Arrivano anche le dimissioni del Presidente del Consiglio comunale di Sezze Enzo Eramo, in contemporanea con quelle di Federica Fiorini, Eleonora Contento, Enzo Polidoro e Alessandro Ferrazzoli e ai consiglieri comunali che hanno protocollato le loro dimissioni questa mattina. Con il sindaco Sergio Di Raimo e con i sopra citati si sono già dimessi infatti Marzia Di Pastina, Rita Palombi, Francesca Barbati, Giovanni Moraldo mentre Senibaldo Roscioli e Paolo Rizzo le stanno protocollando. Mancano all’appello solo i consiglieri Mauro Calvano, Serafino Di Palma e Giovanni Bernasconi ma per andare a casa e per sciogliere il consiglio comunale bastano già i dimissionari. Nei prossimi giorni quindi il Prefetto di Latina nominerà il terzo commissario della storia di Sezze. L’ultimo in ordine di tempo fu Leopoldo Falco, nominato e in carica dal 21/4/2006 al 6/6/2007 dopo la sfiducia all’ex sindaco Lidano Zarra. Il nuovo commissario traghetterà il Comune di Sezze direttamente alle prossime elezioni amministrative previste per maggio/giungo 2022.
LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Il presidente dell'assise cittadina commenta l'accaduto con queste parole: "Non possiamo nasconderci dietro un dito. Non possiamo neanche assumerci colpe che non abbiamo. Rivendico l'idea di una politica fatta per la gente, fatta con il senso del collettivo e non per ambizione o tornaconto. Per me fare politica è fare un asilo nido dove non c'era, fare una pista di atletica allo stadio, fare un indirizzo scolastico dove non c'era, difendere i diversamente abili aumentando le risorse per i servizi sociali, aprire campi da tennis che erano dimenticati, stare vicino agli operai della Corden che rischiavano il posto di lavoro. Questa è la mia storia e quella di altri amministratori con cui ho condiviso tutto ciò. Certamente con tutti i limiti. Oggi vedo tra la nostra gente sgomento, riprovazione, si sentono feriti e non possiamo far finta di niente. Lo sconcerto, come la ferita a Sezze, non è cosa di altri, è cosa di tutti noi. Io, sono, mi sento, prima di ogni cosa cittadino di Sezze. Per questo ci si pone davanti una scelta che non è "cosa è meglio per l'amministrazione", ma "cosa è meglio per Sezze". Io credo che sia meglio, che i cittadini stringano un nuovo patto con la propria rappresentanza. Se ai giudici spettano le sentenze, a tutti noi come comunità l'obbligo di una riflessione. Sono e sarò sempre dalla stessa parte, dalla parte di Sezze".
Nessun ripensamento. Anzi. Il sindaco di Sezze, raggiunto telefonicamente, conferma di aver protocollato le sue dimissioni. Anche altri consiglieri lo stanno facendo, mentre altri le hanno protocollate questa mattina. Il testo della lettera inviata alla segretaria D.ssa Clorinda Storelli.
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Il sottoscritto Sergio Di Raimo , in qualità di Sindaco di questo paese , rassegna le proprie dimissioni irrevocabili. Le motivazioni di tali dimissioni sono legate alla situazione politica che non permette di poter andare avanti e poter governare questo paese nel migliore dei modi : Andare avanti nonostante le defezioni non ha nessun senso e non porterebbe da nessuna parte ,soprattutto in un momento come questo. Il paese ha bisogno di una maggioranza solida, compatta e convinta che oggi, ma già da qualche tempo ,mi pare non ci sia. Penso sia stato fatto tanto, nonostante le tante difficoltà incontrate, e certamente si poteva fare ancora molto in questo scorcio di tempo rimasto , ma di fronte a questa fragilità politica ritengo giusto non impuntarsi a voler per forza governare e quindi ho chiesto a tutti i consiglieri di voler rassegnare le dimissioni insieme alle mie qui presenti. Ringrazio tutti per il lavoro fatto insieme
Sezze, li 23 marzo 2021
Anche la consigliere comunale di Sezze Bene Comune Rita Palombi ha rassegnato le sue dimissioni. Poco fa ha protocollato la lettera inviata a tutto il consiglio comunale. Tra le righe scrive: " Sono stata orgogliosa di aver ricoperto questa carica durante questi anni e di essermi impegnata, nei limiti delle mie possibilità, nel dare il mio contributo a questa importante assemblea elettiva. Purtroppo, a seguito dei fatti accaduti, ci siamo resi conto in tanti che non ci sono più le condizioni per andare avanti ed arrivare alla fine della Consiliatura prevista nel 2022. Ringrazio il Sindaco per aver accolto la richiesta d’invito a porre fine a questa Consiliatura e per aver invitato i Consigliere di maggioranza e minoranza a rassegnare le proprie dimissioni così da rendere irreversibile la conclusione del mandato. Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuta ed hanno riposto in me la loro fiducia per la difesa del Bene Comune. Ringrazio la mia collega Eleonora Contento con cui ho condiviso tante battaglie e una importante esperienza all’interno dell’Ente. Auspico che “l’infranto” rapporto nato tra cittadini, istituzioni e politica si possa ricucire con un lavoro di generosità e d’impegno da parte di tutti".
Contributi al terremoto politico setino arrivano anche dalla società civile. Il prof. in pensione ed ex consigliere comunale Alberto Filigenzi lancia un appello per rilanciare Sezze.
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"Di Raimo blinda le sue dimissioni da Sindaco di Sezze e così evita ulteriori lacerazioni nel tessuto della città. E’ tempo ormai di continuare a costruire con più vigore una convinta area politica progressista che con una nuova compagine amministrativa sappia coniugare la buona quotidianità con lo slancio progettuale capace di dare prospettive di futuro. Faccio un appello a tutti coloro che con buona volontà intendono impegnarsi per restituire al nostro paese il posto che gli spetta nella storia delle lotte e delle conquiste sociali e civili. Occorre guardare lontano, oltre i soliti confini, dissipare quel velo di opacità che rende indifferenti e insensibili alla domanda di trasparenza e di trasformazione che proviene dalle nuove generazioni, dalle associazioni e da un territorio ricco di grandi potenzialità di sviluppo ma che ha tanto bisogno di cura".
Iniziano ad arrivare le dimissioni dei consiglieri comunali, dopo Marzia Di Pastina poco fa è stata la volta di Giovanni Moraldo e la disponibilità di Alessandro Ferrazzoli e di tutto il gruppo Sezze Futura. Quest’ultimo in una nota scrive: “Questo è uno dei giorni più difficili da quando partecipo attivamente alla vita politica del nostro paese. Lo è perché sono chiamato a rimettere un mandato in cui ho profondamente creduto e nel quale ancora credo con tutte le forze. Il mio impegno è stato sempre improntato al mettersi a servizio, al difendere e sostenere i valori che ispirano la mia vita stessa: l’onestà, l’integrità, la volontà costante di perseguire il bene comune. In questo giorno potrebbe arrivare a concludere il proprio mandato l’Amministrazione di cui ho fatto parte nel modo più fattivo e concreto possibile, la Giunta che ha lavorato instancabilmente preferendo più i fatti alle spesso eccessive parole, non ultimo il Sindaco che ho sostenuto e nel quale ripongo sempre la massima fiducia. Tutto ciò arriva non perché siano mancate capacità e spinta al miglioramento, ma perché il nostro Primo Cittadino ci chiede questo atto di responsabilità alla luce dei fatti accaduti e che toccano in qualche modo ognuno di noi. Sono pronto a compierlo e a rimettere le dimissioni richieste, ma ora più che mai mi stringo intorno a chi questo paese lo ha guidato con tutto l’impegno fino ad oggi in maniera onesta. È a tutti loro e in particolare al Sindaco Sergio Di Raimo che va il mio ringraziamento e il mio sostegno. Insieme al gruppo di Sezze Futura, Polidoro ed il Consigliere Roscioli, rilanciamo l’appello di Sergio Di Raimo, invitiamo i colleghi consiglieri di maggioranza e opposizione a voler firmare le dimissioni di massa e rimettere il mandato nelle mani dei cittadini. Per voler bene al proprio paese alle belle parole devono seguire i fatti”.
In una nota inviata a tutto il consiglio comunale Sergio Di Raimo, sindaco di Sezze, si dimette e invita tutti a farlo. Queste le parole del sindaco. "Penso che questa esperienza amministrativa debba finire qui. Andare avanti nonostante le defezioni non ha nessun senso e non porterebbe da nessun parte, soprattutto in un momento come questo. Il paese ha bisogno di una maggioranza solida, compatta e convinta che oggi, ma già da qualche tempo, non mi pare ci sia. Le mie dimissioni diventerebbero irrevocabili solo fra 20 giorni e sarebbero 20 giorni di incertezza, pressioni finalizzate a farmi cambiare idea e di stallo amministrativo. E’ per questo che invito tutti i consiglieri in carica di maggioranza e minoranza a rassegnare le proprie dimissioni, insieme alle mie e contemporaneamente così che, in modo immediato, si determinerà lo scioglimento del consiglio e la nomina del commissario".
La consigliera comunale del Pd di Sezze, Marzia Di Pastina, nel corso della lunga riunione del direttivo di ieri sera, ha presentato le sue dimissioni. Dopo lo scandalo del cimitero per la Di Pastina non ci sono più le condizioni per andare avanti. La giovane consigliera comunale del Pd aveva mostrato da subito le sue intenzioni di non voler proseguire a causa del terremoto giudiziario abbattutosi sul Comune di Sezze. La più piccola - anagraficamente - consigliera comunale di Sezze non si è più sentita di andare avanti, mostrando coraggio. È molto probabile adesso che la scelta di Marzia Di Pastina abbia una ricaduta a domino su tutto il partito e su chi ha già manifestato di non voler proseguire. Ci sono altri consiglieri comunali del Pd, infatti, che aspettavano la riunione del direttivo per decidere. È molto probabile quindi che l’esperienza amministrava guidata dal sindaco Sergio Di Raimo finisca in anticipo con l’arrivo del commissario prefettizio. Si aspettano sviluppi nel corso della giornata di oggi. La più giovane ha dato l'esempio!
Nuovo comunicato stampa di Sezze Bene Comune che si aspetta le dimissioni del sindaco e della maggioranza consiliare. Ecco la nota diramata poco fa.
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Sono trascorsi quattro giorni dall'evento che ha inferto una profonda ferita all'intera comunità setina e che tale rimarrà per un lungo periodo. Le dimissioni tardive del Vice Sindaco non sono sufficienti a restituire una dignità violata e ricucire la frattura tra le istituzioni, la politica e la società civile. Ci aspettavamo un passo indietro da parte del Sindaco e dell'attuale maggioranza che, ad oggi manifestano intenzioni completamente diverse, con giustificazioni incomprensibili e semplicistiche. I fatti narrati, evidenziano un inedito spaccato del paese estremamente sconcertante e non si comprende come sia possibile continuare a lavorare con serenità nelle sedi istituzionali deputate. Riteniamo necessaria una profonda riflessione utile a riavviare un sano confronto politico che possa aiutare a ricucire il rapporto infranto e calpestato dai tragici eventi, tra cittadini e istituzioni.
La nostra posizione rimane quella di porre fine a questa consiliatura con l'auspicio di un commissariamento per ripristinare un sano principio di legalità e trasparenza.
L'Azione Cattolica parrocchiale di Santa Maria – Sezze interviene sullo scandalo del cimitero che ha visto l'arresto di 11 persone e altri 15 indagati. Il gruppo setino invita alla responsabilità collettiva, scongiura odio generalizzato e ritiene urgente e necessario un risveglio di coscienze ed un nuova fase educativa e culturale per l'intera comunità di Sezze.
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"Le notizie di questi giorni riguardo all’inchiesta giudiziaria Omnia 2 hanno gettato nello sconforto tanti nella nostra comunità di Sezze. La coscienza civile e religiosa del nostro paese è come morsa dalla gravità delle azioni compiute, che risultano particolarmente deprecabili ed esecrabili. Sotto gli occhi di tutti è colpito il valore della persona umana, fino a ipotizzare il vilipendio di cadavere e la profanazione del luogo sacro, della memoria e degli affetti: il nostro cimitero. Abbiamo accompagnato nella preghiera i parroci di Sezze, che hanno compiuto sabato il rito di benedizione, teso a riaffermare il valore per tutti i cristiani della persona e, nella fede, della risurrezione dei corpi. Come associazione di laici cristiani appassionati alla vita della nostra città, riteniamo che quanto accaduto debba chiamare in causa tutta la cittadinanza di Sezze e interrogarci seriamente rispetto ai temi della legalità, del rispetto, del bene comune. Ogni cittadino è chiamato a rispettare le regole anche nel piccolo della propria quotidianità e a supportare chi, con senso di responsabilità, decide di denunciare il malaffare, con coraggio e senza il disincanto o la rassegnazione di chi dice: «Cosa posso fare io? Tanto si comportano tutti così...». In un momento in cui i fatti di cronaca potrebbero spingere solo al disfattismo o all’odio nei confronti di chi è accusato di aver compiuto dei reati, a nostro avviso è necessario invece dare vita a un concorso di responsabilità civile collettiva nei confronti del nostro paese, che parta dai singoli e coinvolga attivamente la politica. Vorremmo che le agenzie educative, dalla famiglia alla scuola, dalle parrocchie alle società sportive, fino alle associazioni uscissero allo scoperto e ci mettessero la faccia, perché le nuove generazioni ricevano una testimonianza di vera “educazione civica”, fatta di rispetto della persona, dei beni di tutti e delle leggi. Auspichiamo dunque che la condanna dei fatti emersi in questi giorni, piuttosto che sfociare in un odio generalizzato, spesso espresso attraverso un uso distorto di Internet e dei social network, si trasformi in un impegno dei singoli a denunciare le illegalità, da quelle più piccole a quelle più grandi, da uno scontrino non emesso alla corruzione dei funzionari pubblici. Come Azione Cattolica, siamo impegnati in maniera costante per lo sviluppo integrale dell’uomo, attraverso le attività svolte nei gruppi con bambini, ragazzi, giovani e adulti, in un’ottica di tutela del bene comune, seguendo il Magistero della Chiesa e le sollecitazioni di papa Francesco. Siamo però consapevoli che possiamo e dobbiamo fare di più. I nostri ragazzi sono sempre più soli, spesso davanti a un monitor, rischiano di restare vittime delle sirene della droga, dell’alcool, del malaffare. La giustizia farà il suo corso. Noi ci auguriamo che, per chi sarà giudicato colpevole dei reati compiuti nel nostro territorio, la pena possa avere davvero una funzione di recupero e di riabilitazione e che il risarcimento del danno sociale porti anche alla riaffermazione dei valori violati. Continuiamo a sognare una riscoperta delle radici millenarie di cultura e di storia, anche religiosa, del nostro paese. È possibile e necessario un risveglio della coscienza civile e del protagonismo educativo e culturale di questa nostra terra. Da parte nostra, siamo disponibili a una riflessione collettiva e a programmare e attuare piste concrete di impegno di cittadinanza attiva, con tutti coloro che – singoli e gruppi, privati e associazioni, laici e religiosi – vogliano intraprendere questo percorso, per una crescita davvero “umana” delle persone, per il bene di Sezze e della comunità intera".
Altro...
Come annunciato ieri dal sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, questa mattina Antonio Di Prospero, vice sindaco del Comune di Sezze, ha rimesso il suo incarico nelle mani del primo cittadino.
Ecco la nota di dimissioni protocollata poco fa.
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“Il sottoscritto Antonio Di Prospero, considerate le indagini in corso, onde evitare danni di immagine e situazioni che possano arrecare pregiudizio alla pubblica amministrazione, comunico con effetto immediato le mie dimissioni da ogni incarico amministrativo in corso. Sono fiducioso nell’operato della magistratura verso cui rilascerò ogni dichiarazione che possa far luce sulla vicenda. Seppur nella consapevolezza della mia completa estraneità ai fatti e del principio della presunzione di innocenza che regola l’ordinamento giuridico italiano, ritengo opportuno rimetter il mio mandato al fine di tutelare me stesso, l’operato del sindaco, della Giunta e del consiglio comunale tutto, organi su cui alcun dubbio di legalità può e deve essere sollevato”.
Sono giovani e hanno nel sangue la voglia di cambiamento. Nei mesi scorsi anche a Sezze si è costituito il circolo locale Movimento Giovanile della Sinistra. Con un comunicato stampa intervengono sullo scandalo del Cimitero di Sezze. "Come giovani progressisti della città non possiamo rimanere indifferenti andando ad assumere atteggiamenti omertosi. Riteniamo sia dunque il momento di ridare dignità al paese di Sezze e soprattutto ai suoi cittadini, una dignità che è venuta meno per mano di quella che riteniamo sia la più nobile delle arti: la politica. Per questo come Movimento Giovanile della Sinistra Sezze, intendiamo scendere in campo per la prima volta su questo paese per poter contribuire al cambiamento radicale necessario. Un cambiamento che non va fatto con le accuse personali, ma con i contenuti, non con la semplice retorica e il clientelismo, ma tornando a vivere la cittadinanza. Riteniamo che la politica, fatta dal più remoto circolo, alle sedi nazionali, necessiti di tre elementi: trasparenza, equità e capacità di elaborazione; questi elementi si sono dimostrati inesistenti da parte di chi era tenuto ad amministrare il Paese. I fatti avvenuti - continua la nota del MGS - hanno solo messo sotto i riflettori ciò che ormai non poteva rimanere più celato, questa volta però si è superato quel limite invalicabile che è il rispetto per i defunti. Il gesto consumatosi della notte del 19 marzo presso l’ingresso del comune è solo uno dei molti segnali di malcontento che i cittadini provano da tempo. Come Movimento Giovanile non possiamo non tener conto di questi sintomi, chiediamo perciò una riflessione politica con assunzioni di responsabilità, da parte delle persone coinvolte politicamente, nei confronti dei cittadini. Nel momento più difficile per il Paese da decenni a questa parte ci poniamo l’obiettivo di costruire un’alternativa che non ha come scopo l’evento elettorale, bensì il ridare senso e contenuto all’elemento politico, cercando di essere una luce in quella che possiamo definire la nostra ora più buia. Intendiamo quindi sradicare le radici ormai malate della malapolitica e piantare un nuovo albero, con nuovi valori, nella speranza che il cambiamento richiesto possa rendersi possibile".
In una nota i consiglieri comunali Paride Martella e Serafino Di Palma rispondono alla nota del sindaco di Sezze. Per il Biancoleone l'unica strada percorribile è quelle delle dimissioni del primo cittadino.
Di seguito la nota del gruppo di minoranza.
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E’ troppo comodo pensare che solo con le dimissioni del Vice-Sindaco abbiamo risolto il problema ed abbiamo ricucito una ferita. Troviamo assurdo che il Sindaco Sergio Di Raimo non si dimette. Quanto accaduto è avvenuto perché non è stato esercitato un controllo sulla gestione del cimitero. Lasciamo perdere le responsabilità penali su cui la magistratura sta procedendo. Il gruppo di minoranza Biancoleone chiede le dimissioni al Sindaco in quanto capo della Amministratore che non ha esercitato il controllo su quanto stava avvenendo al Cimitero di Sezze. E’ conseguenziale che se si dimette il Sindaco l’attuale consiglio comunale verrà sciolto e si andrà a nuove elezioni. Il Sindaco e la sua Giunta, soprattutto in un paese come Sezze, doveva essere a conoscenza delle informazioni che circolano all’interno di una comunità che governa. Lui pensa che annunciando le dimissioni del capro espiatorio Vice-Sindaco ha risolto il problema, dimenticandosi che è stato lui a fare quella nomina e che molto probabilmente se non fosse esplosa l’indagine, Di Prospero starebbe ancora al suo posto. E’ una costante del Sindaco Di Raimo attribuire sempre agli altri le responsabilità. Se non sapeva è ancora più grave perché non è in grado di governare ed anche in questo caso se ne deve andare. Un Sindaco che non disponga di questa naturale e quasi automatica capacità di ottenere informazioni, probabilmente non è una persona in grado di rivestire il ruolo che i cittadini gli hanno affidato. E’ anche per questo che il gruppo di minoranza Biancoleone ha chiesto le sue dimissioni. Ma soprattutto, un sindaco che non sia informato di avere un custode del Cimitero ed un suo funzionario che hanno commesso quelle nefandezze, e dell’operato del suo Vice-Sindaco, è un Sindaco che dovrebbe alzare le mani e farsi da parte. Lui pensa di risolvere sbrigativamente tutto con le dimissioni del Vice-Sindaco. I fatti avvenuti sono talmente gravi e traumatici che il Sindaco se ne deve andare e passare il testimone ad un commissario che sicuramente gestirà meglio di lui e assicurerà la transizione a nuove elezioni Comunali. Il Comunicato Stampa del Sindaco è cinico e molto distante dall’accaduto che ha ancora la presunzione di andare avanti abbarbicato alla sua poltrona, senza rendersi conto che la comunità di Sezze è traumatizzata dall’accaduto. Il gruppo di Minoranza Biancoleone ritiene che è necessario azzerare la situazione e provare a ripartire da li per risalire la china e riaccendere la speranza. Se il Sindaco ritiene di andare avanti senza una frattura se ne assumerà tutte le responsabilità, perché così operando significherebbe consacrare alla normalità quelle incapacità di provare scandalo. Il terremoto giudiziario sulle vicende del Cimitero di Sezze è solo la punta dell’iceberg, perché l’attività politico amministrativo non riesce più neanche a garantire l’ordinario. E’ da irresponsabili non capire che all'orizzonte non s'intravede una soluzione all'attuale situazione di caos amministrativo che rischia di protrarsi fino alla fine della consiliatura, arrecando ulteriori gravi danni all'intera cittadinanza. La permanenza nelle funzioni del Sindaco e della sua Giunta, non può che determinare, un’inevitabile e dolorosa situazione di stallo e danno alla nostra Comunità. Il Sindaco si sta aggrappando sugli specchi, il gruppo di minoranza Biancoleone non può consentire che permanga questa situazione di ulteriore lunga agonia. Il gruppo di minoranza Biancoleone chiede pertanto nuove elezioni per garantire a Sezze ed ai suoi cittadini un futuro diverso e migliore, con una nuova classe dirigente alla guida della amministrazione ricca di prospettive e di ottimismo nell'interesse ed a beneficio dell'intera comunità.
Il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo interviene sullo scandalo del cimitero di Sezze. In una nota annuncia le dimissioni del vice sindaco Antonio Di Prospero.
Ecco le parole del sindaco di Sezze.
"Sono e siamo dispiaciuti, basiti e indignati per quanto emerso dalle indagini della Procura della Repubblica. I presunti reati non solo sono contrari alla legge ma sono contrari alla moralità, alla sacralità dei luoghi, alla dignità delle persone, al rispetto dei defunti. Come già detto, ci auguriamo che venga fatta luce sull'accaduto e che la giustizia faccia il suo corso individuando le responsabilità ed è chiaro che l'ente si costituirà parte civile per i danni materiali e morali subiti. Il Vice Sindaco rassegnerà le sue dimissioni domattina così che possa dedicarsi interamente a fare piena luce sui fatti che lo hanno visto coinvolto e l'ente ha avviato le dovute procedure disciplinari interne. I due ex dipendenti arrestati sono in pensione già dal 2019 ed è più di un anno che i servizi cimiteriali sono gestiti direttamente dalla SPL come la responsabilità del settore è stata da tempo affidata ad altre posizioni organizzative con il totale rispetto delle norme di legge e dei regolamenti. Per la soluzione delle diverse problematiche che tormentano questo paese e per reagire di fronte a questa ferita, c'è sicuramente bisogno di una forte collaborazione fra istituzioni e cittadini, e ci auguriamo che questa possa crescere sempre di più negli anni. È giusto e doveroso aprire una riflessione che coinvolga l’intera comunità ma sarebbe un errore cadere nel tranello di alimentare una lettura dei fatti che tende a far passare Sezze come un paese fuori controllo, senza slancio e senza prospettive, che vuole far passare l'idea di un presunto “sistema", perché così non è. Concetti del genere non sono solo attacchi, speculativi, contro l'amministrazione politica di turno ma lo sono verso i cittadini perchè un paese è "grande” se tali sono i suoi cittadini e Sezze lo è, a prescindere da questi fatti inauditi che riguardano l'operato indicibile di alcuni; Sezze ha cittadini onesti e grandi lavoratori, risorse intellettuali importanti che hanno raggiunto alti traguardi, una intensa attività associazionistica, eventi di prestigio, bellezze naturali, architettoniche e storiche, bontà gastronomiche uniche, un patrimonio culturale pieno di tradizioni. L'operato assurdo di queste persone è una ferita da cui il paese guarirà; un vulnus su cui riflettere con molta cura e attenzione per poter ripartire migliorandoci, ma che non deve intaccare la bellezza, la tensione etica e civile, la passione e l’identità di un paese millenario".