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L'onda blu  dei volontari Plastic Free Onlus sarà in azione nel weekend del 20-21 aprile , sulle spiagge, lungo gli argini dei fiumi, nei parchi e nelle aree pubbliche per sensibilizzare sull'inquinamento da plastica che rappresenta un pericolo non solo per la Natura ma anche per la nostra stessa sopravvivenza sul Pianeta. Una sensibilizzazione che avrà un obbiettivo concreto: liberare l'ambiente da tonnellate di plastica e rifiuti abbandonati.

Confermati ad oggi 313 appuntamenti in tutta Italia e con grande entusiasmo annunciamo i primi 6 eventi all'estero a Babati (Tanzania), Dakar (Senegal), Barcellona e La Oliva (Spagna), Mumbai ( India), Salima (Malawi).

 

Giovedì 18 aprile alle ore 9:00 Plastic Free Onlus presenterà in Senato l'evento nazionale in concomitanza della giornata della Terra

 

Tutti gli eventi hanno come Media Partner TREEDOM

 

TREEDOM insieme a Plastic Free ha dato vita ad una campagna che permette di piantare un albero, una speciale Mangrovia Bianca, e supportare allo stesso tempo le attività di recupero e salvataggio delle tartarughe marine. Puoi piantare questo albero speciale con un semplice click, su www.treedom.net .

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 10 EVENTI IN PROVINCIA DI LATINA

 

SERMONETA

Appuntamento : il 20/04/2024 alle ore 10:00 all'area mercato di Monticchio.

Referenti : Antonio e Martina .

 

Link iscrizione evento :

https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/7213/20-apr-sermoneta

 

TERRACINA

Appuntamento : il 20/04/2024 alle ore 10:00 alla Parrocchia dei Santi Martiri Terracinesi Via Appia Antica.

Referente : Samantha .

 

Link iscrizione evento :

https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/7172/20-apr-terracina

 

PONTINIA

Appuntamento : il 20/04/2024 alle ore 15:00 in Piazza Kennedy.

Referente: Daniela

 

Link iscrizione evento:

https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/7520/20-apr-pontinia

 

LENOLA

Appuntamento : il 20/04/2024 alle ore 9:00 al Bar “La dolce vita”.

Referente : Francesco

 

Link iscrizione evento:

https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/7205/20-apr-lenola

 

FONDI

Appuntamento : il 20/04/2024 alle ore 9:30 Località Chiancarelle.

Referente : Tina

 

Link iscrizione evento :

https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/7540/20-apr-fondi

 

SABAUDIA

Appuntamento : il 21/04/2024 alle ore 9:30 Strada Selva Piana-Sabaudia, al parcheggio dell'ospedale fisioterapico.

Referenti : Adriano e Silvia

 

Link iscrizione evento :

https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/7032/21-apr-sabaudia

 

LATINA

Appuntamento : il 21/04/2024 alle ore 9:45 a Piazza Moro.

Referenti : Virginia, Elena, Sara

 

Link iscrizione evento :

https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/7157/21-apr-latina

 

SAN FELICE CIRCEO

Appuntamento : il 21/04/2024 alle ore 10:00 in Via Torre Paola, Sentiero Picco di Circe.

Referente : Nicole

 

Link kiscrizione evento :

https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/7277/21-apr-san-felice-circeo

 

PROSSEDI

Appuntamento : il 21/04/2024 alle ore 10:00 in Piazza Umberto I .

Referente: Giulia

 

Link iscrizione evento :

https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/7473/21-apr-prossedi

 

MAENZA

Appuntamento : il 26/04/2024 alle ore 15:30 al Belvedere, Via Circonvallazione.

Referenti : Gianfranco e Eleonora

Sarà una giornata di sensibilizzazione dedicata alla giornata della Terra e piantumeremo insieme un albero e alcune piante.

 

SI INVITANO TUTTI I CITTADINI A PARTECIPARE!! LA PARTECIPAZIONE è GRATUITA, BASTA ISCRIVERSI AL LINK PER ESSERE COPERTI DA ASSICURAZIONE, PORTARE TANTI SORRISI E  INDOSSARE UN ABBIGLIAMENTO COMODO, AL RESTO PENSEREMO NOI .

VI ASPETTIAMO NUMEROSI

 

Questa notte dopo una fulminante e dolorosa malattia si è spento presso l’Hospice della Clinica San Marco di Latina, Giovanni Calvano, meglio conosciuto come Giannino il Fontaniere. Operaio e idraulico del Comune di Sezze, artigiano e artista, Giannino è stato uno dei rappresentanti di quella generazione Sessantottina setina che ha forgiato la nostra comunità con idee, fatti concreti e lungimiranza. Figlio della scuola politica del PCI di Sezze, Giannino fa parte a pieno titolo di quei sezzesi "di ferro" che con sacrificio e spirito di servizio hanno contribuito fattivamente a realizzare servizi, scuole e infrastrutture di cui oggi ancora godiamo. Giannino è stata una persona al servizio della comunità, un uomo che ha amato la sua città e che, per il suo bene, non si è mai risparmiato. Alla moglie Luisa, ai figli Gianluca e Mino e a tutti i parenti le più sentite condoglianze dalla nostra redazione.

I funerali si terranno domani in mattinata presso la Cattedrale di Santa Maria. Gli orari verranno comunicati in giornata dalla famiglia.

 

 

Una nuova aggressione è avvenuta questa mattina sui mezzi pubblici regionali Cotral. Intorno alle ore 7.30 un ragazzo di nazionalità straniera, poi identificato, ha dato in escandescenza nella fermata presso Ponte Corradini nel territorio di Sezze mentre il Bus era fermo in attesa della salita degli studenti, sulla tratta Maenza - Latina. Il ragazzo, evidentemente alterato, ha prima minacciato un gruppo di ragazzi in attesa alla fermata e poi ha scagliato un grande sasso mandando in frantumi il vetro anteriore dello sportello di entrata del mezzo e ha danneggiato il parabrezza. L’autista del Bus, un uomo di Sezze con esperienza, è riuscito a mantenere la calma e a far salire tutti i ragazzi a bordo senza altre conseguenze. Solo tanta paura per gli utenti e per il conducente del mezzo. L'uomo, autore dell’aggressione, è stato denunciato ma l’episodio torna ad accendere i riflettori sul pericolo che si corre sulle tratte del Trasporto Pubblico Locale. Recentemente anche il sindacato FIT-CISL Lazio si è interessato del fenomeno sempre più crescente partecipando ad un incontro in prefettura.

 

 

Killers of the Flower Moon, l’ultimo film di Martin Scorsese, è un viaggio nel tempo capace di emozionare, inorridire e turbare le coscienze, raccontando un capitolo poco conosciuto delle vicende dei nativi americani.
 
Oklahoma. Anni venti del secolo scorso. La nazione Osage è una popolazione nativa americana, che in quel territorio vive seguendo le proprie tradizioni in armonia con la natura. La scoperta che la loro terra è ricca di petrolio e le loro concessioni hanno un grandissimo valore, scatena gli irrefrenabili appetiti dei bianchi.
 
Il piano per sottrarre alla nazione Osage la terra ed appropriarsi delle sue ricchezze è graduale, sottile e diversificato. Lo sfruttamento di alcune debolezze dei nativi, che soffrono malattie come diabete o depressione, e il ricorso ad omicidi a sangue freddo, in una spirale violenta e senza pietà, cui non segue alcuna indagine per scoprire i colpevoli, si accompagnano a una di strategia affettiva, se così possiamo definirla, attraverso la quale i bianchi corteggiano e sposano le native e poi le eliminano, impadronendosi così delle loro concessioni.
 
Protagonista del film è Ernest Burkhart, giovane reduce della prima guerra mondiale dalle semplici pretese, il quale giunge nella Contea di Osage per lavorare per lo zio, William Hale, ricco boss locale e riferimento della comunità. Uomo apparentemente gentile e generoso, fa l’agricoltore e vive in amicizia con i nativi, spacciandosi per loro protettore. Si fa chiamare king, re, ed è un freddo calcolatore, malvagio e avido. Soprattutto è l’ideatore e il grande burattinaio, tirando le fila da dietro le quinte, del piano finalizzato al totale sterminio degli Osage per appropriarsi delle loro terre.
 
Mandante degli omicidi che si susseguono a ritmo incalzante, manipolatore abile e senza scrupoli, William Hale ha gioco facile con il nipote, un debole, incapace di sottrarsi alla sua personalità debordante. Ernest Burkhart si lascia irretire dalle sue profferte, entra nei suoi traffici e diviene suo complice. “Sono destinati a scomparire comunque”, afferma William Hale per convincerlo. La sorte degli Osange è segnata a prescindere e il fatto che muoiano per le malattie o vengano trucidati dai bianchi non fa differenza, è solo parte di un normale e inesorabile processo di estinzione.
 
Dopo la prima parte propedeutica, il film si concentra sul rapporto tra il bianco Ernest e la nativa Molly, la bella Osage, che incontra e di cui si innamora. La ragazza, malata di diabete, cede al suo corteggiamento e lo sposa. Hanno dei figli e Ernest accudisce Molly nella cura del diabete. La malattia di Molly si aggrava ed inizia una dinamica nera. Ernest inietta alla moglie ogni giorno una fiala di insulina. Il dubbio atroce è se la sta avvelenando o curando, se lo fa di proposito o è vittima delle circostanze e non se ne rende conto.
 
Se William Hale è il volto buono del Male, l’amico che preda e uccide, l’artefice del genocidio dolce, Ernest Burkhart è il punto di deflagrazione delle spinte contrastanti e a lungo rimosse nella storia degli Stati Uniti. Il genocidio fu cosciente e organizzato? Su questa frattura si muove la sua figura, un colpevole/innocente, il quale ad un certo punto è costretto a scegliere se testimoniare e rivelare il piano diabolico o tacere e coprire le nefandezze fin lì perpetrate. Quando il nascente Fbi arriva a indagare sulle brutalità contro gli Osage nello sguardo smarrito di Ernest, costretto a farsi carico delle proprie azioni, c’è tutto il senso del film.
 
Killers of the Flower Moon è un’opera cinematografica solida, nitida, politica, un noir che procede lento e all’improvviso guizza via. Attraverso il guardare apertamente nell’abisso dell’avidità e dell’intolleranza, alla base del nascente capitalismo americano, Martin Scorsese evidenzia come la nascita della nazione sia avvenuta basandosi anche su ideali violenti e razzisti, che oggi si tenta di nascondere o comunque di sublimare, travestendoli da epopea eroica.
 
Proprio qui trova spiegazione la durata del film, che possiede un’acutezza e un’accuratezza straordinarie alle modalità della narrazione. I 206 minuti di Killers of the Flower Moon  non concedono pause o divagazioni e consentono allo spettatore di guardare bene e a lungo, di dare a ciascuna immagine il giusto peso e il giusto tempo, di immergersi nel grande racconto americano.
 
La consapevolezza di essere parte di questa storia, porta Martin Scorsese a rileggere gli avvenimenti con una modalità che è insieme richiesta di perdono e ammissione di responsabilità e lo fa ricorrendo al cinema, costruendo immagini e racconti in grado di far emergere il rimosso della storia del suo Paese, pur soggiacendo alla logica dell’intrattenimento.
 

 

Il consiglio comunale di Sezze, nell'ultima seduta comunale, ha approvato una serie di documenti importanti tra cui il Dup (documento unico di programmazione 2024 – 2026). Si tratta di un atto propedeutico e inderogabile per l'approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 pronto per essere approvato. Nel corso della discussione il sindaco Lucidi si è dichiarato fiducioso su come stanno andando "i conti" del Comune di Sezze, anche perché resta convinto che la richiesta di piano di Riequilibrio possa arrivare a dama senza problemi. Si ricorda che in merito la Corte dei conti ha chiesto un supplemento istruttorio in modo particolare sulla SPL Sezze, società interamente comunale che continua ad essere oggetto di polemiche e strappi (anche interni) per alcune decisioni prese unilateralmente e sulle quali vedremo se ci saranno conseguenze e se diventerà il tallone di Achille di questa amministrazione comunale.

Tra gli interventi in aula, quello del consigliere comunale Gianluca Calvano, al centro di una presa di distanza politica dalla lista Identità Setina "ormai politicamente snaturata" ma in linea con la maggioranza consiliare. Ecco il comunicato stampa diramato alla stampa in merito proprio all'approvazione del DUP.

"Sono in linea per quanto riguarda il Dup con la mia maggioranza e ho sottolineato come ha fatto, sia il Sindaco che l'assessore, che si poteva fare molto di più se il riequilibrio fosse stato approvato in tempi brevi. La nostra amministrazione avrebbe potuto lavorare su un documento più politico, così non è stato ma stiamo andando avanti lo stesso con tante difficoltà, riequilibrio votato anche dal sottoscritto e condiviso con tutta la maggioranza. Per quanto riguarda i debiti fuori bilancio – aggiunge Calvano – ho sempre sostenuto che ci sono debiti fuori bilancio che sono disattenzioni che in una pubblica amministrazione non possono esserci, l'ultimo caso riguarda il mancato posizionamento di un cartello stradale che regolava l'altezza di un ponte che è costato alla nostra comunità quasi 6000€; l'altro caso il diniego agli accessi agli atti di un cittadino che è previsto nel nostro regolamento che è stato punito da un giudice che ha condannato il nostro Comune a pagare le spese legali più una sanzione, e altri soldi 6000€ tolti ai servizi sociali, strade, scuole, per distrazione che io come amministratore non voglio che succedano. È pur vero che ci sarà un passaggio alla corte dei conti, ma il mio giudizio politico non è quello di far passare errori".

 

 

Prodotto dal Gruppo E-Motion e dal Teatrosophia, si terrà, dal 11 al 14 aprile,   a Roma , presso lo stesso teatro, lo spettacolo “Piedi Nudi e Parole Crude” del poeta Antonio Veneziani, setino di adozione. Spettacolo che vede insieme poesia, danza e musica. Il punto di partenza sono le stesse poesie scritte dallo stesso Veneziani  e riunite in una raccolta dedicata a Maria Concetta Borgese, attrice e danzatrice dello stesso spettacolo, interpretato anche da Guido Lomoro. La raccolta  è stata pubblicata dalla casa editrice Medart  in un edizione di pregio, a tiratura limitata, firmata dagli autori. Sulla scena, in pratica, le “parole crude” di un poeta e i “piedi nudi” di una ballerina che insieme raccontano una storia vera. Il loro è un dialogo nell’empatia e nella simbiosi. Il poeta che “non accetta lezioni di vita”, “inaccessibile anche al vento più insistente”, ma che sa di meritare “un po’ di tenerezza”. In un vortice di parole poetiche e movimento, uniti in un’unica armonia che va a fondersi con la musica, si snoda il tutto. Vanno così a toccarsi le corde più profonde ed estreme di due anime, bisognose l’una dell’altra, complici nell’esplorare tutte le sfumature del pensiero e dell’esistenza, nell’affondare se stesse in tutti i colori, dai più tetri ai più sorridenti, del percorso umano. Anime complici fino allo spasimo perché intrise di reciproca fiducia. La consapevolezza di sé, dei propri limiti ma anche delle proprie possibilità. L’accettazione dell’altro guardando a sé stessi con severa magnanimità. L’esplorazione di spiragli di vita. La  costruzione di un futuro fragile ma ricco di sé stessi. Il tentativo di camminare insieme per sempre. Ma anche di saper percorrere in solitudine il proprio cammino. Sempre con la certezza che l’alito dell’altro saprà scaldare i propri passi. Una storia vera che, proprio perché così profondamente mescolata al sangue e alla carne di ognuno, non poteva che essere raccontata con le parole della poesia. E con quelle del corpo. Adattato e diretto dagli stessi Maria Concetta Borgese (ha curato anche le coreografie in collaborazione con Gea Lucetti) e Guido Lomoro, lo spettacolo  si terrà giovedì e venerdì alle 21 e sabato e domenica alle 18. Le musiche originali saranno seguire dal vivo di Theo Allegretti. Infine, disegno luci di Gloria Mancuso, ufficio stampa di  Andrea Cavazzini e  foto di scena di Lorena Vetro. Il social media management è IVETRIBLU. Alla fine dello  spettacolo, il consueto aperitivo offerto dal teatro.              

Domenica, 07 Aprile 2024 06:17

Scuola e Ramadan

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L’Istituto Comprensivo Iqbhal Masih di Pioltello resterà chiuso il dieci aprile in occasione della festa per la fine del Ramadan.
 
Il vicepresidente del Consiglio e leader della Lega Matteo Salvini ha subito gridato all’islamizzazione del Paese e Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, ha chiesto agli uffici competenti di verificare le motivazioni didattiche della decisione e la loro compatibilità con l’ordinamento.
 
Il polverone mediatico e politico sollevato è apparso a tutti assolutamente strumentale e finalizzato soltanto a racimolare consensi in vista delle elezioni per il Parlamento Europeo, solleticando gli istinti identitari più regressivi e alimentando l’intolleranza.
 
La scelta di non tenere le lezioni è in linea con quanto accade in tutte le scuole in occasione della definizione della quota di autonomia del calendario. Generalmente a maggio, il Dirigente Scolastico presenta al Collegio dei Docenti una proposta per l’anno successivo riguardante l’aggiunta di due o tre giorni alle feste e alle pause previste dal calendario regionale. La decisione definitiva, rientrante nell’autonomia scolastica, è del Consiglio di Istituto. Dalle verifiche effettuate nessuna irregolarità è emersa, ancor più che sotto il profilo didattico l’obiettivo era non far perdere un giorno di scuola agli alunni di religione islamica, oltre il 40% dei frequentanti, i quali sarebbero comunque rimasti a casa.
 
La decisione della scuola di Pioltello non viola la laicità dello Stato, perché per garantire il diritto all’istruzione “a tutti” (art. 34 Cost.) ha soltanto sospeso le attività scolastiche in un giorno diverso dal solito ponte, e coniuga la libertà religiosa e il diritto all’istruzione, due principi fondamentali di ogni democrazia liberale.
 
L’Islam si pone spesso in tensione con i principi liberali e democratici e ne esistono varianti intolleranti e aggressive, ma uno stato liberaldemocratico, che non vuole tradire i suoi principi, deve fare chiarezza su questi e applicarli, senza farsi trascinare in discorsi identitari né assecondare paure di islamizzazione o narrazioni simili.
 
In gioco ci sono la libertà religiosa e la laicità delle istituzioni.
 
La libertà religiosa è altro rispetto alla tolleranza. La tolleranza è una virtù morale personale, significa avere principi diversi rispetto ad un altro e rispettarli senza reagire in modo violento. Le istituzioni sono tolleranti quando non sono liberali. Lo Stato confessionale tollera religioni diverse, se è liberale invece non dà priorità a una fede rispetto ad altre e riconosce il diritto dei cittadini di credere o non credere. La libertà religiosa, essendo un diritto fondamentale, non può essere limitata e non può dipendere dalla maggioranza.
 
La laicità dello Stato è un principio profondamente democratico e designa la neutralità confessionale delle istituzioni e il rispetto del pluralismo religioso. La convivenza di diverse fedi religiose, “egualmente libere” (art. 8 Cost.), esige che le istituzioni, che si impongono ai cittadini in quanto dietro di esse c’è il potere coattivo dello Stato, non possono prescrivere alcun credo.
 
Il principio di laicità può essere interpretato o nel senso che le istituzioni devono essere spogliate di riferimenti religiosi o nel senso che, anche se non assumono un credo religioso, è possibile entrarvi parlando il linguaggio della propria fede. Il primo è il modello francese, e comporta per esempio il divieto dell’uso del velo a scuola. Il secondo è quello inglese, tedesco e italiano in cui non esistono divieti del genere.
 
Nel nostro Paese l’interpretazione pluralista del principio di laicità fa si che si possa promuovere  l’espressione di ogni fede religiosa nella sfera pubblica, a cominciare da quella cattolica, dalla forte presenza per ragioni storiche e culturali. Tuttavia per rispettare la libertà religiosa, intesa come possibilità di accesso alla sfera pubblica, e l’idea pluralista di laicità non è possibile rifiutare a priori le richieste delle altre fedi e, senza violare la laicità delle istituzioni, occorre adottare soluzioni pragmatiche, abbandonando l’idea di una applicazione deduttiva di principi astratti alla pratica quotidiana.
 
La laicità dello Stato sarebbe violata se venisse introdotta una nuova festività, anche se dobbiamo tenere conto però che se si applicasse rigidamente questo principio, dovrebbero cadere anche tutte le feste cristiane e dovremmo tornare al calendario della Rivoluzione Francese….
 
Occorre agire con intelligenza e pragmatismo, rispettare i principi fondamentali dello Stato ed evitare strumentalizzazioni, che creano soltanto tensioni e incomprensioni tra le diverse componenti della nostra società democratica e pluralista. 
Lunedì, 01 Aprile 2024 06:20

Pasqua è tornare all'essenziale

Scritto da

 

 

Pasqua suggerisce pensieri di speranza e di fiducia, ma il rischio è di cadere nella retorica dei buoni sentimenti, slegati dalla concretezza. Pertanto è necessario liberarla di ogni incrostazione e tornare all'essenziale del messaggio del Risorto.
 
Pasqua celebra la risurrezione di Cristo.
La vita ritorna in vita e dà definitiva morte alla morte.
Dio si rende visibile umanamente, spende la propria vita per l'umanità e la resurrezione della carne di Gesù è caparra di salvezza per ognuno di noi. L'essenza della fede dei cristiani è un Amore che salva al di fuori di regole, dogmi e identità culturali, capace di amare il non amabile e perfino i nemici.
La resurrezione presuppone l'esperienza dell'abbandono assoluto, il rimettersi alla volontà di Dio. La notte del Getsemani, l'angoscia di fronte alla prospettiva del supplizio della Croce e della morte, che in realtà non è morire ma donare la vita, sono passaggi ineludibili. La caduta, la sconfitta e la sofferenza non possono essere evitate e la morte, che ne rappresenta l'aspetto più scabroso e definitivo, non è l'ultima parola possibile sulla vita. Sebbene lo scorrere degli eventi storici lasci alle sue spalle sempre macerie e distruzioni, abbiamo la certezza che giungerà il tempo del riscatto per tutti gli sconfitti e tutte le vittime delle ingiustizie.
 
Pasqua è la scoperta di un sepolcro vuoto.
Al sepolcro giungiamo con le nostre speranze e le nostre illusioni, i nostri desideri e le nostre paure. Possiamo restare chiusi nel nostro presente, ottenebrati dalle nostre ideologie e avvinghiati alle nostre convinzioni, pensare che si tratti di una allucinazione o di una illusione, oppure aprirci all'annuncio di una salvezza che è dono di vita nuova, è creazione nuova, è vedere oltre il vuoto del sepolcro e accorgerci dell'ulteriore umanamente impensabile.
L'assenza del corpo di Gesù descrive la sua forma più radicale di presenza, è un magnete che genera il desiderio di Lui e ci spinge a cercarlo tra i vivi, non tra i morti.
 
La lezione della Pasqua è che nella morte esiste un resto indistruttibile, permanente oltre il contingente e vivente in eterno. Colui che non è più con noi, resta con noi e in noi per sempre, lo portiamo vivente presso chi è vivo. Se come i discepoli ci lasciamo incontrare da Cristo, se scolpiamo noi stessi in Lui, pietra di scarto, se la sua Parola cambia la nostra vita e lo seguiamo, non possiamo mettercelo alle spalle, dimenticarlo o farne a meno neppure per un istante. L'effetto di questo entrare in relazione con Lui è la fedeltà, il dimorare stabilmente nell'Amore.
Viviamo un tempo in cui tanti uomini e donne non credono più nel carattere inaudito di questo incontro e pertanto non riescono a comprendere che la resurrezione non è un fatto soprannaturale, la rianimazione di un corpo esanime, ma un evento che manda in frantumi la nostra stessa idea di vita e di morte. Il sepolcro vuoto racconta l'esistenza di qualcosa che la morte non riesce neanche a scalfire, una brace ardente che non si spegne da cui germoglia un nuovo inizio, una nuova vita.
 
Gesù dopo la resurrezione appare ai discepoli, sconfortati e delusi per la sua perdita. Il suo entrare di nuovo nelle loro esistenze ravviva in essi il desiderio di sé e ne rinsalda la fede. Le apparizioni non sono suggestioni psicologiche o fenomeni soprannaturali. Sono il ritorno di chi ha lasciato questa vita ma continua a restare con loro, un appello a rimanere fedeli a quanto ha rappresentato l'evento dell'incontro, un appello a cui è indispensabile rispondere per non lasciare prevalere la morte. È la fedeltà a rendere l'incontro vivo, un qualcosa che non smette mai di risorgere, di venire alla luce, di essere sempre con noi.
 
Pasqua non è la proiezione di un desiderio illusorio di immortalità, un rinviare ad una felicità ultraterrena, una storia consolatoria a lieto fine, è esperienza del trascendente e del mistero. Il Risorto, contro la spietata evidenza del nulla, ci ricorda che qualcosa resta, che non tutto ciò che è stato è destinato a divenire nulla.
 
Pasqua è l'enunciazione folle e assoluta dell'evento della resurrezione che contrasta con ogni buon senso, con l'opinione comune, è sfida all'evidenza. La resurrezione non è un semplice fatto in sé, non è soltanto avvenuta nel passato come narrano i Vangeli, una realtà remota, un miracolo accaduto una volta per tutte, ma è un evento attuale grazie alla fede di chi allora ha creduto e di chi oggi ancora crede e rimane fedele a Cristo.
 
Pasqua è il giorno della nuova umanità che celebra in comunità e nella gioia l'incontro con il suo Signore, è il tempo di Dio. Se rimaniamo in Dio non esistono più chiusure, oppressioni e paure, ma solo un oggi che è accoglienza del suo domani.

 

Nei giorni scorsi il consiglio comunale di Sezze ha approvato, finalmente, il regolamento per il rilascio del contrassegno di parcheggio per persone con disabilità. Si riporta la nota del presidente dell'ANFFAS Monti Lepini Francesco Cardarello, l'associazione che lotta per difendere la dignità delle persone con disabilità e per garantire alle stesse ed ai loro famigliari la migliore qualità di vita possibile, come avvenuto in questo caso con l'articolo 8 del regolamento, inizialmente ritenuto discriminatorio.

"Esprimo soddisfazione per l ‘approvazione in Consiglio Comunale delle modifiche al regolamento. Le modifiche sono il frutto di un paziente lavoro mirato sia all'uso del corretto linguaggio (persone con disabilità anzichè disabile, inclusione anzichè intergazione) che porta ad accrescere il rispetto dei diritti e della dignità delle persone con disabilità, sia all'eliminazione di alcune criticità che avevano profili discriminatori. Un regolamento ora all'avanguardia a livello nazionale ove è specificato (per quanto ce ne fosse bisogno) che potranno accedere alla richiesta anche chi pur non avendo problemi a livello motorio, presentano una ridotta autonomia nella mobilità a causa di invalidità di tipo intellettivo.

I miei ringraziamenti vanno:

◾Al Comandante della Polizia Locale Lidano Caldarozzi per averci contattato e condiviso con sensibilità e competenza la stesura del nuovo regolamento;

◾Al Presidente di Anffas Nazionale Roberto Speziale per la sua encomiabile presenza e disponibilità e

 ◾all Avv. Corinne Ceraolo per la professionalità mostrata.

Il lavoro sinergico di Anffas Monti Lepini, Anffas Nazionale e del Comandante della Polizia locale di Sezze hanno permesso la condivisione e stesura del Nuovo REGOLAMENTO".

 

Comunicato Stampa Giovani Democratici Sezze

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Sabato 16 marzo durante il congresso che si è tenuto presso il Centro U. Calabresi abbiamo confermato la nostra partecipazione all’organo direttivo del Partito Democratico di Sezze. Come giovani impegnati e dinamici, riconosciamo l’importanza di contribuire alla direzione e alla visione del PD, portando prospettive fresche e idee innovative. A nome dei GD desideriamo evidenziare alcune considerazioni che abbiamo tratto sia dal nostro lavoro sia dalla situazione attuale degli ultimi mesi del Partito Democratico. Una delle principali criticità attuali è la mancanza di dialogo, con compartimenti stagni che non si interconnettono. Auspichiamo che, a partire da questo congresso, venga ristabilita l’importanza del dialogo, è ora che si aprano le porte alle discussioni serie e che si ritorni a considerare con serietà la costruzione di una visione futura. Un’altra questione critica riguarda l’immagine del partito e la sua percezione esterna. È evidente che l’opinione pubblica riflette le contradizioni interne di un partito che sembra diviso e inaffidabile. Dobbiamo smetterla di farci del male da soli e concentrarci sull’unità e sull’impegno per un'azione politica coesa e autentica sul territorio. Inoltre, durante il congresso abbiamo affrontato diversi temi cruciali che riguardano direttamente la comunità di Sezze, tra cui tema sede: la sede partitica non è solo un luogo fisico, ma il cuore pulsante della comunità politica. Il PD di Sezze necessita urgentemente di un luogo d'incontro e di dialogo per riacquistare centralità nelle questioni cittadine e coinvolgere attivamente i cittadini. È ora di trasformare la sede in un centro di attività e di ascolto, rispondendo alle esigenze della città e ponendo al centro l'interesse pubblico.
Tema istruzione: l'istruzione è il fondamento del progresso e dello sviluppo di una società. A Sezze, come altrove, affrontiamo sfide significative in questo settore, dalla povertà educativa al caro libri. È cruciale migliorare l'accesso all'istruzione e alle risorse culturali, promuovendo l'inclusione e contrastando il fenomeno dell'abbandono scolastico. Dobbiamo investire nella biblioteca comunale, organizzare eventi culturali e sensibilizzare sui temi legati alla vita quotidiana nelle scuole. 
Tema culturale e territorio: la cultura è l'anima di una comunità, ma a Sezze spesso è trascurata. È ora di creare un centro di aggregazione culturale che possa ospitare eventi, mostre, e spettacoli, valorizzando le tradizioni locali e promuovendo la partecipazione cittadina. Dobbiamo riaprire spazi culturali abbandonati e investire in iniziative che coinvolgano la comunità, rendendo la cultura accessibile a tutti. Tema dello sport e rigenerazione urbana: gli spazi sportivi sono essenziali per la coesione sociale e il benessere della comunità. A Sezze, molti di questi luoghi sono trascurati e abbandonati, privando i cittadini di opportunità di incontro e svago. È necessario riqualificare queste aree, coinvolgendo attivamente le istituzioni e le associazioni locali, per rendere la città più vivibile e inclusiva per tutti. Tema della disabilità: la disabilità non deve essere un tabù, ma una sfida da affrontare con coraggio e solidarietà. A Sezze, come altrove, dobbiamo superare le barriere architettoniche e sociali che limitano l'accesso e l'inclusione delle persone con disabilità. È ora di rendere la città più accogliente e accessibile per tutti i suoi cittadini.
Tema salute mentale: la salute mentale è parte integrante del benessere individuale e collettivo. Nel nostro territorio dobbiamo combattere lo stigma e garantire un accesso equo ai servizi di salute mentale. È urgente promuovere la prevenzione e sensibilizzare la comunità sui problemi legati alla salute mentale, affinché nessuno si senta solo o ignorato. Concludiamo nel dire che non siamo qui per voleri di persone esterne o per alimentare ego personali, il nostro unico obiettivo è il benessere della comunità e questo deve essere il punto focale del nostro impegno politico.
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