La nota del sindaco di Sezze Lidano Lucidi in merito al progetto di valorizzazione dell’area a ridosso dell’ex cava Petrianni all’interno della quale sono contenute diverse impronte di dinosauro.
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“Si sta procedendo alla stesura del progetto esecutivo con l’ausilio e il fondamentale supporto del dipartimento di Scienze della Terra dell'Università La Sapienza con cui il Comune di Sezze ha, nel frattempo, stipulato un protocollo di intesa. Stiamo inoltre lavorando alla predisposizione del progetto per la fruizione del sito mediante progettazione di un percorso didattico divulgativo. È stato dato incarico ad una società di perforazione e laboratorio geotecnico per il prelievo di campioni di roccia da sottoporre a specifiche analisi geomeccaniche per la predisposizione di un progetto per la messa in sicurezza della parete rocciosa prospiciente le superfici ad impronte, mediante imposizione di rete paramassi. Si sta predisponendo il progetto definitivo – ha concluso il sindaco di Sezze – per rendere esecutivo il progetto ci si avvarrà di ricercatori. L’area è stata acquisita dall’ente ed è stato approvato il regolamento del monumento naturale di cui il Comune di Sezze è responsabile”.
Così come l’anno passato, nell’ambito della Secolare Fiera di San Michele di Sermoneta, che si è svolta dal 28 settembre al 1 ottobre nell’Area mercato di Monticchio, si è tenuto il Concorso comunale “L’Olio delle Colline a Sermoneta”, organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con il Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicole di Latina). Questi i vincitori: al primo posto si è piazzato l’Agriturismo La Valle dell’Usignolo, al secondo la Società agricola Palmerini 1931 e al terzo l’Abbazia di Valvisciolo. Mentre le “Menzioni di merito” sono state assegnate alla Tenuta Paola Boffi, a Sergio Gobbi, a Diversamente Agricola di Carmela Parisi, a Loretta Proia, a Franco Santucci e a Impresa agricola Diamante Verde di Antonio Tombolillo. Il concorso era rivolto ai produttori e agli olivicoltori del territorio di Sermoneta. Gli oli in gara sono stati giudicati da un panel di assaggiatori dello stesso Capol, guidato da Luigi Centauri, capo panel. Alla premiazione dei vincitori, avvenuta sabato scorso, erano presenti Nicola Minniti, Bruno Bianconi e Antonio Di Lenola rispettivamente vicesindaco, assessore all’Agricoltura e presidente del Consiglio comunale di Sermoneta, Alberto Bono, agronomo, e lo stesso Luigi Centauri, presidente del Capol. Alla fine della stessa premiazione sono state consegnati gli attesti ai trentadue olivicoltori di Sermoneta partecipanti al corso di gestione dell’oliveto. “Il successo di questo concorso hanno affermato il sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli e l’assessore Bianconi - dimostra la grande varietà di eccellenze presenti sul nostro territorio. Come Amministrazione comunale continueremo a promuovere e sostenere queste iniziative che mettono in risalto le produzioni locali, esaltandone il valore e la tipicità . Congratulazioni a tutti i partecipanti, siete una risorsa preziosa per Sermoneta”. Durante i quattro giorni della Fiera, lo stesso Capol ha organizzato l’evento “Assaggiatore per un giorno”, la degustazione degli oli in gara abbinati alla zuppa di fagioli e l’assaggio professione delle olive Gaeta Dop e Itrana bianca. Circa l’evento “Assaggiatore per un giorno”, sono stati protagonisti i consumatori, che guidati dagli esperti del Capol, hanno cercato di imparare a riconoscere un olio di qualità. Anche riguardo alle olive, gli esperti hanno fornito il modo per riconoscerne la qualità, oltre a illustrarne le caratteristiche. Da ricordare che la Fiera, come sempre, è stato organizzata dall’Amministrazione comunale di Sermoneta con il contributo dell’Arsial (Azienda regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio). Sono stati quattro giorni intensi tra mostra mercato, enogastronomia, prodotti tipici, ristorazione, convegni, presentazioni di libri, spettacoli equestri e concerti.
Da diversi mesi assistiamo ad uno scontro a pallonate per modificare lo statuto dell’ATO4. I partiti sono capaci di agitarsi per questioni di lana caprina mentre per quelle sostanziose si auto anestetizzano per divenire semplici spettatori. Ma i sindaci si rendono conto in quale stato si trovano i cittadini per tutto quello che subiscono? La vendita delle quote dei soci privati senza averla discussa nei consigli comunali, i difetti della gestione riguardanti tariffe che strozzano famiglie, per non parlare del caro bolletta e delle perdite in rete. Il comitato Acqua Pubblica chiede al sindaco di Latina e al presidente della Provincia di convocare un’assemblea provinciale per l’adeguamento dalle norme di legge per riavere il servizio come bene comune di questa Provincia. Per queste e altre ragioni, a partire delle voci pregresse in bolletta e dell’estorsione a Sezze di 4 milioni di euro, il portavoce del comitato Paolo Di Capua annuncia la cosiddetta operazione “Apache” per ottenere le somme dovute da Acqualatina.
La provincia di Latina ha risposto con entusiasmo alla chiamata di Plastic Frre, dimostrando un forte impegno nella lotta contro l'inquinamento da plastica. Grazie alla partecipazione di oltre 200 volontari distribuiti in 6 città, nel fine settimana appena trascorso è stato possibile raccogliere oltre 3 tonnellate di rifiuti.
A Sabaudia, con 110 volontari, nel suggestivo bosco in via Vicario, sotto la guida dei referenti Adriano e Silvia Salvatori, sono state raccolte ben 2 tonnellate e mezzo di rifiuti, tra cui oggetti ingombranti come televisori, frigoriferi, congelatori, WC domestici e persino uno scaldabagno. Questo successo è stato reso possibile grazie alla preziosa collaborazione di numerose associazioni, tra cui “Natura Noi,” “Circeo Attivo,” “Qua la Zampa Latina,” “Noi Siamo i Giovani di Sabaudia,” “Ludofantasy Sabaudia,” “AMare,” “Latinautismo,” “Polvere di Fate,” “Guardia Agroforestale Provinciale,” “Croce Rossa Italiana Comitato di Latina,” e “I Liberi Netturbini Potini. Inoltre nell’ambito dell’iniziativa a Sabaudia è stato presentato il libro “a scuola di rifiuti zero “ scritto e presentato da Filomena Compagno dell’associazione I volontari rifiuti zero e Giulio Verdecchia, dell’associazione Liberi netturbini pontini, ha mostrato il cartellone della sughereta di Mezzomonte con tutti i tragitti trekking e bici ideato da lui con tanto di cartine .
A Latina, l’attenzione è stata focalizzata sul problema delle MICROPLASTICHE. Grazie all’impegno di Virginia ed Elena Fiorini, è stato organizzato un evento in spiaggia presso la località Rio Martino, con l’obiettivo di rimuovere il maggior numero possibile di microplastiche. Durante l’evento, sono stati raccolti numerosi bastoncini di cotton fioc , tappi di plastica, cicche di sigarette e frammenti di plastica, per un totale impressionante di 30 kg di microplastiche, con la partecipazione di 15 volontari
A Fondi, nonostante il caldo, 22 volontari sotto la guida di Tina di Fazio hanno preso parte all’azione in Via Roma, località Ponte Selce, riempiendo oltre 10 sacchi di rifiuti equivalenti a 100 kg. La partecipazione entusiasta di cittadini, compresi i bambini, ha suscitato l’apprezzamento dei passanti. Alla fine della raccolta, ogni volontario ha ricevuto una borraccia NATURASI in segno di gratitudine.
A Lenola, durante il suo primo evento organizzato da Francesco Guglietta nel boschetto di via San Martino, i volontari hanno affrontato una situazione preoccupante: una famiglia di ricci aveva costruito la loro tana sotto a un vecchio materasso, circondata da buste di plastica. Con il lavoro di 35 persone e l’aiuto dei bambini, sono stati rimossi 250 kg di rifiuti, tra cui 9 copertoni, un lavandino da cucina completo e numerosi oggetti ingombranti. Questo primo evento è stato un grande successo e ha visto la collaborazione dell’associazione “Carpe Diem” e delle “Guardie Ambientali d’Italia.
A Pontinia, Daniela Lombardi ha organizzato una meravigliosa passeggiata ecologica nei dintorni di Piazza Roma, che ha portato alla raccolta di 400 kg di rifiuti, grazie alla partecipazione di oltre 50 volontari. È stato un segno tangibile della sensibilizzazione della comunità verso questa causa importante.
Purtroppo Maenza è stata colpita da una notizia tragica, la morte di un ragazzo di 24 anni mentre era a lavoro; per questo i referenti Eleonora Rossi e Gianfranco Iagnocco hanno deciso di annullare l’evento in programma e di rinviarlo alla prima data disponibile, per rispetto della famiglia e del caro amico Ludovico!
“Questi risultati - affermano gli organizzatori - dimostrano l’importanza della collaborazione tra comunità, associazioni e volontari nell’affrontare la sfida dell’inquinamento da plastica e nell’educare la società verso un futuro più sostenibile e privo di plastica. Continueremo a lottare per un ambiente più pulito e salutare per tutti”.
Il 30 settembre e l'1 ottobre, in occasione dell'evento nazionale Sea & Rivers di Plastic Free, i volontari saranno in 246 città italiane per una grande azione di pulizia ambientale, coordinata da nord a sud ."Sei città della Provincia di Latina si preparano a unirsi in uno sforzo eccezionale per la salvaguardia dell'ambiente - afferma Silvia Salvatori, referente Plastic Free di Sabaudia - organizzando eventi di pulizia ambientale.Latina, Sabaudia, Pontinia, Lenola, Fondi e Maenza, il quale è stato riconosciuto come comune Plastic Free, invitano tutti i cittadini a partecipare a questa iniziativa ecologica.Questi eventi mirano a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle gravi conseguenze dell'inquinamento da plastica sull'ambiente e a promuovere comportamenti più sostenibili.L'obiettivo principale è quello di rimuovere rifiuti di plastica da parchi, spiagge, strade e altre aree pubbliche, contribuendo così a preservare la bellezza naturale della Provincia di Latina". Insomma un fine settimana dove il volontariato dei fatti farà pulizie vere, rispetto ai bla bla dei tanti che potrebbero al contrario intervenire su tutto il territorio.
*Dettaglio degli Eventi*
- Latina: 30/09/2023 ore 9:30 ritrovo al parcheggio di Rio Martino (b.go grappa) https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/5463/30-set-latina
- Sabaudia: 30/09/2023 ore 9:30 ritrovo in Via Vicario https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/5238/30-set-sabaudia
-Maenza: 30/09/2023 ore 10:00 ritrovo in Piazza Santa Reparata https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/5507/30-set-maenza
- Pontinia: 10/1/2023 ore 9:30 ritrovo alla ex torre idrica piazza Roma https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/5510/1-ott-pontinia
- Lenola: 10/1/2023 ore 9:00 ritrovo in Via San Martino https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/5275/1-ott-lenola
- Fondi: 1/10/2023 ore 9:30 ritrovo in Via Roma,212 (località Ponte Selce ) https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/5453/1-ott-fondi
*Vieni a Partecipare*
Tutti i cittadini, giovani e adulti, sono invitati a partecipare attivamente a questi eventi iscrivendosi gratuitamente tramite il link.
È facile unirsi alla causa per un ambiente più pulito:
1. *Presentarsi sul luogo dell'evento*: Portatevi dietro un paio di guanti riutilizzabili e la vostra determinazione a fare la differenza, al resto penseremo noi .
2. *Seguire le istruzioni degli organizzatori*: Saranno fornite istruzioni per la raccolta dei rifiuti e la separazione corretta dei materiali.
3. *Divertirsi e contribuire*: Pulire l'ambiente può essere divertente quando lo facciamo insieme. Invita amici, familiari e colleghi a partecipare.
*Perché è importante*
L'inquinamento da plastica è una minaccia crescente per l'ecosistema e la salute umana. Riducendo le forze, possiamo ridurre in modo significativo l'impatto negativo della plastica sull'ambiente e preservare la bellezza naturale della nostra provincia.
Per ulteriori informazioni potete contattare i referenti ( il recapito lo trovate in locandina )
Unisciti a noi per rendere la Provincia di Latina più pulita e sostenibile. Insieme, possiamo fare la differenza!
Grande attesa per “Aldus”, lo spettacolo teatrale scritto e diretto da Orazio Mercuri. Sold Out per le prime due rappresentazioni che si terranno sabato 30 settembre alle ore 21 e domenica 1 ottobre alle ore 18 presso l’auditorium comunale di Bassiano. Per chi conosce il Maestro Mercuri sa perfettamente che la pièce è stata scritta e curata con dovizia di particolari, perchè la passione per il teatro lo travolge da anni ed è stata sempre una costante nella sua vita. Mercuri non scrive tanto per scrivere, per diletto. Anche in questo caso, infatti, usa il teatro per raccontarci la storia di Aldo Manuzio. E’ lo stesso autore che ce ne parla: “Si vuole portare a conoscenza l’opera di Aldo Manuzio, nato a Bassiano nel XV secolo: è stato grammatico, umanista ed editore. Sicuramente tra i primi in Europa in senso moderno. Introdusse il carattere corsivo e il formatoin ottavo. Con le sue innovazioni - ci dice Orazio Mercuri - segnò la storia dell'editoria e promosse avanzamenti in tipografia insuperati fino ai nostri giorni. Morì il 6 febbraio 1515, dopo aver stampato circa 130 edizioni in greco, in latino e in volgare. I libri stampati da lui, a quasi cinque secoli di distanza, sono ancora oggi oggetto di studio. Introdusse il cosiddetto formato in ottavo che per le sue piccole dimensioni, per la maneggevolezza e trasportabilità, fu precursore dei libri tascabili odierni. Permise quindi il diffondersi della cultura. Fu il primo a stampare un libro con i fogli numerati su entrambe le facciate (recto e verso), ossia con numerazione per pagine e, tra l’altro, introdusse anche la punteggiatura e il titolo nelle opere”. Insomma un testo che celebra un grande umanista, un innovatore che fu da apripista per la futura stampa moderna. Mercuri bassianese doc vive da molti anni a Sezze, è autore e regista di molte opere teatrali, scrittore di libri e riflessioni di attualità.
In scena ci saranno:
Orazio Mercuri (Aldo Manuzio), Daniele Turriziani (Principe/ Pico della Mirandola/ Innocenzo primo uomo nella locanda), Cinzia Pacilli (Maria, moglie di Aldo), Alessandro De Simoni (Marin Sanudo), Giacomo Bernabei (Andrea Torresani), Lidano Valleriani (Erasmo Da Rotterdam), Pietro Panfilio (Pietro lavoratore stamperia), Cesare Bonelli (Nicola lavoratore stamperia), Ermanno Curti (Bartolomeo lavoratore stamperia), Lorenzo Ciotti (secondo uomo nella locanda) ed Elisa Zaccheo (locandiera). Voce fuori campo Riccardo Visentin, scenografia curata da Adolfo Bigioni e Vincenzo Bonelli, disegni in diapositive di Gaspard Njock, costumi di Mimmi Manzoni, colonna sonora di Bruno Cifra e Mauro Di Capua. Le musiche medioevali saranno eseguite dai Musici Viatores, staff tecnico Cesare Iozzi e Marco Pinto. La canzone “Manuzio a Vassiano” è di Quirino Cifra.
E’ una proposta già protocollata nel 2018 e poi ancora nel 2019. Ed è una proposta che vuole affrontare un problema che nel corso degli anni sta interessando sempre più famiglie. La materia è quella della “Disposizione in materia di cremazione e dispersione delle ceneri” regolata dalla legge del 30 marzo del 2001. A rifarla è Giancarlo Liberatori. “Nel nostro Comune chi volesse celebrare il funerale in forma laica non sa dove poterlo fare in quanto non è stabilito alcun luogo. Altresì chi decide di essere cremato - aggiunge Liberatori – è costretto ad andare fuori provincia in quanto la nostra è sprovvista di un impianto idoneo: non sarebbe male cercare di creare questo servizio con apposito bando”. In merito invece alla dispersione delle ceneri, Liberatori ricorda che il Comune di Sezze è già proprietario di una parte di spiaggia nel litorale di Latina che potrebbe essere usato per la dispersione in mare, mentre per la dispersione in montagna suggerisce di stabilire un luogo in Semprevisa, come pure per la dispersione all’interno del cimitero come avviene per altri comuni. Nelle lettere protocollate a suo tempo Liberatori ha allegato la legge di riferimento. La lettera venne inviata all’allora sindaco di Sezze Sergio Di Raimo e oggi viene indirizzata l’attuale sindaco Lidano Lucidi.
Riportiamo l'intervento del consigliere comunale di Sezze Serafino Di Palma, dopo i fatti accaduti nell'ultimo question time, del 19 settembre scorso. Il gruppo di opposizione ha abbandonato l'aula a seguito della decisione del presidente del consiglio comunale Pietro Del Duca di rinviare agli uffici competenti le risposte dei quesiti posti in sede di consiglio comunale.
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Sono stato sempre fermamente convinto che il ruolo del consigliere di opposizione in un sistema democratico sia fondamentale per garantire un adeguato controllo e bilanciamento del potere politico; i consiglieri di opposizione sono chiamati a svolgere un'importante funzione di vigilanza e criticità nei confronti della maggioranza al fine di garantire che le decisioni prese siano sottoposte ad una critica costruttiva.
Segnatamente, ai consiglieri di opposizione spetta il compito di mettere alla prova la maggioranza, sollevando domande, presentando alternative, chiedendo spiegazioni riguardo alle politiche e alle decisioni prese, promuovendo la trasparenza, la responsabilità e il dibattito; questo contribuisce a prevenire l'abuso di potere oltre ad essere un contrappeso vitale per evitare una "dittatura della maggioranza" e garantire una governance responsabile.
Ne consegue che il rispetto per i consiglieri di opposizione non è solo una questione di cortesia politica, ma un elemento chiave per il buon funzionamento della democrazia, fondata sulla diversità di opinioni e sul libero scambio di idee.
La maggioranza dovrebbe, pertanto, ascoltare le opinioni dell'opposizione senza pregiudizi; i dibattiti e le discussioni dovrebbero essere visti come opportunità per la riflessione e il miglioramento, non come sfide personali. La maggioranza dovrebbe, da ultimo, rispettare le regole dettate dalla legge, statuti e regolamenti che garantiscono un trattamento equo per tutti i membri.
Ebbene, la democrazia è fatta di regole e il consiglio comunale ha il suo regolamento che disciplina in maniere chiara il “question time” (art. 43 – regolamento comunale).
Il predetto art. 43, al comma 4°, prevede, in proposito, che a rispondere alle interrogazioni siano il Sindaco e/o Assessori; il resto, i commenti e le accuse rivolte in questi giorni ai consiglieri di opposizione di aver abbandonato il consiglio comunale sono libere interpretazioni errate e prive di cognizione dei fatti di causa, forse dettate persino da una polarizzazione politica verso uno schieramento amico.
Altro...
Tutto pronto per la quinta edizione del Sezze Film Festival, che si svolgerà a Sezze nelle suggestive location di Museo Archeologico e Auditorium San Michele Arcangelo. Con la direzione artistica di Stefano Madonna e Alfonso Chiarenza, il Sezze Film Festival è dedicato ai cortometraggi, lungometraggi, videoclip musicali, documentari e web series.
Il programma dell’evento:
Sabato 23 settembre saranno svolte le proiezioni dedicate alle opere selezionate.
Domenica 24 settembre è prevista la cerimonia di premiazione del Sezze Film Festival 2023.
Gli ospiti attesi:
Premio alla carriera all’ attore, regista e doppiatore Pino Ammendola.
Tra premi speciali e opere finaliste, sono attesi al festival gli attori Franco Oppini, Nicola Pistoia, Fabio Morici, Francesco Maria Cordella, Riccardo Avitabile; le attrici Giulia Michelini, Fanny Cadeo, Daphne Scoccia, Carol Cadeo, Enza Guadagni; i registi Benedicta Boccoli, Adamo Dionisi, Vanessa Cremaschi, Pierfrancesco Campanella, Andrea Papini, Paolo Civati, Daniele Falleri; i produttori Stefano Bethlen, Stefano Francioni; la cantante Chiara Buonavolontà.
Comunicato stampa ANFFAS MONTI LEPINI
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In data 18 settembre u.s. Anffas Monti Lepini, su parere e con il supporto del Centro Studi Giuridici e Sociali di Anffas Nazionale, si è rivolta al Comune di Sezze (LT) per richiedere l’annullamento del “Regolamento rilascio contrassegno di parcheggio per disabili”, pubblicato lo scorso 9 agosto ed oggetto, in queste ultime settimane, di un acceso dibattito. A suscitare scalpore, nel dettaglio, è l’art. 8 di tale Regolamento in quanto prevede espressamente che “gli stalli di sosta destinati ai portatori di handicap possono essere assegnati e numerati ad personam solo agli aventi requisiti in possesso di patente di guida ed intestatari del mezzo”. Tale disposizione appare assolutamente illegittima, giacché contrastante con la normativa nazionale in materia, nonché discriminatoria. Dal punto di vista normativo, la disposizione a cui fare riferimento è, infatti, l’art. 381, comma 5, del DPR 495/92, il quale prevede che “nei casi in cui ricorrono particolari condizioni di invalidità della persona interessata, il comune può, con propria ordinanza, assegnare a titolo gratuito un adeguato spazio di sosta individuato da apposita segnaletica indicante gli estremi del "contrassegno di parcheggio per disabili” del soggetto autorizzato ad usufruirne (…). Tale agevolazione, se l'interessato non ha disponibilità di uno spazio di sosta privato accessibile, nonché fruibile, può essere concessa nelle zone ad alta densità di traffico, dietro specifica richiesta da parte del detentore del "contrassegno di parcheggio per disabili”. Dalla lettura della norma si deduce, dunque, che tale agevolazione può essere concessa dal Comune quando:
- sussistono particolari condizioni di invalidità della persona interessata;
- venga richiesta dalla persona già titolare del contrassegno;
- la persona interessata non dispone di uno spazio di sosta privato accessibile e fruibile;
- si tratti di una zona ad alta densità di traffico.
Non si prevede, invece, che la persona richiedente sia titolare di una patente di guida o in possesso di un autoveicolo. Alla luce di quanto fin qui esposto, è, allora, evidente come il Regolamento approvato dal Comune di Sezze, con specifico riferimento all’art. 8, non soltanto è contrario con quanto previsto dalla legge in materia, andando a determinare dei requisiti di accesso al beneficio differenti rispetto a quelli individuati all’art. 381, comma 5, DPR n. 495/92, ma è anche discriminatorio, in quanto va, a priori e del tutto ingiustificatamente, ad agevolare una particolare categoria di persone con disabilità (ossia i titolari di patente di guida ed autoveicolo) e contestualmente a svantaggiarne un’altra (coloro che non ne sono titolari). In conclusione, stante l’assoluta illegittimità dell’art. 8 del Regolamento in esame nonché i profili gravemente discriminatori dello stesso, Anffas Monti Lepini si è rivolta al Comune di Sezze per richiedere un tempestivo intervento e, quindi, l’annullamento dell’atto in oggetto, auspicando che si possa aprire nel più breve tempo possibile un tavolo di confronto sul tema.
“Viene a mancare la democrazia se si abbandona l'aula e si evita il dibattito. La democrazia è dialogo, confronto, anche aspro, ma pur sempre confronto. I consiglieri di opposizione ieri non hanno dato prova di questo e sono usciti dall'aula consiliare”. Il presidente del consiglio comunale di Sezze, Pietro Del Duca, parla della bagarre esplosa ieri in aula in seduta di Question Time. I consiglieri comunali Di Palma, Quattrini, Uscimenti e Di Raimo, hanno deciso di abbandonare i lavori perché alcune interrogazioni presentate non sono state ritenute pertinenti e quindi rinviate agli uffici preposti per chiarimenti. E' lo stesso Del Duca a chiarire questo passaggio:“ In una commissione dei capigruppo apposita abbiamo deciso tutti insieme che il sottoscritto avrebbe deciso quali interrogazioni fossero o meno pertinenti e quindi ammissibili al dibattito proprio per evitare che la seduta del question time diventasse una sorta di richiesta di accesso agli atti. La decisione di filtrare alcune interrogazioni da esaminare nel dibattito e quelle invece di rimandare gli uffici è stata una decisione presa da tutti. Ieri è successo proprio questo – chiarisce Del Duca – alcune interrogazioni presentate non erano pertinenti al dibattito e come deciso sono state rinviate a chiarimenti da parte degli uffici competenti”. Per il presidente dell'assise cittadina “l'atteggiamento delle opposizioni in molti casi è di ostruzionismo a prescindere, e ieri è uno di questi casi”.
SEZZE
COMUNICATO ARMA DEI CARABINIERI
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Indebita percezione del reddito di cittadinanza” è il reato di cui dovranno rispondere 2 donne di 64 e 36 anni, di origini straniere e residenti a Sezze, denunciate dai Carabinieri della Stazione di Sezze con il personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Latina, nell’ambito di un’attività di polizia giudiziaria mirata al contrasto del reato. In particolare, i militari dell’Arma dei Carabinieri, dopo accurate verifiche volte ad accertare il possesso dei requisiti previsti dalla normativa in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni attraverso l’esame incrociato dei dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo del territorio, hanno individuato elementi che hanno permesso di ritenere che le donne fornendo dichiarazioni relative ad una residenza in Italia da 10 anni, non veritiera, avevano nel tempo percepito il sussidio senza che ve ne fossero le condizioni. Gli esiti dei controlli venivano comunicati all’Autorità Giudiziaria e all’INPS per l’interruzione dell’elargizione del beneficio e il recupero delle somme indebitamente percepite per un totale di 38.382,47 Euro. Continueranno i monitoraggi dei Carabinieri finalizzati a contrastare efficacemente gli abusi.