"Confesso che difficilmente riuscirò a non provare un moto di simpatia anche per coloro che scenderanno in piazza contro le politiche del nostro governo. Mi torneranno inevitabilmente alla memoria le mille manifestazioni a cui ho partecipato con tanta passione. Senza mai prendere ordini da alcuno. Al famoso “Siate folli, siate affamati”, di Steve Jobs, io vorrei aggiungere “siate liberi”. Perché è nel libero arbitrio la grandezza dell’essere umano." Mentre la Meloni pronunciava queste parole alla Camera per la fiducia al suo Governo, alla Sapienza la polizia in tenuta antisommossa manganellava gli studenti che manifestavano contro la conferenza di Capezzone e Roscani di Fratelli d'Italia. Un tempismo surreale che sottolinea la distanza siderale tra parole vuote e realtà dei fatti. I ragazzi hanno provato ad entrare nella facoltà CHIUSA per l'evento, e a proteggerne l'ingresso le forze dell'ordine che li hanno respinti con violenza. "Fuori i fascisti dalla Sapienza. Antifascismo è anticapitalismo." Con questo coro e con questi slogan i ragazzi volevano entrare nella LORO università ma è stato, appunto, impedito loro. Dopo gli scontri, un corteo spontaneo ha portato più di 2000 ragazzi sotto il rettorato per chiedere le dimissioni della rettore Polimeni che a detta dei ragazzi che manifestavano ha sempre tollerato la presenza di organizzazioni studentesche di estrema destra. E non è neanche cominciato il peggior governo di sempre.
Sinistra Italiana Sezze in collaborazione con Segreteria Regionale Lazio
Nostalgia. In bilico tra dannazione e redenzione
Scritto da Luigi De Angelis
Riceviamo e pubblichiamo un documento del Partito Democratico a firma di Francesca Barbati – Segretaria del Partito Democratico di Sezze e Luigi De Angelis – Presidente del Partito Democratico di Sezze
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La sconfitta del Partito Democratico alle elezioni amministrative dell’ottobre del 2021 e alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre 2022, ci mette di fronte alla necessità di intraprendere un percorso di rifondazione della nostra comunità politica, una sua profonda e radicale rigenerazione che deve necessariamente investire contenuti, metodi, organizzazione e rappresentanza della classe politica. Sono state sconfitte profonde, che fanno male. Abbiamo commesso errori e tanti sono stati i limiti del nostro operato. Non abbiamo compreso fino in fondo le fratture determinate dal susseguirsi delle crisi economica, sanitaria e ambientale, l’ansia e lo spaesamento di tanti nostri concittadini. Tuttavia abbiamo compreso la lezione ed è tempo di cambiare. Vogliamo costruire un nuovo Partito democratico, affrontando finalmente il nodo della nostra identità, riconnetterci sentimentalmente e politicamente con il nostro popolo, porci la questione sociale, delle nuove generazioni, di quella parte del paese che abbiamo perso per strada, farci interpreti nella società e nelle istituzioni della domanda di rappresentanza delle fasce più deboli e svantaggiate, dei nuovi poveri, dei lavoratori, del il mondo produttivo, professionale e dell’innovazione sociale e tecnologica, ripartendo dalla piattaforma valoriale ed ideale che costituisce la nostra essenza profonda ed elaborando insieme un programma culturalmente e socialmente avanzato e condiviso. Esiste uno spazio politico che chiede libertà e giustizia sociale, in cui diritti civili e sociali camminino di pari passo, lo spazio di un partito progressista e di sinistra che ha le sue radici nelle grandi culture riformiste ed è chiamato ad elaborare un nuovo modello di sviluppo che metta al centro la persona, i suoi diritti e i suoi doveri verso la comunità. “Ripartiamo dalle basi” non è stato semplicemente uno slogan utilizzato per lanciare l’assemblea pubblica dello scorso 24 ottobre, ma la cifra ideale e concreta su cui rifondare il Partito Democratico di Sezze. Vogliamo raccogliere e mettere a frutto le sollecitazioni e le domande emerse dai tanti cittadini che hanno partecipato e trasformarle in un progetto concreto. Nella nostra città c’è una domanda di partecipazione che va ascoltata e raccolta e per questo proseguiremo lungo la strada del confronto aperto e libero con i cittadini, con le categorie sociali, le associazioni, i sindacati e il terzo settore su temi specifici sia di portata nazionale che locale. In questo momento è quanto mai essenziale chiamare iscritti e simpatizzanti a dare il proprio contributo di idee e impegno per rifondare il nostro partito, restituendo rappresentanza negli organi direttivi alle diverse categorie sociali, produttive e ai territori. A tal proposito è necessario ricostruire la rappresentanza territoriale del Partito Democratico, quartiere per quartiere, promuovendo assemblee pubbliche e occasioni di incontro, dare vita ad una rete di partecipazione, di ascolto dei cittadini, di discussione e di elaborazione di proposte politiche e programmatiche. Non dobbiamo assolutamente trascurare i social, i quali possono rappresentare uno strumento straordinario per la partecipazione, soprattutto dei giovani, attivando blog e piattaforme online che consentano il confronto e lo scambio di idee e proposte. Crediamo sia fondamentale costruire un percorso strutturato per la formazione alla politica, indispensabile fucina per far crescere una nuova classe dirigente preparata politicamente e amministrativamente. Il congresso che celebreremo deve essere insomma il momento conclusivo di un processo complesso di rifondazione e rigenerazione. È un lavoro enorme quello che ci aspetta, che richiede la disponibilità e la generosità di tutti, ma non abbiamo alternative. Per questo chiediamo a tutti i cittadini di partecipare attivamente per ridare speranza e futuro alla sinistra democratica e progressista della nostra città. Abbiamo bisogno di tutti, nessuno escluso.
Proseguono ininterrotte le azioni dell’amministrazione comunale di Sezze volte a combattere il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti, con particolare riguardo a quelli speciali che molto spesso, troppo spesso, vengono gettati nelle zone di periferia del territorio setino. L’ultimo dei casi nei quali è stata provvidenziale la scelta di dotare il territorio di fototrappole è avvenuto nella zona di via del Murillo, a pochi passi da dove sorge l’ex stabilimento “Cirio”, dove due soggetti, uno dei quali titolare di un’impresa edile, sono stati ‘pizzicati’ a gettare materiali di scarto da lavorazioni della loro ditta.
A parlarne è stato il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, che ha accolto positivamente questa operazione messa in atto dalla Polizia Locale di Sezze: “Su questo specifico fronte bisogna sempre tenere alta l’attenzione. Quello della presenza di discariche abusive è purtroppo un fenomeno da combattere con tutti i mezzi e le difficoltà derivano dall’estensione del territorio comunale che rende tutto più complicato. In questa situazione, non posso che congratularmi con la nostra Polizia Locale, che ha già elevato diverse sanzioni negli ultimi mesi. Cerchiamo con tutti i modi consentiti dalla legge – ha concluso il primo cittadino – di arginare questo fenomeno mettendo in campo azioni mirate e proseguendo su questa strada. Nuove fototrappole sono state già installate nelle zone della vecchia 156 dei Monti Lepini, ma anche in via Sandalara e in alcune aree della Conca di Suso, tra le quali via Carizia. Altre, invece, sono previste in altre zone del territorio e l’obiettivo è quello di scongiurare evidenti problemi di carattere ambientale”.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa firmato dal direttivo del Pd di Sezze. Nella nota diramata alla stampa i dem setini denunciano quella che chiamano una "campagna denigratoria contro il partito di Sezze".
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Per l’ennesima volta assistiamo alla mistificazione della realtà. Nel corso della trasmissione televisiva Monitor, andata in onda giovedì sera su Lazio tv, si è parlato della nostra città e, raccontando la vicenda di Karibù, sono state lanciate accuse totalmente infondate e attribuite responsabilità al PD di Sezze circa quanto accaduto. Sul punto è necessario dire parole di verità. Dal 2019 Karibù non svolge più alcun servizio e non ha più alcun ruolo nella nostra città, mentre ha continuato a lavorare in tanti Comuni della Provincia di Latina, amministrate da sindaci di diverso colore politico e addirittura anche con altre istituzioni, come la prefettura di Latina. È bene precisare che Karibù ha gestito per conto del nostro comune unicamente il progetto SPRAR e quanti vi hanno lavorato sono sempre stati regolarmente pagati, avendo l'amministrazione vigilato che venissero rispettati i diritti dei lavoratori e le leggi. I lavoratori che vantano crediti verso Karibù hanno lavorato in progetti organizzati e gestiti da altri enti sul nostro territorio e non dal comune di Sezze. È pertanto evidente che le amministrazioni di centrosinistra nulla hanno a che fare con queste vicende e che da parte di alcuni si sta portando avanti da tempo una campagna mediatica volta a denigrare una intera classe politica, ad infangare esponenti politici ed amministratori del PD di Sezze. Rispettiamo il sacrosanto diritto di cronaca, sancito dalla nostra Costituzione, ma rifiutiamo categoricamente affermazioni artatamente costruite da parte di chi al contrario spesso tace o minimizza fatti gravi accaduti in questa Provincia e imbastisce accuse fondate sul nulla.
Il direttivo del Pd di Sezze
Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di un gruppo di componenti della segreteria e del direttivo del PD di Sezze. I Dem, ad un anno dall'insediamento della Giunta Lucidi, tirano le prime somme e parlano di promesse non mantenute e giustifazione al non fatto.
Per ogni replica scrivere alla redazione de La Notizia Condivisa.
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Ad un anno dall'insediamento della nuova amministrazione, l'inganno è tratto. I risultati ottenuti, in questo primo anno, sono praticamente inesistenti e, anzi, le prospettive future non promettono nulla di buono e si preannunciano addirittura peggiori vista l'adesione alla procedura di riequilibrio. Tante promesse annunciate in campagna elettorale e puntualmente disattese. Dicevano che l’economia del paese doveva essere sostenuta da una crescita occupazionale soprattutto attraverso la valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici e invece nulla è stato fatto, anzi ci risultano le chiusure di diverse attività commerciali e nessun sostegno per contrastare i rincari del costo dell'energia che stanno mettendo a dura prova le imprese locali. Sulla questione rifiuti hanno promesso bonifiche e un paese pulito. Invece, al di la di qualche intervento qua e là, assistiamo ad una situazione ormai fuori controllo con un aumento indiscriminato dell’abbandono dei rifiuti sia nel centro storico che nelle zone periferiche(via Sandalara ne è l'esempio). Senza pensare al maldestro tentativo di realizzare un impianto di compostaggio, con un progetto copia ed incolla, fortunatamente naufragato. Dicevano che avrebbero riorganizzato la società partecipata del Comune, ma anche in questo settore un nulla di fatto con la nomina del nuovo amministratore che tarda ad arrivare e con interventi fatti dalla maggioranza che evidenziano serie difficoltà per la partecipata che fanno presagire un futuro non roseo e, ove non bastasse, con dichiarazioni pubbliche dell'assessore al ramo che hanno prodotto effetti negativi importanti. La SPL sta perdendo la fiducia dei propri creditori? Vedrà ridursi i servizi gestiti fino ad oggi ?Ci sarà la perdita di posti di lavoro? Rispetto alla questione sicurezza ci sono continui fenomeni di microcriminalità che sono sotto gli occhi di tutti. Hanno promesso di intercettare contributi dall'Europa, dai Ministeri e dalla Regione, con Il PNRR, l’Europa ha messo a disposizione dei comuni Italiani milioni di euro ma ad oggi gli unici finanziamenti certi sono quelli ottenuti dalle precedenti amministrazioni e quelli ottenuti dal distretto territoriale/sociale LT3. Invece di vedere rispettate le promesse fatte , ci ritroviamo una procedura di riequilibrio finanziario che limiterà le azioni dell’organo esecutivo alla pura gestione ordinaria e produrrà effetti politico/amministrativi gravi. Finché non sono stati messi alla prova hanno potuto dire tutto, anche di essere più bravi degli altri, proponendo soluzioni semplicistiche a problemi complessi e adesso che amministrano, e si sono resi conto di cosa significa, è tutta una corsa a trovare giustificazioni del tipo "non ci sono i soldi".
Nel comune di Sezze i soldi non ci sono mai stati, i debiti sono stati sempre alti e ci sono stati sempre debiti fuori bilancio da riconoscere, eppure le precedenti amministrazioni hanno sempre affrontato e trovato soluzioni per il bene della collettività. Nel bilancio di un anno intero è evidente che le aspettative dei cittadini che hanno sostenuto questa nuova amministrazione, siano state ampiamente disattese a dimostrazione che i loro erano solo slogan elettorali.
Le seconde due camerate, ehmh scusateci, le due Camere hanno i rispettivi presidenti. Il primo in ordine di prestigio è l'On. Igrazio BENITO Maria La Russa, settantacinquenne già filofascista missino e collezionista di busti mussoliniani che non si vergogna di mostrare, così come si vergogno' di aver scherzato su Twitter con l'invito ad usare il saluto romano in pieno lockdown pandemico, nonché assertore dell'essere noi, popolo italiano del secondo dopoguerra, figli del duce (noi che beneficiamo della Costituzione nata dalla Resistenza...)! Il secondo coniglio estratto dal cilindro è stato Lorenzo Fontana, un quarantaduenne leghista nostalgico addirittura della Restaurazione dell'Ancien Regime! Il cui mentore è un parroco fautore della Chiesa lefebvriana, cioè la minoranza dell'ultradestra cattolica sostenente che l'omosessualità è manifestazione del diavolo e che bisognerebbe tornare in occidente al vecchio connubio politico fra Chiesa e monarchia! Da qui si capisce il perché dell'Onorevole circa la sua 'guerra' pro-cristianità dai presunti attacchi degli immigrati infedeli, dalla comunità LGBT, dal diritto della donna emancipata (per loro 'corrotta') di poter abortire, dalla presunta e paranoica entrata (inesistente) dei valori pro-gender nei programmi ministeriali della scuola pubblica, dall'avanzata di Peppa Pig!Adesso una domanda di buon senso politico rivolto alla presidente Meloni: ma se hai vinto le elezioni col solo 26% a causa di sta sciagurata legge elettorale, non conveniva 'moderare' il primo governo dell'estrema destra della nostra Repubblica con due presidenti delle Camere più scialbi, un po' democristani e rassicuranti tipo Toti, Fitto, Lupi e via discorrendo?
A cura di Sandro D'Onofrio
resp. Sinistra Italiana Latina
In questi giorni, a seguito di libere elezioni fatte con regole liberamente scelte dal precedente parlamento liberamente eletto nelle precedenti elezioni liberamente svolte, sono state liberamente scelte ed elette alle alte cariche dello Stato due persone alquanto invise alla parte avversa.
Ora, pur comprendendo tutte le motivazioni addotte, resta il fatto che tutto è avvenuto nell’ambito delle regole democratiche che le parti hanno tra loro condiviso nel tempo. Scrivo ciò poiché non riesco a tacere perché non riesco a comprendere e condividere gli atteggiamenti messi in campo dalla parte a cui il sottoscritto ha sempre guardato e tuttora guarda come punto di riferimento politico e morale. Tutto mi è incomprensibile per vari motivi. Partiamo dall’ultimo episodio che si è verificato, ovvero dalle scritte offensive alla sede di FdI. Se questo gesto è stato compiuto da persone d’area di sinistra resterei, soprattutto in questo momento, allibito. Resterei allibito naturalmente per l’intolleranza, per il non rispetto delle regole democratiche, per aver calpestato il pluralismo. Tutte cose che predichiamo. Ma poi? Se davvero è questa l’area che ha commesso tale aggressione resterei allibito, soprattutto adesso, visto che non passa giorno senza che quest’area politica, la nostra area, scenda in piazza per gridare a gran voce: PACE! E poi? Chiediamo agli ucraini, aggrediti, massacrati da Putin, un gesto di pace e poi, basta che ci baleni il semplice pensiero che l’altro ci possa aggredire che lo massacriamo!? Dobbiamo allora ammettere che siamo di nuovo al punto di partenza: possiamo manifestare per la Pace se dentro di noi cova aggressività, intolleranza e odio per l’altro? Altro motivo che mi lascia alquanto perplesso è questo quotidiano, incessante e reiterante argomentare sul pericolo fascista, xenofobo e integralista. Comprendo perfettamente che le forze chiamate al governo e le persone elette alle alte cariche sono figlie di queste culture. Però, queste persone, non hanno forse detto in Parlamento che si impegnano a rispettare e favorire lo svolgimento della vita democratica? Non hanno forse detto di voler operare per una pacificazione? Si dirà che molte cose che avrebbero potuto ancor di più aiutare non le hanno dette. È vero. Ma, se veramente vogliamo anche noi favorire una pacificazione, cosa che è nell’interesse di tutti, non conviene partire ed amplificare le cose positive che hanno enunciato? O i nostri parlamentari rispondono che non credono a quanto detto? Se non si crede alle parole pronunciate nel parlamento a cosa serve il Parlamento se non parlare e prendere atto di quanto si afferma? Poi si dovrà verificare se le azioni sono consequenziali. Ovviamente. Ma ciò lo si può verificare solo nel durante e dopo. Sforzandosi di mettere da parte il pre-giudizio. Il Presidente La Russa ha pronunciato questa frase: “Non dirò frasi ad effetto, non è giusto, saranno le mie azioni a parlare”. Quindi? Cosa gli rispondiamo? Non ti crediamo? E allora cosa vogliamo fare? Adesso.
Adesso penso che la politica ha immense responsabilità:
1. Intanto, adesso, assumersi la responsabilità della gestione egoista e autoreferenziale, da scempio, fatta nel corso dei decenni;
2. Parlare. Adesso si che deve parlare. Ma deve spendere parole che guidino alla pacificazione di un popolo completamente sbandato. Letteralmente. E nel contempo vigilare che i diritti fondamentali e le conquiste democratiche, come indicate da Liliana Segre, non vengano affossate. Ma per fare ciò la politica e i politici devono essere credibili.
3. Essere di esempio. Appunto. E lo possono essere solo se dimostrano coerenza tra il dire che vogliono il bene del popolo (e non solo il loro) e il fare. Faccio un esempio di uomo e politico per me credibile in quanto ha incarnato ciò che predicava: Aboubakar Soumahoro. Ecco, da persone di tal fatta si potrebbe prendere ispirazione e, magari, consegnargli un ruolo di guida morale;
4. Ultima, ma non ultima: La PACE. La Pace è innanzitutto un processo di pacificazione di se stessi. Ci illudiamo se pensiamo che basti gridare PACE nelle piazze e sventolare bandiere arcobaleno. Come spesso viene detto, bisogna ESSERE operatori di pace. Non PRETENDERE la pace. E i politici che vogliono guidare davvero una Comunità dovrebbero evitare di cavalcare movimenti improbabili ma essere operatori di Pace con le parole e con le azioni.
La responsabilità che la classe politica oggi ha, è quella di seminare il buon senso per non alimentare la stupidità e l’ignoranza che cova dentro ognuno. L’ignoranza non è di destra e non è di sinistra. L’ignoranza non risiede in coloro che non hanno un titolo di studio o nei poveri, l’ignoranza si trova anche comodamente sdraiata nei laureati, negli onorevoli e nei ricchi.
L’ignoranza è una Potente Regina. Una Tiranna. E non ha nessuna intenzione di mollarci e di mollare il suo Alto Scranno. Quindi, meglio non alimentarla. Neanche per il proprio tornaconto. Se lo facessimo saremmo stupidi. E ignoranti.
Buon Cammino. In Comunità. Possibilmente senza astio e né astice.
Altro...
“Indebita percezione del reddito di cittadinanza” è il reato di cui dovranno rispondere 11 persone (di cui 8 donne e 3 uomini) di età compresa fra i 23 anni e i 70 anni, di origini straniere e residenti a Sabaudia, denunciati in stato di libertà dai Carabinieri della Stazione di Sezze congiuntamente a personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Latina, nell’ambito di un’attività di polizia giudiziaria finalizzata a contrastare efficacemente la fenomenologia. In particolare, i militari dell’Arma dei Carabinieri, dopo accurate verifiche volte ad accertare il possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni attraverso l’esame incrociato dei dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo del territorio con quelli fomiti dal Comune di residenza, individuavano elementi che consentivano, allo stato, di ritenere che gli undici soggetti fornendo dichiarazioni relative ad una residenza in Italia da 10 anni, che appare non veritiera, avevano nel tempo pereepito il sussidio senza che ve ne fossero le condizioni. Gli esiti dei controlli venivano comunicati all’Autorità Giudiziaria e all’INPS per l’interruzione dell’elargizione del beneficio e il recupero delle somme indebitamente percepite per un totale di 54.327,67 Euro. Continueranno i monitoraggi dei Carabinieri finalizzati a contrastare efficacemente gli abusi, registrati nel corso del tempo, da parte di soggetti che non versano nelle condizioni giustificatrici del percepimento del reddito di cittadinanza e che con la loro condotta non solo commettono reato, ma sviliscono la ratio dell’istituto giuridico del beneficio.
Sinistra Italiana Sezze accoglie con interesse la notizia che sul territorio comunale è stata inaugurata una moschea.
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"Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume." Con l’articolo 19 della Costituzione, l’Italia riconosce a tutti i cittadini il diritto di professare la propria fede. Dopo la catastrofe del regime fascista, la libertà religiosa ed il principio di laicità dello stato integravano un nucleo di diritti civili e sociali, costruito sulle fondamenta della resistenza a tutela di una società che, ripudiando la violenza, l’odio, la guerra, sceglieva l’accoglienza, l'inclusione e la solidarietà sociale come stelle polari. Da un lato si tutelano quindi i cittadini tutti da indebite ingerenze sulle loro scelte e convinzioni personali, dall'altro le religioni possono costituire un luogo non solo di espressione nel rispetto degli altri ma anche di aggregazione e proposta nell'ambito di una società pienamente democratica. A chi paventa la pericolosità di uno spazio di aggregazione per i fedeli di una delle principali religioni al mondo, dalle articolazioni e differenze spesso ignorate dalla vulgata dominante (basti pensare che a combattere l'ISIL c'erano miliziani curdi di fede islamica), rispondiamo che i fondamentalismi religiosi attecchiscono dove la società non sa offrire speranze di riscatto nella vita terrena, spesso fomentati da chi nasconde le disparità sociali come polvere sotto il tappeto. È su questo terreno che devono concentrarsi gli sforzi Ci auspichiamo fin da subito un dialogo con le istituzioni religiose per facilitare l'emersione nel dibattito e nella politica locale delle problematiche che vivono comunità ancora troppo invisibili, comunità composte in gran parte da quei lavoratori essenziali che hanno assicurato la tenuta della filiera agricola durante la pandemia ma soprattutto di persone con le loro necessità ed aspirazioni e non solo di braccia.
Si è svolta ieri l’inaugurazione delle aule Green presso l’istituto I.C. Pacifici Sezze-Bassiano del plesso di San Bartolomeo. Si tratta di strutture realizzate grazie ai fondi EX Art. 58 c.4 D.L. 73/2021 e che ospiteranno gli studenti per attività scolastiche ed extrascolastiche. Le aule Green installate in un’area prospiciente l’istituto scolastico sono state fortemente volute dal Dirigente Scolastico, dott.ssa Fiorella De Rossi, che ha seguito l’iter fin dall’inizio in sinergica con i docenti ed il personale amministrativo della scuola. La tenacia e la determinazione della dott.ssa De Rossi è stata premiata, soprattutto in un momento dove il mondo scuola soffre di risorse e disponibilità economiche. Per le aule green inaugurate ieri alla presenza degli amministratori locali, nell’ambito di una giornata all’insegna dell’arte e della musica come solo sa fare questa scuola, sono stati finanziati circa 25 mila euro. A breve però arriveranno altri finanziamenti ministeriali per la scuola primaria grazie alla partecipazione ai bandi PON Edugreen e altri importanti finanziamenti, circa 75 mila euro, per la scuola dell’infanzia. La soddisfazione della preside è tanta, così come per i docenti e per gli alunni. Insomma.. piccoli grandi sogni che si sono realizzati. Grazie!
La Preside De Rossi durante l'inaugurazione della aule green
Un piano che servirà a gestire meglio le emergenze territoriali nel Comune di Sezze. La commissione consiliare ambiente e territorio, questa mattina, ha votato l'aggiornamento del piano di Protezione Civile (PEC). Si tratta di un atto amministrativo che permetterà di dare seguito alle procedure operative di intervento per fronteggiare una qualsiasi calamità, uno strumento utile che consentirà all’amministrazione comunale di predisporre e coordinare al meglio gli interventi di soccorso a tutela della popolazione e dei beni a rischio. Il presidente della commissione, Gianluca Calvano, sottolinea l’importanza dell’atto approvato. “Il PEC - afferma - è un piano importante che serve per la comunità e soprattutto per chi deve gestire l'emergenza. Era atteso da quattro anni, ora sarà portato al prossimo consiglio comunale per essere votato. Ringrazio il Comando della Polizia Locale e i tecnici comunali che hanno lavorato per questo, così come i componenti della commissione per tutto il lavoro svolto”.
Nella foto il consigliere comunale Gianluca Calvano