La lista civica Identità Setina, pronta a scendere in campo per le amministrative 2022, lancia una proposta per rilanciare la città. Si tratta di una condivisione di idee e progetti tra pubblico e privato, tra imprese e scuola, tra formazione ed esperienza professionale. "Può il solo ente comunale con le sue sole forze reggere l’impatto della crisi in corso? Secondo il nostro punto di vista, no e questo non solo per limiti soggettivi ma anche oggettivi. I debiti si pagano e lo Stato, per reggere l’urto della pandemia, si è indebitato moltissimo e dovrà far fronte a tutto questo o tagliando la spesa o aumentando le tasse. Molto probabilmente, nei prossimi anni ci sarà un taglio ai trasferimenti per gli enti locali che saranno chiamati, con minori risorse, a soddisfare più bisogni. Proprio per questo, la nostra azione amministrativa - continua la nota di IS - metterà al centro le imprese e le associazioni che saranno invitate a far parte di un tavolo permanente di progettazione per rilanciare il paese. A questo tavolo parteciperà anche la scuola, motore formativo e culturale del territorio. Può, per esempio, l’istituto alberghiero restare fuori dai progetti sul turismo enogastronomico? Sarebbe da folli non coinvolgerlo. Può la scuola non essere coinvolta nella programmazione culturale del territorio? Si parla solo ed esclusivamente di finanziamenti presi o persi dal Comune, ma quanti finanziamenti possono essere intercettati dai privati con lo scopo di offrire servizi ai cittadini? Pensiamo al sociale, alla formazione, alla cultura, allo sport, all’innovazione tecnologica o al nuovo piano europeo per l’ambiente, “Green Deal”. Noi vogliamo mettere in rete privato e pubblico così da intercettare queste risorse che saranno poi messe a disposizione del territorio. Se un’impresa, o un ente del terzo settore, intercettano un finanziamento e investono sul territorio avremmo due vantaggi: in primo luogo la comunità avrà dei servizi in più, in secondo luogo si creeranno dei posti di lavoro. Il mondo sta cambiando e anche il modo di amministrare deve cambiare rapidamente. Pubblico e privato - si legge ancora nella proposta - devono marciare insieme, avere un progetto comune per evitare di disperdere energie e risorse. Se ci sono bandi a cui può rispondere solo il Comune è altrettanto vero che ci sono bandi dove può rispondere solo il privato. E allora perché non favorire una progettazione comune se si ha lo stesso obiettivo? Con il tavolo permanete di progettazione da noi proposto daremo sfogo alla libera iniziativa privata e sarà più facile fare rete tra privati e tra pubblico e privato. Tutti alleati, Comune, scuola, imprese e associazioni per il rilancio del paese".