Alessandro Mattei
Domenica si vota per le europee, ma la campagna elettorale è stata inesistente
Domenica 26 maggio dalle 7 alle 23 si terranno le votazioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. Sono 15 le liste dei candidati per il parlamento europeo spettanti all’Italia. Anche gli elettori setini si recheranno alle urne, sono poco meno di 20 mila gli aventi diritto al voto. Sarà sicuramente una impressione personale ma il passaggio di queste elezioni europee anche a Sezze è stato particolarmente blando, quasi inesistente, con pochissime presentazioni, un paio di manifestazioni e manifesti e tanta propaganda sui social network. I primi ad essere distanti dalla politica ancora una volta non sono stati i cittadini ma gli stessi rappresentanti istituzionali e politici, che poco o nulla, anche in questa circostanza, hanno dato alla città in termini di campagna elettorale e quindi programmi, proposte etc etc. Il solco tra la comunità e la politica è sempre più grande e profondo, e quello scollamento nella società è purtroppo sempre più evidente e drammatico. I tempi sono cambiati velocemente e non esistono più le cosiddette truppe cammellate, che con i paraocchi ubbidivano agli ordini di scuderia. Oggi la politica nasce e muore sui social, su Facebook, su whatsApp. Sono spariti i comizi di piazza, è tutto veloce, breve e superficiale. Il paradosso è che alla fine in molti andranno alle urne ed è importante e giusto che sia così ma lo faranno solo per senso civico, non sapendo una sola virgola di programmi e candidati.
Lavori al Belvedere di Santa Maria. Il consigliere Palombi denuncia incongruenze amministrative
Proseguono spediti i lavori di realizzazione del monumento di San Lidano sul belvedere di Sezze. In Piazza Santa Maria si lavora anche sotto la pioggia perché come da programma i lavori devono essere completati entro il 30 giugno, prima della Festa dei Santi Patroni. I lavori continuano nonostante la richiesta di “ritirare attraverso gli uffici competenti e gli organi di Polizia municipale, in autotutela, il permesso concesso per la realizzazione del monumento” fatta dal comitato spontaneo “Muro della tèra”, richiesta inviata a tutti i rappresentanti istituzionali della città e al Prefetto di Latina. Qualcosa però inizia a muoversi. Il consigliere comunale e provinciale Rita Palombi, dopo le deludenti risposte del sindaco Di Raimo al question time, ieri ha effettuato un accesso agli atti visionando presso l’ufficio tecnico comunale tutto il fascicolo dell’opera in fase di realizzazione. “Da una approfondita visione degli atti, la sottoscritta - scrive la Palombi - rileva una molteplicità di incongruenze relative sia alle procedure amministrative in essere, sia ai pareri rilasciati in merito all’installazione della suddetta statua e dei lavori che risulterebbero essere di titolarità privata su suolo pubblico. Tale incongruità determinerebbe l’illegittimità di tutti gli atti di assenso relativi ai lavori di cui in oggetto e dell’intera procedura amministrativa”. Ci sarebbero quindi delle incongruenze che potrebbero determinare delle illegittimità. Per tale ragione Rita Palombi ha chiesto un intervento di urgenza da parte degli uffici di competenza affinché “vengano sospesi i lavori e ripristinato lo stato dei luoghi”, di “annullare tutti gli atti amministrativi in autotutela e di convocare urgentemente la Commissione Trasparenza Amministrativa per approfondire l’iter relativo a tutti i provvedimenti adottati”. Vedremo come andrà a finire. E’ certo e va chiarito una volta per tutte che questa battaglia non è contro qualcosa o qualcuno ma solo a favore e a tutela di un bene pubblico.
Una statua al Belvedere di Sezze, la Giunta Di Raimo delibera l'opera
Addio belvedere di Santa Maria di Sezze. Addio a quel belvedere che conosciamo e che per secoli e secoli non è stato mai toccato da mano umana. Da pochi giorni, infatti, in uno dei luoghi più belli della città, con molto stupore dei fedeli e della comunità setina (dato che il sindaco di Sezze Di Raimo non ha mai ritenuto utile e importante comunicare alla città la realizzazione del Monumento in un luogo pubblico) sono iniziati i cosiddetti “lavori di riqualificazione della Piazza del Duomo e del Monumento di San Lidano” . Sì perché nel belvedere di Santa Maria verrà eretto un monumento dedicato al Santo Patrono donato da Don Massimiliano Di Pastina, direttore dell’archivio capitolare della Cattedrale e del Museo diocesano di Arte Sacra di Sezze. L’iter è iniziato nell’aprile dello scorso anno e l’opera, che verrà realizzata al centro del Belvedere, ha ottenuto tutte le autorizzazioni e pareri favorevoli del caso, a partire dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Frosinone, Latina e Rieti. Esiste anche una determinazione del Settore Urbanistica e una delibera di Giunta Comunale presieduta dal sindaco Di Raimo. Il progetto architettonico è di Ferruccio Pantalfini e l’importo dei lavori ammonta a 25 mila euro. Nella delibera approvata dalla Giunta Di Raimo si specifica che “Le risorse economiche necessarie per la realizzazione del monumento saranno a totale carico di don Massimiliano Di Pastina e non vi è alcun impegno di spesa a carico dell’Amministrazione Comunale" e "don Massimiliano Di Pastina rimarrà l’unico proprietario della scultura di San Lidano D’Antena". Il movimento civico Sezze Bene Comune, con le consigliere comunali Rita Palombi ed Eleonora Contento, ha presentato una interrogazione in merito e la stessa Palombi ha richiesto un accesso agli atti relativo al fascicolo dell’istanza e del Progetto della Statua. Ad oggi al posto del Belvedere c’è solo una enorme voragine circolare, che occupa tutto lo spazio del Belvedere. Fortunati allora sono stati gli ultimi sposini che hanno potuto scattarsi l’ultima fotografia sul panorama più bello e mozzafiato della Provincia di Latina.
Il serpentone a Sezze... ed è subito giubilo
Alle 16.27 esatte il serpentone del 102° Giro d’Italia è giunto sopra a Sezze ed è stato subito giubilo per tutti. Nonostante l’incessante pioggia ed il freddo di questi giorni molti cittadini si sono portati con ombrelli e K-Way lungo tutto il tragitto della Quinta tappa e del percorso che da Sezze Scalo sino a via Roccagorga ha interessato il territorio comunale di Sezze. Una emozione grande per tutti, adulti e piccoli, per un evento unico. A Sezze il Giro più famoso della Penisola non era mai passato e chissà quando accadrà nuovamente. In molti potranno dire: " Io c'ero". La nostra comunità ancora una volta è riuscita a dare il meglio di sé, ha voluto esserci nonostante tutto, ha partecipato per pochi minuti alle sofferenze dei grandi ciclisti è stata lì con loro incitandoli a proseguire. Una grande organizzazione per una breve ma intensa emozione.
Freddo e neve in Semprevisa. I nostri avi non sbagliavano mai...
I nostri avi non sbagliavano mai. Un vecchio proverbio popolare recita: “Quando piove ai quattro aprilanti, piove quaranta giorni costanti”. Così è stato ma meraviglia il freddo degli ultimi giorni un po’ in tutta Italia e sui nostri Monti Lepini. Questa notte la Sempreviva è stata addirittura imbiancata come nei mesi invernali, le temperature ieri sera sono scese di molti gradi e in molte abitazioni camini e termosifoni sono stati di nuovo accesi. Tirati fuori anche maglioni e giubbotti risposati per il cambio di stagione. Insomma un tempo pazzo, per nulla clemente soprattutto per la verdura di stagione. Si spera che i quaranta giorni, quindi il 14 maggio, arrivi presto e porti veramente la primavera in tutto e per tutto.
Rinnovo delle Posizioni Organizzative. Il sindaco di Sezze deve sceglierle. E' bagarre?
Di tanti problemi da risolvere in giro per la città, adesso, il primo cittadino di Sezze, Sergio Di Raimo, deve pensare anche al rinnovo delle Posizioni Organizzative, ossia a quelle figure professionali all’interno del Comune di Sezze che appunto per professionalità, autonomia gestionale e risultato e, in base alla valutazione dei cosiddetti indicatori di complessità, percepiranno una retribuzione annua aggiuntiva che può andare da un minino di 5 mila ad un massimo di 16 mila euro lordi l’anno per le categorie D e da un minino di 3 mila ad un massimo di 9500 per le categorie inferiori. In base ad un regolamento approvato in passato e confermato pochi mesi fa sono stati decisi i criteri di assegnazione delle PO e quindi del punteggio di risultato che si ottiene. L’importo di indennità della PO viene assegnato in base ad un budget stanziato nel bilancio dell’Ente comunale. Gli incarichi vengono assegnati di anno in anno per un massimo di 3 anni. La responsabilità di ogni settore è attribuita con provvedimento del sindaco per valutazione curriculare e senza la formazione di alcuna graduatoria. La selezione, ovviamente, prevede l’esperienza, i requisiti culturali, capacità organizzative e l’individuazione avviene tramite colloquio individuale con il sindaco di Sezze. Insomma una bella gatta da pelare per il sindaco Sergio Di Raimo, considerate le polemiche nate sulla gestione di alcuni settori del Comune di Sezze. I settori comunali sono 9 e nove sono i titolari di Posizione Organizzativa. Recentemente, in consiglio comunale, sono state evidenziate le criticità di alcuni uffici che per motivazioni varie non riescono a tradurre gli indirizzi politici in atti amministrativi. Si spera che la valutazione del sindaco si basi esclusivamente sulla tanto sbandierata meritocrazia e non sulla base di logiche di appartenenza a questa o quella corrente politica o su spartizioni di gruppi consigliari. Da quello che si vocifera tra i corridoi di via Diaz è bagarre e un tira e molla su chi ovviamente vuole averla. Vedremo.
Cara Sagra quanto ci costi. Nuovo episodio dei contributi pazzi: Rita Palombi chiede lumi
30 mila euro. Per l’esattezza 29.500 più spese varie è costata ai cittadini la Sagra del Carciofo di Sezze. Nei giorni scorsi le determine sono state pubblicate sull’albo pretorio on line del Comune di Sezze, possono essere tutte consultate. Benissimo, la Sagra è una delle poche Kermesse per la quale è bene sempre investire perché parte integrante della nostra storia e tradizione popolare. Stupisce ancora una volta, però, la programmazione dell’evento e che, dopo 50 anni di edizioni, ancora non si riesce a prevedere una spesa iniziale complessiva. Ci sono sempre delle aggiunte di spesa strada facendo. Il fatto curioso, infatti, ancora una volta, è che nell’impegno di spesa preliminare erano stati stanziati 15 mila euro e poi è stato necessario determinare, dai funzionari degli uffici preposti, una ulteriore spesa di 14.500 per contributi vari alle associazioni. Infatti, nella determina n° 108 dell’8 marzo, il piano dettagliato della spesa prevedeva una somma di 15 mila euro che è stata aggiornata il 2 aprile, con determina n° 152, con altri 14.500 euro per contributi alle varie associazione culturali, bande musicali e ovviamente altre spese varie: si va dai 200 euro per i sodalizi locali fino ai 3.000 euro per gli sbandieratori di Cori. Le modalità di assegnazione restano le stesse di sempre, ossia a discrezione degli uffici competenti e dell’assessorato, in attesa di un regolamento solo annunciato in bozza e mai presentato. Nella determina dell’ulteriore spesa si legge: “Si rendono necessarie ulteriori spese per la realizzazione della manifestazione, soprattutto in considerazione della particolarità della presente edizione (Cinquantesima)”. Ma come... non si sapeva già? In merito all’assegnazione dei contributi, il movimento civico Sezze Bene Comune aveva chiesto lumi con una interrogazione. Nella delibera di consiglio comunale n° 1 del 14 gennaio scorso, la consigliera comunale Rita Palombi chiedeva all’assessore Pietro Ceccano: “Ma l’erogazione del contributo pubblico è discrezionale e non regolamentata?”. Risposta: “Per adesso sì”. “Quindi - aggiunge Palombi - decide l’ufficio e l’assessorato, non esiste una regola per cui non c’è accesso in maniera equa a tutti i contributi alle associazioni?”. Risposta: “Verrà regolamentato”. Ad oggi quindi non esistono ancora criteri di assegnazione e non v'è traccia del regolamento. Usando il dialetto setino possiamo dire che i contributi vengono elargiti "a la stocco". Sulle nuove spese per la realizzazione della 50esima edizione della Sagra del Carciofo di Sezze, il consigliere provinciale e comunale Rita Palombi vuole vederci chiaro, annuncia infatti nuova interrogazione.
Tensostatico di via Melogrosso, un'altra cattedrale nel deserto di Sezze
Un’altra opera incompiuta, che rischia di deteriorarsi prima che venga completata. Una vera cattedrale nel deserto, soldi pubblici spesi senza logica. Il pallone tensostatico di via Melogrosso a Sezze, realizzato con un finanziamento regionale di oltre 270 mila euro, è oggi purtroppo un’altra struttura sportiva incompleta e abbandonata, sepolta dalle erbacce e a rischio atti vandalici. Completata nella sua struttura in legno e nel tendone, resta ancora senza servizi igienici, allacci e forniture. Un’opera voluta in quell'area dalla passata amministrazione comunale di Sezze, in primis dall’allora presidente del consiglio comunale Sergio Di Raimo, dall’ex assessore ai lavori pubblici Nino Zeppieri e dai consiglieri comunali Giovanni Bernasconi e Paolo Rizzo. Inizialmente il finanziamento era destinato per il recupero della palestra all’aperto di via dei Cappuccini, nel parco della Macchia, poi però la Giunta Campoli riuscì a cambiare la destinazione dei fondi a favore del tensostatico di via Melogrosso. A due anni dal completamento però resta lì in attesa di altri fondi per essere definitivamente completata. Occorrono oltre 70 mila euro ma nessuna sa dove recepire le somme. Le soluzioni in ballo sono due: o mettere a bando il completamento e quindi anche la gestione come è avvenuto poi per il tennis club, o la Giunta comunale deve essere capace di intercettare fondi per completare l’opera. Ad oggi restano solo parole, soldi spesi senza alcun beneficio per la collettività. Il pallone doveva essere inaugurato due anni fa, a coronamento della pista ciclabile rimasta anch’essa incompleta, così come altre opere, a partire dalla Casa dei Giovani nei Cappuccini... ma questa è un’altra storia di fondi pubblici utilizzati pur sapendo di non avere denaro e risorse a sufficienza per il completamento.
Bilancio illegittimo per il Biancoleone. Il vice-segretario senza requisiti. Ma per le passate legislature?
Il gruppo consiliare di opposizione BiancoLeone di Sezze, con a capo Paride Martella e a seguire Serafino Di Palma e Giovanni Moraldo, solleva sulla carta stampata, scrivendo addirittura al Prefetto di Latina, delle presunte illegittimità del bilancio di Previsione 2019-21 approvato in aula lo scorso 30 marzo dalla maggioranza che sostiene Sergio Di Raimo. Una delle illegittimità considerate “gravi” riguarderebbe la posizione riguardante la figura del vice-segretario comunale ricoperta dal funzionario comunale Piero Formicuccia. Secondo i firmatari della missiva inviata al Prefetto, per ricoprire l'incarico di segretario (in questo caso vice) occorrerebbero dei requisiti, tra cui il possesso da parte del segretario facente funzione, di una laurea in giurisprudenza, scienze politiche o economiche. Il titolo di studio di Formicuccia invece è quello di dottore in psicologia, titolo che non sarebbe contemplato nella normativa vigente del Comune di Sezze. Se così fosse la questione però dovrebbe riguardare anche le passate legislature, a partire da quella dell'ex sindaco Andrea Campoli, con all'apposizione sempre Di Palma e Moraldo, dove Formicuccia in più sedute aveva già ricoperto lo stesso ruolo di vicesegretario così come il dirigente facente in pensione funzione Francesco Petrianni, laureato in lettere e filosofia. E' molto probabile però che le normative vigenti parlino di deroghe per ruoli pro-tempore come è quello del vice-segretario. Tra l'altro, per chi ha memoria corta, è giusto ricordare che questa eccezione venne sollevata più volte dall'ex consigliere del PDL Rinado Ceccano. Ma a quanto pare l'amministrazione comunale Campoli andò avanti proprio perché il ruolo ricoperto da un vice è sempre pro-tempore. Il Biancoleone, se è certo di avere la verità in tasca, per completezza, allora, dovrebbe sollevare il problema anche per le passate legislature. Perché non lo ha fatto?
A Sezze esiste una Pro-loco solo sui volantini. Perché? Cosa bolle in pentola?
A Sezze esiste una pro loco? Sembra proprio di sì e ha la sua sede legale in vicolo dell’Ortica 1. Strano però, perché per statuto e regolamento, le pro-loco comunali devono essere iscritte all’Albo dell’Unpli (Unione Nazione Pro-loco d‘Italia) cosa che non risulta affatto per l’associazione Pro-Loco di Sezze. Nell’elenco iscritte ufficialmente all’albo nazionale, infatti, ci sono molti Comuni della Provincia di Latina e la maggior parte delle pro-loco dei Monti Lepini, tranne Sezze ovviamente. In un opuscolo diramato dall’ufficio cultura, però, si fa menzione di uffici e servizi pubblici comunali e la Pro-Loco compare con tanto di e-mail e numero di telefono. Un mistero… anche perché a Sezze una pro loco riconosciuta non è attiva da oltre 10 anni. Visto e considerato il fondamentale contributo che diverse associazioni stanno dando agli eventi culturali organizzati dal Comune di Sezze, il più delle volte ormai solo semplice spettatore e redattore di calendari e brochure, non vorremmo che fosse un tatticismo per supervisionare la promozione di eventi organizzati autonomamente dai singoli sodalizi setini. Resta comunque il fatto che, inserire una Pro-loco in una brochure ufficiale, dove compaiono ASL, Biblioteche comunali, Sanità, Uffici Postali ed altro, quale organismo comunale, quando in realtà non è riconosciuta dall’Unpli, fa dubitare molto. Sarà una iniziativa presa dagli uffici preposti? Cosa penserà l’assessore alla cultura Pietro Ceccano?