Lo scorso 19 febbraio ai consiglieri di minoranza di Sezze è stata sottratta la stanza a loro assegnata all’interno del Palazzo Comunale. I consiglieri comunali Eleonora Contento, Serafino Di Palma, Paride Martella e Rita Palombi hanno inviato una lettera di risposta al sindaco per chiedere ulteriori delucidazioni in merito. La stanza dei consiglieri è stata assegnata all’Ufficio scuola. Ecco parte della lettera inviata al sindaco Di Raimo.
“Abbiamo rinvenuto nel protocollo comunale al n. prot. 6325 una comunicazione indirizzata a tutti i 2 consiglieri in cui richiedeva il loro consenso (sic!) ad assegnare la stanza delle minoranze all’ufficio scuola. Tale richiesta è proditoria e non rispetta i principi del procedimento amministrativo ed essendo una grave violazione dei principi posti a tutela delle minoranze non trova il nostro consenso e ci spinge sempre di più a ricercare la tutela dei nostri diritti nell’autorità giudiziaria. Invero da quando il legislatore dei primi anni '90 ha scelto di disciplinare la vita degli enti locali rafforzando il ruolo di Sindaci ed esecutivi, il lavoro dei Consigli comunali ha subito una trasformazione significativa che, naturalmente con le dovute eccezioni, ha spesso coinciso con un indebolimento del ruolo dell'organo collegiale e dei suoi componenti. Soprattutto nei Comuni come il nostro, la perdita di centralità del Consiglio nei processi decisionali ha talvolta comportato una radicalizzazione stereotipata dei comportamenti dei Consiglieri: quelli di maggioranza ridotti ad avallare con il proprio voto orientamenti e scelte alla cui definizione non hanno partecipato ne contribuito, quelli di minoranza ridotti a contrastare tali scelte. I primi vincolati da un rapporto di fiducia con l'esecutivo che si considererebbe 'tradito' se venissero espressi dubbi, proposte alternative o voti negativi, i secondi condannati ad essere sempre "contro"... malgrado la loro capacità e senso istituzionale della loro azione amministrativa. Se le maggioranze riescono a trovare modalità di maggior coinvolgimento e di maggior partecipazione dei Consiglieri ai percorsi di formazione delle decisioni amministrative, individuando luoghi e occasioni di scambio di informazioni e di condivisione delle conoscenze, le minoranze si trovano spesso ingabbiate non solo in una (spesso voluta) asimmetria informativa che ne limita significativamente le possibilità di lavoro, ma anche in una marginalità istituzionale che ne mortifica il senso profondo. All'inizio degli anni '50 Piero Calamandrei scriveva: "Tutti sanno che l'opposizione e' la forza animatrice delle democrazie". Senza una "dialettica di ragionati contrasti" una 3 democrazia non vive ne agisce come tale. Dunque, il ruolo delle minoranze consigliari e' fondamentale per la vita delle amministrazioni locali: mortificare ed esacerbare chi questo ruolo concretamente riveste significa escludere una componente fondamentale del sistema rappresentativo, con il conseguente indebolimento (se non proprio perdita) di valore del senso stesso della democrazia”.
I firmatari della lettera chiedono: quale e quanto personale deve essere trasferito nella stanza tanto “desiderata”; Il carico di lavoro di detti dipendenti ed le assenze medie dal lavoro; Il numero delle stanze non impegnate o impegnate poco dagli assessori; Quando metterà a norma il patrimonio edilizio del Comune per essere fruito dalla propria struttura e dai cittadini.