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La nazionale di calcio a luglio ha sorpreso tutti vincendo il campionato europeo e ad agosto i nostri atleti hanno sbalordito alle Olimpiadi e alle Paraolimpiadi: nessuno è più veloce, salta più in alto e marcia meglio di noi al mondo. Tra i traguardi sportivi di questo anno straordinario mi piace citare anche l’impresa realizzata qualche giorno fa a Sezze dal ciclista setino Cristian Nardecchia, il quale ha stabilito il nuovo World Official Record di dislivello in bicicletta percorrendo una variazione di altitudine di 18.075 metri, pari a due volte l'altezza dell'Everest, in 22 ore, 18 minuti e 20 secondi, strappando letteralmente il primato al portoghese Tiago Ferreira, campione di cross-country marathon MTB, che lo scorso anno aveva stabilito il precedente record di 17.753 metri in 23 ore e 24 secondi. In un periodo particolarmente difficile per la vita collettiva a causa della pandemia e della crisi sociale ed economica, raggiungere così importanti traguardi sportivi ci ha fatto riscoprire l’orgoglio di un’appartenenza e rafforzati nella consapevolezza di possedere risorse, energie e talenti per risollevarci e guardare fiduciosi al futuro.
 
I presupposti di questi successi sono molteplici.
 
La serietà e lo spirito di sacrificio, la determinazione esistenziale ed etica, l’impegno e la professionalità, la capacità di soffrire e la voglia di vincere, unite ad una attenta programmazione si sono dimostrati la miscela giusta che ha permesso ai nostri atleti di primeggiare. Lo sport inoltre possiede una straordinaria capacità inclusiva, unisce senza pregiudizi e discriminazioni, considera la diversità di provenienza e culturale una ricchezza, un valore e un punto di forza, educa a lavorare fianco a fianco, in unità di intenti e soprattutto nel rispetto reciproco.
 
L’efficienza dimostrata dalle federazioni sportive è motivo di grande soddisfazione, nonostante difficoltà e ristrettezze economiche soprattutto per le discipline meno popolari, e ancor più per le insufficienti strutture dove praticarle sul territorio. Tuttavia non dobbiamo perdere di vista la necessità di introdurre cambiamenti nella mentalità, nei comportamenti individuali e collettivi e nelle scelte politiche se vogliamo tenere il passo con le altre nazioni e migliorare ulteriormente. È importante evidenziare come la stragrande maggioranza delle medaglie olimpiche sono state conquistate da atleti appartenenti ai gruppi sportivi di Esercito, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Carabinieri, che li hanno arruolati quando erano giovani promesse, hanno scommesso sul loro talento e messo a disposizione le strutture e le professionalità per consentire loro di allenarsi. Soprattutto hanno dato loro un posto di lavoro fisso, una sicurezza economica, una prospettiva esistenziale anche dopo la fine dell’attività agonistica, senza i quali probabilmente i loro talenti sarebbero rimasti inespressi. I risultati sono anche il frutto di un incontro virtuoso tra il ruolo pubblico e quello privato, principalmente familiare, oltre poi la proverbiale arte italica di arrangiarsi. Infatti durante i lunghi mesi di restrizioni per via della pandemia gli atleti non hanno smesso di allenarsi, di prepararsi, utilizzando spazi e strutture inconsuete come i parchi pubblici, la pista costruita all’interno del giardino della villa di un amico e i garage trasformati in palestre.       
 
In Italia il calcio ha una posizione preminente, possiede strutture e mezzi non comparabili con quelli degli altri sport sia di squadra che individuali. Appassiona milioni di italiani e i ragazzi, fin da piccoli, guardano ai campioni, si identificano con loro, sognano di imitarli e di raggiungere i loro stessi traguardi. Le società programmano gli obiettivi sportivi e non a medio lungo termine, investono sui talenti potenziali ed emergenti, a partire dalle scuole calcio fino al livello professionistico, rimunerano i calciatori e sostengono economicamente anche le famiglie. È una vera e propria industria, con un indotto importante, che dà lavoro a tante persone e produce utili. La crisi economica costringerà a ridimensionare tanti assetti, ma il movimento è forte e la ristrutturazione, sebbene inevitabile, avrà effetti limitati.
 
Le olimpiadi ma anche i campionati europei e mondiali delle diverse discipline hanno il merito di accendere un faro, di richiamare l’attenzione su tante pratiche sportive, individuali o collettive, dall’atletica al nuoto, dalla pallacanestro alla scherma, che normalmente sono in ombra, sebbene vadano sempre più diffondendosi, riflettano in qualche misura l’evoluzione sociale ed economica del nostro paese e ci regalino grandi soddisfazioni. La verità è che mancano strategie a lungo termine, politiche pubbliche di sostegno concreto allo sport, attraverso la messa a disposizione di risorse significative o almeno adeguate, la realizzazione di strutture sull’intero territorio nazionale e soprattutto una azione sistematica di ricerca dei talenti a partire dalla scuola. È fin troppo facile entusiasmarsi per le medaglie conquistate, definire eroi i vincitori e non considerare che esse sono il punto di arrivo di un percorso difficile e di sacrifici spesso affrontati in solitudine dagli atleti e dalle loro famiglie.
 
Le politiche dello sport sono concentrate quasi esclusivamente sulla programmazione e realizzazione di grandi eventi, invece che sulle pratiche sportive ordinarie. È giusto pensare alla promozione turistico - sportiva ed economica dei territori, ma occorre rimettere al centro le persone, il loro benessere fisico, la qualità della vita. L’accesso alle discipline sportive deve essere garantito attraverso nuove forme di regolazione, di incentivazione e finanziamento per la realizzazione, la gestione e la manutenzione degli impianti sportivi. Nei nostri comuni abbiamo tanti campi di calcio e poche piste di atletica, l’attenzione alle attrezzature è scarsa, la spesa corrente e in conto capitale per lo sport è risibile se non inesistente, comunque non costituisce una priorità. È vero che spesso gli impianti sportivi sono cattedrali nel deserto, realizzati senza fondarsi su analisi e informazioni che ne giustifichino utilità e vantaggi, ma non dobbiamo dimenticare che essi rappresentano un’opportunità sia di aggregazione, sia di diffusione del benessere, sia di attivazione di processi virtuosi di trasformazione e rigenerazione urbana. Le riqualificazioni della città per mano pubblica non migliorano soltanto la qualità urbana, ma stimolano e favoriscono anche gli interventi degli operatori privati. La buona amministrazione passa attraverso la capacità di programmare lo sviluppo del territorio, innescando meccanismi di partecipazione e di sostegno al bene comune.
 
 
 

 

 


Un altro importante finanziamento dalla Regione Lazio per il sistema culturale e museale di Sezze. Lo annuncia il consigliere regionale Salvatore La Penna. 

La Giunta Regionale del Lazio su proposta dell’Assessore ai Lavori pubblici Mauro Alessandri, ha dato oggi il suo ok definitivo alla concessione di un contributo straordinario di 212mila euro per interventi di ristrutturazione del Museo Archeologico, in particolare per la manutenzione della copertura ed il restauro della facciata. "È una ulteriore delibera di contributi al Comune di Sezze su richieste e progettazioni avanzate dall’Amministrazione di Raimo, attinenti al sistema dell’istruzione, culturale e museale - afferma La Penna -  Si ricordi il finanziamento, ai sensi della legge 14/2008, per 389mila euro riguardante gli urgenti e necessari lavori per la sicurezza statica dell’Istituto Comprensivo “Caio Valerio Flacco” di Sezze Scalo o anche i 45mila euro per la Biblioteca Comunale ottenuti grazie al bando regionale sulla valorizzazione dei luoghi della cultura e gli altri interventi sugli edifici scolastici. Sicurezza di bambine e bambini, sicurezza degli edifici scolastici, spazi per i giovani, per la cultura e per la valorizzazione del nostro patrimonio sono temi decisivi per il nostro territorio. Grazie all’impegno costante della Regione Lazio e alla sinergia con gli enti locali - chiude il consigliere regionale del PD -  è possibile affrontare e risolvere problematiche locali di ordine sociale e legate alla realizzazione e messa in sicurezza di edifici, aree verdi, infrastrutture, luoghi di valorizzazione e promozione culturale".

 

 

Nella giornata di ieri, i militari della stazione carabinieri forestale di Sezze, durante un controllo finalizzato alla prevenzione ed al contrasto dei reati in materia di rifiuti in detto comune, localizzavano un capannone adibito ad autofficina totalmente privo di autorizzazione ove erano depositati rifiuti pericolosi e non. Pertanto si provvedeva al sequestro della medesima struttura della superficie di circa 194 mq, nella quale erano state depositate  parti di auto (carter, turbine, motori, testate, monoblocchi) per una quantità in cumuli di dimensioni variabili da 1 mc a 10 mc circa e rifiuti vari.  Nella parte del piazzale esterno di circa 40 mq vi erano altresì accatastati rifiuti vari, sportelli d’auto, pneumatici, scocca di un' auto priva della parte posteriore. Nel corso delle operazioni sono state oltremodo sequestrate, distintamente, n° 9 targhe di autovetture delle quali una risultava appartenere ad un'auto oggetto di furto, procedendosi alla denuncia all' a. g. nei confronti dell’affittuario del capannone, un 37 enne turco, ritenuto responsabile dei reati di gestione illecita di rifiuti e ricettazione.

 

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa movimento Sezze Bene Comune a sostegno di Rita Palombi sindaco di Sezze.

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Prosegue l’impegno di Europa Verde a sostegno di Sezze Bene Comune. Angelo Bonelli, portavoce nazionale di Europa Verde, domani, sabato 18 settembre, alle ore 20:00, sarà presente presso il Circolo Tennis di Sezze per sostenere la candidatura a sindaca di Rita Palombi.

Europa Verde riconosce la forte caratterizzazione ecologista di SBC, nel programma, nelle persone impegnate nella lista e nel sostegno elettorale.

L’azione amministrativa locale ricopre un ruolo fondamentale nel rispondere alla sfida globale determinata dalle variazioni climatiche. I Comuni saranno sempre più chiamati a declinare, con azioni locali, le indicazioni governative e sovranazionali in termini di energie rinnovabili, gestione dei rifiuti, mobilità sostenibile, salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente.

Il movimento di Sezze Bene Comune e la sua candidata sindaca Rita Palombi, nel ruolo di opposizione, si sono distinti nel mettere al centro della propria azione le tematiche ambientali, ponendo particolare attenzione al fenomeno delle discariche abusive nelle periferie, al dissesto idrogeologico, alla vivibilità del centro storico e alla ridefinizione urbanistica del paese.

L’opportunità delle risorse previste dal PNRR richiede una forte capacità non solo di progettare ma anche di saper impiegare i fondi economici destinati agli enti locali.

 

 

Un confronto pubblico tra i candidati a Sindaco del Comune di Sezze si svolgerà sabato 18 settembre 2021 alle 17,30 nell’arena esterna del Centro sociale “Mons. Ubaldo Calabresi” a Sezze. A promuoverlo sono i giovani dell’Azione Cattolica della Parrocchia di Santa Maria di Sezze e i giovani del Gruppo Agesci Sezze I. «L’evento nasce da un lungo lavoro di analisi, confronto e riflessione che i nostri gruppi hanno portato avanti in questi mesi sulla realtà del nostro territorio – spiegano gli organizzatori – Ci siamo anche messi in ascolto delle domande dei nostri coetanei e dei bisogni di chi vive intorno a noi». E proseguono: «Come giovani cristiani, siamo chiamati ad essere presenti e incisivi nel contesto sociale e politico in cui viviamo. Promuovere incontri pubblici, aperti a tutti, su temi importanti e in momenti significativi come questo per il territorio setino, è una delle modalità con cui ci mettiamo a servizio della comunità. Siamo particolarmente felici perché tutti i candidati a sindaco hanno accolto il nostro invito a partecipare all’incontro!». Giovani e politica, povertà e accoglienza, ambiente, cultura, digitalizzazione saranno tra i temi al centro del dibattito, che coinvolge fin da ora quanti vorranno partecipare. Infatti, tutti possono già oggi fare una domanda per i candidati a sindaco e inviarla via mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Le domande pervenute entro le ore 12.00 del 18/09/2021 saranno raccolte dagli organizzatori e proposte ai candidati durante l’incontro. «Invitiamo tutta la cittadinanza, chiamata il 3 e 4 ottobre prossimi a esprimere con il voto una preferenza importante per il futuro del paese, a partecipare all’evento, che speriamo sia per tutti un’occasione di ascolto, informazione e dialogo», concludono i giovani di Ac e Agesci. L’incontro si svolgerà nel rispetto della normativa anti-Covid e a tutti i partecipanti sarà verificato all’ingresso il possesso del Green Pass. In caso di maltempo, l’evento si svolgerà nel salone parrocchiale di Santa Lucia, in via Sedia del Papa, Sezze.

 

 

 

 

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del candidato sindaco Lidano Lucidi.

 

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“Lo sviluppo di Sezze passa attraverso un massiccio investimento sulla pianura”. Ne è fermamente convinto Lidano Lucidi, candidato alla carica di sindaco a Sezze e sostenuto dalle liste “Identità Setina”, “Progetto Sezze 2000” e “Lucidi Sindaco”, che ha dedicato una parte del programma elettorale della coalizione proprio al popoloso quartiere che si estende fino alla pianura. E’ ai confini dello stesso che Lucidi pensa in maniera dettagliata, spiegando come gli stessi confini debbano essere presidiati: “Abbiamo un’arteria importante come quella dell’Appia, molto trafficata soprattutto nel periodo estivo e dobbiamo sfruttare nel migliore dei modi questa fondamentale via di comunicazione. Incentivando la presenza e lo sviluppo delle attività commerciali della pianura – prosegue Lucidi – saremmo attrattivi verso i consumatori delle città limitrofe, invertendo la tendenza che di solito porta noi fuori dal nostro Comune”. Quello che secondo Lucidi è indispensabile sarà lavorare per attrezzare una zona per le imprese, dove possano essere creati servizi che vadano anche ad abbattere i costi delle imprese stesse: “Nello stesso tempo, però, bisogna sfruttare al meglio la stazione ferroviaria, non solo per lo sviluppo turistico, ma anche perché nei pressi del nucleo abitativo di Sezze Scalo si può incoraggiare la presenza di società di servizi facilmente raggiungibili una volta arrivati in stazione. Ricordiamo che il terziario è il moderno motore economico e la presenza di una stazione ferroviaria sul territorio, unitamente una connessione internet almeno decente, farà sviluppare tutta Sezze Scalo. Inoltre, la presenza di servizi accresce il valore degli immobili e dei terreni, aumentando la ricchezza potenziale dei cittadini”. L’occhio di riguardo di Lucidi nei confronti dello scalo, però, non si ferma a questo, ma si allarga fino ad arrivare ai servizi e all’agricoltura. Per quanto riguarda i primi, già in diverse occasioni il candidato civico ha espresso il suo parere favorevole a spostare alcuni uffici comunali sul territorio dello scalo, tra i quali l’Uma ma non solo, per realizzare quel famoso decentramento amministrativo da tanti sbandierato ma mai realmente messo in pratica nel corso dei decenni, con lo scalo a pagare da sempre questo pesante scotto rispetto al centro della città. Per quanto riguarda l’agricoltura, invece, Lucidi torna su un vecchio progetto che però è quanto mai attuale: “Occorre valorizzare i prodotti del luogo, creare e sviluppare la filiera corta, integrando con il marchio “Alla Sezzese”, a tutela non dei prodotti tipici o caratteristici, ma del modo setino di cucinarli. Serve programmare insieme alle imprese lo sviluppo del settore, tenendo conto del nuovo bilancio europeo e quindi del nuovo Piano di Sviluppo Locale. Sfruttare, di conseguenza, questi canali di finanziamento per potenziare le infrastrutture dedicate agli agricoltori”. Un ultimo passaggio, comunque fondamentale per la crescita dell’intera area e per creare anche un dignitosi biglietto da visita per chi accede a Sezze è quello della risoluzione del problema discariche soprattutto sul tratto comunale della ex 156 dei Monti Lepini: “Bisogna prevenire, non curare con bonifiche e sotto questo aspetto diventa fondamentale la programmazione con la Servizi Pubblici Locali”

 

 

Mercoledì 15 settembre 2021, presso la sede del Museo Archeologico Antiquarium di Sezze, alle ore 18.00, l’Istituto Alberghiero Pacifici De Magistris si unirà nell’accoglienza dei camminatori che giungeranno in occasione della tappa della camminata-evento “Road to Rome 2021” - Sulla Via Francigena del Sud, organizzata dall’ Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) per celebrare il ventesimo anniversario delle attività. Per l’evento gli alunni della 5B diurna, indirizzo Cucina, doneranno ai camminatori la Treccia del pellegrino, un pane ricco di significati simbolici, la cui ricetta è stata pensata dagli stessi studenti per l’occasione. La Treccia del pellegrino è composta da tre tipologie di farina (bianca, integrale e di castagne), olio, noci, fichi secchi, uva sultanina e lievito madre. La mescola delle farine di diverso colore indica la capacità di integrare e amalgamare idee, culture e tradizioni diverse; l’olio di oliva, richiamando l’ulivo, viene visto come simbolo di pace; la frutta secca rappresenta l’energia di cui si ha bisogno durante il cammino; il lievito madre è la forza che accresce; la treccia rimanda alla capacità di farsi prossimi, di stringersi agli altri. La Treccia del pellegrino recherà al centro lo stemma della scuola Pacifici e De Magistris.  L’accoglienza e il servizio ai camminatori verranno gestiti dagli alunni dell’indirizzo serale dello stesso Istituto.

 

 

 

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del movimento Sezze Bene Comune

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«Questa mattina - ieri ndr -  il paese si è svegliato con una notizia che ci riempie di gioia e di orgoglio: il record mondiale di Cristian Nardecchia. A lui vanno le nostre congratulazioni. La sua tenacia, il suo impegno e la sua determinazione sono un esempio per le nuove generazioni». Con queste parole la candidata sindaca di Sezze Bene Comune, Rita Palombi, ha commentato la storica vittoria di Cristian Nardecchia, ciclista setino che oggi ha battuto il record mondiale di dislivello in bici.

 

«Noi di SBC – continua Rita Palombi - abbiamo messo al centro del nostro programma elettorale le politiche giovanili e lo sport come strumenti di inclusione e aggregazione sociale, come lotta all’emarginazione e alle varie forme di dipendenza da alcol, droga e dalla ludopatia, le cui percentuali di crescita purtroppo sono allarmanti. E, ovviamente, anche in termini di prevenzione promozione di sani stili di vita per la tutela della salute.  La pratica sportiva, e ancor di più una cultura sportiva seria e approfondita, è da sempre rilegata in un secondo piano nel nostro Paese. E Sezze non fa differenza. Nonostante il grande impegno del volontariato sportivo locale, tante sono ancora le ombre, le insufficienze, le difficoltà e i ritardi che impediscono una reale e diffusa pratica sportiva nel nostro territorio per i giovani e non solo. Si deve partire da una visione globale dello sport, del suo profondo valore sociale ed educativo, per dare ad esso pari dignità rispetto alle altre agenzie formative territoriali».

«Concepire il mondo sportivo privato dei suoi naturali ponti con le altre sfere sociali di Sezze, è stato la più grande miopia di chi ha governato finora. – dichiara la candidata sindaca SBC - Si devono costruire nuove Case per lo sport che coprano i buchi presenti e che migliorino gli impianti non ottimali oggi presenti. Si deve creare un polo centrale della pratica sportiva, il Campus della Macchia, da collegare in modo efficace ed efficiente al resto del nostro territorio, evitando impianti inutili e mal gestiti sparsi nelle varie zone del paese secondo una logica clientelare. Oggi l’occasione del Next Generation Found crea opportunità forti per migliorare o creare nuovi impianti rispettosi dei vincoli ambientali e della qualità della vita di una comunità.

Gli effetti dell’emergenza Covid sui giovani sono molto forti, nella speranza che a breve si possa tornare alla normalità, lo sport rappresenta un grande volano per consentire alle nuove generazioni di riprendere il proprio ritmo naturale di vita. Tornare a quella sana socialità tra coetanei che lo sport, per sua natura, deve garantire. Possiamo, quindi, riparare il futuro delle nuove generazioni setine con una profonda e reale politica sportiva che metta al centro le giovani generazioni e non solo, che aiuti i nostri concittadini - indipendentemente da età, sesso e condizione economica - ad avere una vita sana e attiva».

Domenica, 12 Settembre 2021 06:14

La politica svuotata e l'abuso delle liste civiche

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Il proliferare di liste civiche ad ogni tornata elettorale è fenomeno così ricorrente da essere ritenuto ormai normalità. Il genio e l’inventiva si cimentano con gran successo nell’escogitare nomi e simboli accattivanti, che rasentano a volte la bizzarria. Spesso portano il nome del capo politico o del candidato del momento, si propongono come suoi paladini e fedeli interpreti. Insomma sono espressione massima del leaderismo esasperato imperante in politica, un affidamento alla persona senza intermediazioni, ma soprattutto sono moltiplicatori di candidature per raggranellare consensi: più liste, più candidati, più probabilità di avere successo.

Personalmente non sono contrario alle liste civiche, anche perché sono convinto che non tutte le esperienze sono uguali, ma ne contesto il ricorso strumentale, l’averne cancellato la funzione partecipativa e democratica, riducendole ad espedienti per favorire gli interessi dei trasformisti, di politici usi a non rispondere a nessuno, se non a loro stessi, dei compiti di rappresentanza ricoperti e a ricorrere a pressioni e condizionamenti.

Le liste civiche nascono come luoghi di condivisione di idee e progetti da realizzarsi nelle comunità locali, proponendosi elettoralmente fuori dalle rigide appartenenze ai partiti, che si caratterizzano o meglio dovrebbero caratterizzarsi per avere strutture territoriali e organismi rappresentativi legittimati democraticamente mediante il voto di iscritti e militanti. Raccogliere e organizzare la spinta dal basso, la disponibilità all’impegno in favore della comunità e l’aspirazione a mettersi al servizio del bene comune è una scelta politicamente alta, segno di maturità democratica, significa allargare il campo della partecipazione a quanti vogliono dare un contributo concreto ma sono restii a farlo attraverso un partito.

Nel nostro paese ci sono state esperienze in cui erano gli stessi partiti a fare un passo indietro e a promuovere una partecipazione più ampia mediante liste civiche aperte e plurali, capaci di raccogliere le energie migliori di città e territori, di proiettarle in ambito amministrativo e farne un volano per il buon governo. Basti pensare a Bologna, amministrata per decenni da sindaci e maggioranze del PCI, eletti nella lista civica delle due torri. Nessuno ha mai dubitato che Dozza o Zangheri fossero espressione della sinistra comunista, ma la loro base di consensi andava al di là del proprio partito di riferimento.

Un altro aspetto assai rilevante è che civismo e liste civiche non possono significare indifferentismo valoriale ed ideale, assenza di connotazione politica, cosa ben diversa dall’appartenenza partitica. Simili considerazioni non sono effetto di nostalgie personali e logiche tramontate, un guardare indietro senza tener conto degli sviluppi sociali e culturali, del tramonto delle ideologie (o presunto tale). Destra e sinistra non sono categorie superate, superflue e insignificanti: non vi è scelta politica ordinaria o straordinaria che non sia influenzata dall’appartenenza ideale. Il pragmatismo elevato a regola assoluta, sostenere che esistono soltanto soluzioni ai problemi valide e ragionevoli ma asettiche rispetto ai convincimenti politici è un grande inganno. Giusto e sbagliato sono parametri di valutazione fondati su valori e convincimenti, individuare priorità e operare scelte non è affatto attività neutra, in quanto originano dal modo in cui vengono interpretati gli avvenimenti, partendo e fondandosi sulle sensibilità umane e culturali di quanti le compiono.

Fino a quando la politica è stata forte per spinta ideale e capacità di coinvolgimento, anche il civismo ha mantenuto la propria connotazione e funzione. Ora che i partiti non sono più legati a ideologie, a sistemi valoriali né sono più organizzazioni di massa ma comitati elettorali con scarso radicamento sul territorio, dall’elettorato volatile e legato alle fortune e alle repentine cadute dei loro capi, si producono gli effetti anche sulle liste civiche. Il ricorso a questo strumento, il cui motore propulsore non è il patrimonio di impegno di molte forme di volontariato che con il loro lavoro sopperiscono alle carenze delle istituzioni ma il calcolo numerico dei voti, dimostra la debolezza dei partiti, la loro incapacità di catalizzare consensi su valori e programmi. I partiti si attivano per lo più in vista dei passaggi elettorali e, sebbene alcuni mantengano organismi, sia pur ridotti all’essenziale, di rappresentanza interna, sono lontani dall’essere luoghi dove militanti e simpatizzanti contano veramente, la loro democraticità è una perorazione di principio e la partecipazione decisionale un simulacro. Le preferenze personali sono premessa di ogni ragionamento, punti di forza per rivendicare spicchi di potere, prescindendo dalla bontà e ragionevolezza di quanto si sostiene e dalle competenze. I voti sono considerati proprietà personale, quando invece il consenso viene affidato agli eletti dagli elettori, i quali ne restano esclusivi titolari e detentori.

Dinanzi ad un così alto esempio, le liste civiche finiscono per riproporre in modo esponenziale i difetti dei partiti: prontamente spariscono come gruppi organizzati il giorno dopo le elezioni e gli eletti diventano autoreferenziali, cani sciolti pronti a schierarsi e a sostenere le posizioni più disparate e contraddittorie per pura convenienza personale.

Abbiamo un disperato bisogno di partiti capaci di perseguire gli interessi generali del paese, della propria regione e del proprio comune, di andare oltre il legittimo essere di parte.

Abbiamo bisogno di liste civiche che siano luoghi di un impegno autentico per la comunità, che riacquistino valore, ruolo e funzione purtroppo perduti negli ultimi anni.

Abbiamo bisogno della bella politica, che pensi al bene comune, ispirandosi ai principi della Costituzione, e riavvicini i cittadini alle istituzioni affinché possano concorrere a determinare i destini della collettività.

 

 

Ventesimo Anniversario dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF). Camminata-evento “Via Francigena del Sud. Road to Rome 2021” Canterbury-Santa Maria di Leuca (3200 chilometri).  AEVF è stata fondata 20 anni fa, per promuovere la Via Francigena, certificata “Itinerario Culturale del  Consiglio d’Europa” nel 1994. Dal 2007 il Consiglio d’Europa abilita AEVF réseau porteu (rete portante) della Via Francigena, assegnandole il ruolo di riferimento ufficiale per salvaguardia, tutela, promozione, sviluppo della Via Francigena in Europa. Per festeggiare il traguardo dei 20 anni di vita di attività, l’AEVF, con la propria  rete di partner e amici , organizza un grande evento rivolto a tutti coloro che amano il Cammino e su di esso  vivono e operano. L’iniziativa, denominata “Via Francigena. Road to Rome 2021”, consiste in una lunga  marcia che è partita, il 15 giugno 2021 a Canterbury, per arrivare il 10 settembre a Roma e il 18 ottobre a Santa Maria di Leuca. La camminata-evento - “Road to Rome 2021” - Sulla Via Francigena del Sud, prevede il percorso che partirà  da CORI – NORMA – SERMONETA - SEZZE in data mercoledì 15 settembre 2021. All’arrivo a Sezze, quale tappa prevista alle ore 18.00 c.a., i camminatori saranno accolti da una delegazione  del Comune di Sezze c/o il Museo Archeologico, sito al centro del Paese, dove è in programma una visita  guidata del Direttore Scientifico dott.ssa Elisabeth Christiane Bruckner . Successivamente saranno accompagnati presso un B&B locale. Alle ore 19.00 c/o l’Auditorium Comunale San Michele Arcangelo sito in via Garibaldi, si terrà un concerto  con flauto e chitarra di musiche medievali, eseguite dal duo setino Vincenzo Balestrieri/ Andrea Ricci in onore  dei pellegrini.  Al termine del concerto i camminatori saranno accompagnati presso un ristorante locale per la cena offerta  dall’Amministrazione Comunale. 

Giovedì 16 Settembre 2021, Ore 8.00 partenza da Sezze

Ore 10.30 Passaggio del Testimone - Piazzale Parrocchia Madonna di Pompei, Ceriara.

 

Al fine di valorizzare e sensibilizzare l’evento, La Regione Lazio ha previsto in tutti i percorsi interessati ai cammini programmati, l’installazione di un pannello in legno massello, opportunamente sagomato e

verniciato che riporta su lato di libera visione l’effigie del pellegrino, quale logo della Via Francigena del Sud dedicato a Sezze. Il pannello verrà posizionato presso via Piagge Marine-Largo Giovanni Paolo II.

La Città di Sezze ringrazia sentitamente la Regione Lazio per l’individuazione del nostro territorio ricco di percorsi e siti di interesse, che collimano con le finalità legate alla valorizzazione del territorio quale obiettivo  della Camminata-evento.

 

Si invitano tutti i cittadini di partecipare all’iniziativa nel rendere omaggio ed accogliere i camminatori.

Sezze 10-09-2021

Il Commissario

Dr. Raffaele BONANNO

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