Comunicato stampa ANFFAS MONTI LEPINI
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In data 18 settembre u.s. Anffas Monti Lepini, su parere e con il supporto del Centro Studi Giuridici e Sociali di Anffas Nazionale, si è rivolta al Comune di Sezze (LT) per richiedere l’annullamento del “Regolamento rilascio contrassegno di parcheggio per disabili”, pubblicato lo scorso 9 agosto ed oggetto, in queste ultime settimane, di un acceso dibattito. A suscitare scalpore, nel dettaglio, è l’art. 8 di tale Regolamento in quanto prevede espressamente che “gli stalli di sosta destinati ai portatori di handicap possono essere assegnati e numerati ad personam solo agli aventi requisiti in possesso di patente di guida ed intestatari del mezzo”. Tale disposizione appare assolutamente illegittima, giacché contrastante con la normativa nazionale in materia, nonché discriminatoria. Dal punto di vista normativo, la disposizione a cui fare riferimento è, infatti, l’art. 381, comma 5, del DPR 495/92, il quale prevede che “nei casi in cui ricorrono particolari condizioni di invalidità della persona interessata, il comune può, con propria ordinanza, assegnare a titolo gratuito un adeguato spazio di sosta individuato da apposita segnaletica indicante gli estremi del "contrassegno di parcheggio per disabili” del soggetto autorizzato ad usufruirne (…). Tale agevolazione, se l'interessato non ha disponibilità di uno spazio di sosta privato accessibile, nonché fruibile, può essere concessa nelle zone ad alta densità di traffico, dietro specifica richiesta da parte del detentore del "contrassegno di parcheggio per disabili”. Dalla lettura della norma si deduce, dunque, che tale agevolazione può essere concessa dal Comune quando:
- sussistono particolari condizioni di invalidità della persona interessata;
- venga richiesta dalla persona già titolare del contrassegno;
- la persona interessata non dispone di uno spazio di sosta privato accessibile e fruibile;
- si tratti di una zona ad alta densità di traffico.
Non si prevede, invece, che la persona richiedente sia titolare di una patente di guida o in possesso di un autoveicolo. Alla luce di quanto fin qui esposto, è, allora, evidente come il Regolamento approvato dal Comune di Sezze, con specifico riferimento all’art. 8, non soltanto è contrario con quanto previsto dalla legge in materia, andando a determinare dei requisiti di accesso al beneficio differenti rispetto a quelli individuati all’art. 381, comma 5, DPR n. 495/92, ma è anche discriminatorio, in quanto va, a priori e del tutto ingiustificatamente, ad agevolare una particolare categoria di persone con disabilità (ossia i titolari di patente di guida ed autoveicolo) e contestualmente a svantaggiarne un’altra (coloro che non ne sono titolari). In conclusione, stante l’assoluta illegittimità dell’art. 8 del Regolamento in esame nonché i profili gravemente discriminatori dello stesso, Anffas Monti Lepini si è rivolta al Comune di Sezze per richiedere un tempestivo intervento e, quindi, l’annullamento dell’atto in oggetto, auspicando che si possa aprire nel più breve tempo possibile un tavolo di confronto sul tema.
“Viene a mancare la democrazia se si abbandona l'aula e si evita il dibattito. La democrazia è dialogo, confronto, anche aspro, ma pur sempre confronto. I consiglieri di opposizione ieri non hanno dato prova di questo e sono usciti dall'aula consiliare”. Il presidente del consiglio comunale di Sezze, Pietro Del Duca, parla della bagarre esplosa ieri in aula in seduta di Question Time. I consiglieri comunali Di Palma, Quattrini, Uscimenti e Di Raimo, hanno deciso di abbandonare i lavori perché alcune interrogazioni presentate non sono state ritenute pertinenti e quindi rinviate agli uffici preposti per chiarimenti. E' lo stesso Del Duca a chiarire questo passaggio:“ In una commissione dei capigruppo apposita abbiamo deciso tutti insieme che il sottoscritto avrebbe deciso quali interrogazioni fossero o meno pertinenti e quindi ammissibili al dibattito proprio per evitare che la seduta del question time diventasse una sorta di richiesta di accesso agli atti. La decisione di filtrare alcune interrogazioni da esaminare nel dibattito e quelle invece di rimandare gli uffici è stata una decisione presa da tutti. Ieri è successo proprio questo – chiarisce Del Duca – alcune interrogazioni presentate non erano pertinenti al dibattito e come deciso sono state rinviate a chiarimenti da parte degli uffici competenti”. Per il presidente dell'assise cittadina “l'atteggiamento delle opposizioni in molti casi è di ostruzionismo a prescindere, e ieri è uno di questi casi”.
SEZZE
COMUNICATO ARMA DEI CARABINIERI
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Indebita percezione del reddito di cittadinanza” è il reato di cui dovranno rispondere 2 donne di 64 e 36 anni, di origini straniere e residenti a Sezze, denunciate dai Carabinieri della Stazione di Sezze con il personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Latina, nell’ambito di un’attività di polizia giudiziaria mirata al contrasto del reato. In particolare, i militari dell’Arma dei Carabinieri, dopo accurate verifiche volte ad accertare il possesso dei requisiti previsti dalla normativa in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni attraverso l’esame incrociato dei dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo del territorio, hanno individuato elementi che hanno permesso di ritenere che le donne fornendo dichiarazioni relative ad una residenza in Italia da 10 anni, non veritiera, avevano nel tempo percepito il sussidio senza che ve ne fossero le condizioni. Gli esiti dei controlli venivano comunicati all’Autorità Giudiziaria e all’INPS per l’interruzione dell’elargizione del beneficio e il recupero delle somme indebitamente percepite per un totale di 38.382,47 Euro. Continueranno i monitoraggi dei Carabinieri finalizzati a contrastare efficacemente gli abusi.
Presso il Capol (Centro assaggiatori produzione olivicole di Latina) nascerà il Panel per l’assaggio delle olive itrane da mensa. Lo ha comunicato Luigi Centauri, presidente dello stesso Capol, al termine del convegno su "Olive da Tavola: Aperitivo con l'Itrana," tenutosi domenica scorsa presso il Museo della Terra Pontina di Latina. all’interno dell’omonimo evento, in cui sono state celebrate la Gaeta Dop e l’Itrana bianca. Organizzato dallo stesso Centro assaggiatori con il patrocino del Comune di Latina, del Consorzio di Tutela Gaeta Dop e dell’Acap (Associazione capi panel riconosciuti), l’evento ha fatto registrare la partecipazione di oltre trecento persone tra appassionati, esperti del settore e amanti della buona tavola. In particolare, il convegno ha offerto una panoramica approfondita sulle qualità organolettiche delle olive da tavola e ha promosso la cultura della qualità nella produzione olivicola. Gli interventi dei relatori hanno dato vita a una discussione illuminante: Franco Addonizio, assessore all’Ambiente del Comune di Latina ha portato i saluti del sindaco e il sostegno da parte dello stesso comune di Latina; Emanuela Francesconi, direttrice del Museo della Terra Pontina, ha sottolineato l'importanza della valorizzazione del patrimonio territoriale e culturale; Maurizio Simeone, presidente del Consorzio di Tutela Gaeta Dop, ha fornito informazioni sulla protezione delle olive Gaeta Dop e la loro autenticità; Giulio Scatolini dell'Università Sapori di Perugia ha offerto una prospettiva scientifica sulle caratteristiche organolettiche delle olive; infine Alberto Bono, esperto agronomo, ha illustrato le proprietà organolettiche, gli abbinamenti e i metodi di lavorazione. Il convegno si è concluso con le riflessioni di Luigi Centauri, che ha enfatizzato il ruolo cruciale della promozione e della valorizzazione delle stesse olive nel Lazio, sottolineando l'importanza di perseguire standard di qualità elevati nel settore. Ha inoltre annunciato che si tratta solo del primo di una serie di eventi itineranti sullo stesso tema. La mostra fotografica, che è stata allestita domenica 10 settembre, ha catturato l'attenzione dei visitatori, portandoli in un viaggio visivo attraverso i Monti Lepini, Monti Ausoni e Monti Aurunci. Le fotografie hanno esposto la bellezza della regione e la connessione unica tra l'agricoltura e l'ambiente. La mostra è stata aperta al pubblico durante la settimana scorsa, permettendo a tutti di apprezzare questa rappresentazione affascinante dei territori. Dopo il convegno, è stato il momento di un'esperienza gustativa straordinaria. L'aperitivo con le olive itrane, accompagnato dai vini dell’Azienda agricola Casale del Giglio de Le Ferriere, è stato molto apprezzato. Questo momento di convivialità è stato il modo perfetto per concludere la giornata in un'atmosfera festosa.
Insomma, l’evento è stato un successo che ha coinvolto i sensi, dall'ascolto delle informazioni preziose dei relatori all'ammirazione delle fotografie che raccontano la storia di questa terra e, infine, alla delizia dei sapori durante l'aperitivo. Ha dimostrato il potenziale delle olive Itrana bianca e Gaeta DOP, promuovendo la cultura della qualità e sottolineando l'importanza della conservazione delle tradizioni agricole e paesaggistiche. Il Panel che verrà costituito, sarà composto da un gruppo di assaggiatori professionisti che giudicherà la qualità e le caratteristiche delle olive itrane.
COMUNICATO STAMPA FRATELLI D'ITALIA SEZZE
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Il Comune di Sezze ha ottenuto dalla Regione Lazio, nell’ambito delle “Reti di Imprese tra Attività Economiche” l’approvazione di un finanziamento pari a 100.000 euro. Si tratta di un intervento rilevante per le attività economiche su strada, piccole e microimprese che rappresentano un comparto molto importante della nostra economia. Inizialmente il Comune di Sezze era stato escluso dallo stanziamento, erogato sulla base di una graduatoria regionale. “Determinante si è rivelato l’interessamento del consigliere regionale Enrico Tiero, che ha chiesto al presidente Rocca e all’assessore Angelilli di verificare la possibilità di reperire ulteriori risorse per finanziare tutte le domande ammissibili, in modo da farle rientrare tra i soggetti destinatari del finanziamento regionale –afferma in una nota il direttivo di FdI di Sezze, rappresentato dal portavoce Mario Sagnelli, dai vice Vittorio Sagnelli ed Evelina Del Monte e dal consigliere Orlando Quattrini- intendiamo ringraziare il consigliere Tiero che si è battuto affinché Sezze ottenesse questo importante beneficio economico. Così come vogliamo rivolgere un altro ringraziamento nei confronti dell’assessore Roberta Angelilli per essere venuta incontro alle richieste del consigliere Tiero, dando opportunità e risorse all’intera comunità setina”. Ad onor di cronaca va evidenziato che il consigliere Tiero è riuscito a far ottenere i fondi oltre che al Comune di Sezze anche a Ponza e Sermoneta. “Aver ottenuto 100.000 euro per la nostra cittadina è motivo di orgoglio –afferma il direttivo di FdI Sezze- da sempre siamo per la politica del fare e ci attiviamo per soddisfare l’interesse del paese. L’iniziativa è finalizzata allo sviluppo economico e può generare effetti positivi anche sul piano occupazionale e sociale. Un presidio prezioso che rende viva e più armonica la cittadina di Sezze. Il raggiungimento di questo importante risultato rappresenta anche un significato simbolico, quella di unire imprese, Comune ed associazioni. Occorre aumentare e promuovere lo sviluppo locale, volano imprescindibile per il rilancio economico e sociale, elementi necessari per avere una città di Sezze più sostenibile e moderna”.
“Il Comune di Sezze perde tutti i finanziamenti del PNRR. Spero vivamente che chi di competenza riveda gli elenchi e ci restituisca il mal tolto. E’ comunque una doccia fredda per il Comune di Sezze”. L’ex sindaco Sergio Di Raimo parla di diversi progetti che, al momento, sembra che non avranno la copertura del PNRR “perché - afferma - inseriti fra i progetti con maggiori criticità e quindi definanziati a prescindere dallo stato procedurale in cui si trovano”. Si tratta di 8 progetti per un valore complessivo di oltre 6 milioni di euro. Insomma... se confermata la notizia sarebbe veramente un defenestramento da un treno milionario che passa una volta ogni 50 anni.
Ecco i progetti che elenca il consigliere comunale del Pd di Sezze.
Progetti definanziati:
- RESTAURO E RISTRUTTURAZIONE DEL MONASTERO DELLE CLARISSE per Euro 990.000
- INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE MUSEO ARCHEOLOGICO DI SEZZE COPERTURA E RESTAURO FACCIATA per Euro 266.000
- EFFICIENTAMENTO ENERGETICO E MESSA IN SICUREZZA DI ALCUNE SCUOLE COMUNALI per Euro 260.000
- INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA SCUOLA VALERIO FLACCO per Euro 519.000
- PARCO DELLA RIMEMBRANZA INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE DELL''AREA VERDE per Euro 45.000
- PROGETTO PER ADEGUAMENTO/MIGLIORAMENTO SISMICO SCUOLA VALERIO FLACCO per Euro 1.727.000
- MESSA A NORMA DI ALTRI EDIFICI SCOLASTICI per Euro 1.000.000
- SETIA FACTOY per Euro 1.845.000
“A distanza di otto mesi dalla decisione di uscire dalla Compagnia dei Lapini perché inutile e carrozzone di debiti, il sindaco di Sezze Lidano Lucidi e la sua maggioranza propongono di aderire al Gal, ossia un nuovo carrozzone che secondo loro dovrebbe essere una soluzione alla tante problematiche che hanno bloccato lo sviluppo del nostro territorio. Fratelli d'Italia di Sezze dice no a questo nuovo soggetto. Lo statuto costituente non ci convince affatto, come non ci ha convinto Lucidi nel dare chiarimenti richiesti in aula al nostro consigliere comunale Quattrini e al consigliere Di Palma in merito alla costituzione degli atti del nuovo Gal. Questo Gruppo Azione Locale cosa rappresenta veramente?”. In una nota il coordinatore locale di FdI Mario Sagnelli getta ombre sull'adesione del Comune di Sezze al Gal,
Mattinata agitata e di protesta ai Casali di Sezze, quando sono arrivati gli operai del Comune di Sezze per ottemperare all’ordinanza comunale di rimozione della copertura in legno che avrebbe dovuto ospitare la statua della Madonnina del Ponte. Le rimostranze dei residenti hanno momentaneamente impedito agli operai di abbattere la struttura considerata dall’Ufficio tecnico abusiva. La precedente struttura era stata divelta in occasione dei lavori di messa in sicurezza della Valle del Brivolco. Da allora la statua era stata messa in sicurezza dal comitato spontaneo in attesa di essere riposta nello stesso luogo diventato negli anni angolo di preghiera e devozione per i residenti. La protesta civile di questa mattina ha scongiurato la rimozione del manufatto, si spera adesso che si arrivi ad un accordo così come era stato promesso ai residenti del popoloso quartiere di Casali e Quarto La Macchia.
Altro...
Maurizio Servili del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università di Perugia, Giacomo Costagli, manager Alfa Laval, Giorgio Mori, presidente Mori Tem, Alissa Mattei, Capo panel ed esperta settore di ricerca, sviluppo e qualità, Romeo Vanzin, funzionario SIN Spa, Beniamino Tripodi del Gruppo Pieralisi e Alberto Grimelli, direttore della rivista online “Teatro Naturale”. Sono stati questi i docenti del primo corso per tecnico di frantoio del Lazio. Organizzato dal Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicole di Latina), si è svolo il 23, il 24, il 29, il 30 e il 31 agosto presso la sede dello stesso Capol (via Carrara, 12/a, Latina scalo) e in alcuni frantoi dell’Agro Pontino. Patrocinato dell’Acap (Associazione Capi panel riconosciuti), era rivolto in modo particolare a coloro che già erano in possesso di competenze tecniche e pratiche di base, ossia a frantoiani, agronomi, periti agrari, agrotecnici e assaggiatori di oli. Ha fatto registrare un notevole partecipazione: gli organizzatori sono stati costretti ad aumentare i posti prefissati: da 20 a 29. Ma il suo successo è stato determinato dall’alta qualità delle lezioni riguardanti in particolare le ultime innovazioni relative alla tecnologia e ai macchinari necessari per la corretta conduzione di un frantoio oleario. “Si è voluto in pratica - precisa Luigi Centauri, presidente del Capol - migliorare le caratteristiche organolettiche e la diversificazione degli oli in base alle richieste e alle esigenze dei diversi mercati. Tutto questo perché ormai, oltre a saper cavare il meglio delle olive, bisogna saper vendere gli oli con una buona remunerazione e valore aggiunto”. Si sono tenute inoltre anche lezioni sugli aspetti legati alla legislazione per la tenuta dei registri e per la gestione dell’etichettatura e sulle linee che regolano le strategie della comunicazione commerciale per la valorizzazione degli oli. Infine, è stata rivolta una particolare attenzione al risparmio energetico. Ad aprirlo e a spiegarne le finalità, oltre allo stesso Luigi Centauri, è stato Giulio Scatolini, ideatore dello stesso corso e presidente dell’Acap.
Una città allo sbando, dove la sicurezza per i cittadini è assente. Una città che fa parlare di sé solo in termini di insicurezza. Il coordinatore di Fratelli d’Italia Mario Sagnelli torna a scrivere al primo cittadino di Sezze parlando dei casi di cronaca legati all’insicurezza che si sono verificati ultimamente. Per Sagnelli “la maggioranza che governa la città ha fatto campagna elettorale anche su questo tema, come per il caso del cimitero, ma ad oggi nulla è stato fatto”. Il territorio comunale – sottolinea Fdi – è diventato insicuro, la stazione ferroviaria un luogo dove ti più capitare di tutto, i vicoli del centro storico pericolosi. Insomma servono più controlli sia durante il giorno che la notte. “Non basta una lettera al Prefetto – afferma Sagnelli – ma occorre agire con i fondi a disposizione, considerato che per le cose irrilevanti i soldi si trovano sempre”.
Di Raffaele Imbrogno
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“Fermate tutti gli orologi, isolare il telefono, fate tacere il cane con un osso succulento,
chiudete i pianoforte, e tra un rullio smorzato portate fuori il feretro, si accostino i dolenti"
W. H. Auden
Potrà sembrare blasfemo usare come esergo per un breve articolo dedicato alla morte di una edicola un brano famoso del poeta Auden. Ma ritengo che nell'orizzonte di una comunità non così estesa come quella di Sezze, ed ancor di più in quella di Sezze centro (o alto secondo alcune disposizioni relative alla spazzatura) questo decesso merita molta più attenzione di quanta ho visto finora in giro.
Forse l'estate, forse la poca attenzione alla cultura vera del nostro Paese da parte dei cosiddetti politici o forse una ingenua presunzione di molte associazioni intellettuali, hanno fatto sì che questo evento sia passato in rumoroso silenzio e sia stato immediatamente consegnato all'oblio di mente stanche e di corto respiro. Il 19 di agosto è stato l'ultimo giorno di apertura dell'edicola sita in via San Leonardo, subito dopo l'ingresso al paese dal lato di porta Sant'Andrea. Gli ingressi al Paese brillano più per buche stradali, caseggiati tristi che per altro. Passare davanti all'edicola era un primo, momento di conforto comunitario.
Sergio Accapezzato dopo anni di ottimo servizio sociale e culturale al Paese, ha chiuso per l'ultima volta le saracinesche della propria edicola. L'evento è molto triste.
Molte edicole chiudono in tutta Italia. È il dato subito macroscopico che emerge dalla ricerca del 2022 condotta dallo Snag, il sindacato nazionale autonomi giornalai aderente alla Confcommercio, in collaborazione con Format Research. Dati allarmanti emergono dalla recente indagine dello SNAG (Sindacato Autonomo Giornalai) condotta con Forma Research. “In Italia ci sono attualmente 12 mila edicole operative (11.904 per l'esattezza), con una contrazione lo scorso anno di 441 (pari al 3,5%), contro la chiusura di 844 punti vendita (-6,5%) avvenuta invece nel 2021.”
Una emorragia si in rallentamento (meno 13% 2019-2020, meno 3,5% 2020-2021 e meno 6,5% del periodo 2021-2022) grazie a misure di sostegno venute dal governo, ma il settore sconta ancora un gap forte , tanto che nel 25% dei Comuni italiani neppure una è in attività , aperta al pubblico.
Nel 2022 sono nate (o subentrate) quasi 500 nuove edicole e più di un quarto hanno come titolare un under 40, mentre le donne sono il 40% degli edicolanti. Tuttavia è forte il rischio desertificazione in molti comuni, soprattutto laddove è più fragile, esigua o addirittura inesistente la presenza di punti vendita, il 30% (circa 2.500 comuni) ha solo una rivendita. Presidente della FIEG Andrea Riffeser Montiha sottolineato di recente che: “…un italiano su tre va in edicola ogni settimana con una spesa media di quasi dieci euro; di questi la maggior parte ha un punto vendita di fiducia (per l'81,8%) e facile da raggiungere (per l'89,3%), oltre la metà preferisce le edicole chiosco; maggiore praticità (per il 56,9%) e maggiore scelta (per il 21,9%) sono i motivi principali per l'acquisto dei giornali in edicola; quotidiani (per il 69,4%), riviste di giochi (44,2%), periodici specializzati (37,8%) e biglietti per i mezzi di trasporto (34,7%) sono gli articoli più acquistati; servizio per fotocopie (48,8%), biglietti per trasporti locali (44%) e ricariche telefoniche (43, 7%) sono i principali prodotti diversi dalla stampa che si vorrebbero trovare sempre in edicola; oltre l'80% dei clienti sono interessati a servizi aggiuntivi come pagamenti di utenze o punti di ritiro pacchi; per la quasi totalità dei clienti (96,2%) le edicole rappresentano un presidio sociale e informativo; l'83% degli italiani ritiene importante l'informazione in edicola e per due clienti su tre la perdita del punto vendita di fiducia determinerebbe un minore accesso all'informazione.”
Andrea Innocenti , presidente degli edilizi di Confcommercio di recente ha sottolineato che: «Non è vero che il lettore non è più interessato ai giornali, ai prodotti editoriali. Ma il mondo è cambiato: ora la gente vuole le comodità, piuttosto che andare al cinema, per esempio, vede i film in casa. Non possiamo pretendere che un lettore faccia chilometri per andare a comprare il giornale, oltre a non essere comodo rischiando di spendere di più per il carburante che per il costo del giornale. Bisogna digitalizzare e abbellire le edicole. La categoria deve fare sforzi sul terreno della capillarità e attrattività: la strategia per tutti nei confronti degli utenti deve seguire il motto: “ti veniamo a cercare”».
Idee nuove per ridare respiro ed importanza ad una attività fondamentale e faticosa come quella di gestire una edicola. A noi setini non resta altro di sperare che l'ultima edicola sita nella parte alta del Paese e le altre due in località periferiche non scompaiano perché le edicole assomigliano alle biblioteche e come dice Yourcenar:
“Fondare biblioteche e come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l'inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire”.