letterari a castello”, sabato 24 settembre alle 18.00, a Maenza, nel Castello Baronale. L'incontro è organizzato dall'Associazione “La Macchia” di Sezze e dalla Compagnia dei Lepini. Dopo i saluti di Claudio Sperduti e Dorina Risi rispettivamente sindaco e assessore alla culura di Maenza, introdurrà l'incontro lo storico Alessandro Pucci. Interveranno Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini, e il poeta Antonio Veneziani. Dialogherà con l'autore lo storico Nino Cardone, mentre Maria Borgese, attrice e danzatrice, leggerà alcune pagine del romanzo. Romanzo che ha vinto il Premio speciale “Antica Pyrgos” per la poeticità della prosa. Così come in altri suoi libri, Campagna, in questo romanzo (edizionicroce, pagg. 160, euro 15.00) ricorre alla metanarrazione. In pratica, racconta fatti realmente accaduti mischiandoli con altri creati artatamente da lui stesso. Ciò per rendere gli stessi fatti accaduti più credibili e quelli inventati più veritieri. Quattro i principali protagonisti del racconto, che inizia nel 1985 e finisce nel 2010: tre maschi e una femmina. Più che amici, sono compagni di gioco a carte. Le loro vite sono segnate dalla sfiga e le partite interminabili a briscola e tressette, che spesso non vedono né vinti né vincitori, sono la metafora delle loro stesse vite. Nel quadro narrativo, a fare in qualche modo da cornice, ci sono altre partite: gli scontri elettorali di Borgomanuzio. È qui, in questo borgo medievale, che è incentrato il romanzo.“L’idea iniziale – afferma l’autore – era quella di raccontare questi scontri elettorali, in particolare quello del rinnovo del Consiglio comunale dell’85, quando avvenne un incomprensibile ‘compromesso storico casereccio’. Ma rendendomi conto che, al di là delle lotte di partito, delle fazioni facinorose e dei tentativi di alleanze, il racconto sarebbe stato, oltre che striminzito, troppo asettico, pieno di numeri, liste e nomi, ho inventato le storie di questi quattro sfortunati personaggi. Quella degli scontri politici, dei canditati, dei rapporti fra i partiti, dei risultati elettorali e degli amministratori locali è diventata così la parte secondaria e storica del libro, a tratti romanzata”. Ne “Le storie non volano” non è prevista redenzione per coloro che ne popolano il racconto. Le vite dei personaggi principali sembrano marchiate da un fato ineluttabile, pronto a stroncare sul nascere ogni velleità di riscatto o di fuga. I quattro amici seguiranno il destino che per loro è stato tracciato, vittime di una tragica catena di cause ed effetti, iniziata prima della loro nascita. Ognuno di loro ha lo stigma del perdente e tali li si considererebbe, se l’autore, attraverso emozionanti flashback, non ce li mostrasse in tutta la loro purezza di angeli caduti. In questo romanzo, per la prima volta, le parole, le frasi, le volute ripetizioni, che Campagna solitamente utilizza nei suoi scritti per costringere il lettore sul sentiero da lui mirabilmente tracciato, si trasformano in messaggio metalinguistico che travalica la razionalità.
Gli "stati" di Lillo, e la comunicazione che cambia repentinamente
Scritto da Alessandro Mattei
Pochi comunicati stampa, poche interviste, pochi commenti o post su Facebook e Instagram o su canali che sono stati attivati come telegram. Niente, Lillo preferisce altro. Il sindaco di Sezze Lidano Lucidi, per dare informazioni alla comunità, infatti sembra aver scelto la formula di WhatsApp, e lo fa principalmente postando “stati”. Una comunicazione diretta e che arriva immediatamente a tutti i contatti telefonici che si hanno in rubrica ma che sicuramente resta riservata. Dalle lettere vergate a mano ai comunicati stampa, sembra essere passato un secolo ma, solo un decennio fa, anche la comunicazione dalle nostre parti, era quella, fatta di foglietti, matite e macchine fotografiche. Ricordo che quando iniziai a scrivere sulla carta stampata e a dedicarmi all’informazione, circa 18 anni fa, per avere qualche notizia noi giovani cronisti dovevamo andare direttamente in Municipio. Le news erano snocciolate direttamente dagli interessati a tu per tu. Gli atti amministrativi, le determine e le delibere non erano consultabili on line come oggi ma, per essere visionate, si doveva fare una richiesta precisa e bisognava poi attendere anche giorni. Eppoi l’unico modo per seguire i lavori del consiglio comunale era quello di andare in aula, sedersi e ascoltare anche pesanti e lunghe discussioni. Oggi, comodamente dal divano di casa, assistiamo in streaming alle dirette delle sedute e se non abbiamo voglia le possiamo rivedere sul sito del Comune di Sezze. Insomma passi da gigante per l’informazione e per la sua velocità e immediatezza. Passi da gigante per il diritto all'informazione a alla trasparenza amministrativa la quale ti arriva dritta in tasca, spesso anche con eccedenze smisurate. Passi indieto, forse, per l’approfondimento della stessa notizia e per l'informazione in generale, e per i contenuti che porta con sé. Siamo diventati quindi esperti navigatori di superficie, ma non siamo più in grado di scendere in profondità, nemmeno con una maschera da mare comprata dai cinesi.
Avviso Pubblico del Comune di Sezze per la co-progettazione della manifestazione di interesse attinente il Contratto di Fiume Ufente con le Istituzioni Scolastiche del territorio setino di ogni ordine e grado, da presentare all’Avviso Pubblico Regionale per la concessione di contributi per i contratti di fiume delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi 2022/2023. Il Contratto di Fiume Ufente, il cui accordo di programma è stato firmato il 23 febbraio 2022, e del quale il Comune di Sezze è soggetto responsabile, si configura come un contesto idoneo a esperimentare e pilotare processi di apprendimento non formale per bambine e bambini, ragazze e ragazzi. Per tale ragione il Comune di Sezze ritiene opportuno che questo progetto sia condiviso con le Istituzioni Scolastiche del territorio setino di ogni ordine e grado. La data di scadenza del bando e’ il 30 settembre 2022. Il Comune di Sezze pertanto invita le Istituzioni Scolastiche del territorio setino di ogni ordine e grado a presentare i propri contributi al programma di attività del progetto dell’avviso Pubblico Regionale. Il Comune potrà, tenuto conto del lavoro di co-progettazione che dovrà essere realizzato, preparatorio della manifestazione di interesse, avviare un dialogo con l’istituzione scolastica al fine di condividere i criteri della sua partecipazione e il numero di bambine, bambini, ragazze e ragazzi che saranno coinvolti/e nel progetto. I contributi dovranno essere redatti seguendo il modello Allegato A e dovranno pervenire alla PEC del Comune di Sezze Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le ore 12.00 di oggi 20 settembre insieme alla fotocopia della carta di identità del legale rappresentante dell’Istituzione Scolastica
Voterò PD senza turarmi il naso”, ha dichiarato Michele Serra. Lo farò anch'io senza molto entusiasmo ma con convinzione e coraggio. Molte delle speranze e delle aspettative giovanili si sono rivelate illusorie e con il tempo si sono dileguate nella nebbia. Il conformismo e il qualunquismo, come profetizzava P.P. Pasolini, si sono impadroniti delle coscienze degli uomini. La caduta del muro di Berlino (1989) ha trascinato con sé tante macerie sulle quali si era costruita una generazione di giovani, pronti al cambiamento della società. Ora, si dice, non è più il tempo delle favole, dei sogni e delle rivoluzioni. I giovani sono molto più scaltri e pragmatici, più attenti alla realtà effettuale e alle cose concrete. Del resto in giro questa è l'aria vincente, che si respira in ogni momento. Regna la consapevolezza di un futuro incerto e oscuro. Si vive un po’ alla giornata, consapevoli che per farsi spazio bisogna imparare a dare spinte e calci. Voto PD, perciò, per dare una speranza ai giovani, pensando a quei milioni di persone che, anche in Italia, vivono di sofferenze e di disagi e che, hanno combattuto e credono in un’idea di progresso e di eguaglianza. Voto PD sapendo che le classi sociali di riferimento si sono frantumate in mille rivoli per contrastanti interessi economici e che hanno smarrito il senso della loro appartenenza, andando ognuno sulla propria strada, privo della solidarietà sociale e civile di cui non possiamo fare a meno e di cui tutti abbiamo necessità. Del resto, votare per la Fiamma della Meloni o per la Destra di Salvini non è la stessa cosa che votare a Sinistra, pur riconoscendo debolezze ed errori in ambo gli schieramenti. Il voto del 25 Settembre p.v. è importante perché interpreta due concezioni diverse della democrazia, apparentemente accettata da tutti ma in realtà fondata su due modelli contrastanti, uno di tradizione democratica, l'altro di tradizione sovranista e neo-autoritaria, illiberale (Orban in Ungheria, Erdogan in Turchia). Purtroppo, la democrazia non gode di buona salute perché non è riuscita a ridurre e a sconfiggere le ingiustizie e le diseguaglianze economiche e sociali. Ciò induce i sovranisti e i populisti di casa nostra (Meloni e Salvini) a dichiarare che questo non è più il tempo adatto per la democrazia occidentale, con tutti i suoi lacci e laccioli: perciò nel Parlamento Europeo sono schierati con Orban e votano contro il giudizio di condanna sull’Ungheria espresso ultimamente da Consiglio Europeo, dimostrandosi così più vicini a Budapest che a Bruxelles. Voto PD e a turarsi il naso ci pensino gli elettori degli altri partiti. Rispetto chi vota per un altro partito o chi non va a votare anche se ho l'obbligo di ricordare a questi ultimi che votare è un dovere costituzionale e che è costato dure lotte e sacrifici pagati, molto spesso, con la vita. Il voto è la massima espressione della libertà di un popolo. Ai ragazzi vorrei rivolgere un caro invito ad andare a votare in libertà e nel rispetto delle loro aspettative e del loro futuro. Mi accorgo di essere un idealista un po' nostalgico, ma in giro ci sono tanti cinici e tanti indifferenti e perciò avrei voglia di pareggiare il conto e non dargliela per vinta.
L'Istituto “Carlo e Nello Rosseli” di Aprilia al The Economy of Francesco, in programma ad Assisi dal 22 al 24 settembre. A rappresentarlo sarà Pamela Martinelli. studentessa della quarta A di Relazioni internazionali per il marketing. Ciò grazie anche alla collaborazione con Enti del Terzo Settore. Promosso da papa Francesco. l'incontro è rivolto in particolare a economisti, imprenditori e promotori di “economia sostenibile” under 35 di tutto il mondo. Il suo scopo è discutere un nuovo modo di intendere l'economia secondo lo spirito di San Francesco d'Assisi, ovvero di temi vicini alla cosiddetta “economia civile”. Ma è aperto anche a giovani provenienti da tutti e sei i continenti, che potranno così confrontarsi con alcuni esperti mondiali del settore, come Vandana Shiva, Jeffrey Sachs, Kate Raworth, Gael Giraud, Sabina Alkire, Suor Helen Alford, Vilson Groh e Stefano Zamagni. “Quello sull’economia sociale - ha affermato Ugo Vitti, dirigente scolastico dell'Istituto “Carlo e Nello Rosselli” di Aprilia - è sicuramente uno tra i temi più dibattuti in questi anni di crisi e di ricerca di soluzioni alternative alle grosse disparità economiche globali. Per realizzarla, l'economia sociale, però occorre promuoverla soprattutto tra i giovani che saranno i veri protagonisti del futuro. Per l'occasione, la città di Assisi verrà divisa in dodici villaggi tematici corrispondenti ad altrettanti luoghi suggestivi, come ad esempio la Basilica di Santa Maria degli Angeli, la Basilica di Santa Chiara o lo storico Istituto Serafico. All’interno di questi villaggi si terranno conferenze, workshop e tavoli di lavoro durante i quali verranno raccolti i contributi di tutti i partecipanti (più di mille) impegnati in un processo di dialogo inclusivo e di cambiamento globale, giovane e vibrante, verso una nuova economia. Durante la giornata conclusiva, alla presenza di Papa Francesco, verrà lanciato un “patto” per cambiare l’attuale economia e dare un’anima all’economia del domani. “La partecipazione della nostra studentessa all'incontro – ha precisato il dirigente scolastico – è stata possibile anche per il nuovo modo di interpretare il rapporto di collaborazione tra la scuola e gli altri soggetti della comunità educante, in particolar modo gli Enti del Terzo Settore, alcuni dei quali hanno voluto farsi carico delle spese di partecipazione e di vitto e alloggio della ragazza e del docente accompagnatore, nell’ottica della creazione della “classe dirigente” dell’economia sociale del futuro. Dobbiamo ringraziare anche l’Ufficio Territoriale Scolastico di Latina che, come al solito, ha svolto le funzioni di 'facilitatore' del progetto. L’iniziativa dimostra che la scuola, quando vuole - ha concluso Ugo Vitti - sa essere all’altezza delle nuove e difficili sfide a cui il nostro tempo ci mette davanti. Dare la possibilità ad una nostra studentessa di partecipare ad un evento di questa portata ci rende particolarmente orgogliosi”.
Sig. Sindaco, innanzitutto auguri di pronta guarigione.
Se oggi si è concretizzata l’idea di rivolgermi in modo ufficiale alle autorità locali è dovuto semplicemente al fatto che la situazione già denunciata a voce, è divenuta insopportabile ed inevitabilmente esposta ad un serio pericolo degenerativo. Che a Sezze la situazione parcheggio sia abbastanza critica è un dato di fatto sotto gli occhi di tutti. La situazione che si è venuta a creare in un particolare tratto via Villa Petrara rispecchia tra l’altro un po’ l’andamento di tutto il territorio, dove si denuncia l’inadempienza delle autorità preposte alla salvaguardia della sicurezza stradale ma soprattutto della legalità. Parcheggiare è un diritto di tutti per carità se questo viene fatto con legalità ma soprattutto con senso di civiltà e rispetto per gli altri. La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato. Non è ammissibile che si debbano pagare le conseguenze della mancanza generale di senso civile di alcuni cittadini. Qui a Sezze, le regole non vengono rispettate, qualsiasi automobilista si sente libero di fare ciò che vuole e parcheggiare dove vuole. La sosta abusiva, selvaggia lungo questo tratto strada pubblica Via Villa Petrara, risulta essere motivo di intralcio alla circolazione dei veicoli e dei pedoni. Ormai è da tempo diventata abitudine lasciare in sosta una vettura dove non è consentito. Il parcheggio selvaggio consolidato costituisce un illecito non tollerabile. Non rispettare le norme sulla sosta dei veicoli previste dal Codice della Strada significa commettere un’infrazione sanzionabile con pene pecuniarie e accessorie. Addirittura, la sosta selvaggia può sfociare nel penale, quando un automobilista, parcheggiando in posizione non conforme, impedisce l’accesso o l’uscita ad altri autoveicoli o di interruzione di pubblico servizio o di pubblica necessità. Un’auto parcheggiata in modo irregolare ostacola o blocca il passaggio di un bus di linea (scuolabus) o, peggio ancora, di un’ambulanza che si reca al primo intervento della casa della salute. Dal punto di vista del traffico automobilistico la città è caotica, indisciplinata e non adeguatamente vigilata dalle forze preposte. I pedoni, e tra questi anche alcuni amministratori di ieri e di oggi, sono costretti a fare lo slalom tra le auto dappertutto posteggiate. In tutte le strade cittadine è sempre più difficile trovare uno spazio libero in cui parcheggiare. Soprattutto regolarmente. Ogni metro di suolo pubblico disponibile è occupato dalle auto, anche quando non sarebbe consentito. Questo è reso possibile dalla presenza sul territorio di vere e proprie “zone franche”, dove si parcheggiano illegalmente da anni, con la silenziosa accettazione da parte delle autorità preposte. Uno spettacolo inqualificabile e deprimente non degno di una città civile ed evoluta. La strada di Via Villa Petrara arteria importante è larga circa 6 metri e viene tollerato il parcheggio in ambo i sensi che riduce la carreggiata rendendola a un senso unico alternato in contrasto con l’art.157 comma 2 e 140 del codice stradale. Durante determinate ore del giorno, la viabilità in tale strada risulta totalmente ingestibile creando: pericolosità per le vetture in transito, problematiche per i pedoni (bambini, anziani, ciclisti ecc) che devono per mancanza dei marciapiedi, cavarsela in un labirinto di autovetture fuori regola, camminando sulla carreggiata, compromettendo la loro sicurezza. Il problema è vecchio e più peggiora. Non addossiamo sempre le colpe alle precedenti amministrazioni. Cerchiamo di cambiare le cose dando una svolta e una soluzione. Per ora niente di nuovo sotto il sole : tanta enfasi ma nessuna sostanza. Occorre il pugno duro contro tali irresponsabili della sosta selvaggia che rendono difficoltoso il passaggio dei mezzi di soccorso e mettono a serio repentaglio l’incolumità dei pedoni soprattutto di coloro diversamente abili e con problemi costretti a invadere la carreggiata e a zigzagare tra le auto in sosta. Spero ,che il problema venga affrontato e risolto per il bene dell’intera collettività.
Cordiali saluti
Vittorio Accapezzato
Questa campagna elettorale si avvia alla conclusione e la destra si avvia a vincerle e con molta probabilità avrà anche i numeri per cambiare, volendo, la Costituzione. Anche stavolta, checché ne dicano, lo scempio lo ha prodotto il populismo dei 5S che per calcolo di Partito si è messo sotto i piedi il bene comune degli italiani fregandosene altamente di tutto l’ulteriore sconquasso che avrebbe potuto generare alle famiglie e alle aziende. Dopo aver governato per cinque anni consecutivi con il primo che passava e che gli offriva più poltrone ora vogliono far credere che se confermavano la fiducia al governo Draghi per altri 5 mesi crollava il mondo? O crollava il loro mondo? Anzi, la domanda giusta è: Conte ha fatto cadere il governo per paura che crollasse il suo mondo? Adesso ha fiutato spazio a sinistra e definisce i 5S progressisti e, sempre per non farsi mancare niente, ha ricominciato con “mai con il PD”. Quindi, ciò significa che se dovessero diventare l’ago della bilancia, pur di non stare con il PD questi “progressisti” darebbero i loro voti ad un governo di destra!? Manca ancora qualche giorno al voto e si può ancora aggiungere qualche slogan, magari domani dirà “mai con la Lega” dopodomani “mai con le destre” e dopo dopodomani “andiamo con chi è è”. Con la Lega e, perché no, anche con Fratelli d’Italia, forze che hanno ostacolato in tutti i modi sia l’azione di governo che la campagna dei vaccini a cui ha aderito, fortunatamente, oltre il 90% degli italiani.
Se questa campagna non avesse avuto il successo sperato, avrebbe potuto causare caos e disastro economico. Cosa che a qualcuno non sarebbe dispiaciuta, anzi, forse addirittura lo sperava perché pensava che avrebbe facilitato la sua politica di avvicinamento alle autarchie. Ora (stando ai sondaggi) sembra che gli italiani abbiamo dimenticato tutto ciò e, guarda caso, pare lo abbiano dimenticato anche i media nonostante che qui non si tratta solo di mandare al governo chi ha almeno un po’ di dimestichezza con la geopolitica (che non è robba che se magna) e che sappia, almeno, far di conto ma si tratta anche di mandare al governo persone che disegnino un futuro nuovo, dove l’integrazione, i diritti civili, la difesa dell’ambiente, la pacifica convivenza, il rispetto del diverso, la cooperazione, le pari opportunità, abbiano cittadinanza anche in questa nostra nazione. Ma il pensiero unico, che ha e gestisce una grandissima fetta di potere, forse gradisce un futuro vecchio, ovvero, il “dividi et impera”.
È troppo semplice rifugiarsi sotto la sicura protezione del pensiero unico e ripetere, a prescindere, il solito ritornello “è colpa del PD”! Mi chiedo: ma gli altri sono tutti esenti? Tutti santi santarellini? Pur con tutte le colpe (tante) che il PD ha e alle quali quotidianamente aggiunge gaffe, questo pensiero unico, questo mantra “è colpa del PD” non regge. Almeno per me. E non regge anche perché a questo mantra si associano, per sminuirle, tutte le battaglie e tutti i valori che sono incarnati si dal PD ma non solo. Anche se, ovviamente, con sensibilità e modalità diverse. Vedi la Sinistra Italiana di Fratoianni, vedi Calenda, vedi +Europa, ecc.. Insomma, quello che sta avvenendo non è un attacco al PD, cosa che fa godere tutti e tutti manda in estasi. No. Questo è un attacco allo stato sociale e ai diritti conquistati con decenni di lotte. Sui quali moltissimi hanno fatto e fanno ancora le loro fortune e pochissimi hanno sentito e sentono il dovere di difenderli.
Tutto questo bailamme sta avvenendo anche perché molti “giornalisti” e molti “politici” sono guidati da questo pensiero: “tanto noi possiamo dire e fare tutto e il contrario di tutto perché gli italiani, sono cogl…i.” E godono e se la ridono pure!
Non possiamo comunque abdicare alle nostre responsabilità di cittadini e, forse, anche a dispetto di questa ingarbugliata legge elettorale, possiamo individuare qualche forza politica con qualche candidato che riteniamo essere competente, creativo, onesto, di buon senso e sensibile alle tematiche a noi care. Almeno, questo è ciò che auguro e che mi auguro. Buon Voto.
Altro...
Sul tavolo del presidente del consiglio comunale di Sezze, Pietro Del Duca, sono piovute molte interrogazioni. Tra queste quelle dell’ex sindaco di Sezze Sergio Di Raimo che ha protocollato domande che saranno discusse in sede di question time il prossimo 20 settembre. Una in particolare nasconde timori e ansie dopo le ultime dichiarazioni sul futuro della SPL da parte dell’assessore al bilancio Mauro Rezzini. Sulla sopravvivenza della società infatti Rezzini in prima battuta, esattamente il 16 agosto scorso, si domandava di quale “morte dovesse morire la Società Pubblici Servizi Locali”, per poi limare le sue parole nell’ultima seduta parlando della “necessità di azioni volte a rilanciare la società controllata dal Comune di Sezze”. Insomma - secondo Di Raimo - molta confusione sul futuro della società che gestisce i rifiuti urbani a Sezze e che dà lavoro a molti operatori ecologici. Il consigliere del Pd Di Raimo, proprio per tale ragione, chiede all’assessore competente se allora “si intende fare ricorso a qualche procedura concorsuale”, considerando che lo scorso 9 settembre Rezzini “ha usato frasi che hanno generato dubbi sul futuro che questa amministrazione vuole riservare alla SPL”. Sempre la SPL poi fa parlare anche su chi sarà il nuovo amministratore unico. L’attuale Giovan Battista Rosella è in prorogatio da tempo ormai e appena avrà approvato il bilancio del 2021 sarà rimpiazzato. Sappiamo che sul nuovo a.u. l’attuale amministrazione comunale ha pubblicato una manifestazione di interesse e diversi interessati hanno presentato la loro candidatura. Iniziano a spuntare i primi nomi. Rumors parlano di una probabile nomina di Remo Grenga, ex consigliere comunale e assessore ai tempi di Andrea Campoli sindaco. Si tratta ovviamente di una nomina fiduciaria del sindaco. Su questa figura però non sappiamo se ci sia convergenza e ampia condivisione dell'intera maggioranza. Vedremo cosa accadrà.
L’ALLEANZA VERDI SINISTRA si presenta e si confronta con le cittadine ed i cittadini di Sezze. VENERDI 16 SETTEMBRE – ORE 18,00 – CENTRO SOCIALE “CALABRESI”.
All’incontro partecipano le candidate ed i candidati alle prossime elezioni politiche del 25 settembre: Federica Di Sarcina, Sergio Ulgiati e Sara Cinquegranelli. Particolarmente significativa la presenza del Prof. Ulgiati: nato a Latina e di famiglia originaria setina, Sergio, è stato professore di Analisi del ciclo di vita e Certificazione Ambientale presso l’Università Parthenope di Napoli. Tra i principali obbiettivi della sua ricerca quello di individuare strumenti adeguati allo studio dell’interazione tra la società umana e la natura, col fine di preservare l’integrità ambientale, anche attraverso lo sviluppo di nuovi sistemi economici; referente dei primi movimenti ambientalisti pontini ed italiani, si è particolarmente battuto per la chiusura della Centrale Nucleare di B.go Sabotino e per la promozione delle fonti rinnovabili. Tra gli interventi programmati i rappresentanti locali di Europa Verde, Sinistra Italiana, Possibile, associazioni ambientaliste e della società civile.
Crollato per un incidente lo storico muro della Capocroce a Sezze. Nella notte un’auto, probabilmente per l'alta velocità, ha centrato in pieno il muretto in sassi in pieno centro storico, fortunatamente senza conseguenze per chi guidava il mezzo e per gli altri che non erano in giro per il paese a quell'ora. Del muro ne restano però le macerie e pezzi di auto sparsi per via Corradini. I residenti parlano di notti folli e di disagi a non finire in questa strada come in altre. In piena notte, infatti, si corre ad alta velocità e si disturba la quiete pubblica con volumi dell’autoradio a “palla””, per non parlare delle risse e del consumo smodato di alcool tra le vie del centro storico. Insomma controlli nella notte questi sconosciuti, pericoli per i residenti in forte aumento e degrado a non finire. Di male in peggio.
Il Comune di Sezze sarà presente al tavolo di discussione di Sapienza per parlare delle criticità legate alla gestione “umana” del PNRR nella PA Locale, nel quadro del seminario “Riforma, Semplificazione e Ottimizzazione della PA. Impiegare al meglio i fondi PNRR e Ue”, organizzato dal Master di I Livello in Europrogettazione e Professioni Europee che si svolgerà il 13 settembre dalle ore 10.00 alla Facoltà di Economia di Roma - Sala delle Lauree.
Sezze sarà rappresentata dal suo Assessore ai Finanziamenti Pubblici, Lola Fernandez : "Ho scelto questo tema perché credo sia importante e urgente trovare soluzioni efficaci che permettano ai comuni di accelerare la spesa del PNRR garantendo un adeguato raggiungimento di risultati. Le nostre amministrazioni locali - afferma l'assessore - non dispongono del personale sufficiente per poter fare fronte a una corretta programmazione e implementazione del PNRR. Molti comuni sono sotto organico e con scarsa capacità assunzionale. Il PNRR deve poter finanziare personale e assistenza tecnica ai Comuni, che sono tra i principali soggetti attuatori del Piano. Un nodo normativo ancora da sciogliere ". Nel tavolo di discussione saranno presenti esperti e funzionari della Commissione Europea e IFEL, tra gli altri relatori.
Sarà possibile partecipare al seminario in presenza, presso la Sala delle Lauree della Facoltà di Economia di Roma e da remoto al seguente link: https://meet.google.com/wnu-nbjc-zvn.