Il Pd di Sezze cade e poi ricade, ma ha la volontà (bisogna vedere se ha la forza, ndr) di rialzarsi sempre. Il prossimo 20 maggio, alle ore 18 presso il centro sociale Calabresi, è stata organizzata una assemblea pubblica dal titolo “Sezze Domani, le tue idee per la nostra città con il partito democratico”. L’incontro è aperto ai tesserati, a chi ha votato per le primarie e ai simpatizzanti dem. La segreteria dimissionaria (ad un anno dal congresso smart svolto presso i campi da tennis) sta a dimostrare l’inconsistenza di quella proposta politica che non è riuscita a fare breccia dopo la batosta delle ultime amministrative, sta a dimostrare il disorientamento della maggior parte degli iscritti e degli stessi dirigenti dem, e sta a dimostrare che le scelte calate dall’alto lasciano il tempo che trovano. La nuova sfida del Pd era partita, quindi, mezza zoppa, con storici dirigenti che poco dopo avevano fatto le valigie dal direttivo e altrettanti che erano ancor più demotivati. Al presidente del partito setino, Luigi De Angelis, promotore e organizzatore dell’assemblea in questione, oggi le redini del partito e il ruolo di rimettere insieme i cocci dopo le dimissioni di Francesca Barbati, a cui va dato comunque il merito di essersi messa in gioco e il coraggio di averci messo la faccia rispetto a chi non lo ha mai fatto.
Ecco cosa pensa Luigi De Angelis del Pd di oggi e del Pd che si vuole ricostruire per domani.
Ad un anno di distanza dalla sconfitta elettorale cosa è cambiato dentro il partito?
“Il PD ha subito una sconfitta dura alle ultime elezioni comunali e questi sono stati mesi difficili. I cittadini hanno scelto di affidare la guida della nostra amministrazione ad una coalizione civica. Il partito ha faticato un po’ a metabolizzare la sconfitta e a prendere consapevolezza del proprio ruolo di opposizione. Ora serve un cambio di passo e l’abbandono definitivo di certe posizioni cristallizzate che si sono rivelate deleterie”.
Perché questa assemblea pubblica? Che importanza ha per il PD?
“L’assemblea pubblica del 20 maggio è una occasione importantissima per segnare una ripartenza del Partito Democratico di Sezze. Abbiamo bisogno di energie nuove, del contributo di idee ed impegno concreto di quanti finora sono rimasti ai margini dell’impegno politico. Per questo motivo l’assemblea avrà come protagonisti non i dirigenti del partito, ma quanti concretamente operano nella nostra città nei diversi campi, dalla cultura all’imprenditorialità, dai servizi sociali all’associazionismo e non ultimo vivono il dramma della disoccupazione e del precariato senza diritti e senza tutele”.
Il PD, negli ultimi anni, ha completamente perso i contatto con la realtà. C’è consapevolezza di questa situazione dentro la segreteria e il direttivo del partito?
“La perdita del contatto con la parte viva e dinamica della città sta alla base della sconfitta elettorale. Sarebbe ridicolo nasconderlo. D’altra parte se il PD ha perso le elezioni amministrative è perché il suo progetto è stato ritenuto distante dalle domande dei cittadini, che hanno preferito affidarsi ad altro. E questo senza nulla togliere al valore di chi quella proposta l’ha rappresentata e a cui va il ringraziamento del partito. Recuperare il terreno perduto richiede fatica, impegno quotidiano e soprattutto un bagno di umiltà. Dobbiamo smetterla di credere che siamo sufficienti a noi stessi”.
Da dove bisogna ripartire?
“Vogliamo che il PD torni ad essere il partito dei cittadini, di quanti si riconoscono nei valori della sinistra democratica e progressista. Dobbiamo ripartire dagli iscritti, dal popolo delle primarie, da quanti hanno scelto Elly Schlein, ribaltando completamente il voto dei circoli, anche del nostro. Sarebbe impensabile fare finta di nulla. Il PD deve riconnettersi sentimentalmente con i cittadini che si riconoscono nei suoi valori. E questo vale anche per Sezze, direi anzi soprattutto”.
Il PD oggi gode di buona salute?
“Siamo ammaccati ma vivi. È sicuramente un buon punto di partenza. Abbiamo una classe dirigente straordinaria, spesso relegata ai margini, che dobbiamo e possiamo spendere sul mercato politico per riconquistare consensi e credibilità e soprattutto dobbiamo aprirci alle tante persone nuove che hanno voglia di impegnarsi per Sezze con il PD e il centrosinistra”.
Il PD di Sezze sembra isolato a livello provinciale e regionale. È veramente così?
“È una grossolana stupidaggine. Il PD di Sezze esprime un Consigliere Regionale, Salvatore La Penna e una importante dirigente a livello nazionale, Sesa Amici. Certe speculazioni lasciano il tempo che trovano e personalmente ritengo che sia inutile stare a ribattere a queste affermazioni false e stucchevoli. Piuttosto dobbiamo impegnare le nostre energie per restituire forza e centralità al PD”.
Quale ricetta per il futuro?
“Dobbiamo uscire da noi stessi e rimetterci in cammino. L’assemblea del 20 maggio è solo la prima tappa di un percorso più complesso e articolato. L’ascolto dei cittadini, delle loro domande, la conoscenza delle criticità, la costruzione di un progetto politico e amministrativo innovativo per Sezze, partendo dalla concretezza, devono essere la bussola del nostro impegno nei prossimi mesi. Abbiamo intenzione di tornare sul territorio, di riappropriarci degli spazi della partecipazione democratica attraverso assemblee tematiche e di quartiere. Sezze ha bisogno di un PD rinnovato, capace di coniugare esperienza e sguardo rivolto al futuro, visione politica e inclusività. Il nostro territorio ha grandi potenzialità e ricchezze, dobbiamo metterle a sistema, renderle funzionali affinché si creino sviluppo e occupazione per i giovani, un miglioramento complessivo delle condizioni economiche, sociali e culturali”.
Esiste un raccordo tra partito e gruppo consiliare? Spesso si ha l’impressione che non ci sia.
“Abbiamo una rappresentanza consiliare di grande spessore politico, persone competenti, di grande esperienza e affidabilità. C’è condivisione e raccordo tra partito e gruppo consiliare, ma anche differenza di funzioni e autonomia. Il gruppo consiliare ha il compito di incalzare la maggioranza all’interno del Consiglio Comunale, il partito quello più grande di costruire le condizioni per una alternativa politica e programmatica a questa amministrazione, rispetto alla quale il mio giudizio è complessivamente negativo”.
Francesco Cardarello è il nuovo presidente di ANFFAS Monti Lepini, l’associazione che si occupa di supporto alle persone con disabilità intellettiva e del neurosviluppo. Il direttivo si è riunito dopo le dimissioni del presidente Antonio Petricca e ha eletto i nuovi vertici del sodalizio nato lo scorso anno a Sezze. 42 anni, laureato in Servizi Sociali, Cardarelo da più di vent’anni collabora con Anffas Roma come Assistente Educativo presso le varie Residenze dislocate sul territorio romano, acquisendo una notevole esperienza riguardo al delicato tema del Durante noi / dopo di noi. "La fiducia che mi è stata data dai soci mi onora e mi incoraggia ad assumere il peso delle responsabilità che l’incarico richiede - dichiara Cardarello - Ringrazio chi con fiducia e voglia di intraprendere questo percorso si è messo a disposizione e camminerà al mio fianco. Il mio impegno sarà mantenere la già avviata rete di relazioni sul territorio e cercare di far fiorire ciò che si sta seminando, pur nella consapevolezza di tante difficoltà". Intento del neo Presidente è "perseguire finalità di solidarietà e di aiuto sociale, sensibilizzando maggiormente gli organi politici, gli amministratori e gli operatori sanitari al fine di migliorare l’assistenza e le condizioni di vita delle persone con disagio psichico e dei loro familiari". Molte le idee concrete da portare avanti: "Mi impegnerò per portare avanti percorsi innovativi, come nel caso del Progetto “MATRICI” , strumento che punta a cambiare il modo di approcciarsi alla Vita Indipendente e al “Dopo di Noi” nell’ottica di una maggiore autonomia delle persone con disabilità coinvolte elaborando progetti individuali ex art. 14 L. 328/00 e per il “Dopo e Durante Noi” Legge 112/16". MATRICI è un software che rappresenta una guida interattiva alla progettazione individualizzata. La raccolta di informazioni, l’assessment e valutazione multidimensionale, la pianificazione, programmazione, gestione e valutazione dei sostegni e dei loro esiti divengono un processo guidato e allineato ai diritti, ai desideri ed aspettative della persona stessa e della sua famiglia, alla necessità di sostegno e del suo contesto di vita ed è volto al miglioramento della sua Qualità di Vita ". MATRICI permette dunque la realizzazione del Progetto Individuale di Vita non solo ai sensi dell’art. 14 della L. 328/00 ma anche con le misure progettate e finanziate secondo la Legge 112/16. "In tal senso stiamo programmando un incontro che vuole presentare Matrici - conclude Cardaello- avanzando proposte, sottoforma di raccomandazioni ai vari decisori politici per implementare la Legge 112/16, tenendo conto delle criticità applicative fino ad oggi rilevate".
Assegnato ad ALI – Autonomie Locali Italiane - il progetto green and Social Hub (GSHub) a valere sul bando europeo Social innovations for a fair green and digital transition. Il progetto mira a integrare le azioni locali a sostegno dei cambiamenti verso la transizione verde nella strategia generale per rimuovere le disuguaglianze e la povertà, con un focus specifico sulle famiglie più svantaggiate, sia monoparentali che con nuclei numerosi, oltre ad anziani e giovani NEET. Il centro promuoverà attività nazionali e internazionali di sviluppo delle capacità e di fare rete, per sensibilizzare e condividere esperienze e pratiche per supportare i gruppi svantaggiati nell'accesso e nel contributo alla transizione verde. L’Hub inoltre promuoverà interventi in tre sedi in Italia, nei comuni di Avezzano (Abruzzo) Bassiano (Lazio) e Crispiano (Puglia). L'intervento promuove la diffusione di conoscenze, abilità e attività di supporto all'esercizio dei diritti di cittadinanza, per diventare cittadini attivi e consapevoli rispetto ai temi della transizione verde (energia, mobilità, economia circolare, comunità energetiche, reddito energetico etc.). Nel corso del progetto saranno coinvolti attivamente gli attori locali (enti pubblici, imprese, organizzazioni della società civile, cittadini), garantendo il coinvolgimento attivo dei soggetti più svantaggiati in questa azione.
Green & Social Hub inoltre si pone l’obiettivo di migliorare le conoscenze e le competenze degli amministratori locali, fornire strumenti e strategie per affrontare la povertà energetica e rendere le comunità locali più sostenibili, sostenendo i comuni e i cittadini nel processo di formazione di tre comunità energetiche nei comuni interessati, anche grazie al recente accordo stretto da ALI con FAI e Tesla per supportare i comuni nell’accesso ai fondi e alla realizzazione delle infrastrutture necessarie.
Tra le novità che la casa editrice Ensemble presenterà al Salone del Libro di Torino, in programma dal 18 al 22 maggio, ci sarà anche “Amen - Miracoli, misteri e sacre vendette” di Roberto Campagna. Il libro dello scrittore pontino è una raccolta di racconti sul mondo religioso. Racconti che lo stesso autore ha dedicato “ai credenti, ai miscredenti e agli indifferenti”. Così come in altri suoi libri, Campagna ricorre alla metanarrazione: narra fatti realmente accaduti mischiandoli con altri inventati da lui stesso. Ciò per rendere gli stessi fatti accaduti più credibili e quelli inventati più veritieri. Ma, rispetto per l'appunto ad altri suoi precedenti libri, questa tecnica qui è più marcata perché il racconto, a differenza del romanzo che ha perlopiù una narrazione orizzontale, è auto conclusivo. Quindi, per dare più forza alle sue storie, lo scrittore pontino ha cercato di privilegiare i fatti realmente successi, anche se in alcuni casi la stessa narrazione è di tipo orizzontale, permettendogli così di liberare di più la fantasia. “Ogni libro di finzione di Roberto Campagna - ha affermato il poeta Antonio Veneziani - è, in qualche modo, una sorpresa; infatti, pur continuando il suo personale discorso politico-narrativo, ogni volta aggiunge un tassello diverso, in questo caso è quello di una spiritualità agricolo-contadina, una spiritualità profonda e agra, autentica fino al cinismo e talmente vera da agguantare il miracolo. I personaggi di Campagna sembrano dire: ‘Non c’è felicità e realizzazione se non attraverso la perdizione, non si può assaporare la libertà se non si è passati per la prigione’ ”. Oltre ad “Amen”, la casa editrice Ensemble presenterà altre novità, tra cui “La geografa dell’esilio” di Nicolás Bernales, “Figlia di frontiera” di Virginia Farina e “Ai piedi del monte” AA.VV.. “La geografia dell’esilio” è un viaggio vertiginoso attraverso gli ultimi cinquant’anni di storia cilena, dalla Presidenza Allende ai giorni nostri. Invece “Figlia di frontiera” è una storia di montagna in cui l’autrice mescola all’antico profumo del fieno e del letame, il suono cupo di passi in fuga sulla neve. Mentre “Ai piedi del monte” gli autori raccontano Torino e il Piemonte.
Tornando ai racconti di Campagna, non tutti i fatti narrati sono realmente accaduti, alcuni sono leggende. Ma le leggende, a forza di raccontarle, diventano reali. Tutti i racconti sono ambientati in altrettanti borghi del centro sud Italia. I loro nomi sono di fantasia per un motivo molto semplice: perché ogni borgo italiano conta fatti simili a quelli da cui è partito l'autore per inventarne la narrazione. Anche i nomi dei personaggi sono di fantasia. Quella dello scrittore pontino è una scrittura fluida, il giornalismo e la sociologia, sue “specializzazioni” sono in sottofondo ma mai preponderanti. Nessun cedimento al folkloristico, nessun gioco a nascondino, i personaggi del libro hanno caratteristiche chiare, pochi “svisamenti” se non per incidere più a fondo nell'intimità della narrazione. Insomma un libro che si legge con piacere, che fa venire qualche groppo alla gola e strappa qualche risata, e soprattutto che si ha voglia di rileggere e di condividere. Nato nel 2004, il Salone del Libro di Torino è giunto alla XIX edizione. Si svolgerà come sempre al Lingotto Fiere.
Vivissimi complimenti al prof. Giancarlo Mancini, presidente dell’Associazione Culturale No Profit Araba Fenice, che oggi ha partecipato alla Cerimonia del Giorno della Memoria alle vittime del terrorismo, tenutasi presso il Palazzo del Quirinale alla presenza delle più alte cariche dello Stato e del Governo italiano. Il Prof. Mancini ha ricevuto l’invito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’impegno profuso dal sodalizio setino quale organizzatore del Premio Nazionale Luigi Di Rosa, giovane militante setino ucciso a Sezze nel 1976 dopo un comizio del missino Sandro Saccucci. Il Premio Di Rosa, giunto quest’anno alla decima edizione, inizierà il 12 maggio e in questa occasione sarà inaugurata la sede del Centro Studi di Storia Contemporanea presso i locali della Biblioteca comunale.
45 anni fa, il 9 maggio del 1978 fu ritrovato a Roma, in via Caetani, simbolicamente a metà strada tra le sedi delle Dc e del Pci, il corpo senza vita di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana e più volte presidente del Consiglio, ucciso dalle Brigate rosse. Dal 2007, in questa data, si celebra il "Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo". Il corpo di Moro venne fatto ritrovare nel bagagliaio di una Renault 4.
I lavori sono ripresi. L’ordinanza sindacale ha avuto i suoi effetti. Ma non si deve abbassare la guardia. Il sindaco di Sezze Lidano Lucidi, nell’ultimo question time, ha comunicato la ripresa dei lavori sulla condotta Muti-Petrara da parte di Acqualatina, nelle more dell’ottenimento di tutte le autorizzazione e deroga in materia urbanistica. Nel botta e risposta il primo cittadino ha ribadito che quando la politica è unita si hanno delle risposte e su questa strada si deve proseguire. “I lavori sono ripresi dopo l’ordinanza e per i primi di luglio dovrebbero essere ultimati almeno i primi 600 metri, quelli più difficili da realizzare. Oggi - così Lucidi - Acqualatina sta investendo sul nostro territorio grazie all’unità di tutto il consiglio comunale. Quando la politica è unita riesce a pretendere gli investimenti necessari. Non dobbiamo mollare la presa – ha aggiunto il sindaco Lucidi - la battaglia va fatta insieme, deve essere condivisa affinché la società adempia ai propri obblighi. La nostra intenzione è quella di ragionare tutti insieme perché dobbiamo pretendere che ci sia un servizio sempre più efficiente e che i lavori sulla tratta mole Muti Petrara siano completati definitivamente. Insieme dobbiamo prendere l’esigenza primaria dei cittadini, e cioè quella di avere l’acqua corrente in casa. Se dovessero esserci problemi chiedo a tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione, di fare una azione comune come è stato fatto per il tratto Muti-Petrara, per differente l’interesse pubblico. In questi casi non esiste maggioranza e opposizione ma solo il bene comune”.
Domenica 7 maggio scorso i volontari di Plasticfree hanno ripulito ripulito boschi, città e spiaggie in collaborazione ai detenuti che hanno aderito al progetto "Seconda Chance". Tre gli eventi che hanno riguardato le città di Palmi , Bologna e Priverno. A Priverno, con grande partecipazione, è stato ripulito il lungo fiume dell'Amaseno. Dopodiché il gruppo ha fatto visita all'abbazia di Fossanova e concluso la giornata con un piccolo rinfresco offerto dall'amministrazione di Priverno. Intervenuti all'evento di raccolta anche il sindaco Anna Maria Bilancia e gli assessori del comune di Priverno, oltre che il referente regionale di Plasticfree Emanuele Pirrera e il ref provinciale Adriano Salvatori.
A Pontinia, sempre ieri, è andato in scena uno spettacolo di danza al teatro Fellini. Dopo due anni di intensa collaborazione, Plasticfree e DanzArte hanno dato vita ad uno spettacolo unico nel suo genere: danza e rispetto per l'ambiente in una serata all'insegna del vivere ecosostenibile. Gli organiizzatori ringraziano il comune di Pontinia per il patrocinio e tutta l'amministrazione per aver collaborato attivamente alla riuscita dell'evento. Il ricavato dellla serata verrà dato devoluto all'associazione Plasticfree. Hanno partecipato all'evento il referente provinciale Salvatori Adriano e la ref per il comune di Pontinia Daniela Lombardi e l'associazione DanzArte di Margherita e Benedetta Catone.
Aldo Moro e Peppino Impastato. Martiri della democrazia
Scritto da Luigi De Angelis
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Nel febbraio del 2022, esattamente il 18 febbraio, il consiglio comunale di Sezze conferì la cittadinanza onoraria a Sami Modiano, sopravvissuto ai lager nazisti di Birkenau e di Auschwitz. Oggi, una delegazione dell'amministrazione comunale di Sezze, composta dal presidente del consiglio comunale Pietro Del Duca e dai consiglieri comunali Daniele Piccinella, Armando Uscimenti, Serafino Di Palma e Gianluca Calvano, assieme ad una delegazione dell'ANPI di Sezze e all'associazione culturale Araba Fenice, promotrice dell'incontro, ha consegnato la targa di cittadino onorario a Sami Modiano, in un incontro riservato ad Ostia, città dove vive il 94enne.E' stato un incontro molto intimo ed emozionante per la delegazione setina, Sami ha accolto gli amministratori con garbo e con la gentilezza che lo contraddistinguono. Gli amministratori hanno letto a Sami l' atto ufficiale deliberato e lo hanno ringraziato per la testimonianza portata avanti con coraggio e umiltà in questi anni. Sami Modiano era stato a Sezze nel 2013, per portare la sua testimonianza alla città e agli alunni e prese parte ad un convegno organizzato dall'associazione culturale Araba Fenice. In quella occasione vennero in città anche Piero Terracina, altro grande testimone dell'olocausto (deceduto nel 2019) e Marika Kaufmann e Mario Venezia, moglie e figlio di Shlomo Venezia. La cittadinanza onoraria a Sami nasce da una proposta dell'associazione culturale Araba Fenice in collaborazione con la sezione ANPI di Sezze.
di
Martina R.Bianchi
Studentessa dell'ISISS Pacifici e de Magistris
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“Visione” è una parola tornata più volte negli interventi pronunciati durante la Festa dell'Europa, evento conclusivo organizzato dagli studenti dell'Isiss di Sezze, partecipanti al progetto EPAS e che ha avuto tra i molti ospiti, anche se in collegamento, Camilla Laureti , parlamentare europeo, membro della commissione per i bilanci e della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, nonché della delegazione per le relazioni europee con il Canada. Al centro dell'incontro le attività svolte all'interno del progetto e la “visione” che si ha di Europa, di quella che verrà e di cui saremo parte, con i giovani di oggi ormai protagonisti. Una “visione” di come l'Ue - organo sovranazionale – sia in grado di attuare le proprie politiche anche nei contesti locali,
Il progetto ha lo scopo di avvicinare l'Unione ai cittadini in modo capillare attraverso le scuole, che potranno diventare scuole ambasciatrici dopo la valutazione delle attività organizzate, tra cui eventi informativi, la creazione di info point e la partecipazione individuale anche a iniziative esterne come seminario. L'obiettivo: rendere ogni cittadino un cittadino “attivo”, coinvolto nel dibattito politico europeo.
In apertura dell'evento, il benvenuto della dirigente scolastica, prof.ssa Rossella Marra. Poi, la presentazione delle varie attività da parte degli studenti: il corso di diritto europeo, le visite ai centri Europe Direct e Europa Experience David Sassoli a Roma, la partecipazione a concorsi europei tramite la creazione di video, la presentazione della piattaforma ETwinning, grazie a cui gli studenti di Sezze si tengono in contatto con i ragazzi dell'école Hellénique de Bruxelles, in Belgio, e dell'IES J. Ibanez Martin de Lorca, in Spagna. Le classi dei diversi istituti sono state in collegamento durante la Festa dell'Europa.
In videochiamata presenta anche l'assessora Lola Fernandez, mentre tra gli ospiti “seduti al tavolo” il prof. Gianluca Scarchillo, docente alla cattedra di Sistemi Giuridici Comparati e Diritto Privato alla Sapienza di Roma. Nel suo discorso, l'invito ad allargare lo sguardo per vedere “orizzonti dove gli altri vedono confini”. Accanto a lui, il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, che porta l'attenzione sul bisogno - maggiore nelle piccole e medie realtà - di aprirsi a dimensioni più ampie quali l'Europa. A ribadire l'importanza di un confronto più diretto e una presenza capillare dell'Ue nel territorio, il dott. Matteo Marcaccio, consigliere e membro di “Costruire l'Europa con i Consiglieri Locali”. A seguire il dott.Remo Grenga, parte dell'AICREE (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa, Federazione Lazio),
Filo rosso di ogni discorso: i giovani. I giovani partecipanti, ma non solo. Un invito corale da parte degli ospiti e una presa di coscienza da parte di noi ragazzi del nostro ruolo nell'Unione Europea, che è determinante nel nostro futuro. E che però si decide adesso, perché siamo già cittadini dell'Unione.
Il sindaco di Sezze Lidano Lucidi, con una ordinanza, impone al gestore Acqualatina di eseguire immediatamente i lavori di risanamento e ottimizzazione delle reti idriche nel tratto montano Muti-Petrara, anche nelle more dell’ottenimento di tutte le autorizzazione e deroga in materia urbanistica. L'atto sindacale arriva dopo un incontro con i vertici della società che gestisce la rete idrica setina. “Quei lavori di rifacimento della condotta si rendono necessari ed urgenti in considerazione delle continue rotture sull’adduzione principale, che negli ultimi giorni stanno accadendo in maniera ripetitiva, con gravi danni e ripercussioni sul servizio idrico alla popolazione, sullo spreco di risorse e risvolti molto seri in materia di percezione di sicurezza ed ordine pubblico da parte di una popolazione ormai esasperata. Questo intervento - aggiunge il sindaco - è finalizzato all’eliminazione dell’eventuale condizione di rischio connessa alle numerose perdite idriche delle condotta esistente, che, fino ad oggi, hanno comportato diverse interruzioni idriche dovute alle riparazione continue dei guasti avvenuti a causa delle vetustà e dell’ammaloramento della condotta. Per questo motivo abbiamo deciso di ordinare alla società di eseguire immediatamente i lavori di risanamento e ottimizzazione delle reti idriche anche nelle more dell’ottenimento di tutte le autorizzazioni e deroga in materia urbanistica. Il rischio concreto – ha concluso il primo cittadino di Sezze – è che con i tempi burocratici previsti ci si sarebbe avvicinati all’inizio dei momenti più caldi dell’anno, con la possibilità, che abbiamo voluto evitare tramite questa ordinanza, che la situazione degenerasse in una emergenza ancora meno gestibile, con serie ripercussioni sulla cittadinanza”.
Sembra che il Pd di Sezze abbia perso la bussola. La zattera fa acqua da tutte le parti e di tanto in tanto, per non affondare, ci si aggrappa al primo molo disponibile? Sembra proprio così! Ad un anno dall’elezione della nuova segretaria e del nuovo direttivo, nei democratici setini qualcosa è andato storto. Quella che doveva essere la svolta e la rinascita del partito si è rivelata invece come l’epilogo di un percorso iniziato qualche anno fa, quando il partito è stato definitivamente preso in mano da un ristretto gruppo di persone che lo hanno usato per bene per poi ridurlo in questa condizione. Non è un caso, infatti, se nel corso delle ultime settimane storici esponenti del Pd hanno abbandonato il direttivo proprio perché senza una guida e senza alcuna linea politica chiara. Nessuna iniziativa messa in campo, nessuna opposizione, nessuna politica. Nel Pd di Sezze non si parla, non si dibatte di nulla e non ci sono più prese posizioni definite. Sembra che il Pd non voglia scomodare nessuno, sembra che abbia scelto la linea dell’indifferenza, su tutto, una posizione neutra, sembra che i dirigenti abbiano deciso semplicemente di non fare politica. Se la segreteria si riunisce lo fa per mera prassi, mentre il direttivo non si confronta da mesi. In questo partito non si parla di nulla, nemmeno in un momento dove iniziano a manifestarsi le prime crepe dentro una maggioranza in difficoltà che non riesce a dare risposta alla città. Il Pd non entra nel merito di nessuna vicenda importante, nemmeno su quelle recenti. Tra il Pd ed il gruppo consiliare non sembrano esserci fili conduttori, non si dialoga. Una volta il capogruppo riportava le istanze del partito che aveva discusso a lungo temi e definito poi una linea da portare avanti in aula consiliare. Oggi è tutto un ricordo, e ci si limita a scrivere sul gruppo WhatsApp, discutendo di quisquiglie senza prendere decisioni. Ed ecco allora che chi è stato parte integrante di un partito vero e vivo, oggi ha deciso abbandonare quello che definisce ormai un contenitore vuoto e molto ambiguo su molte questioni. Eppure ci sarebbero tanti simpatizzanti che vorrebbero che tutto ciò non fosse vero, che fosse uno scherzo, dove tutto poi torna ad essere come è sempre stato. Ma così non è. La crisi del Pd è stata certificata alle scorse elezioni regionali, a livello provinciale e in quelle città dove si andrà al voto. In molte di queste non ci sarà la lista del Pd.