Erba alta ovunque, nelle aree pubbliche, nei giardini delle scuole, nelle strade di periferia, nelle rotonde, nei parchi pubblici. Con l’arrivo della bella stagione sboccia la natura e la vegetazione cresce a vista d’occhio. La mancata manutenzione in molte aree del Comune di Sezze sta dando l’idea di una città disordinata, sporca, senza controllo e gestione. Sono molte le segnalazioni di cittadini che lamentano l’assenza di interventi da parte del Comune di Sezze. Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha annunciato un programma di interventi di manutenzione in sinergia con la SPL, comprensivi di sfalcio dell’erba e rimozione di rifiuti ingombranti. Si spera che il Comune di Sezze inizi subito dai luoghi frequentati, a partire dalle aree verdi degli istituti scolastici. A Ceriara di Sezze, nel plesso Aldo Bottoni, ad esempio l’erba è diventata talmente alta che quasi supera l’altezza dei piccoli alunni. Simile situazione a Melogrosso e Crocemoschitto. Nelle strade poi la visibilità è ridotta e diversi parchi pubblici sono impraticabili.
Antonio il "pazzo" ucciso dalla baby gang: pietà l'è morta
Scritto da Vincenzo MatteiAntonio Stano, "il pazzo", viveva a Manduria, un paese di 30 mila abitanti, in Puglia. In una catapecchia, nel degrado e nella solitudine. Nessuno si occupava di lui. Solo una banda di 14 ragazzini che lo picchiavano, lo seviziavano e, forse, gli hanno procurato la morte. Nessuno aveva visto mai niente, anche se tutti lo conoscevano. Indifferenza e omertà, da parte degli adulti; vigliaccheria e violenza da parte della gang. L'unico modo, questo, per non annoiarsi, per passare il tempo, per mettersi in evidenza. Tanto l'unica cosa che conta, oggi, è trovare in qualche modo il plauso degli altri. Tutto si tollera, tutto si giustifica. Non importa più a nessuno la morte di una persona malata mentalmente. Prenderlo a calci è un gioco divertente e "innocente". "Pietà l'è morta", dice lo scrittore Nuto Revelli. Occorre una forte mobilitazione delle coscienze. Occorre punire severamente i piccoli delinquenti, occorre (ri)educarli al rispetto e alla "pietà" per gli altri, soprattutto se disabili e malati. Tutti ci dobbiamo sentire responsabili: tutti ci dobbiamo sentire impegnati.
Chiede un passaggio e gli ruba il portafogli. I carabinieri della stazione di Priverno, a conclusione di specifica attività investigativa, hanno identificato e deferito in stato di liberta’ per i reati di “furto aggravato ed inosservanza al foglio di via obbligatorio” una 23enne di origini rumene e domiciliata a Roma presso un campo nomadi. La giovane, nella mattinata del 26 aprile scorso, in violazione alle prescrizioni imposte dal foglio di via obbligatorio, emesso nei suoi confronti dalla questura di Latina, si portava in una località del Comune di Priverno, per il quale vigeva il divieto di fare ritorno per anni tre. Qui, unitamente ad un’altra complice in corso di identificazione, riusciva a ottenere un passaggio a bordo dell’autovettura condotta da un 72enne. La donna, durante il tragitto, approfittando di un momento di distrazione del conducente, si è impossessata del suo portafogli contenente la somma di euro 115 e vari documenti, allontanandosi subito dopo.
La Lega locale lancia una iniziativa volta a recepire le istanze dei cittadini di Sezze. Oggi e domani parte la campagna “Dillo alla Lega” ideata dal gruppo Lega Giovani di Sezze per raccogliere direttamente dalla voce dei cittadini di Sezze segnalazioni, suggerimenti, problematiche, disservizi e priorità per la città. Il punto di ascolto sarà presente nei due giorni dalle 9,30 alle 13,00 presso Ferro di Cavallo, dove chiunque potrà compilare i moduli forniti dai militanti per presentare i propri suggerimenti per le future azioni politiche della LEGA. “In un momento in cui i problemi che affliggono il paese sono numerosi - commenta il coordinatore dei giovani leghisti di Sezze Kevin Reiter - la Lega vuole fare sentire la propria presenza. Ogni proposta e indicazione saranno ben accette da tutti e consegnate al nostro Coordinatore Roberto Reginaldi, un "battagliero" stimato dai cittadini e anche dagli avversari politici”.
Tensostatico di via Melogrosso, un'altra cattedrale nel deserto di Sezze
Scritto da Alessandro MatteiUn’altra opera incompiuta, che rischia di deteriorarsi prima che venga completata. Una vera cattedrale nel deserto, soldi pubblici spesi senza logica. Il pallone tensostatico di via Melogrosso a Sezze, realizzato con un finanziamento regionale di oltre 270 mila euro, è oggi purtroppo un’altra struttura sportiva incompleta e abbandonata, sepolta dalle erbacce e a rischio atti vandalici. Completata nella sua struttura in legno e nel tendone, resta ancora senza servizi igienici, allacci e forniture. Un’opera voluta in quell'area dalla passata amministrazione comunale di Sezze, in primis dall’allora presidente del consiglio comunale Sergio Di Raimo, dall’ex assessore ai lavori pubblici Nino Zeppieri e dai consiglieri comunali Giovanni Bernasconi e Paolo Rizzo. Inizialmente il finanziamento era destinato per il recupero della palestra all’aperto di via dei Cappuccini, nel parco della Macchia, poi però la Giunta Campoli riuscì a cambiare la destinazione dei fondi a favore del tensostatico di via Melogrosso. A due anni dal completamento però resta lì in attesa di altri fondi per essere definitivamente completata. Occorrono oltre 70 mila euro ma nessuna sa dove recepire le somme. Le soluzioni in ballo sono due: o mettere a bando il completamento e quindi anche la gestione come è avvenuto poi per il tennis club, o la Giunta comunale deve essere capace di intercettare fondi per completare l’opera. Ad oggi restano solo parole, soldi spesi senza alcun beneficio per la collettività. Il pallone doveva essere inaugurato due anni fa, a coronamento della pista ciclabile rimasta anch’essa incompleta, così come altre opere, a partire dalla Casa dei Giovani nei Cappuccini... ma questa è un’altra storia di fondi pubblici utilizzati pur sapendo di non avere denaro e risorse a sufficienza per il completamento.
Una cerimonia sobria, molto sentita, all'insegna della semplicità e di quei valori fondamentali della Costituzione Italiana. Un gruppo di cittadini oggi si è riunito in Piazza Ferro di Cavallo a Sezze e ha cantato l'inno di Mameli, Bella ciao e ascoltato la lettura di una lettera di un prigioniero di Forte Bravetta. Una bella iniziativa, importante soprattutto perché densa di significato. Peccato però che mancavano i giovani, le future generazioni a cui il messaggio e l'importanza del 25 Aprile deve essere trasmesso per la democrazia e per i diritti fondamentali nati dall'antifascismo.
Il gruppo consiliare di opposizione BiancoLeone di Sezze, con a capo Paride Martella e a seguire Serafino Di Palma e Giovanni Moraldo, solleva sulla carta stampata, scrivendo addirittura al Prefetto di Latina, delle presunte illegittimità del bilancio di Previsione 2019-21 approvato in aula lo scorso 30 marzo dalla maggioranza che sostiene Sergio Di Raimo. Una delle illegittimità considerate “gravi” riguarderebbe la posizione riguardante la figura del vice-segretario comunale ricoperta dal funzionario comunale Piero Formicuccia. Secondo i firmatari della missiva inviata al Prefetto, per ricoprire l'incarico di segretario (in questo caso vice) occorrerebbero dei requisiti, tra cui il possesso da parte del segretario facente funzione, di una laurea in giurisprudenza, scienze politiche o economiche. Il titolo di studio di Formicuccia invece è quello di dottore in psicologia, titolo che non sarebbe contemplato nella normativa vigente del Comune di Sezze. Se così fosse la questione però dovrebbe riguardare anche le passate legislature, a partire da quella dell'ex sindaco Andrea Campoli, con all'apposizione sempre Di Palma e Moraldo, dove Formicuccia in più sedute aveva già ricoperto lo stesso ruolo di vicesegretario così come il dirigente facente in pensione funzione Francesco Petrianni, laureato in lettere e filosofia. E' molto probabile però che le normative vigenti parlino di deroghe per ruoli pro-tempore come è quello del vice-segretario. Tra l'altro, per chi ha memoria corta, è giusto ricordare che questa eccezione venne sollevata più volte dall'ex consigliere del PDL Rinado Ceccano. Ma a quanto pare l'amministrazione comunale Campoli andò avanti proprio perché il ruolo ricoperto da un vice è sempre pro-tempore. Il Biancoleone, se è certo di avere la verità in tasca, per completezza, allora, dovrebbe sollevare il problema anche per le passate legislature. Perché non lo ha fatto?
Angelo Pincivero, sindaco di Prossedi, si ricandiderà alle prossime elezioni amministrative del 26 maggio. “Dopo questi primi cinque anni abbiamo fatto molto, abbiamo lavorato e abbiamo ottenuto importanti risultati ma soprattutto abbiamo portato la nostra comunità in una dimensione più avanzata per quanto riguarda la considerazione, mi riferisco al nostro territorio - spiega Pincivero - questa zona è rinata sia sotto il profilo delle attività economiche ma anche a livello culturale, una cosa da non trascurare perché la crescita di questo tipo di turismo sta portando un vantaggio a tutti i miei concittadini e le cose miglioreranno perché nel programma che abbiamo in mente di portare avanti lo sviluppo è scandito proprio dalla valorizzazione del nostro importantissimo patrimonio culturale che s’intreccia con la gastronomia e gli eventi che portano vita nel centro storico e di conseguenza benessere per le attività”. In cantiere idee da sviluppare per continuare a far crescere la comunità:"Ci tengo a spingere il più possibile sulla valorizzazione delle abitazioni disabitate ancora presenti nel territorio del Comune, fin dall’inizio ho voluto mettere al primo posto l’ascolto dei miei concittadini perché concentrarsi sulle problematiche della gente e cercare di risolverle è stata la scintilla che mi ha sempre accompagnato”.
Località Foresta a Sezze fuori controllo per quanto concerne i rifiuti. Molte aree verdi della bella località sono diventate discariche a cielo aperto. I residenti denunciano e denunciano ma l’inciviltà di qualche cittadino e l’indifferenza delle istituzioni regna sovrana. Nella zona si combatte ogni giorno per i rifiuti abbandonati in ogni dove, in prossimità della strada, nei terreni incolti e giù giù fino a via della Pace in pianura, in località Ceriara di Sezze. Una vergogna, un fenomeno ormai sfuggito di mano agli organi competenti. Cosa fare? I rappresentanti di zona sono spariti? La politica cosa aspetta?
Sequestrate a Maenza armi e munizioni detenute illegalmente. E’ accaduto oggi quando i militari dell’arma del luogo hanno identificato e denunciato in stato di libertà per i reati di “ricettazione, detenzione abusiva di armi e munizioni, alterazione di armi” un 61enne del luogo perché trovato, a seguito di perquisizione domiciliare, nell’ingiustificato possesso di un fucile e munizioni. L’uomo in casa aveva: un fucile da caccia cal. 24, risultato di provenienza furtiva, alterato nelle dimensioni del calcio e nella lunghezza della canna; una canna di fucile da caccia, priva di matricola, della lunghezza di circa 27 centimetri; due cartucce a palla; dieci cartucce fiocchi cal. 24. Denunciato inoltre per il reato di “detenzione abusiva di munizioni” un 30enne del luogo perché trovato, a seguito di perquisizione domiciliare, nell’ingiustificato possesso di: due cartucce cal. 28; due cartucce cal. 8; una cartuccia cal. 9; due cartucce cal. 36-410; due palle di piombo utilizzabili per cartucce cal. 12.
Altro...
Bocce ferme negli equilibri in seno alla maggioranza consiliare di Sezze. Dopo i dem contro il dem, e dopo le bocche cucite tra gli altri della maggioranza, la politica della chiacchiera va a gonfie vele, con il primo cittadino solo al comando di una barchetta in piena burrasca. La pensa così Vittorio Accapezzato, docente in pensione ed ex consigliere comunale di Sezze. In una riflessione sullo stato della maggioranza afferma: “Dopo quasi due anni di governo, la metà dei consiglieri di maggioranza tutti del gruppo PD aprono un periodo di polemiche e frecciate a danno del Sindaco Di Raimo. I rappresentanti pidiessini mettono in discussione la politica e il lavoro svolto dall’amministrazione rimproverando animosamente una certa e consolidata inattività per mancati interventi e di idee che considerino il futuro cittadino. L’inoperosità politica a gestire la città, ha spinto questi consiglieri a esigere dal primo cittadino un maggior confronto sui problemi globali che riguardano la comunità cittadina. Si sono smarcati, dagli altri cinque consiglieri delle liste civiche di appoggio al Sindaco, da possibili responsabilità politiche, mostrando la frattura della maggioranza ed una provocazione politica, richiamando l’attenzione sulle problematiche reali della città anziché sui giochi di potere. Adducano che le priorità del paese sono altre e verso di esse è rivolto il loro rispettivo impegno. È un dissenso da cui emerge il loro distacco con l’operare amministrativo e la voglia di respirare aria fresca, non condizionata da nessuno. Il non operare e restare fermi significa incapacità di trasformarsi, un declino economico, ambientale, urbanistico, sociale e culturale”. Per uno dei fondatori del centro destra setino “il Sindaco, bersagliato da questi attacchi, resta solo a fare i conti con le inefficienze diffuse e lamentele della popolazione, riguardanti il degrado ambientale e sociale oltre alle tasse locali spinte fino al massimo consentito. Sia la giunta che gli altri cinque consiglieri di maggioranza non si sono è schierati, controbattendo i dissidenti. Nessun assessore, prende parola e ne mette in evidenza il suo operato svolto. Gli altri consiglieri di maggioranza, di appartenenza a liste civiche, nel loro assoluto silenzio, hanno mostrato ancora di appartenere ai meccanismi consolidati della vecchia politica che ha governato per decenni la città”. Il Sindaco da parte sua ha sentito l’esigenza di chiedere azioni concrete se qualcuno la pensa in maniera diversa da lui. Per il resto bocce ferme. “Tutto resta come prima – conclude Accapezzato - Ma Sezze è una città che ha voglia di riprendere a camminare verso orizzonti culturali, politici, economici e sociali. La visione richiede una politica libera da interessi personali, di clientelismo, di interessi di partito. Una politica competente, con le idee chiare, che dovrà lavorare, senza sosta, con maggiore vigore per il bene della collettività”.
Ripartite le somme per chi ha subito i danni dal maltempo. Il Comandante della Polizia Locale di Sezze, nonché responsabile della Protezione Civile, Lidano Caldarozzi, con un avviso pubblico porta a conoscenza dei soggetti privati e titolari di attività economiche che hanno già presentato domanda per il contributo a seguito dei danni provocati dalla calamità naturale dell’ottobre 2018, che con Decreto del Commissario Delegato ex OCDPC 558/2018 n. R00068 del 19 aprile 2019 è stata approvata la ripartizione delle risorse finalizzate alle prime misure economiche di immediato sostegno al tessuto economico e sociale.
La relativa Modulistica che è scaricabile dal link http://regione.lazio.it/rl/maltempoottobre2018/normativa/
Le domande dovranno essere presentate al Comune di Sezze dal 26 aprile al 27 maggio 2019 (pena la decadenza). I modelli di domanda saranno consultabili e scaricabili dal sito ufficiale dell’Ente www.comune.sezze.lt.it.
Per ogni informazione rivolgersi agli Uffici della Polizia Locale.
Desta meraviglia l'affermazione di Matteo Salvini, attuale ministro degli Interni che, a proposito del 25 Aprile, Festa della Liberazione, dice :"Sfilare qua e là, fazzoletti rossi e neri, verdi gialli e bianchi; cortei di partigiani e di contro-partigiani, di fascisti e di comunisti; siamo nel 2019; mi interessa poco il derby...". Il vice-premier leghista tratta l'argomento di grande rilevanza storica con indifferenza e con leggerezza come se fosse una partita di pallone. Questa dichiarazione non può passare come una battuta spiritosa, una trovata giornalistica, una improvvisa boutade. Con certi anniversari non si scherza! Ne va di mezzo l'onore e il rispetto dovuto a migliaia di italiani morti per la libertà. Cosa si festeggia il 25 Aprile? La Liberazione dell'Italia dal governo fascista e dall'occupazione nazista. Una guerra di partigiani, al fianco degli Alleati, che durò quasi due anni. La data, di per sé, non ha solo un valore simbolico perché costituisce il perno fondamentale, sul piano storico e politico, della nostra Costituzione Repubblicana nella quale tutti ci riconosciamo. Ecco perché l'antifascismo non può essere un optional per nessuno ma l'irrinunciabile legame e orizzonte comune a livello nazionale ed europeo. In Francia non accettare il principio dell'antifascismo significa essere esclusi dalla vita pubblica. In Germania l'antifascismo è scritto nella Costituzione di quel Paese ed è reato negare o ridimensionare lo sterminio dei partigiani e degli ebrei. In Spagna, in Portogallo sono valori irrinunciabili. Per non parlare del valore assoluto che esso assume in Belgio, Olanda, Danimarca, paesi nei quali è escluso fermamente ogni rigurgito fascista. Si tratta di un valore e di un principio molto attuale, che ci può aiutare a capire i tempi presenti e non ripetere gli errori del passato. La storia, però, come qualche volta accade, si trasforma in elemento di lotta politica, di semplificazione, di strumentalizzazione, di rimozione e di mistificazione, elementi ,questi, che rischiano di inficiare la comprensione della realtà. Occorre una ricerca attenta e rigorosa per eliminare ogni incrostazione ideologica ed ogni riferimento all'odio e alla vendetta. Gianfranco Fini, fondatore di A.N., delfino di Giorgio Almirante, leader del M.S.I., nel 2009, in qualità di Presidente della Camera, ebbe a dire:" Celebrare la ritrovata libertà del nostro popolo il 25 Aprile è un dovere cui nessun cittadino può e deve sottrarsi". E' bene allora, soprattutto quando si esercita un incarico altamente istituzionale, studiare un pò di più la storia. Altrimenti è meglio tacere.
Appuntamenti:
Per il 25 Aprile, in Piazza Ferro di Cavallo a Sezze, alle ore 12, una canzone, una lettura e l'Inno di Mameli.
Fervono i preparativi per la Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo di Sezze che si terrà questa sera a partire dalle ore 20.30. La città si sta preparando per il grande evento religioso e artistico e non mancano nemmeno quelle che sono le tradizioni popolari setine legate alla Processione. Una di questa quella del falò per la Madonna in processione dei quartieri. A Santa Maria, grazie alla passione dei residenti, primo fra tutti Fausto, per il trentunesimo anno consecutivo, anche se ovviamente è molto più antica questa tradizione, per questa sera è stata allestita una catasta di fascine con in vetta una croce. Il fuoco verrà acceso poco prima della processione religiosa e si innalzerà al passaggio della Madonna. Nell'antichità e nella tradizione popolare il fuoco è simbolo di purezza e rito propiziatorio di buon auspicio.